ANARCO-COMUNISMO CRISTIANO
---------------------------------------
LA TEOLOGIA DELLA LOTTA DI CLASSE:
LA RIVOLUZIONE COMUNIONISTA attraverso un quotidiano anarco-comunista mistico
(LA LOTTA DELL'ALLEANZA UGUALE-POPOLO DELL'UGUALE
CONTRO L'ALLEANZA ALTARE-CAPITALE,
CONTRO LE IPOSTASI DELL'AVERE E DEL POTERE,
CONTRO GLI ADORATORI DI MAMMONA)
E' UN ATTO LITURGICO,
PERCHE' E' LA PRASSI
DELL'ALLEANZA DIO-ULTIMI OGGI.
E' LA LOTTA PER IL REGNO DELL'UGUALE
NEL TEMPO E NELLO SPAZIO.
ECCO PERCHE' TRA I COMPITI
DEGLI INTELLETTUALI ORGANICI
ALL'EGEMONIA E AL COMANDO
DEL POPOLO DELL'UGUALE,
TRA I COMPITI DELLE ESISTENZE CONSACRATE
ALLA CITTA' DELL'UGUALE,
TRA I COMPITI DEI SACERDOTI
E DEI PROFETI DELL'UGUALE,
TRA I COMPITI DEL POPOLO DELL'UGUALE,
TRA I COMPITI DEL PROLETARITO PRECARIO,
C'E' L'ELABORAZIONE DI UNA TEOLOGIA COMUNIONISTA,
COME TEORIZZAZIONE DELLA PRATICA DEL MESSIA COLLETTIVO,
C'E' LA COSTRUZIONE DI UNA LITURGIA
DELLA LOTTA DI CLASSE
COMUNIONISTA.
IO HO VISSUTO
PER MODELLARMI,
(IMITATIO CHRISTI:
IMITAZIONE DEL CRISTO
DEI LAVORATORI,
DEI POVERI,
CHE SONO IL POPOLO DI DIO,
PERCHE' GIA' VIVONO IL REGNO DIO:
L'ESISTENZA DELLE SFRUTTATE/TI E DELLE OPPRESSE/I,
E',
SECONDO IL CRISTO,
LA CELEBRAZIONE
DELLA PRESENZA E DELLA VOLONTA'
DELL'UGUALE TRA NOI,
QUI ED ORA,
MENTRE LE CASTE E LE COSCHE,
I RICCHI E I POTENTI,
NE SONO LA NEGAZIONE VIVENTE,
SECONDO GESU'),
FEDELE
AL LIBERATORE DEGLI SCHIAVI,
FIN DA ADOLESCENTE,
QUANDO INCONTRAI IL VANGELO
SULLA MARINA DI AEQUA,
MI SONO COSTRUITO OGNI GIORNO,
DISCEPOLO DEL POPOLO DELL'UGUALE
DA LUNGHISSIMI ANNI,
COME UN INTELLETTUALE ORGANICO
AL
PROLETARIATO PRECARIO,
mi somo forgiato in qualunque tempo
e in qualunque stagione
come un teorico
della
RELIGIONE DEL PROLETARIATO
(tutto cio' che non appartiene
al SACRAMENTO
DELLA SOCIALIZZAZIONE
DELLE COSE,
DEI MESTIERI,
DEI POTERI
non viene dall'UGUALE,
ma viene dal
CULTO DELL'ANTI-UGUALE,
difatti L'AMORE DEL PROSSIMO
COME AMORE PER DIO
TROVA
NELLA LOTTA DI CLASSE
nell'ottica dell'anarco-comunismo cristiano,
NELLA POLITICA
RIVOLUZIONARIA,
COME FU PER IL CRISTO,
ERETICO ED EVERSORE POLITICO
- INRI -,
COME FU PER GLI ERETICI,
COME E' PER LA TEOLOGIA
DELLA RIVOLUZIONE,
LA PRASSI
E LA LITURGIA
PER LA MESSIANICA LOTTA
DEL POPOLO DELL'UGUALE,
PER L'UNITA'
DEL CORPO MISTICO,
PER LA CELEBRAZIONE
EUCARISTICA
DEL REGNO DELL'UGUALE
TRA NOI
QUI ED ORA).
Amen
profeta rosso
L'ANARCO-COMUNISMO MISTICO
(l'anarchismo cristiano è una corrente dell'anarchismo, fondata sul rifiuto dell'autorità (ecclesiastica o statale), sul rapporto diretto con Dio e sull'egualitarismo). COME ERA PER GESU', COME E' PER Lev Tolstoj, capostipite dell'anarchismo cristiano COME E' PER SIMONE WEIL (prima meta' del '900): Tommaso Muntzer (1500), Georges Tcholkov (autore nel 1906 del manifesto dell'anarchismo mistico), Karelin, Vladmir Soloviov, Agnia, Vassili Nalimov Victor Lebrun Dorothy Day, Ivan Illich,anni '70 (la restaurazione della contro-societa' del dono conviviale come regno messianico, come antidoto all'alienazione clerico-capitalistica: la rivoluzione come auto-liberta',organizzata collettivamente, dell'individuo altruista e collettivista,qui ed ora): una nuova prassi per il Proletariato Precario, nuovo messia collettivo).
C'E' UN ANARCHISMO MISTICO INDU': GANDHI,
UN ANARCHISMO MISTICO ISLAMICO CONTEMPORANEO: Hakim Bey e Yakoub Islam.
Una religiosita' rivoluzionaria CONTRO LA CHIESA DEL POTERE, LA CASTA SACERDOTALE ALLEATA DELLA CASTA POLITICA,DELLA CASTA ECONOMICA, DELLA CASTA INTELLETTUALE, DEL PALAZZO, CONTRO UNA RELIGIONE OPPIO DEI POPOLI E DEI POVERI, PER LA CHIESA E LA RELIGIONE DEGLI ULTIMI.
IL CRISTIANESIMO PRIMITIVO
ACCETTAVA SOLO IL SACERDOZIO UNIVERSALE
DEI CREDENTI:
TUTTI I CREDENTI, OSSIA,
ERANO CONSIDERATI SACERDOTI:
NON ESISTEVA LA CASTA SACERDOTALE,
SE NON NELLA RELIGIONE DEL PALAZZO,
NELLA CHIESA DEL POTERE:
DI FATTI IL CRISTIANESIMO PRIMITIVO
ERA LA RELIGIONE DEGLI SCHIAVI,
SECONDO GESU'.
TANTO E' VERO CHE IL NOSTRO RAPPORTO CON DIO
E' PRIMA DI TUTTO E SOPRATUTTO PERSONALE,
ANCHE COLLETTIVO,PERO',
DA POPOLO DI DIO.
BISOGNA DUNQUE RIPRISTINARE,
OLTRE ALLA DEMOCRAZIA DIRETTA POLITICA
E ALLA DEMOCRAZIA DIRETTA ECONOMICA
(COMUNIONE DEI BENI E DEI POTERI,
COME ERA NELLE PRIME SOCIETA' UMANE)
ANCHE LA DEMOCRAZIA DIRETTA RELIGIOSA,
COME ERA NELLA PRIMA COMUNITA' CRISTIANA:
NEGANDO LA PRATICA E LA TEOLOGIA DEL POTERE (ALLEANZA ALTARE-POTERE),
RITORNANDO ALLA PRATICA E ALLA TEOLOGIA MESSIANICA,
NEGANDO SIA LA PRATICA E LA TEOLOGIA TRADIZIONALISTA
(L'ALLEANZA TRONO-ALTARE,CHIESA-NOBILTA'),
SIA LA PRATICA E LA TEOLOGIA LIBERALE
(L'ALLEANZA ALTARE CAPITALE:CHIESA- BORGHESIA FINANZIARIA,
CLERICO-MASSONICA)
PER UNA PRATICA E UNA TEOLOGIA CRISTIANO-ANARCO-COMUNISTA,
PER UN'ALLEANZA DIO L'UGUALE-PROLETARIATO PRECARIO,
DIO-ULTIMI, COME ERA PER GESU',
IL MESSIA RELIGIOSO E POLITICO DEI POVERI,
IL SALVATORE E LIBERATORE DEGLI SCHIAVI.
Amen.
UN MOVIMENTO
PER LE COMUNITA'
ANARCO-COMUNISTE MISTICHE
----------------------------------
PER UNA TEOLOGIA DELLE ULTIME E DEGLI UMILI,
CONTRO LA TEOLOGIA DELLE CASTE E DELLE COSCHE,
PER UNA POLITICA DELLA DEMOCRAZIA DIRETTA
DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI
(SOCIALIZZAZIONE DEI POTERI)
CONTRO LA DEMOCRAZIA DIRETTA DELLE CUPOLE,DEI POTERI FORTI
(I LADRI DEL PLUS-POTERE),
PER L'ECONOMIA DELLA SOCIALIZZAZIONE DELLE COSE
CONTRO L'ECONOMIA DEI BANCHIERI,
DEGLI INDUSTRIALI,
DEI COMMERCIANTI
(I LADRI DEL PLUS-LAVORO),
PER UN'ARTE AL SERVIZIO DEGLI ULTIMI
E NON SOPRAMMOBILE E PIEDISTALLO DEI POTENTI,
PER UNA SOCIETA' DELLE UGUALI E DEI LIBERI,
CONTRO LA SOCIETA' DELL'AVERE E DEL POTERE,
DELLE CASTE E DELLE COSCHE.
UNA NUOVA SINTESI RIVOLUZIONARIA:
IL COMUNIONISMO MISTICO:IL COMUNISMO D'AMORE
da Wikipedia
''Il rabbino qabbalista ortodosso Yehuda Ashlag ha sempre sostenuto la possibilità di conciliare la credenza religiosa con il comunismo libertario, basato sui principi della Qabbalah, che egli definiva "comunismo altruista". Ashlag sosteneva il movimento dei kibbutz e predicava l'edificazione di una rete di comuni internazionale autogestiti che, finalmente, distruggerebbe completamente il regime della forza brutale poiché «ogni uomo farebbe soltanto ciò che è giusto ai suoi occhi», ritenendo che non ci fosse niente di più umiliante e degradante per una persona che essere sottomessa alla forza brutale del governo.
Un rabbino ortodosso britannico, Yankev-Meyer Zalkind, è stato un anarchico-comunista ed un anti-militarista molto attivo, particolarmente vicino alle posizioni di Rudolf Rocker. Egli affermava che l'etica del Torah, se ben compresa, è molto vicino ai principi dell'anarchismo''.
LA PRASSI COMUNIONISTA
UNA SINTESI
TRA LA PRASSI
DELLA TEOLOGIA DELLA RIVOLUZIONE,
DEL MARXISMO RIVOLUZIONARIO,
DELL'ANARCHISMO,
DELL'ESISTENZIALISMO CRISTIANO,
DEL PERSONALISMO,
DELLO SPIRITUALISMO PERSONALISTICO,
DELLA PSICO-ANALISI,
DELLA NUOVA INTELLIGENZA
ARTIFICIALE.
LA CHIESA DEL PROLETARIATO PRECARIO
E' LA CHIESA,LA LITURGIA,LA TEOLOGIA DELL'UGUALE,
CONTRO TUTTI I DOGMI
CONTRO OGNI RITUALISMO,
OGNI INTEGRALISMO,
OGNI CLERICALISMO,
OGNI GERARCHIA,
OGNI POTERE,
IN NOME DEL LIBERO ARBITRIO
E DELLO SPERIMENTALISMO
DELLA PRASSI MISTICA.
LA RELIGIONE DEL PROLETARIATO PRECARIO
E' L'ADORAZIONE IN SPIRITO E IN VERITA'
DELLA SOCIALIZZAZIONE DELLE COSE,DEI MESTIERI,DEI POTERI
COME SEGNO DELL'UGUALE NEL NOSTRO QUOTIDIANO,
COME EUCARESTIA, CONDIVISIONE, DEL CORPO MISICO.
