«Sulla montagna sentiamo la gioia di vivere, la commozione di sentirsi buoni e il sollievo di dimenticare le miserie terrene.
Tutto questo perché siamo più vicini al cielo». Emilio Comici
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Post n°161 pubblicato il 15 Gennaio 2014 da mtbstefo
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Post n°160 pubblicato il 08 Luglio 2013 da mtbstefo
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Post n°159 pubblicato il 30 Giugno 2013 da mtbstefo
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Post n°158 pubblicato il 31 Agosto 2012 da mtbstefo
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Post n°157 pubblicato il 20 Agosto 2012 da mtbstefo
Gira e rigira... ... resta sempre una delle salite più emozionanti... Una incredibile (e non sempre agevole) salita affacciata sulle Dolomiti di Sesto: quasi 9 km sui resti di una vecchia strada militare che, tra sassi smossi e taglienti, si arrampica per oltre 700 m di dislivello... sotto il fuoco di un rovente sole d'agosto. Che spettacolo... provare per credere! |
Post n°156 pubblicato il 14 Luglio 2012 da mtbstefo
Sabato 07/07/2012, ore 15:59... sms: Bravo Stefano!
Due soli ed indimenticabili momenti di crisi: la salita alla Croda Rossa (accentuata da un abbigliamento un po' troppo pesante...) e la discesa finale verso Villabassa (schiena a pezzi)... il resto è stato perfetto! «Missione compiuta»... Grazie alla fantastica compagnia dei "vicini di casa", alloggiati nel Garni dietro casa e alla piacevole e incoraggiante compagnia di Marcello (Niger) dall'80° km in poi... Qui la traccia GPS... |
Post n°155 pubblicato il 24 Giugno 2012 da mtbstefo
Sabato 23/06/2012, ore 17:45:24... sms: Bravo Stefano!
Partenza sotto uno spietato acquazzone, discesa dal P.sso Gardena in mezzo alla nebbia (una nuvola in realtà) su un pratone viscido interrotto da insidiosi fossi che sembravano trincee (uno scenario da prima guerra mondiale...), salita a piedi per km verso Sourasass tra fango e sassi bagnati, discesa a piedi verso Canazei su canaloni di melma, sassi, radici e tanti biker aggrappati alle bici.... Poi sole e caldo lungo un'incantevole quanto interminabile Val Duron e, per finire una serie di su e giù sull'Alpe di Siusi... per garantire di arrivare a Selva senza il dubbio di avere ancora qualche riserva inutilizzata... Questa è la HERO...
Grazie a tutti, compagni di stanza e compagni "di tavola": anche se è stata una prova tutta in solitaria, sono stati un ingrediente indispensabile per una riuscita decisamente più azzardata che scontata... Qui la traccia GPS... |
Post n°154 pubblicato il 20 Aprile 2012 da mtbstefo
Domenica 15 Aprile 2012, Garda (VR). Le previsioni non promettevano nulla di buono... e così è stato. La pioggia battente degli ultimi giorni ha trasformato la tradizionale polvere in veri e propri torrenti di fanghiglia liquefatta: non si attacca alle gomme, non fa tappi... ma, insidiosa e spietata, si infiltra ovunque... per le gioie dei soli meccanici! Non è sicuramente la situazione ideale: pioggia e fango (e la conseguente incertezza sull'assetto da scegliere, sia in termini di gommatura che di abbigliamento); ci mancava solo una distorsione alla caviglia sinistra, provocata in una rovinosa caduta lungo le scale... l'ideale alla vigilia di una gara che si preannuncia "camminata" in diversi tratti! Alla fine di una settimana lavorativa e familiare piuttosto frenetica, mi riduco a verificare la bike solo venerdì