Creato da: luppo2 il 24/01/2006
"Dobbiamo fare attenzione a non indietreggiare sempre di più davanti alla paura di fondamentalisti violenti", Merkel .

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Repubbliche Baltiche

Post n°776 pubblicato il 22 Aprile 2007 da luppo2

Banditi falce e martello

 

Vietarli in Europa: ecco la proposta delle Repubbliche Baltiche

 

 di Orpheus

Povera Angela Merkel! Due sole cose vorrebbe dall'Europa di cui è presidente di turno: il rilancio della Costituzione e l'approvazione di una legge che punisca chi nega l'Olocausto. Ma non c'è fronte su cui la Cancelliera la spunti. E passi per il Trattato, si sapeva che l'impresa sarebbe stata ardua e la presidente lo ha di certo messo in conto. Ma di rinunciare a punire i negazionisti proprio non le va. Sebbene le cose stiano prendendo esattamente questa piega. Colpa delle Repubbliche baltiche, che si mettono di traverso e dichiarano che questa legge la voteranno solo quando nel testo i crimini nazisti e quelli stalinisti verranno equiparati. Una bella gatta da pelare per Merkel, perché la questione (tanto per cambiare) divide l'Europa. Tutto il blocco ex comunista sostiene la proposta di Estonia, Lettonia e Lituania, e considera 20 milioni di vittime sufficienti non solo a condannare il regime comunista ma anche a pretendere che la falce e il martello, simbolo del potere rosso, vengano banditi, al pari della svastica. Alla frenetica ricerca di una mediazione, Berlino dovrà comunque scontentare gli ex satelliti russi su questo punto. Difficile proibire in tutta Europa un simbolo ancora usato da alcuni partiti comunisti, fra cui quello italiano. Ed esibito alle feste dal principe Enrico, terzo nella linea di successione al trono britannico. Oggi torna la parola ritorna al Consiglio europeo. Vedremo se il miracolo diplomatico riuscirà.
da Opinione.it

Che il comunismo abbia causato più morte, distruzione e terrore del nazismo ormai NON lo può più negare NESSUNO. Mi sembra quindi corretta la richiesta delle Repubbliche Baltiche, non è giusto condannare il nazismo e fare i finti tonti sul comunismo. E' giunta l'ora che qualcuno presenti il conto ai "nipotini di Stalin" e che il simbolo della falce e del martello che tanta morte e dolore ha rappresentato per milioni di persone, vada a far compagnia alla svastica.

 
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Commenti al Post:
luppo2
luppo2 il 22/04/07 alle 14:24 via WEB
E una proposta giusta, la del blocco ex-comunista.
(Rispondi)
 
DocGull
DocGull il 24/04/07 alle 11:48 via WEB
Grazie Luppo di aver postato questa notizia che non avevo letto prima da nessuna parte. Ovviamente concordo sull'orrore anche della falce e martello, ciao.
(Rispondi)
 
luppo2
luppo2 il 24/04/07 alle 15:34 via WEB
Si susseguono in queste ore i messaggi di condoglianze per la morte dell'ex presidente russo Boris Eltsin. Tutti i leader mondiali si sono fermati un istante a ricordare il politico che "trascinò la Russia fuori dalla dittatura sovietica". Per il presidente francese Jacques Chirac, l'ex leader del Cremlino era un "caro amico che fece trionfare la libertà", mentre il primo ministro britannico Tony Blair lo ha definito come "un uomo importante che ha giocato un ruolo vitale in un momento cruciale per la Russia". "Boris Eltsin sarà ricordato per aver contributo alla fine della Guerra fredda e aver garantito nuove libertà all'interno e all'esterno del suo Paese - ha dichiarato Condoleeza Rice - l'ex presidente è un esempio per i giovani". La notizia del decesso di Eltsin è stata commentata anche dal segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Jaap de Hoop Scheffer, secondo il quale il mondo ha perso un uomo che "è stato in prima linea per sormontare l'eredità della Guerra fredda forgiando una nuova relazione tra Russia e Nato".
(Rispondi)
 
luppo2
luppo2 il 24/04/07 alle 15:36 via WEB
A San Pietroburgo era presente anche l'ex premier italiano Silvio Berlusconi, che non ha perso l'occasione per giustificare l'operato del regime di Putin. "Vedo che si è gonfiato molto - ha dichiarato - gli oppositori avevano promesso di portare in strada una grande folla, ma in totale erano settecento persone, mentre nello stesso tempo in 15mila sfilavano a favore di Putin. Io gli ho dato allora il dvd che mostra l'opposizione italiana che ha portato in piazza due milioni di persone. Gli ho detto: Ecco, di questo dovresti preoccuparti". Diverso il commento del ministro degli esteri Massimo D'Alema, secondo il quale il potere di Vladimir Putin è "molto forte e la sua capacità di controllo è preoccupante rispetto agli standard di democrazia a cui siamo abituati".
(Rispondi)
 
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