Creato da gretatestarda il 30/01/2012

moralibertà

moralista con uno spirito di libertà

 

 

« SentimentiEro malata... »

Sentimenti

Post n°58 pubblicato il 31 Gennaio 2012 da gretatestarda
 

25/02/2007

Sentimenti - Parte 2

Come nascono i sentimenti?

Dapprima c'è uno stimolo che i nostri sensi percepiscono. Può essere un rumore, un odore, qualcosa che vediamo o sentiamo con il tatto ecc., ma anche pensieri o ricordi possono fungere da fattori scatenanti di una emozione. Poi, nel cervello, lo stimolo viene valutato e paragonato con esperienze precedenti. A seconda della valutazione nasce un sentimento e ogni sentimento genera un proprio impulso d'agire.

Lo stimolo "cane" per esempio, da una persona che è stata morsa da bambino, viene giudicato come pericolo e suscita un sentimento di paura e l'impulso di scappare. Per un' altra persona invece, lo stesso stimolo può avere un significato tutto diverso. Forse è cresciuta con un cane e prova simpatia o curiosità e l'impulso di avvicinarsi e di accarezzarlo.



stimolo -> [esperienze precedenti -> sentimento -> impulso d'agire] -> azione

                  valutazione                                      tensione



 cane   ->  [morso di cane            -> paura         ->  fuggire        ]  -> fuga

                  pericolo


Quello che succede nel cervello è messo tra parentesi.

In ogni caso la tensione cresce con il sentimento, perchè tutto l'organismo si prepara per agire. Quando l'azione è eseguita la tensione si sciolse lentamente.

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Commenti al Post:
gretatestarda
gretatestarda il 19/02/12 alle 16:39 via WEB
25 Febbraio 2007 - 18:20   Le tue spiegazioni sono alquanto semplicistiche. Nemmeno i più accaniti psicologi behavioristi sono in crisi per questo loro schema esplicativo! Ofidius COMMENTO di OFIDIUS
 
 
gretatestarda
gretatestarda il 19/02/12 alle 16:39 via WEB
25 Febbraio 2007 - 19:50   Sì, hai ragione, ma avrei voluto trovare delle parole ancora più semplice, perchè l'unico scopo era mostrare che i sentimenti hanno una funzione importante e a far capire che ogni sentimento, anche il più doloroso, ha un senso e ci aiuta a vivere. gretaostinata
 
   
gretatestarda
gretatestarda il 19/02/12 alle 16:40 via WEB
26 Febbraio 2007 - 20:05   Amica mia sono d'accordo con te..... tilli COMMENTO di TILLI
 
gretatestarda
gretatestarda il 19/02/12 alle 16:41 via WEB
28 Febbraio 2007 - 16:28   passavo di qui, avevo visto le foto dei bucaneve sul tuo media album, stavo anch'io cercando di fotografare tutte le fioriture primaverili ... ciao! amoleapi COMMENTO di AMOLEAPI
 
