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DSB: ricognizione percorso corto

Post n°121 pubblicato il 25 Giugno 2011 da mtbstefo

Nonostante il meteo incerto e, soprattutto, un fastidioso e freddo vento, oggi ho presso i famosi due piccioni con una fava...
Approfittando infatti di una fuga in Val Pusteria con il resto della famiglia (partenza ieri sera a mezzanotte e arrivo alle 3:00 circa...), oggi ho avuto l'occasione di collaudare la nuova numerouno nientepopodimeno che sul tracciato DSB, ora interamente tracciato (o quasi...).
Partenza ore 11:30 circa dopo qualche ora di sonno al fresco e qualche faccenda di casa; il cielo è cosparso qua e là di nuvole che ispirano ben poca fiducia e l'aria è freschina (14-15° C). Il bollettino meteo della valle comunque non prevede piogge... e poi non è contemplata alcuna alternativa: si va, punto e basta!
Parto alla volta di Villabassa, con i consueti 7 km di riscaldamento sulla ciclabile: l'intenzione è quella di provare il percorso corto della DSB, mai fatto nel verso di quest'anno.
Arrivato a Villabassa fatico un po' a trovare le segnalazioni (già qui si potrebbe avere qualcosa da dire...), ma con un po' di intuito imbocco la strada che risale il versante nord della valle, quella che costeggia quella bella chiesetta sui prati, vista più volte in qualche video delle edizioni passate... A parte il km (scarso) che si percorrerà a tutta per uscire dal centro del paese, si inizia subito con una discreta salita asfaltata (pendenza 7-8 % nelle prime rampe, poi anche 9-10%): molto scorrevole, ma si sale per oltre 300 m senza un minimo di allentamento della pendenza.
Alla fine del tratto asfaltato (circa a quota 1.500 m), più o meno sul confine che taglia il versante di Villabassa da quello di Monguelfo,  si oltrepassa una sbarra e si imbocca una strada forestale sterrata che, salendo con pendenza più o meno costante, si inoltra nel bosco che sovrasta la valle. Tra ripetuti e scorrevoli su e giù, alternati a dentelli abbastanza "violenti", ci si sposta verso nord percorrendo la sommità del versante est della Val Casies, portandosi fino ai piedi del Monte Rota, che di fatto la separa dalla valle di san Silvestro.
Al 17° km c'è il fatidico bivio: la possibilità di decidere qui quale percorso affrontare è quasi un'esclusiva di questa gara... ma dubito che chi come me partirà per il "corto" a questo punto della gara possa varcare l'imponderabile porta dei 115 km (e 3.500 m di dislivello)...

bivio_01

bivio_02

Il cartello del percorso corto punta verso la cima del monte Rota, non la classica cima isolata e brulla, ma una sorta di bosco ripidissimo con rampe inghiaiate o in terra che superano a tratti anche il 20%! Praticamente si arriva a quota 1.800 m, quindi si superano circa 700 m di dislivello nei primi 25 km... non male!
Appena oltre lo scollinamento do questo primo "GPM" si perdono le tracce del percorso segnalato: mi sembra di non aver perso di vista nessun cartello in corrispondenza dei vari bivi di questa specie di labirinto in mezzo al bosco, eppure a un certo punto mi sono trovato nel mezzo di un "incrocio" di strade forestali senza nemmeno l'ombra della classica tabella bianca DSB… Combinando logica (nessuna segnalazione = tirare dritto) e orientamento (so di dovermi portare verso sud-est, per scendere dal versante di Valle san Silvestro, procedo senza svoltare… e sbaglio clamorosamente! Dopo aver circumnavigato la vetta più o meno 200 m sotto al GPM, imbocco una strada forestale che scende verso valle con pendenze vertiginose (ho fatto in tempo a scorgere un -30% sul display dell'Edge 705); si raggiungono senza accorgersene velocità molto sostenute, a dir poco pericolose sulle scivolose curve ricoperte di ciottoli smossi e terriccio. A un certo punto, quando ormai mi sono reso conto che Valle San Silvestro rimane dalla parte opposta rispetto alla direzione della discesa, mi ritrovo sulla strada asfaltata, poco sopra alla frazione di Ratsberg (Monte Rota), sul versante di Dobbiaco… Non me la sento di risalire la discesa appena percorsa e mi rassegno all'idea di scoprire in gara il tratto mancato…
Proseguo sulla strada asfaltata, passando per Santa Maria (Aufkirken), quindi attraversando il centro di Dobbiaco Alta; attraverso la statale e, oltrepassando Dobbiaco Nuova, mi butto sulla ciclabile della Val di Landro: inizia la seconda parte del percorso.
La lieve (ma costante) pendenza dello stradello ghiaiato e il vento opposto rendono più difficoltoso il recupero: sento le gambe ancora indurite dalla salita sul Ratsberg (Monte Rota) e la schiena comincia a tirare… La sosta per la foto alle Tre Cime è ormai un'abitudine, ma questa volta diviene quasi necessaria…
In prossimità del Lago di Landro mi imbatto in un secondo problema relativo alla segnalazione del percorso…

08

… il fatto che il Lago di Landro sia "uscito" dalla sua ormai solita (e triste) ridottissima sede non è certo una colpa degli organizzatori, ma il cartello che segnala un corso d'acqua (in prossimità del quale è lecito chiedersi dove sia l'imbarcazione necessaria per attraversarlo…) non poteva passare inosservato!
Devio sulla ciclabile che costeggia la statale Alemagna e in pochi minuti mi ritrovo alla partenza del secondo ed ultimo GPM: Prato Piazza, con salita da Carbonin. Memore dell'ultima ascensione (dopo il giro del Cristallo, vedi qualche post indietro…), innesto il padellino e con molta parsimonia inizio la salita sterrata con pedalate "leggere". La fame comincia a farsi sentire, così, dopo un paio di tornanti, decido di fermarmi per una barretta: mancano ancora 400m di dislivello positivo… non è il caso di azzardare! Riparto e di lì a poco mi affianca un biker italiano (una rarità oggi…) con il quale inizia un piacevole scambio di chiacchiere che si concluderà solo con la sacrosanta weiss del Rifugio Vallandro. La salita in compagnia rende più sopportabile la fatica di questa ultima ed estenuante salita, anch'essa priva di tratti piani o piccole discese tali da poter allentare almeno per un attimo i muscoli delle gambe e della schiena…
Il resto, da raccontare, sarebbe la fotocopia di tante e tante discese fatte da Prato Piazza a Braies… ma non è mai la stessa cosa e la rifarei domani, dopodomani e, se potessi stare sempre qui, tutti i giorni!

Qui la traccia gps...

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• Cassetta pignoni: Shimano XTR 11-36
• Cambio ant.: Shimano XTR 2011
• Cambio post.: Shimano XTR 2011
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