LA CHIESA DELL'ALLEANZA UGUALE-PROLETARIATO PRECARIO
E' L'INCARNAZIONE IN OGNI ESISTENZA
DELLO SPIRITO E DELL'ENERGIA DELL'UGUALE
IN OGNI ISTANTE,
COME PRASSI PER SCONFIGGERE
L'EGEMONIA E IL COMANDO DELL'ALLEANZA ALTARE-CAPITALE
NEL NOSTRO LAVORO.
LA CHIESA DELLO SPIRITO DELL'UGUALE
E' L'ASSEMBLEA DEL POPOLO DELL'UGUALE
NELLA TERZA ERA.
IL COMUNIONISMO MISTICO
(il passaggio dell'egemonia, nella lotta per lo Spirito dell'Utopia nella Storia, dalle prassi di Liberazione, alle prassi di Salvezza)
U N M O V I M E N T O
P E R L ' I N C A R N A Z I O N E
D E L L O S P I R I T O
DELL'UGUALE
N E L L A N O S T R A
E S I S T E N Z A,
N E L N O S T R O
L A V O R O .
N E L L A S O C I E T A'.
L A P R A S S I
C O M U N I O N I S T A
P E R
UNA,
CENTO,
MILLE
COMUNITA'
PER LA SOCIALIZZAZIONE
DELLE COSE,
D E I M E S T I E R I
E DEI POTERI
QUI ED ORA
COME INCARNAZIONE DELLO SPIRITO DELLA VITA
NELLA CITTA' DELL'UGUALE.
LA DIGNITA' DEI SINGOLI E DI UN POPOLO
VIVIAMO IN UN TEMPO IN CUI E' RARA
(DATA LA MENTALITA' ASSOLUTISTA, NEOFEUDALE, DELLA CLASSE DIRIGENTE religiosa,politica,economica...)
LA LIBERTA' INTELLETTUALE: POCHI HANNO IL CORAGGIO DI OPPORSI AL VERBO DEL POTERE, CHE RITIENE DI AVERE LE CHIAVI DEL VERO E DEL FALSO, DEL GIUSTO E DELL'INGIUSTO, E' RARA, NEL PALAZZO, L'ONESTA' CON SE STESSI O L'IDENTIFICAZIONE CON I DIRITTI DEI SINGOLI E DEI POPOLI: UNA GENERAZIONE INTERA E UN POPOLO INTERO, - I POVERI CRISTI - SONO UMILIATI NEL PAESE DELLE CASTE, NELLA CITTA' DEL CLERICO-POTERE MASSONICO.
NOI CHIAMIAMO LE ANIME
AD INSORGERE
GANDHIANAMENTE
CONTRO I NEMICI
DELLO SPIRITO DELL'UGUALE,
CONTRO L'ATEA ALLEANZA
ALTARE-CAPITALE.
Archivio messaggi
Lu | Ma | Me | Gi | Ve | Sa | Do |
|
|
|
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
30 |
31 |
|
Chi può scrivere sul blog
Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
IL COMUNIONISMO MISTICO
L'ANARCO-COMUNISMO MISTICO
(IL COMUNITARISMO COMUNISTA E PERSONALISTICO)
SI PONE COME RISPOSTA
ALLA DOMANDA:
-QUALE TEORIA
NEL POST-SOCIALISMO ? -.
E' UNA RIVOLUZIONE SOGGETTIVA ED OGGETTIVA,
PERMANENTE, TOTALE E GLOBALE,
E' LA RIVOLUZIONE DELLA PRASSI DELL'UGUALE,
DELLA PRATICA E DELLA TEORIA
DELL'ALTRUISMO E DEL COLLETTIVISMO
E' LA RIVOLUZIONE DELLA PRATICA E DELLA TEORIA,
QUI ED ORA E SEMPRE,
DELLA SOCIALIZZAZIONE
DELLE COSE E DEI POTERI
PERSONALI E COLLETTIVI
CONTRO LA PRATICA E LA TEORIA
DELL'AVERE E DEL POTERE,
DELL'EGOISMO E DEL CAPITALISMO,
E' LA RIVOLUZIONE DELLA PRATICA E DELLA TEORIA
DELLA VERITA'
CONTRO LA FALSITA' E L'IPOCRISIA NOSTRA E ALTRUI,
DELLE CASTE E DELLE COSCHE,
E' LA RIVOLUZIONE DEI BISOGNI E DELLE LIBERTA'
MORALI,
SOCIALI,
INTERPERSONALI,
FISICHE,
QUI ORA
E DOVUNQUE,
E PER SEMPRE,
E' LA RIVOLUZIONE DEL BENE,
DEL GIUSTO,
DEL VERO,
DEL BELLO,
E' LA LITURGIA DELL'UGUALE,
E' LA CHIESA DELL'UGUALE,
MADRE E PADRE DI TUTTI.
E' LA PRASSI DELLA DEMOCRAZIA DIRETTA
PERSONALE E COLLETTIVA,
E' LA RIVOLUZIONE
DELLA RELIGIONE DEL PROLETARIATO PRECARIO,
E' LA SOCIALIZZAZIONE DELLE COSE E DEI POTERI
COME SEGNO,
COME EUCARESTIA,
COME SACRAMENTO
DEL PANE E DEL VINO COMUNITARIO,
COME MESSA IN OGNI ISTANTE DEL QUOTIDIANO,
COME INCARNAZIONE DELL'UGUALE NEL LAVORO AGAPICO
CONTRO L'APOSTASIA DELLE CASTE E DELLE COSCHE,
E' LA TEOLOGIA DELLA RIVOLUZIONE IPOTETICO-DEDUTTIVA,
SPERIMENTALE,
CONTRO OGNI FONDAMENTALISMO
E OGNI CLERICALISMO O CONVENTUALISMO,
PERCHE' LO SPIRITO SANTO,
LO SPIRITO DELL'UTOPIA DELL'UGUALE,
DELL'INCARNAZIONE DELL'UGUALE NEL TEMPO E NELLO SPAZIO
(DA PARTE DI OGNI DONNA E OGNI UOMO,
CHE SCELGA NELLE SUE OPERE,
NEI SUOI PENSIERI,
NELLE SUE PAROLE
LA CONDIVISIONE,
IL REGNO DELL'UGUALE),
SOFFIA DOVE E QUANDO VUOLE,
SENZA NESSUNA DELEGA A NESSUNA CASTA E A NESSUNA COSCA:
E' LA LOTTA DI CLASSE PER L'UGUALE
COME SCELTA DEL LIBERO ARBITRO QUOTIDIANO.
E' LA LOTTA PER IL REGNO DI DIO,
COME REGNO DELL'UGUALE,
COL PROLETARIATO PRECARIO,
IL MESSIA COLLETTIVO VISIBILE,
IL POPOLO DI DIO,
CROCIFISSO DALLE CASTE E DALLE COSCHE,
MOVIMENTO DELLE COMUNITA' COMUNIONISTE ORGANIZZATE,
IN UNA LOTTA PER LA SALVEZZA E LA LIBERAZIONE MESSIANICA.
UTILIZZANDO LA PRASSI DEL CRISTIANESIMO, DEL BUDDISMO, DELL'ISLAMISMO, DELL'INDUISMO DEI POVERI,
NON QUELLO DEI RICCHI DEI POTENTI,
UTILIZZANDO, DUNQUE, LA TEOLOGIA DELLA RIVOLUZIONE (C,Torres, Malcom X) DELL'ANARCO-COMUNISMO (Marx,Mao,Lenin,Bakunin, Che Guevara), DELL'ESISTENZIALISMO (Heidegger) DELLA PSICOANALISI (Jung,Lacan, Binswanger); DELLA MULTI-INTELLIGENZA ATIFICIALE (Winograd e Flores).
E' L'ALLEANZA
UGUALE-PROLETARIATO PRECARIO
CONTRO L'ALLEANZA
ALTARE-CAPITALE
NEL REGIME NEO-ASSOLUTISTA
CLERICO-MASSONICO.
Amen
ANARCHISMO CRISTIANO
- ^ George Woodcock, Cap VIII: Il profeta in L'anarchia: storia delle idee e dei movimenti libertari, Milano, Feltrinelli Editore [1966],
- ^ Simone Weil, Réflexions sur les causes de la liberté et de l'oppression sociale, (in fr) Paris, Gallimard [1955],
- ^ Jim Forest, L'anarchica di Dio, Milano, Paoline [1989],
DA WIKIPEDIA.
|
Post n°1973 pubblicato il 05 Settembre 2012 da poetamistico
Post n°1971 pubblicato il 04 Settembre 2012 da poetamistico
NEL PASSAGGIO
DALLA SOCIETA' LIBERAL-DEMOCRATICA ALLA SOCIETA' NEO-LIBERISTA LOTTARE PER SPERIMENTARE FINO IN FONDO L'AUTONOMIA DELLA CLASSE,
DEI PAUPERIZZATI E DEI PRECARIZZATI,
DEI LAVORATORI, O LOTTARE PER REPLICARE LA LOGICA DELLA DELEGA,
LA LOGICA DEI LADRI DI PLUS-LAVORO E PLUS-POTERE ? NEL POST-SOCIALISMO, NELLA FASE DELLA CONTRO-RIVOLUZIONE LIBERAL-MODERATA, DELLA DITTATURA DA GRANDE FRATELLO
DELLA BORGHESIA FINANZIARIA CLERICO-MASSONICA: 1. LOTTARE PER NAZIONALIZZARE L'ECONOMIA E IL POTERE, COME RIPROPONGONO I NOSTALGICI DEL SOCIALISMO, DEL PARTITISMO RIVOLUZIONARIO (PCL di M.Ferrando, il CARC,il PC-ML), RIPRODUCENDO IL SISTEMA DELLA DELEGA, RIPRODUCENDO, RIFORMISTICAMENTE (riformismo rivoluzionario) LA LOGICA CAPITALISTICA (privata o di Stato il prodotto non cambia!)
2. O LOTTARE RIPRODUCENDO, CON L'INSURREZIONE, LA LOGICA DELLA CASTA ROSSA 3. O DELEGARE COL VOTO AI NUOVI FURBI (I GRILLINI PARLANTI !), RIGENERARE,QUINDI, IL SISTEMA DELLA DELEGA, IL SISTEMA DELLO SFRUTTAMENTO E DELL' OPPRESSIONE, REPLICANDO,OSSIA, COME E' NELL'INTENZIONE DI OGNI DELEGA IL CONSENSO,LA FIDUCIA AL PRIMATO DEL SAPERE (IL PRIMATO DELLA CULTURA DEI TECNICI, DELL'HOMO OECONOMICUS, DELL'HOMO SAPIENS, DELL'ANIMAL SYMBOLICUM, COSTRUTTORE DELLA CITTA' DELL'AVERE DEL POTERE, COME DIMOSTRANO I FATTI STORICI: INDEFESSA E MISTICA INCARNAZIONE DI UN'ETICA PROTESTANTE LIBERALE, DI UNA PRASSI ELITARIA (IL PARTITISMO LIBERALE,MARXISTA,L'INDIVIDUALISMO ANARCHICO) CHE SI FA NIETZSCHISMO, SI FA ANCHE FASCISMO E NAZISMO, PER DIFENDERSI, SPIRITO PROTEIFORME DELLA DELEGA CHE SI FA STALINISMO, SI FA PARTITISMO DI DESTRA,DI CENTRO E DI SINISTRA, MA IL CUI PRODOTTO STORICO E' SEMPRE LO STESSO: UN MONDO OLIGARCHICO, NELLA SUA ESSENZA PERSONICIDA, LIBERTICIDA, GENOCIDA, NATURICIDA, DEICIDA,
NEGAZIONE VIVENTE DEL PRIMATO DELL'ESSERCI AUTENTICO, CHE CARATTERIZZA STORICAMENTE LA PRASSI DEL POVERO, DELLA PLEBE, DEL PROLETARIATO, DELLA TOTALITA' DIALETTICA E LIBERANTE: LA PRASSI DEL COMUNISMO D'AMORE) ?
