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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi di Gennaio 2020
Il destino del pianeta terra (vi ricordo che è il nostro pianeta...sic) dipende da tre cause fondamentali e principali: catastrofi legate alle armi nucleari, minacce reali dovute alla scoperta di nuove tecnologie e ai tanto chiacchierati mutamenti climatici. Non sono argomenti o materie buttate così sul tavolo delle discussioni per caso, sono veri e propri mutamenti che potrebbero portare la terra a rovinosi e incorreggibili patatrac, da coinvolgere ogni angolo del pianeta. Sapete che i profeti di sventura come li definisce il capo dello stato più potente e pericoloso al mondo, siano presi a pernacchie per le loro catastrofiche previsioni. Non ci credono Trump e compagni, eppure, fatti e scienziati sono pronti a sostenere il contrario. Ma non solo il clima e i suoi mutamenti preoccupano, dobbiamo pensare all'uso di eventuali armi nucleari e se ne parla per le scaramucce tra i grandi stati della terra. Infine l'ultimo argomento che preoccupa è il galoppare incessante e furioso delle nuove tecnologie pericolose. Sapete che dal 1947, immediatamente dopo la fine della seconda guerra mondiale, è stato approntato un orologio speciale il "Doomsday clock" che viene gestito perpetuamente da scienziati universali, tra cui molti insigniti del Premio Nobel. Ebbene, questo orologio metaforico ma comunque sempre in funzione e preciso con inesorabile attenzione, ogni anno viene manipolato dagli studiosi se sul pianeta accade qualcosa che possa far scaturire grossi guai per la terra. Le lancette vengono spostate in avanti verso la mezzanotte precisa e lo spostamento riflette, misurando i tempi, tenendo conto delle sciagure tra le tre che ho menzionato all'inizio. Quindi, per fare esempi concreti, l'anno appena trascorso non ha provocato alcuno spostamento e le lancette sono rimaste ferme a due minuti dalla mezzanotte. Mentre nel 2018, a causa del comportamento della Corea del Nord e dei capricci del suo leader, avevano fatto passi in avanti per 30 secondi, lasciando solo due minuti (quelli del 2019) alla mezzanotte, ovvero, alla fine del mondo. Per il 2020 ahinoi, c'è uno spostamento di 100 secondi per cui i due minuti rimasti integri l'anno scorso, perdono preziosi 100 secondi. Così funziona il nostro "Doomsday" e anche se tutto è virtuale, è legato alle situazioni imbarazzanti che si creano nel mondo. Gli scienziati non giocano con le lancette, ma studiano tutti i fenomeni collegati e di comune accordo, secondo il "pericolo" che si corre, spostano giudiziosamente le lancette in avanti per il tempo che loro prevedono possa occorrere perché si arrivi alla catastrofe. Pensate che il tempo più ristretto fu emesso spostando le lancette a pochissimi secondi dalla fatidica mezzanotte: fu nel 1953 anno di crisi mondiale per la "guerra fredda". Pertanto occhio a quello che combiniamo, prestiamo attenzione alle tre tematiche fondamentali che sono il nucleare, la tecnologia imperante e i cambiamenti climatici. Sappiamo che sono il termometro del pianeta terra e sicuramente quando avverrà che le lancette (?) toccheranno la mezzanotte, sarà il crac/boom! Ma io sarò già disceso agli inferi e quindi potrò al massimo sentire solo qualche scoppio in lontananza.
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Sono stufo! Ma che paese è questo dove il primo che si alza la mattina fa i comodacci suoi e se ne frega delle regole, del rispetto e della morale? Possibile che siamo capaci di attaccarci a tutto, alle inezie e alle facezie, costruiamo polemiche virali e perniciose su tutto, mentre non ci accorgiamo e non stigmatizziamo chi va per citofoni e negozi ad accusare rei di spaccio? In nome di quale autorità? Questa non è politica, questo è libero arbitrio dettato dalla supponenza e dalla prepotenza di un pensiero unico e inaccettabile. Andiamo oltre, puntiamo sul comizio di Tropea in Calabria, tenuto dalla candidata del centro destra Jole Santelli. Il palco è affollato, con la signora Jole oltre ad altri politici locali, v'è anche Silvio Berlusconi per supportare la sua candidata e chiedere voti per lei. Ebbene, senza un minimo di educazione, senza voler rispettare la comune etica morale che si deve sopratutto a una donna, il nostro Silvio si è concessa una delle sue tante, solite e volontarie battutacce da osteria del porto: "E' una signora che conosco da 25 anni. Non me l'ha mai data, però l'ho avuta con me non solo come parlamentare all'interno dei miei gruppi, ma anche come sottosegretario alla Giustizia quando ero Presidente del Consiglio”. Ebbene ditemi se sia normale una dichiarazione del genere che proferita dinanzi a una piazza piena, senz'altro avrà fatto ridere qualche fuori di testa come il cav, ma resta un apprezzamento avvilente e mortificante. Non so cosa abbia provato la Jole, ma spero tanto che in privato almeno, abbia preteso delle scuse, vista la ineducazione e la latitante galanteria del “signore dei ravanelli”. Questa è l'ulteriore prova di quanto stia accadendo nel nostro paese: abbiamo perso la tramontana e ogni senso del correttamente legittimo e morale. Le donne, le famose donne di cui tanto decantiamo le qualità, le prospettive future e che vorremmo al nostro fianco per avere una società egualitaria, equilibrata e senza scompensi di genere, dovrebbero ribellarsi a questo vetusto modo maschilista e proditorio di approccio. Parliamo tanto, ma vedo che alla fine siamo pusillanimi al punto di girare la testa per non vedere o per non...perdere una poltrona. Ma la signora ha un marito/compagno e/o dei figli?
