moralibertà

Partenza

22/02/2006

Domani comincia il soggiorno di cura. Prendo il treno delle 7:58 per Hamburgo, poi devo cambiare e sarò a Bad Segeberg alle 10:58. Cosa succederà dopo ...  non lo so ancora. Forse un viaggio in terre sconosciute, verso l' interno.

Mi avvio in inverno, nella neve.



Quando tornerò sarà primavera.



Adesso vi saluto. CIAO a tutti.

Nevica

20/02/2006

Nevica

Oggi l' inverno è tornato. Dopo alcuni giorni che facevano già intuire la primavera. È nevicato tutto il giorno.
 


Neve in città

E nevica ancora sul grigio delle strade,
sui tetti e sui lampioni, su tutte le antenne
e sui colli lunghi delle ciminiere.
Nevica a fiocchi leggeri
e a un parcheggio le macchine di ieri
oggi ti sembrano
casette bianche di nani.
Nevica sempre.

Maria Albina Scavuzzo

La cura

18/02/2006

Già mesi fa i miei superiori hanno detto che dovevo farmi prescrivere un soggiorno curativo perchè ero sfinita. L' idea non mi piaceva. Non mi piaceva l' immaginazione di una località termale con pazienti che parlano delle loro malattie dalla mattina alla sera. Temevo quella specie di persone ipersensibili, rammolliti che già da giovani si lamentano di ogni picolissimo disturbo di salute.
Non muovendomi forse sarei riuscita a far cadere nell' oblio la faccenda. Ma non ha funzionato. Hanno insistito.
Allora sono andata dal medico. Ho dovuto compilare un sacco di moduli, per pagine; per l' ufficio personale, per l' idennità di malattia, per la previdenza sociale. Domande, domande. Io non capisco il linguaggio burocratico. Avrei avuto bisogno di un traduttore.
È la previdenza sociale che deve evadere la richiesta e sciegliere una clinica di cura adatta. Cioè sono LORO che stabiliscono il luogo e la durata del soggiorno curativo. Qualche tempo fa ho ricevuto la risposta: 6 settimane  !!!!!!!  a Bad Segeberg in Schleswig-Holstein in una clinica per medicina psicosomatica.
Partirò giovedì, il 23 febbraio. Pensandoci già adesso sento la solitudine. Senza computer, senza internet. Ho paura di andarci.
Comunque sia, cerco di trarrne il massimo vantaggio.

SCIOPERO

15/02/2006

La  confederazione sindacale dei servizi pubblici  ver.di (VEReinigte DIenstleistungsgewerkschaft) ha proclamato lo sciopero. Riguarda la rimozione dei rifiuti, le scuole materne, gli ospedali provinciali, le cliniche psichiatriche e le cliniche universitarie della regione Bassa Sassonia . Anche gli impiegati delle amministrazioni comunali e regionali hanno partecipato allo sciopero. Il motivo?? I comuni e le regioni vogliono prolungare l' orario di lavoro, ovviamente senza aumentare lo stipendio!!! In questo modo cercano di ridurre i posti di lavoro e di risparmiare denaro. D' altra parte da poco il numero dei disoccupati ha superato i 5milioni per la prima volta.

Da noi - nella clinica psychiatrica di Gottinga - alcuni infermieri (sopratutto quelli che non sono membri del sindacato) sono stati obbligati al servizio per garantire la minima cura necessaria dei pazienti. Io però, visto che sono iscritta al sindacato, non sono stata obbligata al servizio. Ma, invece di fare sciopero, avrei preferito di lavorare. Perchè?

Sono d' accordo con l' obiettivo dello sciopero stavolta (non è sempre così).

Provo rimorsi per la ridotta cura dei pazienti, ma molti di loro hanno comprensione per lo sciopero. Non è questa la  ragione principale delle mie difficoltà. La ragione principale è lo sciopero stesso, cioè l' atmosfera del corteo di dimostranti. Il fracasso dei fischietti che suscita aggressioni, sopportabile solo con paraorecchie, la polemica dei discorsi, il modo indifferenziato di vedere.



Perchè sono iscritta? Credo che i sindacati siano importanti per l' equilibrio della società, che facciano da contrappeso a un capitalismo che non si riesce più a tenere per niente.

E fare crumiraggio? No, ho fatto il mio dovere! E domani sarò contenta di lavorare.