ALLORA LOTTARE PER REPLICARE IL SISTEMA DELLA DELEGA, PER RIPRODURRE IPOTESI DI SOLUZIONE GIA' SPERIMENTATA FALLIMENTARMENTE ANCHE DAL PROLETARIATO INDUSTRIALE,
4. OPPURE SPERIMENTARE L'ALTRA IPOTESI DEL MOVIMENTO STORICO RIVOLUZIONARIO (DOPO LA FALSIFICAZIONE STORICA DELLA DELEGA SOCIALISTA E COMUNISTA): IL PROCESSO MILLENARIO
(RISALENTE AGLI SCHIAVI SPARTACHISTI, AL MESSIANESIMO ERETICO DEL CRISTO DI GAMALA, AGLI SCHIAVI CICUMCELLIONI, AI SERVI DELLA GLEBA DI DOLCINO, AI CONTADINI DI MUNTZER, AGLI ZAPPATORI PURITANI, AGLI UGUALI DI BABEUF, AI SOVIET DI PIETROGRADO E DI MOSCA, ALLE COMUNI DI MACHNO E DI KRONSTADT, ALLA COMUNE DI PARIGI, ALLE COMUNI DI BARCELLONA, ALLE COMUNI CINESI E VIETNAMITE, ALLE COMUNI DEL '68)
DELLA SOCIALIZZAZIONE EGUALITARIA E LIBERTARIA DELL'ECONOMIA E DI TUTTO IL POTERE, PER ORGANIZZARE LA PRASSI DELL'AUTONOMIA DELLA CLASSE DA QUI E DA ORA NELLA POLITICA, NELL'ECONOMIA, NEI SAPERI, NELLA TECNOLOGIA, NELL'ARTE, NELLA RELIGIONE, NELLA MORALE, NELLA VISIONE DEL MONDO, VIVENDO LE INTELLIGENZE PROLETARIE, LO SPIRITO ALTRUISTA E COLLETTIVISTA DEL PROLETARIATO, CON LA PIENEZZA DELLE ANIME,DEI CUORI,DELLE MENTI,DEI CORPI, DELLA RELAZIONALITA', PERCHE' TUTTO QUELLO CHE DIAMO E' NOSTRO PER SEMPRE, COME DICE L'ISLAM, PERCHE' L'ALTRO SIAMO NOI STESSI, COME DICE IL BUDDISMO, PERCHE' NELL'ALTRO SFRUTTATO E OPPRESSO C'E' DIO SFRUTTATO ED OPPRESSO, COME DICE IL CRISTIANESIMO, PERCHE' IL CAPITALISMO, DICE MARX, E' IL PRODOTTO DEL PLUS-LAVORO, PERCHE' IL POTERE DELLE OLIGARCHIE, DICE BAKUNIN, NASCE DAL PLUS-POTERE, PERCHE' LA LEGGE DELL'ESISTENZA E' LA COMUNIONE DELLE COSE E DEI POTERI, E', SECONDO I CRISTIANI ANARCO-COMUNISTI, IL SACERDOZIO DELL'UGUALE, LA PRASSI DELLO SPIRITO DELLA VITA, E NON DELLO SPIRITO DI MORTE DELL'EGOISMO E DEL CAPITALISMO DELLA CASTA SACERDOTALE, DELLA CASTA DEI BANCHIERI, DELLA CASTA DEGLI INDUSTRIALI, E DEI GRANDI COMMERCIANTI, DELLA CASTA POLITICA, DELLA CASTA DEGLI INTELLETTUALI E MASSMEDIALI, DELLA CASTA DEGLI ARTISTI E DEI TECNICI, DEL SISTEMA DI MORTE CHE GOVERNA IL SACRO ROMANO IMPERO MASSONICO EUROPEO, LA REPUBBLICA PONTIFICIA EUROPEA, NEGAZIONE VIVENTE DELL'UTOPIA COMUNIONISTA CRISTIANA, DEL REGNO DELLA LIBERTA' MARXISTA, NEGAZIONE DELL'AUTO-DETERMINAZIONE ANARCHICA DELLA PERSONA E DEL CITTADINO, NEGAZIONE DEL SOGNO DI SALVEZZA E DI LIBERAZIONE DI TUTTE LE DONNE E DI TUTTI GLI UOMINI DI BUONA VOLONTA' DELLA STORIA.
ALLORA IL PROBLEMA,
NELL'EPOCA DELLA RESTAURAZIONE DEL TRIONFANTE IMPERIALISMO EUROPEO (E DEL CALANTE IMPERIALISMO USA) NELLA FORMA DELLA TEOCRAZIA MASSONICA, ALLEATA DELLA TEOCRAZIA FONDAMENTALISTA,
E' VIVERE I MORIRE PRIGIONIERI, MORIRE COME VARIABILE DIPENDENTE, DELLA PRASSI DELLA DELEGA, OGGI SOTTO L'EGEMONIA E IL COMANDO DELLA CLERICO-BORGHESIA FINANZIARIA, CHE RI-FONDA L'ASSOLUTISMO LIBERALMODERATO DEI LADRI DI PLUS-VALORE E PLUS-POTERE, GIA' SCONFITTO DALLA RESISTENZA, PAUPERIZZANDO E PRECARIZZANDO I POPOLI ED I LAVORATORI EUROPEI, SPAZZANDO VIA CIRCA DUE SECOLI DI LOTTE OPERAIE, FEMMINISTE E STUDECTESCHE, O
VIVERE E MORIRE PER LA RESTAURAZIONE DELLA SOVRANITA' POPOLARE CONFISCATA DAL SISTEMA DELLA DELEGA, DALLE LOGGE,DALLE CASTE,DALLE COSCHE, CHE HANNO TRASFORMATO, SACRILEGAMENTE, IN TEMPO PER SE', IN TEMPO CAPITALISTICO, IN TEMPO DI PLUS-LAVORO E PLUS-POTERE, IN TEMPO-MERCE, IL TEMPO CHE LA NATURA, DIO, LA VITA, CI HA DONATO, NUOVI SCHIAVI AL SERVIZIO DELLO SPIRITO IPER-LIBERISTA DELLA BORGHESIA CLERICO-MASSONICA. ALLORA, NELLA FASE POST-SOCIALISTA, DEVE DIVENTARE COMUNE COSCIENZA DI CLASSE DI TUTTI I RIVOLUZIONARI
1. LA CONSAPEVOLEZZA DELLA FALSIFICAZIONE STORICA DELLA DELEGA NELL'ECONOMIA,NELLA POLITICA,NELLA RELIGIONE,NELLA CULTURA: LA DELEGA NON E' UN METODO DI SOLUZIONE VALIDO PER LA LIBERTA' E LUGUAGLIANZA DEI CITTADINI, MA E' IL METODO PER L'AVERE E IL POTERE DELLE CASTE, E' L'ISTRUMENTUM REGNI DELLE OLIGARCHIE, CHE GRAZIE ALLA DELEGA TRASFORMANO FUNZIONALMENTE LA LORO EGEMONIA SULLA RELIGIONE,SULL'ECONOMIA,SULLA POLITICA,SULLA CULTURA, SULL'ARTE,SULLA TECNOLOGIA (SULLE MODALITA' DI PRODUZIONE E QUINDI SUI PRODOTTI DEL LAVORO COMUNE) IN COSA NOSTRA, IN PROPRIETA' PRIVATA DI UNA MINORANZA, IN ISTITUZIONALIZZAZIONE DEL COMANDO DI POCHI, IN NEGAZIONE DEI DIRITTI DELLA MAGGIORANZA DELLA POPOLAZIONE. 2. LA CONSAPEVOLEZZA DELLA CHIUSURA DEL CICLO STORICO DEL PROLETARIATO INDUSTRIALE, ORMAI NON PIU' UNA CLASSE GENERALE MA UNA CLASSE CORPORATIVA, ORMAI PRIGIONIERA DELLA PRATICA SOCIALE DELLA DELEGA (UN SOGGETTO CHE E' PASSATO NEL '900 DA UNA PRATICA SOCIALE RIVOLUZIONARIA, DI DEMOCRAZIA DIRETTA CON I SOVIET DI PIETROGRADO,DI MOSCA, DELL'UCRAINA DI MACHNO, DI KRONSTADT, CON I CONSIGLI SPARTACHISTI E DI BELA KUN, CON LE COMUNI CINESI E VIETNAMITE ALLA PRATICA SOCIALE DELLA DELEGA DEL RIFORMISMO RIVOLUZIONARIO, DEI PARTITI COMUNISTI DELLA TERZA INTERNAZIONALE, ALLA PRATICA SOCIALE DEL RIFORMISMO LIBERALE DEL COMUNISMO OCCIDENTALE, (CHE HA PRODOTTO, MA ALL'INTERNO DELLA LOGICA CAPITALISTICA, LO STATO SOCIALE E LA LIBERALDEMOCRAZIA EUROPEA NELLA SECONDA META' DEL '900) PASSANDO, POI,DAGLI ANNI '90, FINO AI NOSTRI GIORNI, ALLA PRATICA SOCIALE MIGLIORISTA
(CARATTERIZZATI DALLA DELEGA DEL PROLETARIATO INDUSTRIALE AI GOVERNI EUROPEI DI UNITA' NAZIONALE, DALLA PRASSI DELLA DELEGA DEL PROLETARIATO INDUSTRIALE, AI GOVERNI NEO-LIBERISTI; COME E' RISULTATO EVIDENTE CON LA VITTORIA ELETTORALE DEL GOVERNO GRECO DI SAMARAS, CON LA VITTORIA DI RAJOI E DI HOLLANDE, CON IL CONSENSO POLITICO DI CUI GODE IL GOVERNO MONTI-BERSANI-ALFANO-CASINI IN ITALIA). 3. LA CONSAPEVOLEZZA, DUNQUE, DEL PASSAGGIO DELLA BANDIERA DELL'ANTAGONISMO DI CLASSE DALLE MANI DEL PROLETARIATO INDUSTRIALE NELLE MANI DEL PROLETARIATO PRECARIO (UN SOGGETTO CLEETIVO ANCORA CLASSE IN SE', MA NON ANCORA CLASSE PERE SE', NON ANCORA PROLATRAITO COMUNNARDO, PERCHE', DOPO LA FALSIFICAZIONE DELL'ESPERIMENTO STORICO DEL SOCIALISMO COME PRASSI DI LIBERAZIONE, E' UN SOGGETTO CHE NON HA ANCORA UNA SUA PRASSI E NON HA ANCORA UNA SUA ORGANIZZAZIONE, NON HA ANCORA METODI DI LOTTA FUNZIONALI ALL'AUTONOMIA DI CLASSE, ALL'ANTAGONISMO DI CLASSE E, DI FRONTE ALLA CONDOTTA SOCIO-POLITICA POPULISTA DEL PROLETARIATO INDUSTRIALE, VIVE L'ATTESA, DISPERATA, SFIDUCIANTE, DEL NEO-PROLETARIATO, COME AL TEMPO DELL'ELABORAZIONE CREATIVA DI MARX O COME AL TEMPO DELLA RIFONDAZIONE MARXISTA-LENINISTA DELLA PRASSI RIVOLUZIONARIA PRIMA DEL '17:
VIVE IL TEMPO DELLA RIFONDAZIONE DIALETTICA DI UNA NUOVA TEORIA RIVOLUZIONARIA
(SENZA LA TEORIA LA PRATICA E' CIECA, SENZA LA PRATICA LA TEORIA E' CIECA),
COME BILANCIO DEL RISULTATO FALLIMENTARE DELLA LOTTA DI CLASSE FONDATA SULLA DELEGA NELLA STORIA CONTEMPORANEA. NELLA FASE DELLA CONTRORIVOLUZIONE LIBERALMODERATA EUROPEA, DELLA BORGHESIA CLERICO-MASSONICA (IL BLOCCO STORICO GRANDI BANCHE,GRANDI INDUSTRIALI, GRANDI COMMERCIANTI,AD EGEMONIA E COMANDO), TESA A DISTRUGGERE TUTTE LE CONQUISTE SOCIALI,POLITICHE,CIVILI DELLE LOTTE DEI LAVORATORI,DELLE FEMMINISTE,DEGLI STUDENTI,DEI POPOLI DALLA RIVOLUZIONE D'OTTOBRE IN POI, ATTRAVERSO LA NEO-FEUDALIZZAZIONE DELL'AVERE DEL POTERE, L'OLIGARCHICIZZAZIONE DELL'AVERE E DEL POTERE, LA DEMOCRAZIA DIRETTA DEI POTERI FORTI, ATTRAVERSO LE LOGGE MASSONICHE, CHE A LIVELLO LOCALE,NAZIONALE E MONDIALE UNIFICANO LA CASTA RELIGIOSA, LA CASTA ECONOMICA, LA CASTA POLITICA, LA CASTA SINDACALE, LA CASTA DEGLI INTELLETTUALI E DEI MASSMEDIALI, LA CASTA DEI MANAGERS, LA CASTA DEL MALAFFARE, UNIFICANO TUTTO IL POTERE RELIGIOSO, TUTTO IL POTERE LEGISLATIVO, TUTTO IL POTERE ESECUTIVO, TUTTO IL POTERE GIUDIZIARIO, TUTTO IL POTERE AMMINISTRATIVO. E QUINDI LA CASTA DEI MANAGERS DELLA BORGHESIA FINANZIARIA VATICANA.