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Detto fatto: senza perdere molto tempo, senza fare discussioni politiche surreali e pretestuose, i cantanti più rappresentativi del nostro panorama musicale, hanno formulato una debita richiesta e il ministro Franceschini non si è fatto pregare: ha assecondato la proposta e per suo decreto, i "videoclip musicali" saranno beneficiati dalla "tax credit". E' stato riconosciuto il merito, alla stregua del cinema di un certo livello, dei videogiochi e dei videoarte, lo stesso merito artistico e culturale. A suo tempo fu una grave svista l'omissione nell'elenco dei beneficiati dei "videoclip", una assenza che ha mortificato non solo gli interpreti, i cantati che appaiono con il brano che magari stanno lanciando in promozione, ma sopratutto, i registi e tutti coloro che sono impegnati in questo lavoro che richiede tecnica, esperienza, bravura e perché no? Talento e cultura poetica/musicale. Secondo il ministro Franceschini, i video sono strumenti rappresentativi di carattere popolare, in essi scorre la nostra cultura e la nostra arte, e le diverse generazioni che nel tempo si affascinano davanti a un videoclip, si nutrono di immaginario popolare, assorbendo i migliori messaggi artistici della nostra arte canora. Immaginate quanti plausi siano giunti dai nostri Big della musica, cantanti e autori: da Fiorello a Bennato, da Paoli a Mogol e tantissimi altri, hanno apprezzato l'intervento teso a riempire un vuoto legislativo. Si potrebbe pensare che i nostri grandi autori e cantanti fossero molto "interessati" e quindi il ringraziamento fosse il minimo sindacale dovuto a Franceschini. Non sono per questa ipotesi, i video clip per chi li segue e nel lungo tempo, sono strumenti non solo promozionali ma piccole, intense e pregevoli opere d'arte. Vi sono lavori eseguiti da registi di fama mondiale: pensate che per il tempo di una canzone, viene eseguito un lavoro eccezionale e spettacolare. Spero conveniate con me, parliamo di veri capolavori audiovisivi e pregevoli sotto tutti i punti di vista. Avere la possibilità di godere delle dovute agevolazioni fiscali, consentirà nuove realizzazioni con proposte interessanti e apprezzabili. Magari scopriremo nuovi talenti della musica e dell'arte cinematografica. Sono felicissimo per questa decisione e gli scenari futuri che si potranno realizzare.
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Prima di scrivere, ho voluto mostrare la foto al mio 51%: "Dimmi cosa ne pensi?". Inorridita, è rimasta in silenzio per una buona manciata di secondi, indi, mi ha guardato interrogandomi con gli occhi visto che non carburava ancora per l'effetto della visione inquietante e poco elegante. Ho quindi proceduto spiegandole che trattasi di una campagna etichettata con il nome di "Januhairy", ovvero, una precisa scelta femminile autonoma e severa: farsi crescere i peli dappertutto per il solo mese di gennaio (oh, tutti a gennaio fissate gli...appuntamenti?) e mettersi in mostra per tutto il mese per mostrare i progressi, ovvero, il pelo che cresce! Inoltre questa operazione promuove la raccolta fondi per la associazione "TreeSisters" che ha lo scopo di destinarli al rimboschimento laddove serve. Buoni propositi certamente, ma mostrarsi in tal guisa, ormai questo è il terzo anno, desta critiche e poco gradimento da parte degli esteti femminili non in grado di accettare una donna con le parti pelose incolte e libere di arricchirsi giorno dopo giorno. Fu una studentessa Laura Jackson a ideare questa iniziativa e in fondo la sua argomentazione, sotto il profilo puramente estetico e sociale, non era poi male; smetterla di subire un luogo comune, uno stereotipo diffusissimo: "Vedere le donne sempre con la pelle bella liscia". Pertanto, utile e dilettevole, uniscono donne più o meno note per questa campagna mensile che si replica ogni gennaio. Preciso che ho scelto la foto più casta per mostrare i risultati conseguiti perché tra quelle che ho escluso, v'era una tracimante esondazione di peli dappertutto. Il mese sta finendo e terminerà pure questo scempio: non mi piace vedere donne che trascurino se stesse: in tutta questa operazione non vedo nulla di positivo tranne i fondi per gli alberi (?). Mia moglie ha ascoltato le mie ragioni e il suo "orrore" è rimasto immutato. E voi? Che ne pensate di questo abominevole spettacolo? La donna non vuole subire le scelte del maschio a cui piace vedere la pelle liscia, ma mantenendo tutto il pelo integro senza rasare tutte le zone interessate solo a gennaio, a che serve?
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