Colori del mare

04/02/2006
 

Gennaio

31/01/2006

                                              Gennaio
 


                          pratolina infreddolita tra foglie e gelo

Per Ogni

22/01/2006

Per Ogni

Odio le lettere di catena di S. Antonio. Se non rispondi senti rimorsi di avere interrotto la catena. Ti mettono sotto pressione. In vita mia fino a adesso non ne ho mai vista una senza minaccia e per questo non ci ho mai risposto. Erano minacce del genere: se interrompi la catena accadrà una disgrazia. Oppure più sottile: avrai fortuna se continui, se non ..... Anche se non ci credi rimane una sgradevole sensazione.
Questa volta invece - nel caso di Ogni - nessuna minaccia, ma un gentile, se vuoi, racconta 5 strane abitudini tue. Già solo questo merita una risposta. Anche in questo caso mi sento sotto pressione; c' è la paura di deludere aspettative. Però, è un mio problema che esiste forse solo nella mia fantasia. D'altro lato le aspettative fanno sempre parte delle relazioni fra persone. È il mio problema, quasi fin dal primo commento che ho ricevuto, di non sentirmi più libera nel mio scrivere, a causa delle aspettative, che io mi immagino che abbiano gli altri. Amo i commenti e questo nutre la paura di deludere ... che ciclo!! ... me ne accorgo solo scrivendo!  Ecco, già la mia prima strana abitudine. Vorrei superarla!
Allora, visto che le aspettative di Ogni m'importano, d'altra parte vorrei mantenere la mia libertà (sono testarda), faccio un compromesso: racconterò 3 strane abitudini.

5 strane abitudini, anzi, 3

1. Fin da bambina metto i miei pollici tra l'indice e il medio. Non me ne accorgo nemmeno. Sono gli altri che mi chiedono, perchè fai così? Non lo so. Credo che forse mi calmi.

2. Raccolgo sassi. Non delle pietre dure o dei minerali, ma quelli normali che trovo sulla spiaggia, in montagna, durante una passeggiata. Per me son tutte pietre peziose. Mi attraggono i colori variopinti, le forme diverse, la qualità della superficie. Ogni volta quando sono in vacanza mi giuro: stavolta non raccolgo sassi, o al massimo ne prendo uno, due, forse tre. Non ci riesco mai! Invece me ne porto a casa almeno un chilo. Per fortuna la macchina non ce l'ho, altrimenti non ci sarebbe più posto per me nel mio appartamento. Però i miei nipotini amano giocare con i sassi ...

3. Prendo spesso il bus, ma odio aspettare alla fermata. Così ci vado solo all'ultimo mometo. Quando arrivo io, deve arrivare anche il bus. Lo faccio con il rischio di perdere l'autobus, però succede forse due tre volte all'anno.

Passo il testimone per la catena di S. Antonio a PortamiVia, Miskin, Timeline.

Gottinga invernale

07/01/2006

Gottinga invernale

Gotmarstrasse

figurine dorate nella neve

abbraccio

luce d' inverno

ombre sul muro

Figurine di sassi

18/12/2005

Figurine di sassi  

fatto in solo alcuni minuti    

da un giovane uomo cieco
         

 
sull' orlo del mare

a PortoMaurizio

Una luce che riscalda

04/12/2005

Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio.

 Isaia 40, 1


Legato all' Avvento ci sono alcuni testi della bibblia che ci accompagnano in questo periodo. Parlano del passare e del divenire della vita, della consolazione e della speranza in una luce che apparirà nell' oscurità. Anche il buddhismo parla del ciclo della vita e della rinascita eppure gli antichi romani festeggiavano con i saturnale il ritorno del sole.
Fin qui tutto bene. Quest' eterno ciclo del morire e del nascere può sembrare sensato oppure insensato, dipende dal punto di vista o dallo stato d' animo. Ma l' avvenimento alla quale ci deve preparare l' Avvento, contiene una dimensione in più:l' amore.
Nel suo romanzo "Siddharta" che racconta la vita di Buddha, Hermann Hesse (che si è occupato molto del buddhismo) aggiunge questa dimensione dell' amore:

Ed eccoti ora una dottrina della quale riderai:
l'amore, o Govinda, mi sembra di tutte la cosa
principale. Penetrare il mondo, spiegarlo,
disprezzarlo, può essere l' opera dei grandi
filosofi. Ma a me importa solo di poter amare
il mondo, non disprezzarlo, non odiare il mondo
e me; a me importa solo di poter considerare
il mondo, e me e tutti gli esseri, con amore,
ammirazione e rispetto.

Non sono una santa e non voglio nemmeno esserla, cioè  non riesco spesso a vivere questa dimensione. Ma è una possibilità, una meta, un segnale che indica la direzione, una luce che riscalda. Vorrei che ci accompagnasse!