Creato da sergioart il 21/02/2005
questo è il blog dei motociclisti ferrovieri di Verona. Si ricorda che la nona uscita del gruppo è il 07/09/05 a Parma-La Spezia-Lerici-P.Cerreto- circa 450 km. da percorrere. (partenza ore 7.00) (amministratori del blog Sergio & Grazia)

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Post N° 44

Post n°44 pubblicato il 30 Aprile 2005 da sergioart
Foto di sergioart

Resoconto semiserio del 3° mototour
con destinazione Bobbio e la Val Trebbia.
Mercoledì 27 Aprile 2005

n° partecipanti : 11
Km. percorsi 600

…dunque, questa volta siamo partiti all’ora prevista 7.30 (ok và bene erano le 7.35, non siamo mica giapponesi), al casello di Sommacampagna abbiamo recuperato Cesarotto e al primo autogrill dopo Sommacampagna si è aggregato al gruppo Montanari.
Quindi a questo punto il gruppo era al completo, e per la precisione era composto da:  Cesarotto, Montanari, Checchini, Venturi, Buniotto, Gottardi, Zanchi, Burato (padre), Tomelleri (che sarei io…), Meneghini e Masotto (new entry del gruppo con la sua nuova fiammante B.M.W. GS, a questo punto siamo a quota 5 B.M.W. nel gruppo). Da Sommacampagna a Piacenza abbiamo fatto tutta autostrada con un paio di brevi soste per le solite esigenze fisiologiche nostre e delle moto.
Dopo, abbiamo fatto tappa a Grazzano Visconti, borgo antico ben conservato dove si può ammirare anche un museo di trattori e attrezzi contadini. All’interno del borgo,  si trovano bar e vari negozietti di artigianato della zona (insomma un posto carino da visitare).
Abbiamo quindi imboccato la statale che porta a Bobbio e che costeggia il fiume Trebbia, naturalmente ad andatura molto moderata tenuto conto che su questa strada le pattuglie della polizia sono stabili e non scherzano.
Arrivati a Bobbio,… visita del centro, dell’Abbazia e camminata fino ad arrivare al bellissimo ponte a schiena di mulo. Ormai la fame cominciava a produrre visioni esotiche nelle menti del gruppo… ma prima di fare la sosta in trattoria il programma prevedeva la salita al Passo Penice.
Siamo perciò arrivati al Passo che si trova a circa 10 km da Bobbio e bisogna ammettere che il paesaggio lungo la salita era notevole. Si è ripresa quindi la strada che costeggia il Trebbia fino a Marsaglia dove finalmente abbiamo potuto sederci e sfamarci come le bestie…., con disputa tra le due parti del tavolo del bottiglione di rosso.
Verso le 15, (dopo 2 ore di sosta per il pranzo ….forse un po’ troppo)  con gli stomaci calmati e le menti un po’ pesanti siamo ripartiti in direzione S. Stefano d’Aveto (incantevole paesello di montagna) costeggiando il fiume Trebbia che in questa zona scorre lungo canyon sempre più profondi. (piccola considerazione su questi luoghi,…sono veramente molto belli e la natura è ancora selvaggia e quasi incontaminata rispetto ad altre zone del nostro paese). A questo punto è iniziata l’avventura….
Abbiamo imboccato una stradina in quota dove purtroppo era scivolata un po’ di neve sull’asfalto e quindi dopo qualche tentativo di proseguire siamo stati costretti a tornare un pezzettino indietro e optare per l’altra strada (qualcuno ha suggerito di dotare il gruppo di una pala da neve, sarà una proposta da discutere nella prossima riunione del gruppo). Il bello, con il senno di poi….doveva però ancora accadere…..
L’apripista Cesarotto arrivato sul Passo improvvisamente si fermava ma non per aspettare il resto del gruppo, ma perché il suo mitico scooter 200 non dava più nessun segno di vita.
Eravamo praticamente  a quota circa 1400 mt., ….la faccenda non era per niente allegra…Cesarotto era tutto rabbuiato, a questo punto è arrivata la battuta di Buniotto che ha rasserenato un po’ gli animi ,cito testualmente  Buniotto a Cesarotto “ Cesarotto bhe dai, par mal che la vaga, ancò a mezzogiorno tè magnà anca par stasera “. (mai battuta fu più veritiera)
Dopo innumerevoli e vani tentativi degli esperti meccanici del gruppo, quando ormai si stavano valutando le varie opzioni da mettere in pratica tipo… telefonare al RAC di Mestre, richiesta di elicottero di soccorso, abbandono di Cesarotto con viveri di emergenza a disposizione e quant’altro l’immaginazione di un gruppo sfodera in queste situazioni, è apparsa un’auto e cosi siamo venuti a conoscenza che a 4 km. (tutti in discesa) c’era il paese dove avremmo potuto usufruire dell’aiuto di un elettrauto.
Cosi infatti è avvenuto, l’elettrauto dopo alcuni tentativi è riuscito a far ripartire lo scooter avvertendo però il proprietario che da adesso in avanti non avrebbe più dovuto spegnerlo altrimenti si sarebbe riproposto il problema.
Dopo un bel sospiro di sollievo di tutto il gruppo, ci siamo rimessi in viaggio abbiamo raggiunto percorrendo bellissime strade Bedonia, Borgo Val di Taro, Berceto, Fornovo …quindi autostrada Parma, Brescia, Verona…
Siamo arrivati a casa all’incirca verso le 21.30…abbastanza stanchi ma sicuramente appagati dal mototour che ci ha permesso di visitare dei luoghi incantevoli.
Purtroppo anche questa volta si devono dare delle ammonizioni e precisamente ammonito severamente Tomelleri per non avere previsto la neve scivolata sulla stradina, ammonito Cesarotto per non aver revisionato lo scooter, ammonito Burato per l’uso intensivo del cellulare, ammonito Checchini per alcune frenate brusche, ammonito Buniotto per la battuta su Cesarotto ahahahahahahah, ammoniti tutti per le risate alla battuta di Buniotto.

Considerazioni finali serie in questo caso a differenza delle precedenti.

1° si è dimostrato che partire presto alla mattina per tanti motivi è la scelta migliore.
2° dobbiamo abituarci ad usufruire delle soste per telefonare o per fare rifornimento di benzina in modo più veloce.
3° sarà consigliabile mettere in borsa il giubbetto catarifrangente, da indossare quando c’è buio.

Ciao Sergio

 
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