Post n°1970 pubblicato il 03 Settembre 2012 da poetamistico
IL CARC PROPONE:
''Mettiamo insieme quello che altri stanno cercando di contrapporre: mondo del lavoro ed organizzazioni che lottano per la difesa dell’ambiente. Valorizzare le esperienze di lotta e di alternativa di cui sono protagonisti i movimenti locali, le reti, le organizzazioni operaie e popolari, connettendo le vertenze a ché le le singole esperienze, raccordandosi tra loro, possano dar vita ad un più forte coordinamento, capace di concretizzare la costruzione dell’Alternativa, in grado di dare corso alla rifondazione di città.... Questa rifondazione materiale e morale passa inevitabilmente per la conquista della dignità del lavoro. UN LAVORO UTILE E DIGNITOSO PER TUTTI ! Quale l'iniziativa autonoma del movimento operaio ? Messi a nudo, tutti gli agenti della proprietà In primo luogo i ministri amici del padrone Riva: come Passera, già socio di Riva nella CAI ( Alitalia) ai tempi di banca Intesa, o come Clini, dipinto nelle intercettazioni come uomo di riferimento dell'azienda. In secondo luogo i partiti di maggioranza lautamente finanziati per decenni dal padrone Riva, quali Forza Italia e il PD ( come risulta nero su bianco dai loro bilanci pubblici). E poi ancora tutte le organizzazioni padronali di cui Riva è socio onorario e prezioso contribuente- da Federacciai a Confindustria- assieme naturalmente a tutta la grande stampa: quella che i dirigenti aziendali raccomandavano letteralmente di“comprare”( evidentemente con successo).
Non poteva esserci una radiografia più completa del raccordo tra grande capitale e Stato e della natura della democrazia borghese. Cos'hanno detto in buona sostanza, a reti unificate e da tribune diverse, tutti questi attori in commedia? Che un magistrato non può smantellare una soluzione già “concordata” tra governo, proprietà, sindacati complici; non può manomettere il potere “superiore” e decisionale del governo; non può danneggiare la competitività della siderurgia italiana di fronte a quella cinese ed asiatica; non può scoraggiare gli investimenti stranieri in Italia. In una parola: tutte le forze dominanti hanno chiarito, se ve n'era bisogno, che le leggi reali del capitalismo prevalgono sull' ipocrisia delle sue leggi formali. Che il diritto alla salute e alla vita dei lavoratori e di una città sono solo la variabile dipendente del profitto e del mercato,nazionale e mondiale. Che accettare questa realtà è la condizione decisiva per poter continuare a lavorare... alle dipendenze di chi ti avvelena. Che non c'è alternativa a tutto questo, se non la disperazione della disoccupazione. La classe operaia, e innanzitutto la sua avanguardia, deve combattere e ribaltare questo messaggio.
L'importanza esemplare dello scontro di classe sull'ILVA sta tutto qui: nella capacità o meno dei lavoratori di respingere il ricatto del padrone e del governo e di battersi per una propria soluzione alternativa rispettosa del lavoro e della vita.
PER UNA SOLUZIONE INDIPENDENTE DEL MOVIMENTO OPERAIO: LA NAZIONALIZZAZIONE DELL'ILVA
Una nazionalizzazione senza indennizzo per il padrone Riva: perchè sarebbe paradossale che i lavoratori venissero a pagare di tasca propria l'esproprio di chi li ha avvelenati e sfruttati. Una nazionalizzazione sotto il controllo dei lavoratori stessi: perchè solo il controllo operaio può garantire insieme la tutela del lavoro e un risanamento reale della produzione e dell'ambiente di vita dei lavoratori. Ogni altra “soluzione” è un inganno per i lavoratori Mette sulla strada gli operai, e non risana l'ambiente. Parla l'esempio illuminante di Bagnoli: dove lo smantellamento della siderurgia e la distruzione sociale di quella classe operaia si è combinata col massimo degrado, ambientale e sociale, delle aree liberate e con devastanti processi di speculazione sul territorio. La chiusura della siderurgia a Taranto avrebbe, se possibile, nell'attuale contesto di crisi, esiti ancor più drammatici,di qualche posa ecologica, con la copertura del governo. La verità è che non è minimamente disponibile a investire le enormi risorse necessarie al risanamento. Non lo ha fatto in tempi migliori. Perchè dovrebbe farlo nel quadro di una crisi gigantesca della siderurgia mondiale, dove si scatena la corsa all'abbattimento dei costi ( inclusi quelli ambientali) per guadagnare o difendere i mercati? Non è un caso che persino la miseria dei 90 milioni di investimento ecologico sbandierati dall'azienda ( a fronte di tre miliardi di utili) si stiano rivelando una bolla di sapone. Riva non ha altra ragione da difendere che il proprio profitto e la propria quota di mercato. “O mi fate continuare così o me ne vado altrove. Siete voi che avete bisogno di me. Non io di voi”: questo è la minaccia che Riva alza come un clava agli occhi degli operai, dei sindacati, degli stessi partiti borghesi. In una logica perfettamente consona al cinismo del capitale. Ecco perchè la nazionalizzazione dell'Ilva è l'unica via. Non esiste alcuna impossibilità tecnologica di coniugare produzione e risanamento ambientale. L'impedimento è sociale, non tecnico. Tante osservazioni, testimonianze, rilievi affiorati in questi giorni ai margini della stessa comunicazione ufficiale, per bocca di tecnici competenti ( non a caso anonimi), hanno documentato la perfetta possibilità tecnologica di convertire profondamente la produzione siderurgica, evitando o limitando al minimo l'interruzione della produzione. La vera obiezione che gli stessi tecnici avanzano è che la riconversione richiede risorse enormi, che la proprietà non è in grado di metterle perchè affonderebbe nella concorrenza, che lo Stato non può provvedere sia perchè assediato dal debito pubblico, sia perchè la normativa europea sulla “concorrenza” “impedisce aiuti pubblici” alla siderurgia, relegando l' intervento pubblico al solo aspetto della bonifica del territorio esterno. Ma queste sono tutte obiezioni sociali, non tecniche. Obiezioni che proprio la nazionalizzazione dell'azienda,sotto il controllo dei lavoratori, spazzerebbe via. Il Padrone non vuole o non può investire nel risanamento? E' indubbio. Ma proprio per questo il padrone va espropriato. I suoi enormi utili verrebbero investiti dallo Stato nella messa a norma degli impianti. Sarebbero gli utili privati di una proprietà criminale a provvedere al risanamento del crimine. Come è giusto che sia. Se poi queste risorse non saranno sufficienti, possono intervenire le risorse pubbliche, magari ricavate dall'annullamento del debito pubblico verso le banche o da una tassazione progressiva dei grandi patrimoni. E se Bruxelles protesterà, nel nome degli interessi concorrenziali delle altre imprese europee, al diavolo Bruxelles!. Il diritto alla vita e al lavoro non può essere sacrificato alla legge del profitto e della concorrenza. Ed anzi una riconversione ecologica della siderurgia italiana, sotto il controllo dei lavoratori, darebbe un enorme incoraggiamento a lotte di massa analoghe in altri Paesi e continenti, contro le “leggi” dell'Unione. In più il controllo operaio sul processo di riconversione, unito al controllo sociale sulla bonifica esterna dei territori, darebbe piena garanzia ai lavoratori dell'Ilva circa il mantenimento del proprio posto di lavoro, e potrebbe anzi aprire a nuove assunzioni di disoccupati (in particolare per l'azione di bonifica). In ogni caso il ricatto occupazionale di Riva ( “o così, o me ne vado”) verrebbe annullato. Se poi particolari ragioni tecniche, riconosciute dai lavoratori stessi, dovessero comportare un periodo di interruzione della produzione ai soli fini del completamento del risanamento, i lavoratori dell'Ilva, e tutti i lavoratori dell'indotto, avrebbero diritto ad un salario pieno garantito dall'industria nazionalizzata per tutto il periodo necessario. Anche in questo caso a spese dei grandi profitti e patrimoni. Non si tratterebbe di “un sussidio al posto del lavoro”, ma di un costo del risanamento della produzione, nell'interesse del lavoro e della sua protezione.
LA NAZIONALIZZAZIONE: SOLUZIONE RIFORMISTA O RIVOLUZIONARIA?
La verità è un altra. La nazionalizzazione dell'Ilva non sarà mai realizzata dal governo Monti o da un altro governo borghese, tanto più nel quadro attuale della crisi capitalista e della “compatibilità” di mercato dell'Europa dei capitalisti. I costi ingenti della riconversione e della bonifica dell'acciaieria più grande d'Europa, non saranno mai compatibili con le leggi del profitto, e col vincolo del debito pubblico imposto dalla crisi. La soluzione di svolta può essere imposta solamente da un'azione di massa radicale della classe operaia e della popolazione povera, che renda ingovernabile ogni altra soluzione, rompa con le leggi del capitale, rovesci i rapporti di forza, apra la via di un governo dei lavoratori, basato su un programma anticapitalista.
IL CASO ILVA E IL REALISMO DELLA RIVOLUZIONE
“Ma allora la nazionalizzazione non è realistica”, obietterà qualcuno. E' una obiezione mal posta. La verità è che non è “realistico” nessun reale avanzamento delle condizioni di lavoro, di salute, di vita, dei lavoratori e della maggioranza della società senza il rovesciamento della dittatura degli industriali e dei banchieri.Cioè senza la conquista del potere da parte dei lavoratori e di tutti gli sfruttati. La proposta della nazionalizzazione dell'ILVA, proprio perchè è l'unica soluzione reale, si limita a chiarire da un versante particolare questa verità generale. La rivoluzione sociale è l'unica soluzione realistica delle grandi questioni del nostro tempo. Sviluppare la coscienza delle masse, e innanzitutto della loro avanguardia, sino alla comprensione di questa verità è l'obiettivo, in ogni lotta, del Partito Comunista dei Lavoratori.