gretatestarda
gretatestarda il 19/02/12 alle 16:42 via WEB
13 Marzo 2007 - 21:24   Emozione ragione e mente. Parte 1 La ragione contrariamente a quanto comunemente appare non è “pura” e distinta dai sentimenti e dall’emozione considerati come intrusi disturbatori entro le sue mura.. Questi invece potrebbero essere intrecciati nelle sue reti. Sia nell’evoluzione sia in ogni persona le strategie della ragione umana probabilmente non si sono sviluppate senza la forza guida dei meccanismi di regolazione biologica dei quali emozione e sentimento sono espressioni notevoli. In questo senso certi aspetti del processo dell’emozione sono indispensabili per la razionalità. Nei casi migliori i sentimenti ci volgono nella direzione giusta, ci conducono al luogo per noi appropriato di uno spazio decisionale nel quale possiamo fare bene operare gli strumenti della logica. Quando dobbiamo formulare un giudizio morale, decidere sull’andamento di una relazione personale, scegliere come non trovarci privi di mezzi nella veccchiaia, o semplicemente decidere che cosa fare negli anni che verranno, siamo di fronte all’incertezza. Emozione e sentimento, insieme ai processi fisiologici che ne costituiscono la base nascosta, ci assistono nello scoraggiante compito di prevedere un futuro incerto e di pianificare in sintonia le nostre azioni. L’essenza di un sentimento non può essere una qualità mentale elusiva legata ad un oggetto, ma piuttosto la percezione diretta di un paesaggio specifico, quello del corpo. La neurologia ha avanzato l’ipotesi che le reti critiche su cui si fondono i sentimenti comprendono non soltanto la collezione di strutture cerebrali nota come sistema limbico, ma pure alcune delle cortecce cerebrali che integrano i segnali provenienti da tutto il corpo e ne generano le mappe del se corporeo. L’essenza dei sentimenti può essere descritto come qualcosa che possiamo vedere attraverso una finestra che si apre direttamente su un’immagine –continuamente aggiornata- della struttura e dello stato del corpo. Se si immagina quel che si vede dalla finestra come un paesaggio, allora, la “struttura” del corpo è analoga alla forma degli oggetti in uno spazio, mentre lo “stato” del corpo assomiglia a luci, ombre, movimento e suoni degli oggetti in tale spazio. Nel paesaggio del corpo gli oggetti sono i visceri (cuore, polmoni, intestino, muscoli); luce, ombra, movimento e suono rappresentano un punto nell’ambito di funzionamento di tali organi, in un dato istante. Nell’insieme, un sentimento è la “veduta” momentanea di una parte di quel paesaggio del corpo. Poichè il senso di tale paesaggio del corpo è affiancato, nell’esperienza temporale alla percezione ed alla reminescenza di qualcos’altro che non è parte del corpo –un viso, una melodia, un aroma- i sentimenti finiscono per essere “qualificatori” di tale qualcos’altro. In tale senso i sentimenti sono i sensori per l’accoppiamento o meno tra natura e circostanze. Intendendo per natura sia quanto abbiamo ereditato come pacchetto di adattamento geneticamente organizzato, sia quello che abbiamo acquisito nello sviluppo individuale, attraverso interazioni con l’ambiente fisico e sociale in modo consapevole e voluto oppure no. I sentimenti, insieme con le emozioni da cui provengono non sono un lusso: essi servono come guide interne, ci aiutano a comunicare agli altri significati che possono guidare anche loro.Sono il risultato di una straordinaria sistemazione biologica che ha fatto del cervello l’avvinto uditorio del corpo. Essi sono cognitivi come le altre percezioni. I sentimenti ci consentono di dare un’occhiata all’organismo in pieno fervore biologico, di cogliere un riflesso dei meccanismi della vita stessa nel loro operare. zandegu2 COMMENTO di ZANDEGU2
 
gretatestarda
gretatestarda il 19/02/12 alle 16:44 via WEB
13 Marzo 2007 - 22:06   Parte 2. Il corpo pertanto, così come è rappresentato nel cervello, può costituire l’indispensabile cornice di riferimento per i processi neurali che noi avvertiamo come mente. Proprio il nostro organismo, piuttosto che qualche realtà esterna assoluta, è usato come riferimento base per le costruzioni che elaboriamo del mondo circostante e di quel senso di soggettività sempre presente, che è parte integrante delle nostre esperienze, e le nostre azioni migliori e i pensieri più elaborati, le nostre gioie e i nostri dolori più grandi, tutti impiegano il corpo come riferimento. Per quanto possa sorprendere, la mente esiste dentro e per un organismo integrato: le nostre menti non sarebbero quello che sono se non fosse per l’azione reciproca di corpo e cervello –nel corso dell’evoluzione, durante lo sviluppo dell’individuo e nel momento presente. La mente dovette prima essere per il corpo o non sarebbe potuta essere. Sulla base del riferimento che il corpo fornisce con continuità, la mente può avere allora a che fare con molte altre cose, reali e immaginarie. Questa idea si radica sui seguenti enunciati: 1) il cervello umano e il resto del corpo costituiscono un “organismo” non dissociabile, integrato grazie all’azione di circuiti regolatori neurali e biochimici interagenti (che includono componenti endocrini, immunitari e nervosi autonomi); 2)l’organismo interagisce con l’ambiente come un insieme; l’interazione non è del solo corpo nè del solo cervello; 3) i processi fisiologici che noi chiamiamo mente derivano dall’insieme strutturale e funzionale e soltanto nel contesto dell’interagire dell’intero organismo con l’ambiente si possono comprendere appieno i fenomeni mentali. Il corpo fornisce al cervello più che un puro sostegno ed una modulazione, esso fornisce la materia base per le rappresentazioni mentali. L’emozione è l’insieme dei cambiamenti dello stato corporeo che risponde al contenuto dei pensieri relativi ad esperienze vissute e che si rivivono e consente la risposta e l’interazione con il mondo. Da: Antonio Damasio. L’errore di Cartesio zandegu2 COMMENTO di ZANDEGU2
 
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