sera: le Racing Ralph riesumate qualche settimana fa dalla soffitta sono un po' troppo limate... Non è il caso di aggiungere ulteriori difficoltà, viste le premesse... per cui decido di montare all'anteriore la fida Nevegal (praticamente nuova) con la quale inaugurai la Scalpitante alla DSB 2011. Ne manca una però... Tutto sembra pronto, pure la borsa e l'abbigliamento... ma non mi accontento: decido infatti di sostituire le manopole di spugna con quelle di gomma, decisamente più sicure delle prime in caso di pioggia e fango. Fin che ci sono controllo tutti i serraggi delle brugole e... disgrazia! Mentre stringo la fascietta del comando cambio anteriore la vite si trancia. Dopo abbondanti imprecazioni e auto-insulti... ritrovo un briciolo di calma e di senno: con (tanta) fortuna e (un pizzico di) abilità riesco ad estrarre il gambo della vite e, presa in prestito una vite dalla numerodue, risistemo il tutto per bene... Quando si dice che non bisogna andare attorno alla bici il giorno prima della gara... è sacrosanto!!! Finalmente Domenica. Alle 9:40 ci riportiamo al campo base per la vestizione e alle 10:15 salutiamo Gallo, Allebruno e Massimo che si avviano verso la zona di partenza (quarta griglia, ore 10:30). Terminati i preparativi io, Marco, Loson e Topo ci portiamo verso la zona di partenza: siamo stati assegnati alla quinta griglia (partenza ore 10:50), ma quando arriviamo alle 10:45 il lungolago è praticamente deserto... Avanziamo verso lo striscione di partenza con stupore e disappunto, finchè, ormai con le ruote sul tappetino, un giudice ci dice che possiamo passare e che il resto del gruppo... è già partito! Panico... anzi, delusione... ma che dico... incazzatura fumante!!! Nella prima salita su asfalto, praticamente in solitaria e in preda ad una profonda demotivazione, sono più i biker che tornano verso Garda che quelli che superiamo... Assurdo e inqualificabile: hanno accorpato le ultime due griglie praticamente "a sorpresa"... e noi ci ritroviamo ad inseguire il gruppone con circa 10 minuti di ritardo! Cerco di convincermi a proseguire: ormai sono qui e non mi va di buttare la giornata per brutta che possa essere... ma è dura! Dopo la prima rampa sterrata, obbligatoriamente risalita a piedi, come rimonto in sella la catena, intrisa di fango, viene risuccchiata dalla corona e si incastra tra quest'ultima e il telaio: "1a stazione".... perdo Marco, che da un sommesso "mi è passata la voglia" ha trovato finalmente la grinta per completare una gran gara in meno di tre ore... bravo!!! Proseguo con una "spada di Damocle" pendente sulla testa... anzi sulla catena! L'incubo di Monteriggioni diventa come la fascia cardio (dimenticata nella borsa...): non mi abbandona per un secondo! Nonostante abbia oliato la catena prima della partenza, sono costretto a fermarmi almeno una decina di volte per disincastrare la catena "risucchiata"... Succedendo poi in mezzo a salitelle piuttosto complicate, non riesco a rimontare in sella e mi tocca risalire a piedi (con grande gioia della caviglia infortunata...). Tra tutti questi pensieri la salita del Crero verso San Zeno di Montegna passa senza grandi difficoltà: mai fatta così in scioltezza! Con le soste obbligate per la catena capricciosa, finalmente raggiungo la favolosa Valle dei Mulini, dove riesco a lanciarmi in una bella discesa all'insegna del recupero posizioni... Raggiunto il lungolago, riconosco sulla mia traiettoria un giubbino nero con striscia gialla: è il Gallo!