NELLA FASE DEL TRAMONTO STORICO DNELLA FASE CALANTE DEL PROLETARIATO INDUSTRIALE (trasformatosi dal '900 ad oggi da classe rivoluzionario, - da vanguardia degli interessi generali del popolo a La contraddizione antagonista non e' forse tra e' tra societa' politica e vecchia societa' civile massonizzata ed unificata nelle Logge (Magistratura, Parlamento, Governo, SINDACATI,PARTITI, INTELLETTUALI MASSMEDIALI, ARTISTI, CHIESA ISTITUZIONALE, CASTA MILITARE, GRANDI BANCHE, GRANDE INDUSTRIA, GRANDE COMMERCIO): APPARATI FUNZIONALI ) DEL PROLETARIATO INDUSTRIALE
(CHE DA SOGGETTO RIVOLUZIONARIO CON LA RIVOLUZIONE D'OTTOBRE E QUELLA CINESE, SI E' TRASFORMATO NELLA SECONDA META' DEL '900 IN SOGGETTO RIFORMISTA, PRIMA, E POI IN SOGGETTO CORPORATIVO, DIMENTICO DEGLI INTERESSI GENERALI, COME DIMOSTRANO GLI EVENTI DELL'ILVA DI TARANTO: UNA FABBRICA PRODUTTICE DI CANCRO PER I CITTADINI PUGLIESI E PER GLI STESSI OPERAI!),
UNA CLASSE CHE PER LA SUA PRATICA SOCIALE E' ORIENTATA ALLA DELEGA,
ALLA DELEGA SOCIALE (E' UNA CLASSE CHE LOTTA PER AVERE UN LAVORO FUNZIONALE ALLA LOGICA CAPITALISTICA, ALLA LOGICA DEI LADRI DI PLUSLAVORO: IL PROLETARIATO INDUSTRIALE LOTTA PER AVERE UN LAVORO E SERVIZI SOTTO PADRONE! E IL MASSIMO DEL BENE ECONOMICO CHE SOGNA SONO LE NAZIONALIZZAZIONI, CHE LOGICAMENTE SERVONO PRIMA DI TUTTO ALLE CASTE POLITICHE, PER INGRASSARE LA CASTA POLITICA E SOLO PER LE BRICIOLE AI LAVORATORI!;
E' UNA CLASSE CHE HA PERSO LA SUA AUTONOMIA SOCIALE, FACEDOSI ANCORA INQUADRARE DALLA CISL,DALLA UIL,DALLA CGIL - FIOM COMPRESA -, SINDACATI ORMAI FUNZIONALI ALLA CONTRO-RIVOLUZIONE NEO-LIBERISTA, CHE, NELL'UNITA' MASSONICA DEI 5 POTERI, DEL POTERE LEGISLATIVO,ESECUTIVO,GIUDIZIARIO, MASSMEDIALE E RELIGIOSO, TOGLIE AI LAVORATORI ED AI POPOLI EUROPEI PER DARE AI RICCHI,ALLE CASTE: ALLE BANCHE,ALLA GRANDE INDUSTRIA, AL GRANDE COMMERCIO, AI GRANDI MANAGERS, AI GRANDI GIOCATORI PAGATI A PESO D'ORO, IL TUTTO CON LA SCUSA DI UNA CRISI ECONOMICA INVENTATA DI SANA PIANTA, MA CHE SERVE SIA PER ESPROPRIARE I LAVORATORI ED I POPOLI DELLE LIBERTA' SOCIALI,POLITICAHE E CIVILE CONQUISTATE, SIA PER PER FINANZIARE LO SCONTRO INTER-IMPERIALISTICO NEL MONDO).
UNA CLASSE (IL PROLETARIATO INDUSTRIALE) ORIENTATA ALLA DELEGA POLITICA (VOTA PER I LADRI DEL PLUSPOTERE, VOTA ANCORA PER IL PD,PER IL PDL,PER LA LEGA, PER L'IDV, PER GRILLO, CHE SEMINA SOLO CRITICHE, MA SENZA PROGRAMMI ED ALLEVA DUCETTI, UNA CLASSE CHE VOTA PER FARSI ESPROPRIARE DELLA SOVRANITA' POPOLARE DAI LADRI DI PLUSPOTERE, CHE DECIDONO PER I LORO PRIVILEGI, PER IL LORO AVERE E IL LORO POTERE, UNA CLASSE CHE CORRE A VOTARE, ANCHE ADESSO CHE L'ASTENSIONISMO HA RAGGIUNTO PIU' DEL 40%, VOTA PER MENDICARE BRICIOLE MIGLIORISTE AL GOVERNO ABC!). NELLLA DERIVA STORICA DEL PROLETARIATO INDUSTRIALE, DUNQUE,
(IGNORATO DALLE AVANGUARDIE POLITICHE E SINDACALI DEL PROLETARIATO INDUSTRIALE)
STA CRESCENDO IL NEO-PROLETARIATO, IL PROLETARIATO PRECARIO
(ANCORA SENZA UNA SUA PRASSI, ANCORA SENZA UNA SUA ORGANIZZAZIONE, DOPO LA FALSIFICZIONE STORICA DELLA DELEGA SOCIALISTA, DELLA DELEGA AL PARTITISMO COMUNISTA, CHE HA CREATO LA CASTA ROSSA), CHE NELLA LOTTA CONTRO LA PAUPERIZZAZIONE E LA PRECARIZZAZIONE, CAUSATA DAI LADRI DI PLUS-LAVORO E PLUSPOTERE,
DALLA MASSONIZZAZIONE E MAFIOSIZZAZIONE DELL'AVERE DEI POTERI,
STA FECENDO IL BILANCIO STORICO, IL BILANCIO DEL FALLIMENTO STORICO DELLA PRATICA SOCIALE E POLITICA DEL PROLETARIATO INDUSTRIALE FONDATO SULLA DELEGA, STA ELABORANDO UNA NUOVA COSCIENZA DI CLASSE, UNA COSCIENZA EGUALITARIA E LIBERTARIA, STA ORGANIZZANDOSI PER UN AUTOGOVERNO EUROPEO DEI CONSIGLI, PER L'AUTOGOVERNO QUI ED ORA DELL'ECONOMIA,DELLA CULTURA,DELLA POLITICA DEI LAVORATORI E DEI POPOLI, UN AUTOGOVERNO DEL BLOCCO STORICO GRAMSCIANO, DELLE MASSE RELIGIOSE, DELLE MASSE COMUNISTE, DELLE MASSE ANARCHICHE, PER UN'AUTONOMIA DELL'AVERE DEL POTERE DEI LAVORATORI
CONTRO LA DEMOCRAZIA DIRETTA DEI POTERI, CHE VEDONO L'UNITA' NELLE LOGGE DELLA CASTA RELIGIOSA, DLLA CASTA ECONOMICA, DELLA CASTA POLITICA, DLLA CASTA SINDACALE, DLLA CASTA MASSMEDIALE, DELLA CASTA DEI MANAGERS, DELLA CASTA DEGLI ARTISTI FUNZIONALI AL SISTEMA, DELLA CASTA DEL MALAFFARE.
CONTRO UN NUOVO SISTEMA DELLA DELEGA RELIGIOSA, DELLA DELEGA ECONOMICA, DELLA DELEGA POLITICA E SINDACALE, DELLA DELEGA TECNOLOGICA. CONTRO LA REPUBBLICA PONTIFICIA EUROPEA PER L'EUROPA DEI LAVORATORI E DEI POPOLI
DEMOCRAZIA DIRETTA DELLE COSE, DEI MESTIERI, DELLE PROFESSIONI E DEI POTERI DEI LAVORATORI EUROPEI AL FIANCO DEL PROLETARIATO COMUNARDO (CLASSE IN SE' E PER SE' !). LA LOTTA PER UN'ACONOMIA, QUI ED ORA, COMUNIONISTA, UNA POLITICA, UNA CULTURA, UN'ARTE, UNA MASSMEDIALITA', QUI ED ORA, COMUNIONISTA,
PER L'AUTONOMIA ORGANIZZAZTA DELLA VITA DELLE MASSE QUI ED ORA, NO ALLE NAZIONALIZZAZIONI, SI ALLE SOCIALIZZAZIONI !
CONTRO OGNI LOGICA DELLA VITA CAPITALISTA !
Post n°1969 pubblicato il 02 Settembre 2012 da poetamistico
Qual è la differenza tra pornografia ed erotismo ? L'autenticita' dell'emozione. Ma l'autenticita' dell'emozione nasce dall'autenticita' dell'esserci. Solo chi è autentico prova emozioni autentiche nella vita e dunque anche nel sesso.
Nessuno di noi puo' non essere se stesso. E il grado di autenticita' dipende solo dal nostro livello di autenticita' vissuta, dal nostro background di autenticita' umana,insomma. Allora liberiamo insieme la nostra voglia di essere, di vivere, di sentire,di gustare,di esprimere con autenticita' i nostri desideri,
le nostre voglie,i nostri ricordi erotici...
Ritroviamoci per costruire un gruppo di persone INNAMORATE NON SOLO DELLA RIVOLUZIONE MA DELL'EROTISMO.
NON E' QUINDI QUESTIONE DI FORME, MISURE, LUNGHEZZE, MA E' QUESTIONE DI CARICA UMANA, MA ANCHE LA CARICA EROTICA CHE VA DISTINTA PER LA SUA QUALITA':
CI SONO GLI ASSATANATI DI SESSO (GLI ATLETI DEL SESSO,IL SESSO TRASFORMATO IN ESIBIZIONE: la logica dell'avere e del potere trasferita nel sesso: IL SESSO CHE DIPENDE DALLE MISURE, LE MISURE DELLA DONNA, LE MISURE DI LUI: IL PIACERE DEL SESSO CHE DIPENDE DAI CENTIMETRI.
CI SONO,INVECE, QUELLI CHE VIVONO IL SESSO COME EROTISMO, COME UNO DEI DONI,DELLE LIBERTA',DELLE GIOIE DELLA VITA: IL SESSO,INSOMMA, DIPENDE DALLA QUALITA' DELLA PERSONA, DALLA SUA CAPACITA' DI DARE,NON SOLO DI AVERE: TANTO PIU' LA PERSONA E' AUTENTICA TANTO PIU' LE SUE EMOZIONI, LE SUE VOGLIE, I SUOI DESIDERI,ISUOI GESTI, SONO VERI, TRASMETTONO EMOZIONI AUTENTICHE, ENERGIA SESSUALE AUTENTICA: LA VITALITA' DELLA PERSONA ORIENTATA ALL'ALTRO
(CONTRARIAMENTE ALLE PERSONE ORIENTATE SOLO A SE STESSE!)
TRADOTTA IN VOGLIE,IN EMOZIONI AUTENTICAMENTE UMANE, PROFONDE.
ALLORA IL PROBLEMA E': SE SIAMO PERSONE innamorate della vita, ALLORA il nostro atto sessuale, anche quello in comune, QUELLO ORGIASTICO VOLONTARIAMENTE SCELTO, O QUELLO TROILISTICO, è una delle preghiere alla vita, PERCHE' IL SESSO E' DONO ALLA VITA E QUINDI PREGHIERA SE NON E' PIACERE EGOISTICO, MA ATTENZIONE AL PIACERE DELL'ALTRO O DELL'ALTRA, SENZA OMOFOBIE, come lo è la ricerca del bene,del giusto,del vero. Diversamente,
se siamo persone che usano la vita, gli altri come cose, ALLORA ANCHE I NOSTRI ATTI SESSUALI SONO MODI E FORME DELL'EGOISMO, DELL'AVERE EDEL POTERE SULL'ALTRO, PER TRATTARE GLI ALTRI COME OGGETTI DI PIACERE: IL SESSO COME REIFICAZIONE DI SE' E DELL'ALTRO! COME MERCIFICAZIONE DELL'ALTRO.
ALLORA ANCHE IL SESSO DIVENTA PER NOI UNO DEI TANTI MLDI PER TRASFORMARE L'ALTRO O L'ALTRA IN MERCE, MA ANCHE NOI STESSI.
Anche la nostra sessualita' e' una cartina di tornasole per rivelare la nostra personalità, LA NOSTRA VISONE DEL MONDO,DELL'ESSERCI. anche la sessualita' fa parte della nostra liberta' di vivere come macchina di avere e di potere o come persone alla ricerca del vero,del bene,del giusto o dell'edonismo,del picere fine a se stesso, fine a noi stessi.
LA PROFONDITA' DELLA NOSTRA VOGLIA EROTICA, DUNQUE, LA SUA QUALITA', DIPENDE DAL NOSTRO VISSUTO, DALLE NOSTRE MODALITA' ESISTENZIALI VISSUTE: LA RICCHEZZA,L'AUTENTICITA', LA FORZA EMOTIVA DEL NOSTRO DESIDERIO, DELLE EMOZIONI CHE TRASMETTIAMO DIPENDONO DALL'ENERGIA VITALE POSITIVA CONQUISTATA COL NOSTRO ESSERCI:
SE SIAMO PERSONE ORIENTATE ALL'ALTRO/ALL'ALTRA POSITIVAMENTE, ALLORA, ANCHE NELL'ATTO SESSUALE, TRASMETTIAMO AMICIZIA,EMOZIONI VERE,AUTENTICHE, ALTRIMENTI TRASMETTIAMO VOGLIA DI AVERE,DI USARE, DI SOTTOMETTERE L'ALTRO, AGENTI DI UNA RELAZIONE DI NON CONDIVISIONE, DEL NON DONO DEI CORPI, DELLO SCAMBIO RECIPROCO, AGENTI DEL POSSESSO, CAPITALISTI DEL SESSO, INCENTRATI COME SIAMO SUL NOSTRO PIACERE E NON ANCHE SUL PIACERE DELL'ALTRA/DELL'ALTRO, CARCERIERI DEL DESIDERIO DELL'ALTRO/A, DEL CORPO DELL'ALTRO/A:
INSOMMA LA QUALITA' DEL RAPPORTO SESSUALE DIPENDE DALLA QUALITA' DELLE PERSONE COINVOLTE;
UN RAPPORTO DI AVERE,DI POTERE O UN RAPPORTO DI COMUNIONE. ANCHE IL SESSO RIVELA QUELLO CHE VERAMENTE SIAMO !
