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Auto moto d'epoca a Padova - Fuoriserie a Roma: il futuro dei saloni è adesso
Creato da motorclassic il 19/04/2010Cerca in questo Blog
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Bizzarrini e Lampredi: ultimi giorni per la mostra di CecinaAlla Fondazione Geiger dal 17 luglio al 13 settembre esposte auto d'epoca, documenti e immagini che raccontano la storia di due grandi personaggi dell'industria automobilistica italiana del dopoguerra.
Sono queste alcune realizzazioni di due grandi geni dell'auto italiana del dopoguerra, Giotto Bizzarrini e Aurelio Lampredi, a cui la Fondazione Culturale Hermann Geiger ha Un evento che vuole rendere omaggio, ma anche esaltare, la così diversa personalità dei due ingegneri, ambedue livornesi, la loro opera e la loro storia. Due uomini che hanno ancora una grande popolarità per gli appassionati ma sono praticamente sconosciuti al grande pubblico. Solo navigando sulla rete è possibile scoprire una sorprendente quantità di siti che cantano le lodi di Bizzarrini come innovatore e imprenditore, di progettista dei motori e di telai. Lampredi ha avuto una vita meno altisonante, ma certo prodiga di idee all'ombra di grandi case come Avio, Ferrari, Fiat Officine Caproni e soprattutto nel suo cammino professionale ha trasversalmente raggiunto milioni di italiani con l'invenzione del motore bialbero che porta il suo nome. La mostra è curata dal direttore artistico della Fondazione Geiger Vittorio Riguzzi, e sarà corredata di materiali originali, informazioni, notizie, disegni, immagini della vita e dell'opera dei due uomini. Grazie alla collaborazione con il "Garagedel Tempo", club automobilistico di Cecina e la stessa Fiat, sono esposte alcune delle macchine di maggior successo commerciale di Bizzarrini e Lampredi.
Tra queste la Fiat 125 Special, la Bizzarrini 5300 Strada, la Ferrari 250 GT Pininfarina, la Fiat Dino spider e la mitica Fiat Abarth 131 "Livrea Alitalia", la "Kyara", uno delle ultime realizzazioni di Bizzarrini forse l'unico esempio di auto ibrida diesel - elettrica. Poi una vera e propria rarità automobilistica, la "Macchinetta", un pezzo unico, antesignano delle moderne citycar, realizzato da Bizzarrini nel 1953 trasformando il telaio di una Topolino 500 spider e potenziando il motore che poteva così raggiungere i 145 chilometri orari. Con questa macchina fece il viaggio Livorno Maranello attraverso l'Appennino per un andare ad un colloquio con Enzo Ferrari.
Il grande costruttore rimase colpito da questo sconosciuto, ma coraggioso ingegnere livornese e in breve tempo lo fece diventare capo collaudatore della Ferrari. Tutte le auto sono esposte non in modo statico ma tutte su appositi piedistalli e addirittura tratti di strada ricostruiti proprio per creare davanti al visitatore il senso del movimento e le emozioni che si prova davanti ad automobili di questo tipo.
Tutto questo con lo sfondo del mondo del costume e della società italiana degli anni Sessanta e Settanta con pannelli che raccontano quegli anni, dalla pubblicità dei prodotti in voga che razie al boom economico entravano nelle case degli italiani. Al cinema che ebbe un ruolo anto importante nella promozione dell'auto come bene alla portata di tutti. "Sono stati ue veri e propri miti dell'automobile - spiega il curatore Vittorio Riguzzi - per questo otivo abbiamo voluto realizzare questa mostra perché uno degli scopi della Fondazione eiger è quello di fare cultura e promuovere il territorio in tutti i suoi aspetti. Quindi ci fa mmensamente piacere dare il nostro contributo per riscoprire queste due figure così eniali e interessanti e anche ancora fortemente attuali come Giotto Bizzarrini e Aurelio Lampredi". Sabato 17 luglio, giorno dell'inaugurazione, alle ore 17 avrà inizio una parata di uto d'epoca con partenza dalla piazza centrale di Cecina e dopo un percorso sulla costa arrivo davanti alla sede della mostra in corso Matteotti 47 per l'apertura della mostra revista alle 19. Parteciperanno il progettista di Formula 1 Mauro Forghieri e il nipote di Ferruccio Lamborghini, insieme con altri grandi protagonisti del mondo della produzione automobilistica. |