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la mia generazione ...

la mia generazione, ha pensato che gli ideali si potessero esprimere attraverso la politica,

la mia generazione aveva ereditato molti ideali, ma non ha saputo trasmettere ai figli ne ideale ne politica,

la mia generazione ha vissuto la libertà, il dissenso, la contestazione, i flussi e i riflussi, ma è finita troppo spesso per affidare in nome della democrazia, la gestione della liberta e del bene pubblico, a uomini politici senza ideali.

Sessant’anni di liberta e pace probabilmente fanno male a un popolo, ci si convince che ciò che si ha è sempre stato, e ciò che non si ha non ci spetta.

Ma ciò che è peggio, ed è di questi ultimi anni, che politici e “tecnici” corrotti nelle convinzioni e nei fatti, accaparrano impuniti risorse per se e per gli amici, svuotando le casse del bene pubblico ed ora ripianano, facendo strage sociale dei nostri figli e sottraendo diritti alla mia generazione. 

Marco L.

Quando lo sciopero lo fanno gli altri

Un paese stavagante il nostro, che con sommo rammarico assomiglia più al precedente Presidente del Consiglio, un paese fatto di truffaldini, pronti a svendere diritti, purchè siano quelli degli altri,   un paese che non conosce le ragioni dello sciopero, quando lo sciopero lo fanno gli altri.

Si apre una nuova stagione di scioperi, stavolta a scioperare saranno avvocati, notai, farmacisti, benzinai, e taxisti insomma una serie di benpensanti benestanti, molti di loro hanno sostenuto le ragioni di Silvio, di Brunetta di Sacconi, sostenitori dell’abolizione del contratto di lavoro, dell’abrogazione dell’art. 18, inorridivano innanzi ai cortei di dimostranti, sti scioperi gli facevano perdere tempo, e il tempo è denaro per il professionista,  si ma quale tempo e quale denaro? dalle dichiarazioni dei redditi tutto sto denaro non lo producevano o non lo dichiaravano?

Chissà magari la prossima volta che incontreranno un corteo di manifestanti si chiederanno perchè.

Magari la prossima volta  comprenderanno le ragioni del lavoro e di chi lo difende

Comprenderanno anche quando il Lavoro è quello degli altri, magari?!

 22/01/2012 Marco L.

BUONE FESTE

A TUTTE LE PAUSINOMANI ... BENVENUTO

A te che perdi la strada di casa ma vai
Dove ti portano i piedi e lo sai
Che sei libero
Nelle tue scarpe fradice
A chi ha parole cattive soltanto perchè
Non ha saputo chiarire con sè
A chi supplica
E poi se ne dimentica
A chi non ha un segreto da sussurrare
Ma una bugia da sciogliere
A chi non chiede perdono
Ma lo avrà
Benvenuto a un pianto che commuove
Ad un cielo che promette neve
Benvenuto a chi sorride, a chi lancia sfide
A chi scambia i suoi consigli coi tuoi
Benvenuto a un treno verso il mare
E che arriva in tempo per Natale
Benvenuto ad un artista, alla sua passione
Benvenuto a chi non cambierà mai
A un anno di noi

A questo luna che i sogni li avvera o li da
O li nasconde in opportunità
A chi scivola
A chi si trucca in macchina
E benvenuto sia a questo lungo inverno
Se mai ci aiuta a crescere
A chi ha coraggio
E a chi ancora non ce l'ha

Benvenuto a un pianto che commuove
Ad un cielo che promette neve
Benvenuto a chi si spoglia, per mestiere o voglia
E alle stelle chiede aiuto o pietà
Benvenuto al dubbio delle spose
A un minuto pieno di sorprese
Benvenuto a un musicista, alla sua canzone
E agli accordi che diventano i miei
A un anno di noi

Al resto che verrà (stop stop stop) tutto il resto
A tutto questo che verrà (stop stop stop) tutto questo
A tutto il resto poi chissà (stop stop stop) tutto il resto
E poi...

Stop

A un anno di noi

Benvenuto a un pianto che commuove
Ad un cielo che promette neve
Benvenuto a chi sorride, a chi lancia sfide
E a chi scambia i suoi consigli coi tuoi
Benvenuto a un treno verso il mare
Scintilla e arriva in tempo per Natale
Benvenuto ad un artista, alla sua intuizione
Benvenuto a un nuovo anno per noi
A un anno di noi
Un anno per noi..
Per tutto e per noi...
Un anno di noi...

RIVOLUZIONI D'OTTOBRE