C'E' CHI VIVE IL SESSO PENSANDO SOLO A SE STESSO E CHI SA CHE IL VERO GODIMENTO NON STA IN UNA ESIBISIONE FISICA, MA IN UNO SCAMBIO DI EMOZIONI E DI PIACERE RECIPROCO. MA CIO' DIPENDE,APPUNTO,DALLA QUALITA' DELLA PERSONA !
CI SONO,ABBIAMO DETTO, QUELLI/QUELLE CHE NE FANNO QUESTIONE DI MISURE,DI FORME DI CAPACITA' ATLETICA (LA DURATA NON DEVE,GIUSTAMENTE, MAI MANCARE). CI SONO QUELLI/QUELLE CHE SANNO (E POSSONO) METTERE AL PRIMO POSTO L'AUTENTICITA',L'EMOZIONE. PERSONE RICCHE PSICOLOGICAMENTE,CAPACI DI AMICIZIA, CHE FANNO DELL'ATTO SESSUALE UNA NUOVA MANIFESTAZIONE DELLA LORO VITALITA' UMANA.
E' QUESTA LA DIFFERENZA TRA PORNOGRAFIA ED EROTISMO.
ANCHE NELL'ATTIVITA' SESSUALE. LA DIFFERENZA NASCE DALLA PROPRIA PRATICA SOCIALE, DALL'ESSERE NOI ORIENTATI NELLA PRATICA ALL'AVERE O ALLA CONDIVISIONE, AL PIACERE EGOCENTRICO,EGOISTICO, O ALLA GIOIA COMUNE, NON SOLO NOSTRA, MA ANCHE DEGLL'ALTRO O DELL'ALTRA.
SCOPRI LA TUA PRATICA SOCIALE, LE TUE MODALITA' ESISTENZIALI E CONISCERAI L'ESSENZA DELLA TUA SESSUALITA'!
IL SESSO SENZA EMOZIONI E' TIPICO DELLE PERSONE POVERE UMANAMENTE. E' QUESTO UN CRITERIO PER UNA BUONA RELAZIONE SESSUALE, PER BUONI GRUPPI EROTICI.
CI SONO I GRUPPI ORIENTATI ALLA PORNOGRAFIA (ALL'EGOISMO NEL SESSO) E I GRUPPI ORIENTATI,QUINDI,ALL'EROTISMO AUTENTICAMENTE AMATORIALE ! CONTRO LE DELEGHE, PRENIAMOCI LA VITA, PRENDIAMOCI LA LIBERTA',
ANCHE QUELLA SESSUALE, INSIEME, NELLA CONTINUITA' DELLE LIBERTA' DEL CORPO, DELLA RELIGIONE DEL CORPO, DELLA DIONISIACA FELICITA' NELLA RELAZIONE FISICA, DELLA TANTRICA LIBERTA' DELL'ESSERCI:
LA RELAZIONE SESSUALE MONOGAMICA O LA RELAZIONE SESSUALE ORGIASTICA, O LA RELAZIONE SESSUALE TROILISTICA,
SE NASCENTI DAL UNA PRATICA SOCIALE NON EGOISTICA,
E' PARTE DELLA LIBERTA' DELL'ANIMA,DELLA LIBERTA' DELA MENTE, DELLA LIBERTA' RELAZIONALE, DELLA LIBERTA' DEL CORPO, CONTRO I PADRONI DELLO SPIRITO DELLA VITA, CONTRO I CUSTODI DELLO SPIRITO DI MORTE, LE CASTE, IN NOME DELL'UMANO ORIENTATO DALLO SPIRITO DELL'UTOPIA TRA NOI QUI ED ORA.
Post n°1968 pubblicato il 02 Settembre 2012 da poetamistico
UNA LOTTA PER NAZIONALIZZARE L'ILVA E TUTTO L'APPARATO ECONOMICO O UNA LOTTA PER SOCIALIZZARE L'ECONOMIA E TUTTO IL POTERE? NELLA FASE CALANTE DEL PROLETARIATO INDUSTRIALE (trasformatosi dal '900 ad oggi da classe rivoluzionario, - da vanguardia degli interessi generali del popolo a La contraddizione antagonista non e' forse tra e' tra societa' politica e vecchia societa' civile massonizzata ed unificata nelle Logge (Magistratura, Parlamento, Governo, SINDACATI,PARTITI, INTELLETTUALI MASSMEDIALI, ARTISTI, CHIESA ISTITUZIONALE, CASTA MILITARE, GRANDI BANCHE, GRANDE INDUSTRIA, GRANDE COMMERCIO): APPARATI FUNZIONALI ) Quale l'iniziativa autonoma del movimento operaio ? IL GIP SVELA LA TRUFFA Perchè il grido sdegnato e corale del governo e dei partiti che lo sostengono contro il povero GIP Todisco? Perchè il GIP ha svelato di fatto l'autentica truffa delle sentenze precedenti ( patrocinate dal governo nazionale e regionale) nei loro due punti cardine : l'assenza di ogni reale impegno finanziario e operativo della proprietà nella messa a norma degli impianti; e l'incredibile assegnazione al fiduciario della proprietà, Ferrante, del ruolo di custode del processo di risanamento. Messi a nudo, tutti gli agenti della proprietà , protagonisti della truffa ,si sono scatenati. In primo luogo i ministri amici del padrone Riva: come Passera, già socio di Riva nella CAI ( Alitalia) ai tempi di banca Intesa, o come Clini, dipinto nelle intercettazioni come uomo di riferimento dell'azienda. In secondo luogo i partiti di maggioranza lautamente finanziati per decenni dal padrone Riva, quali Forza Italia e il PD ( come risulta nero su bianco dai loro bilanci pubblici). E poi ancora tutte le organizzazioni padronali di cui Riva è socio onorario e prezioso contribuente- da Federacciai a Confindustria- assieme naturalmente a tutta la grande stampa: quella che i dirigenti aziendali raccomandavano letteralmente di“comprare”( evidentemente con successo). Non poteva esserci una radiografia più completa del raccordo tra grande capitale e Stato e della natura della democrazia borghese. CAPITALISMO REALE E LEGGE FORMALE Cos'hanno detto in buona sostanza, a reti unificate e da tribune diverse, tutti questi attori in commedia? Che un magistrato non può smantellare una soluzione già “concordata” tra governo, proprietà, sindacati complici; non può manomettere il potere “superiore” e decisionale del governo; non può danneggiare la competitività della siderurgia italiana di fronte a quella cinese ed asiatica; non può scoraggiare gli investimenti stranieri in Italia. In una parola: tutte le forze dominanti hanno chiarito, se ve n'era bisogno, che le leggi reali del capitalismo prevalgono sull' ipocrisia delle sue leggi formali. Che il diritto alla salute e alla vita dei lavoratori e di una città sono solo la variabile dipendente del profitto e del mercato,nazionale e mondiale. Che accettare questa realtà è la condizione decisiva per poter continuare a lavorare... alle dipendenze di chi ti avvelena. Che non c'è alternativa a tutto questo, se non la disperazione della disoccupazione. La classe operaia, e innanzitutto la sua avanguardia, deve combattere e ribaltare questo messaggio. L'importanza esemplare dello scontro di classe sull'ILVA sta tutto qui: nella capacità o meno dei lavoratori di respingere il ricatto del padrone e del governo e di battersi per una propria soluzione alternativa rispettosa del lavoro e della vita. PER UNA SOLUZIONE INDIPENDENTE DEL MOVIMENTO OPERAIO: LA NAZIONALIZZAZIONE DELL'ILVA Non si tratta di “affidarsi” al magistrato Todisco, né tanto meno di iscriversi al “partito dei magistrati”, peraltro a lungo silente anche sull'Ilva ( con buona pace di Di Pietro). Si tratta di far leva su una sentenza onesta ma di per sé impotente, per rivendicare l'unica possibile soluzione sociale progressiva che la situazione impone: la nazionalizzazione dell'Ilva. Se un magistrato rileva l'inaffidabilità dell'Ilva in fatto di normalizzazione degli impianti, e l'impossibilità che sia l'Ilva a “controllare” il risanamento ( per manifesto conflitto di interessi), non si tratta di contrapporsi al magistrato per conto di Riva, ma di rivendicare l'esproprio di Riva come logica implicazione ( persino) della sentenza del magistrato. Una nazionalizzazione senza indennizzo per il padrone Riva: perchè sarebbe paradossale che i lavoratori venissero a pagare di tasca propria l'esproprio di chi li ha avvelenati e sfruttati. Una nazionalizzazione sotto il controllo dei lavoratori stessi: perchè solo il controllo operaio può garantire insieme la tutela del lavoro e un risanamento reale della produzione e dell'ambiente di vita dei lavoratori. L'INGANNO DELLE ALTRE “SOLUZIONI”: CHIUSURA DELLA FABBRICA O AFFIDAMENTO A RIVA Ogni altra “soluzione” è un inganno per i lavoratori, e per la popolazione povera di Taranto. La “soluzione” della chiusura della fabbrica, nel nome della bonifica delle aree e della città, non risolve in realtà un bel nulla. Mette sulla strada gli operai, e non risana l'ambiente. Parla l'esempio illuminante di Bagnoli: dove lo smantellamento della siderurgia e la distruzione sociale di quella classe operaia si è combinata col massimo degrado, ambientale e sociale, delle aree liberate e con devastanti processi di speculazione sul territorio. La chiusura della siderurgia a Taranto avrebbe, se possibile, nell'attuale contesto di crisi, esiti ancor più drammatici, su ogni versante. La proposta della chiusura della fabbrica ( sia che muova da un ambientalismo ideologico integralista, sia che discenda da un pregiudizio antilavorista) ha in realtà un solo effetto: saldare attorno al padrone Riva un pezzo della classe operaia dell'Ilva, agevolando il gioco dei sindacati padronali interni all'azienda, UIL e CISL in testa. Quei sindacati che sono sul libro paga dell'azienda. Quei sindacati che sono giunti il 30 marzo scorso a organizzare uno sciopero cittadino letteralmente pagato dal padrone a difesa del padrone. Quei sindacati che oggi scioperano a difesa di Riva e di Monti contro il diritto alla salute degli operai. Ma la “soluzione” di affidare al padrone Riva la messa a norma degli impianti, sotto la “pressione” della magistratura, non è meno truffaldina. Diciotto anni di impegni e promesse ambientaliste da parte di Riva possono bastare. La proprietà criminale non risanerà nulla. Cerca semmai di perpetuare i crimini dietro lo scudo protettivo di qualche gesto simbolico e di qualche posa ecologica, con la copertura del governo. La verità è che non è minimamente disponibile a investire le enormi risorse necessarie al risanamento. Non lo ha fatto in tempi migliori. Perchè dovrebbe farlo nel quadro di una crisi gigantesca della siderurgia mondiale, dove si scatena la corsa all'abbattimento dei costi ( inclusi quelli ambientali) per guadagnare o difendere i mercati? Non è un caso che persino la miseria dei 90 milioni di investimento ecologico sbandierati dall'azienda ( a fronte di tre miliardi di utili) si stiano rivelando una bolla di sapone. Riva non ha altra ragione da difendere che il proprio profitto e la propria quota di mercato. “O mi fate continuare così o me ne vado altrove. Siete voi che avete bisogno di me. Non io di voi”: questo è la minaccia che Riva alza come un clava agli occhi degli operai, dei sindacati, degli stessi partiti borghesi. In una logica perfettamente consona al cinismo del capitale. Per questo la linea della “conversione” ecologica di una proprietà criminale si ritrova su un binario morto. Può servire a fornire un 'eventuale foglia di fico alla proprietà, consentendole di sbandierare l'ennesima solenne promessa ( “vendiamo fumo” ha confessato Riva al telefono a un suo dirigente dopo un incontro con Vendola). Può sicuramente fornire al governatore Vendola l'ennesima patacca propagandista di “salvatore” di lavoro e ambiente. Può servire al gruppo dirigente della Fiom (che pur giustamente ha rifiutato di scioperare per l'azienda) di far quadrare il cerchio delle proprie contraddizioni. Può servire sicuramente