Creato da manfry53 il 05/01/2013
Qui troverete un po' tutto di me: la mia vita, il mio lavoro, le mie passioni.

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

manfry53vandusticogiugno136
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Come un quadro di van Gogh

La fonte della civiltà

Post n°3 pubblicato il 16 Gennaio 2013 da manfry53
 

Il commercio non è solo un'attività venale, né è solo uno fra tanti mestieri.

Il commercio è molto di più: è una delle più straordinarie attività umane, perché grazie ad esso è stato possibile il sorgere delle civiltà.

Molte invenzioni, molte innovazioni, molte idee si diffusero proprio grazie ai commerci. I mercanti di tutte le epoche partirono alla vòlta di terre lontane e sconosciute, affrontando mille rischi. Dopo mesi o addirittura anni, essi  tornavano in patria con grandi ricchezze o con merci da rivendere; con sé, però, riportavano qualcosa di più prezioso ancora: la cultura.

Quante cose nuove si diffusero grazie al commercio! Pensiamo alla ruota, ai metalli, alla seta, all'alfabeto, alle cifre arabe (in realtà indiane)... Fermatevi solo per un momento a riflettere di come sarebbe potuta essere la nostra civiltà senza una sola di queste grandi invenzioni e scoperte. Esse non si diffusero per forza di inerzia. Certamente, il merito della loro diffusione fu dovuto prima di tutto alla loro grandezza, ma non avrebbero giammai raggiunto tanti luoghi lontani fra loro, se non ci fossero stati scambi fra le civiltà del passato.

Gente in cerca di fortuna lasciava la loro famiglia e la loro città, per raggiungere luoghi leggendari, come il Katai o le Indie. Al loro ritorno, portavano con sé i racconti di quei luoghi, le suggestioni, le impressioni, gli usi e i costumi di genti straniere. Le civiltà si arricchirono grazie ai viaggi di uomini coraggiosi e curiosi, spinti dal senso degli affari e dal rischio!

Che cos'è l'Odissea se non il grande romanzo della società mercantile protogreca? Dietro le peripezie del signore terriero di Itaca, si celava la nascente società commerciale della seconda metà dell'VIII sec. a. C.. I viaggi di Odisseo ripercorrono le principali rotte commerciali dell'epoca, glil itinerari di coloro che si spostavano dalla madre patria, per vendere olio o vino, per comprare ambra e manufatti in ferro dalle popolazioni celtiche e picene.

Il commercio è l'attività fondamentale dell'uomo, affinché la conoscenza diventi un bene condiviso.  Il mercante viaggia e incontra gente, con cui parla, con cui si confronta, di cui raccoglie i racconti e i suggerimenti. Ancora oggi il commerciante è un uomo esperto della vita e delle cose del mondo.

Per questo amo il mio lavoro: perché mi rende un po' "polytropos", come Odisseo "dal multiforme ingegno".

A volte, il mercante conosce quel gran guazzabuglio del cuore umano meglio di uno scrittore o di uno psicologo. Egli si occupa degli uomini e delle cose del mondo, ben al di là del profitto.

Che grande filosofo sarebbe, quel saggio che unisse alla meditazione il commercio. Non stupitevi: forse non fu Talete che fece un bell'affare, quando comprò molte terre coltivate a olivo, poiché aveva previsto un ottimo raccolto?

Manfredo

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963