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I GESTI QUOTIDIANI

Post n°212 pubblicato il 07 Gennaio 2009 da xs77

Oggi mi sono ritrovata a fare delle piccole cose, le solite cose, ma chissà perchè oggi mi hanno riportato alla mente facce e sorrisi trascurati nell'ultimo periodo.
E' bastato cuocere delle salsicce, cosa c'è di più assurdo? E mi è saltata alla mente una cara amica lontana. Il gesto successivo è stato rapido e forse scontato ma ringrazio il cielo per la comodità che oggi ci è data da avere sempre a portata di mano un cellulare!
E poi c'è la musica, quelle splendide note che combinate insieme al ritmo e all'umore, inevitabilmente richiamano nel cuore persone e situazioni. E la canzone, nel caso specifico, è BOCCA DI ROSA.
Quindi, questa sera, nel silenzio di questa stanza, mentre picchietto sui tasti di questo pc, ringrazio questa giornata per avermi fatto rivivere ricordi legati a gesti, a profumi e a suoni. In fondo il cuore non vive di una vincita alla lotteria Italia, ma vive e si allarga nel riconoscere i buoni sentimenti che teniamo gelosamente dentro nel nostro più profondo essere!

La chiamavano bocca di rosa

metteva l'amore, metteva l'amore,

la chiamavano bocca di rosa

metteva l'amore sopra ogni cosa.



Appena scese alla stazione

nel paesino di Sant'Ilario

tutti si accorsero con uno sguardo

che non si trattava di un missionario.



C'è chi l'amore lo fa per noia

chi se lo sceglie per professione

bocca di rosa né l'uno né l'altro

lei lo faceva per passione.



Ma la passione spesso conduce

a soddisfare le proprie voglie

senza indagare se il concupito

ha il cuore libero oppure ha moglie.



E fu così che da un giorno all'altro

bocca di rosa si tirò addosso

l'ira funesta delle cagnette

a cui aveva sottratto l'osso.



Ma le comari di un paesino

non brillano certo in iniziativa

le contromisure fino a quel punto

si limitavano all'invettiva.



Si sa che la gente dà buoni consigli

sentendosi come Gesù nel tempio,

si sa che la gente dà buoni consigli

se non può più dare cattivo esempio.



Così una vecchia mai stata moglie

senza mai figli, senza più voglie,

si prese la briga e di certo il gusto

di dare a tutte il consiglio giusto.



E rivolgendosi alle cornute

le apostrofò con parole argute:

"il furto d'amore sarà punito-

disse- dall'ordine costituito".



E quelle andarono dal commissario

e dissero senza parafrasare:

"quella schifosa ha già troppi clienti

più di un consorzio alimentare".



E arrivarono quattro gendarmi

con i pennacchi con i pennacchi

e arrivarono quattro gendarmi

con i pennacchi e con le armi.



Il cuore tenero non è una dote

di cui sian colmi i carabinieri

ma quella volta a prendere il treno

l'accompagnarono malvolentieri.



Alla stazione c'erano tutti

dal commissario al sagrestano

alla stazione c'erano tutti

con gli occhi rossi e il cappello in mano,



a salutare chi per un poco

senza pretese, senza pretese,

a salutare chi per un poco

portò l'amore nel paese.



C'era un cartello giallo

con una scritta nera

diceva "Addio bocca di rosa

con te se ne parte la primavera".



Ma una notizia un po' originale

non ha bisogno di alcun giornale

come una freccia dall'arco scocca

vola veloce di bocca in bocca.



E alla stazione successiva

molta più gente di quando partiva

chi mandò un bacio, chi gettò un fiore

chi si prenota per due ore.



Persino il parroco che non disprezza

fra un miserere e un'estrema unzione

il bene effimero della bellezza

la vuole accanto in processione.



E con la Vergine in prima fila

e bocca di rosa poco lontano

si porta a spasso per il paese

l'amore sacro e l'amor profano.



 
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