agli ambienti di governo per mascherare con belle parole la tutela della proprietà. Sicuramente non serve né ai lavoratori, né alla loro salute: che resterebbero nelle mani di un padrone assassino, come pure merci di scambio e leve di ricatto. LA NAZIONALIZZAZIONE, UNICA VIA. FATTIBILITA' TECNICA E SOLUZIONE SOCIALE DELLA RICONVERSIONE Ecco perchè la nazionalizzazione dell'Ilva è l'unica via. Non esiste alcuna impossibilità tecnologica di coniugare produzione e risanamento ambientale. L'impedimento è sociale, non tecnico. Tante osservazioni, testimonianze, rilievi affiorati in questi giorni ai margini della stessa comunicazione ufficiale, per bocca di tecnici competenti ( non a caso anonimi), hanno documentato la perfetta possibilità tecnologica di convertire profondamente la produzione siderurgica, evitando o limitando al minimo l'interruzione della produzione. La vera obiezione che gli stessi tecnici avanzano è che la riconversione richiede risorse enormi, che la proprietà non è in grado di metterle perchè affonderebbe nella concorrenza, che lo Stato non può provvedere sia perchè assediato dal debito pubblico, sia perchè la normativa europea sulla “concorrenza” “impedisce aiuti pubblici” alla siderurgia, relegando l' intervento pubblico al solo aspetto della bonifica del territorio esterno. Ma queste sono tutte obiezioni sociali, non tecniche. Obiezioni che proprio la nazionalizzazione dell'azienda,sotto il controllo dei lavoratori, spazzerebbe via. Il Padrone non vuole o non può investire nel risanamento? E' indubbio. Ma proprio per questo il padrone va espropriato. I suoi enormi utili verrebbero investiti dallo Stato nella messa a norma degli impianti. Sarebbero gli utili privati di una proprietà criminale a provvedere al risanamento del crimine. Come è giusto che sia. Se poi queste risorse non saranno sufficienti, possono intervenire le risorse pubbliche, magari ricavate dall'annullamento del debito pubblico verso le banche o da una tassazione progressiva dei grandi patrimoni. E se Bruxelles protesterà, nel nome degli interessi concorrenziali delle altre imprese europee, al diavolo Bruxelles!. Il diritto alla vita e al lavoro non può essere sacrificato alla legge del profitto e della concorrenza. Ed anzi una riconversione ecologica della siderurgia italiana, sotto il controllo dei lavoratori, darebbe un enorme incoraggiamento a lotte di massa analoghe in altri Paesi e continenti, contro le “leggi” dell'Unione. In più il controllo operaio sul processo di riconversione, unito al controllo sociale sulla bonifica esterna dei territori, darebbe piena garanzia ai lavoratori dell'Ilva circa il mantenimento del proprio posto di lavoro, e potrebbe anzi aprire a nuove assunzioni di disoccupati (in particolare per l'azione di bonifica). In ogni caso il ricatto occupazionale di Riva ( “o così, o me ne vado”) verrebbe annullato. Se poi particolari ragioni tecniche, riconosciute dai lavoratori stessi, dovessero comportare un periodo di interruzione della produzione ai soli fini del completamento del risanamento, i lavoratori dell'Ilva, e tutti i lavoratori dell'indotto, avrebbero diritto ad un salario pieno garantito dall'industria nazionalizzata per tutto il periodo necessario. Anche in questo caso a spese dei grandi profitti e patrimoni. Non si tratterebbe di “un sussidio al posto del lavoro”, ma di un costo del risanamento della produzione, nell'interesse del lavoro e della sua protezione. LA NAZIONALIZZAZIONE: SOLUZIONE RIFORMISTA O RIVOLUZIONARIA? E' interessante osservare che la soluzione della nazionalizzazione dell'Ilva sarebbe talmente naturale nella conciliazione di lavoro e ambiente, che incomincia ad affacciarsi timidamente, in forme diverse e da versanti diversi, nel commentario di intellettuali e sindacalisti. Lo scrittore Ermanno Rea, giornalista esperto della dismissione di Bagnoli e dei suoi effetti, si è pronunciato pubblicamente sul Corriere della Sera “a favore della nazionalizzazione dell'Ilva, premessa necessaria della sua riconversione”. L'ex pretore ambientalista Gianfranco Amendola , sempre sul Corriere, chiede “che il governo espropri l'Ilva, faccia un decreto legge, nomini un commissario con pieni poteri” per gestire una vera riconversione. Giorgio Cremaschi, dalle colonne de Il Manifesto, ha rivendicato la nazionalizzazione dell'ILVA come una possibilità garantita “dalla Costituzione”, naturalmente con “indennizzo”. Ma il punto debole di questi pronunciamenti, tutti peraltro significativi, è che ignorano o rimuovono il carattere rivoluzionario e dirompente della rivendicazione della nazionalizzazione dell'Ilva: la circoscrivono in un illusorio recinto riformista, la subordinano al dettato costituzionale( obbligo di “indennizzo”), ne smussano i risvolti radicali e di classe ( rifiuto del controllo operaio). Il tutto nello sforzo di mostrarne la “realizzabilità”, la “fattibilità” e dunque la conciliabilità col capitalismo. La verità è un altra. La nazionalizzazione dell'Ilva non sarà mai realizzata dal governo Monti o da un altro governo borghese, tanto più nel quadro attuale della crisi capitalista e della “compatibilità” di mercato dell'Europa dei capitalisti. I costi ingenti della riconversione e della bonifica dell'acciaieria più grande d'Europa, non saranno mai compatibili con le leggi del profitto, e col vincolo del debito pubblico imposto dalla crisi. La soluzione di svolta può essere imposta solamente da un'azione di massa radicale della classe operaia e della popolazione povera, che renda ingovernabile ogni altra soluzione, rompa con le leggi del capitale, rovesci i rapporti di forza, apra la via di un governo dei lavoratori, basato su un programma anticapitalista. IL CASO ILVA E IL REALISMO DELLA RIVOLUZIONE “Ma allora la nazionalizzazione non è realistica”, obietterà qualcuno. E' una obiezione mal posta. La verità è che non è “realistico” nessun reale avanzamento delle condizioni di lavoro, di salute, di vita, dei lavoratori e della maggioranza della società senza il rovesciamento della dittatura degli industriali e dei banchieri.Cioè senza la conquista del potere da parte dei lavoratori e di tutti gli sfruttati. La proposta della nazionalizzazione dell'ILVA, proprio perchè è l'unica soluzione reale, si limita a chiarire da un versante particolare questa verità generale. La rivoluzione sociale è l'unica soluzione realistica delle grandi questioni del nostro tempo. Sviluppare la coscienza delle masse, e innanzitutto della loro avanguardia, sino alla comprensione di questa verità è l'obiettivo, in ogni lotta, del Partito Comunista dei Lavoratori. MARCO FERRANDO
Post n°1967 pubblicato il 01 Luglio 2012 da poetamistico
DAL GIORNALE.it L'ombra del Bilderberg: "Monti fa gli interessi dei poteri forti mondiali"L'autore del libro sul Bilderberg, il gruppo oligarchico finanziario di cui fa parte il prof, svela i piani del clan: "Hanno deciso di sacrificare la Spagna" Roma - «Monti? È Goldman Sachs » risponde in automatico Daniel Estulin, scrittore-investigatore russo (ma vive in Spagna) che col suo Il Club Bilderbergla storia segreta dei padroni del mondo si candida alla palma di maggior cospirazionista del pianeta. Se è un folle, le sue follie interessano parecchia gente: più di tre milioni di copie vendute in 81 paesi e 50 lingue diverse. Intervistarlo equivale ad entrare in un thriller ( ne stanno facendo un film) che ha per protagonisti banchieri, squali della finanza, magnati dell’industria, politici, lobby e logge segrete. Dentro questo plot, c’è pure Mario Monti, membro delle annuali riunioni del Bilderberg: «Monti è la perfetta esemplificazione del concetto di Compagnia unica mondiale (One World company Ltd, ndr) teorizzata da Lehman Brothers per il vertice Bilderberg del 1968». E che sarebbe? «L’idea che gli Stati nazione siano superati, e che la grande finanza, che già controlla l’industria attraverso le banche, debba prendere il posto delle nazioni. È quel che è successo». E il nostro premier Monti? «È il custode degli interessi dell’oligarchia finanziaria, non eletto da nessuno». Lei è un complottista. «Il gruppo Bilderberg non è una teoria cospirazionista, non è una società segreta. È una realtà, lo strumento con cui le oligarchie finanziarie, le élite di Usa e Europa, riescono a imporre le loro politiche ai governi». Il gruppo Bilderberg si è riunito due settimane fa in Virginia: cos’avrebbero deciso? «Hanno discusso del problema Russia, o meglio di Putin, che sta diventando un grande inconveniente per loro. Un membro europeo del Bilderberg ha ammesso che “Putin è di gran lunga il più formidabile avversario per i nostri piani”». Perché? «Bilderberg è particolarmente preoccupato per il gasdotto South Stream, che potrebbe risultare vincente rispetto a quello Ue Usa “Nabucco”. Ma la maggiore preoccupazione è il tentativo di Putin di integrare l’Asia in un blocco sotto la sua leadership , e poi l’intesa con l’Iran. Insieme controllerebbero il 50% del gas mondiale. Perciò il Bilderberg continua a finanziare il “Fronte civile unito” di Kasparov contro Putin». Hanno parlato anche della crisi in Europa. «Hanno deciso che la Spagna verrà sacrificata sull’altare della finanza. Il sistema bancario spagnolo è al collasso, la Santander ha un debito di 800 miliardi, e il Bilderberg lo sa. Il prestito di 100 miliardi è il primo passo verso la piena proprietà del Paese da parte della finanza mondiale. La Spagna non esiste più». E l’Italia sì? «L’Italia non è la Spagna, non ha bolle immobiliari, ha poco debito privato e ha un sistema creditizio solido, con 750 anni di storia. E soprattutto alcune delle sue grandi imprese formano una parte importante del Bilderberg Group». Secondo le sue fonti avrebbero deciso le sorti del dollaro. «Una delle principali conclusioni del meeting 2012 è che gli Usa dovranno svalutare il dollaro rispetto allo yuan per ridurre il debito degli Usa». Ma almeno lei ha capito cosa ci facesse Lilli Gruber al Bilderberg? «È una giornalista con molte entrature tra la “ money people ”. E lavorando in una tv importante ha accesso a un larga audience . E questo interessa il Bilderberg».