Ed ora veniamo al titolo di questo post... perchè, nonostante sia riuscito a finire la gara indenne... e mi sia pure divertito, sarebbe ingiusto omettere alcune puntualizzazioni sull'organizzazione della gara. Innanzitutto voglio sgomberare il campo da tutto ciò che ricade strettamente nella "sfera personale" del biker (il rapporto con il fango e le conseguenti difficoltà, i problemi meccanici, i problemi fisici...) e nella "sfera dell'inevitabile" (sostanzialmente il meteo, peraltro ampiamente previsto, e le conseguenti condizioni del fondo... famoso per le insidie legate al bagnato...). Ad essere sincero poi, devo ammettere che è proprio in queste due "sfere" che è racchiusa tutta la soddisfazione di aver portato a termine anche questa non banale prova... «Arrivederci» o... «Addio»?! Dipenderà da quanto vorranno rimediare nei confronti degli iscritti (delusi) alla prossima edizione: visto che difficilmente ci si potrà fidare delle promesse, solo la partecipazione gratuita (o al limite con quota ridotta) potrà dimostrare la sincerità e la buona fede degli organizzatori... e, di conseguenza, far prendere in considerazione l'opportunità o meno di partecipare. |
Post n°153 pubblicato il 10 Aprile 2012 da mtbstefo
Dopo le "vampate" di marzo, con temperature decisamente insolite per questo periodo, pare che la riserva di freddo di questo strano inverno si stia esaurendo proprio durante queste vacanze pasquali… Anche stavolta è fatta… e non c'è modo migliore di godersi l'ascensione con una fetta dello strudel più buono della Val Pusteria… almeno secondo il mio modesto parere! |
Post n°152 pubblicato il 31 Marzo 2012 da mtbstefo
Splendida giornata al lago con splendidi compagni di pedale… e la partecipazione straordinaria del prof. SCIAF, che non si è astenuto dall'impartire proverbiali consigli tecnici e magistrali lezioni di anatomia… Casello di Reggiolo-Rolo, ore 12:00: con una buona mezzoretta di ritardo imbocchiamo la Brennero in direzione Affi. Oggi si sfoggia la nuova ammiraglia, unica ragione che ha reso possibile caricare una Ghost sul portabici insieme alle due "C"; il Gallo si è invece guadagnato il passaggio prenotando una Flash 29" al Bike Store di Costermano… Ci seguono Alessandro, Goz e un suo simpatico (quanto scomodo..) ex-collega.
Partiamo. Mentre scendiamo i due tornanti che separano Costermano da Garda decidiamo di seguire la traccia del percorso 2012 memorizzata sul gps di Goz: a parte qualche scazzo che ci costringe a un paio di "inversioni"… si dimostrerà una guida decisamente utile per scoprire le novità del percorso di quest'anno.
Qui la traccia gps... |
AREA PERSONALE
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LA PREMIATA SCUDERIA...
• Il "ferro" •
LYNSKEY PRO29 VF 2011
(in corso di allestimento)
• numeroventinove •
CANNONDALE SCALPEL 29er Carbon 2013
(customized mtbstefo)
• Telaio: Scalpel 29er BallisTec Hi-Mod
• Amm. post.: RockShox Monarch RT3
• Forcella: Lefty Hybrid 29er XLR 100 mm
• Guarnitura: C'dale Hollowgram SI 36-22
• Cassetta pignoni: Shimano XTR 11-36
• Cambio ant.: Shimano XTR 2011
• Cambio post.: Shimano XTR 2011
• Comandi cambio: XTR 2011
• Freni: Shimano XTR 2011
• Ruote: Mavic Crossmax SLR Disc 29er
• Manubrio: Truvativ
• Sella: San Marco Mantra
• numerozero •
SPECIALIZED SIRRUS (1990)
"eterna"
VECCHIE GLORIE...
• numerouno •
CANNONDALE SCALPEL 1 2011
"Scalpitante"
• numerodue •
CANNONDALE TAURINE SL 2009
"Fedelissima"
SCOTT GENIUS TWENTY 2009
"numerounopersempre"
SCOTT GENIUS MC50 2007
"lamiaprimagenius"
SCOTT ELITE RACING 2004
"laprimavolta"
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