Post n°1966 pubblicato il 01 Luglio 2012 da poetamistico
Sunday 1 july 2012 7 01 /07 /Lug /2012 17:17 I discorsi sulla crisi, sull’euro, sul futuro dell’Europa si fanno sempre più concitati, ma, ahimè, anche più confusi. È indiscusso che siamo arrivati a un giro di boa epocale ma, per comprenderne le reali origini e le possibili conseguenze, occorre avere ben presenti i seguenti cinque concetti che vengono puntualmente ignorati o di cui si parla solo in modo ambiguo e scorretto. 1) Il divario tra finanza ed economia è ormai totale. Ai mercati ci si affida per ricevere consensi o condanne facendo finta di ignorare che gli stessi sono gestiti esclusivamente dai magnati della finanza, dai giocolieri della speculazione, dai pirati dell’usura e non hanno nulla a che vedere con i popoli, con le esigenze dei cittadini, con gli interessi delle nazioni. Gli “aiuti” che vengono forniti sono indirizzati sempre alle banche, mai all’economia reale, quella del lavoro e delle famiglie. Sono solo “aiuti” che il padrino elargisce ai propri picciotti per garantirsi il controllo del territorio e favorire lo sviluppo delle proprie attività criminali. 2) Le monete che circolano – prima fra tutte l’euro – sono solo uno strumento della finanza e non hanno nessun rapporto con le economie nazionali. La quantità di denaro attualmente esistente –che è stampato senza nessuna copertura aurea, argentea, o qualsivoglia altra garanzia – è dieci volte superiore alla somma necessaria per acquistare tutti i beni esistenti al mondo. Economicamente è un assurdo, monetariamente una truffa – è solo carta straccia –, praticamente rappresenta solo uno strumento di potere e un’arma innescata contro i popoli. L’euro è una moneta coniata da una Banca di proprietà di Banche private, così come la Banca d’Italia e tutti gli altri Istituti Centrali europei. E, per giunta, tra i proprietari della BCE ci sono anche 10 Banche di emissione di nazioni che non hanno accettato di utilizzare l’euro. La Banca d’Inghilterra, che continua a stampare le sterline, è proprietaria del 15% dell’Istituto che emette l’euro. 3) Il debito pubblico non è altro che il risultato dello strozzinaggio cui è sottoposto lo Stato dall’usura bancaria internazionale. In Italia ha cominciato a lievitare (dal 50 al 125% del PIL) a partire dal 1981, anno in cui, grazie alla legge Andreatta, la Banca d’Italia è stata esonerata dall’obbligo di acquistare i titoli di Stato emessi dal governo e, conseguentemente, ci si è dovuti rivolgere al mercato finanziario internazionale. L’ammontare del debito pubblico italiano – arrivato a quota 2000 miliardi di euro – corrisponde esattamente alla somma degli interessi pagati dallo Stato per i titoli emessi dal 1990 ad oggi. Non un euro di più, non un euro di meno. Il Giappone, che ha il debito pubblico record – 233% del PIL – non soffre di crisi finanziaria e non è costretto a subire i diktat della finanza internazionale perché i propri titoli sono stati assorbiti, per il 96%, all’interno della propria economia. 4) Occorre tornare alla moneta di Stato, emessa da una Banca Centrale di proprietà dello Stato. Attualmente la valuta circolante è ascritta a debito del bilancio dello Stato, costa interessi passivi ed è di proprietà di chi l’ha emessa: una banca privata. La moneta di Stato, una valuta cioè che rappresenti la ricchezza – i beni e la produzione – esistente in una nazione, invece è di proprietà del popolo e non costa nessun interesse. 5) La crisi finanziaria non è altro che un’operazione di potere pilotata contro i popoli per costringerli ad accettare la rinuncia alla propria sovranità nazionale a favore di carrozzoni – come l’Europa che vorrebbero – governati esclusivamente e insindacabilmente dagli uomini del denaro, della speculazione e dell’usura. Prima che sia troppo tardi, per la salvaguardia degli interessi del popolo e la sopravvivenza delle nazioni, occorre imboccare l’unica strada percorribile: uscire dall’euro, nazionalizzare la Banca d’Italia e stampare moneta di Stato. Il resto, tutto il resto, rappresenta solo chiacchiere inutili.
fonte: rinascita.eu Scritto da: Mario Consoli - Tratto da: nocensura ![432215 286808828059416 145336488873318 732411 193507306 n](http://img.over-blog.com/300x152/4/91/76/51/432215_286808828059416_145336488873318_732411_193507306_n.jpg)
Post n°1965 pubblicato il 01 Luglio 2012 da poetamistico
![chiesa2](images/stories/articoli/articolirandom/chiesa2.jpg)
Il tema delle ricchezze della Chiesa Cattolica è stato da sempre oggetto di discussioni nel mondo.C'è chi inorridisce di fronte ai tanti dati che negli ultimi 50 anni sono stati dati da giornalisti e scrittori e c'è chi parla di falsità. E' un tema complesso,per cui mi limiterò a dare alcuni dati salienti,spiegando in un secondo momento l'origine di tanto grandi ricchezze. L'Oro del Vaticano La Chiesa Cattolica possiede il secondo tesoro in oro più grande del mondo. La rivista italiana Oggi,nel 1952,stimò questo tesoro in 7.000 milioni di lire (=3.500.000.000 di euro odierni). Un tesoro straordinario,se comparato con i miseri 400 milioni di lire in oro dello Stato italiano e secondo solo a quello degli Stati Uniti. Sono passati quasi 50 anni. A quanto ammonterà il tesoro oggi giorno?Calcolando gli interessi, possiamo stimare l'incremento del valore del tesoro in un 63%,più del doppio quindi. Questo significa che ad oggi il tesoro in oro supererebbe i 7 miliardi di euro. Il tesoro del Vaticano in metalli preziosi è stato stimato dalla pubblicazione United Nations World Magazine come ammontante a diversi milioni di dollari. Una gran parte di questo tesoro è immagazzinata in lingotti presso la U.S. Federal Reserve Bank, mentre il resto è custodito in banche britanniche ed elvetiche. Questa, comunque, non è che una piccola quota della ricchezza del Vaticano che, nei soli Stati Uniti, è più consistente di quella delle cinque aziende più floride della nazione. Se a questo si aggiungono proprietà immobiliari, azioni e titoli all'estero, la cospicua fortuna della Chiesa cattolica diventa così imponente che risulta impossibile darne una valutazione credibile.(39) Le azioni del Vaticano Sembrerebbe incredibile ma la Chiesa possiede anche delle azioni. Le notizie a riguardo sono più facili da trovare e,frequentemente, vari giornali internazionali,come il Der Spiegel o El Pais, ne hanno parlato. Tempo fa avevo parlato degli investimenti della Banca Cattolica Pax. Il giornale Der Spiegel scoprì,nel 2010, che la banca aveva investito in azioni di aziende operanti nel mercato del tabacco, della difesa, di armi e della contraccezione. Due anni prima,nel 2008, vari giornali spagnoli riportarono la notizia degli investimenti azionari degli arcivescovati di Madrid e Burgos nel laboratorio farmacéutico Pfizer. Un'impresa que tra i tanti farmaci fabbrica anche un anticoncezionale. Come dire: quando si tratta di affari non si guarda in faccia a nessuno. Certamente le riserve finanziarie del Vaticano,non si fermano qui. "Sono principalmente concentrate a Wallstrett,la più famosa borsa del mondo. In totale il patrimonio finanziario della Chiesa Cattolica,in azioni e altre partecipazioni, ammontava nel 1958 a 50.000 milioni di marchi tedeschi. '' 4) pág. 153
Una cifra che,nel frattempo. potrebbe aver tranquillamente superato i 100 milioni di euro. "Il Vaticano possiede enormi investimenti presso gli istituti Rothschild di Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti, la Banca Hambros, il Credit Suisse di Londra e Zurigo. Negli Stati Uniti ha ingenti investimenti presso la Morgan Bank, la Chase-Manhattan Bank, la First National Bank di New York, la Bankers Trust Company e presso altri istituti di credito. Il Vaticano possiede miliardi di quote delle più potenti multinazionali, come Gulf Oil, Shell, General Motors, Bethlehem Steel, General Electric, International Business Machines, T.W.A. etc. Facendo una stima prudenziale, nei soli Stati Uniti tali quote ammontano ad oltre 500 milioni di dollari. In un documento pubblicato come parte integrante di un prospetto informativo relativo ad investimenti obbligazionari, l'arcidiocesi di Boston ha stimato le sue risorse in seicentotrentacinque milioni di dollari ($ 635,891,004), vale a dire 9.9 volte le sue passività. Questo significa un valore netto di cinquecentosettantuno milioni di dollari ($ 571,704,953). Non è quindi difficile risalire alla stupefacente ricchezza della Chiesa, una volta che aggiungiamo gli introiti delle vent’otto arcidiocesi e delle 122 diocesi degli U.S.A., alcune delle quali sono anche più doviziose di quella di Boston.".(39) La Chiesa di Roma, una volta sommati i suoi patrimoni, è il maggior agente di cambio del mondo. Il Vaticano, indipendentemente dai vari papi di passaggio, si è sempre di più orientato verso gli USA. Il Wall Street Journal ha affermato che le transazioni finanziarie del Vaticano nei soli Stati Uniti sono state così importanti che spesso riguardavano la compravendita di oro per lotti da uno o più milioni di dollari alla volta. (39) Il tesoro del Vaticano in metalli preziosi è stato stimato dalla pubblicazione United Nations World Magazine come ammontante a diversi milioni di dollari. Una gran parte di questo tesoro è immagazzinata in lingotti presso la U.S. Federal Reserve Bank, mentre il resto è custodito in banche britanniche ed elvetiche. Questa, comunque, non è che una piccola quota della ricchezza del Vaticano che, nei soli Stati Uniti, è più consistente di quella delle cinque aziende più floride della nazione.(39) La Chiesa di Roma, una volta sommati i suoi patrimoni, è il maggior agente di cambio del mondo. Il Vaticano, indipendentemente dai vari papi di passaggio, si è sempre di più orientato verso gli USA. Il Wall Street Journal ha affermato che le transazioni finanziarie del Vaticano nei soli Stati Uniti sono state così importanti che spesso riguardavano la compravendita di oro per lotti da uno o più milioni di dollari alla volta.(39)
Il Vaticano e i suoi consorzi "Il Vaticano è il più grande consorzio economico-religioso del mondo.Possiede innumerovoli imprese,negli ambiti più disparati: plastica,elettronica,cemento,acciaio,industria tessile,chimica,alimentare,senza dimenticare il settore immboliare”.. 3) Gli interessi della Chiesa Cattolica si concentrano anche nell'ambito energetico. L'Italgas,leader nel settore in Italia, appartiene al Vaticano e ha succursali in 36 città italiane. Senza contare che il Vaticano ha partecipazioni in imprese che fanno parte dei settori più disparati: catrame,ferro,distilleria,acqua potabile,forni a gas,forni industriali,per citarne alcuni. Dei 180 istituti finanziari italiani almeno un terzo dispone del denaro del Vaticano.(3)pag.244 Il Vaticano è altresì proprietario di molte banche tra le più importanti in italia e possiede partecipazioni bancarie in Europa.Nord e Sud America. Il Vaticano possedeva e possiede un pacchetto azionario di maggioranza in alcune imprese italiane,come ad es. la Fiat e la ex Alitalia. 2) pág. 53 Nella lista di imprese di cui il Vaticano è azionista o proprietario del 1993 l'Alitalia era tra le imprese di cui il Vaticano era azionista,insieme ad altre imprese italiane e straniere importantissime.Olivetti,General Motors,Rotschild Bank,Canal Fox,Shell,per citarne alcune.
Il Vaticano possidente terriero La Chiesa Cattolica è il maggior proprietario terriero del mondo occidentale. Alcuni esempi: Germania: con 8,25 miliardi di m2,il Vaticano è il più grande proprietario terriero tedesco34) pág. 208. Pensate che quest'immenso territorio corrisponde alla metà dello stato tedesco di Schleswing-Holstein34) pág. 208 o allo spazio occupato dalle città di Brema.Amburgo,Berlino e Monaco,messe insieme. Italia: più di 500.000 ettari di superficie agraria di proprietà della Chiesa Spagna: circa il 20% di tutta la compagna spagnola Portogallo: circa il 20% di tutta la campagna portoghese Argentina: circa il 20% della campagna argentina Stati Uniti: più di 1.100.000 ettari di superficie agraria. Nel conto totale praterie e boschi non sono inclusi. 26) pág. 429 Come avrà acquisito la Chiesa Cattolica quest'immensa quantità di terre?
Il Vaticano possidente immobiliare Il Vaticano è il più grande possessore di immobili mondiale. Pensate che la Chiesa possiede il 20-22% del patrimonio immobiliare italiano. Nel 1977 Palo Ojetti pubblicò sulla rivista l'Europeo(7.1.1977) alcuni dati incredibili sulla città di Roma,arrivando a calcolare che ¼ della città è di proprietà della Chiesa. Pagina su pagina registrò migliaia di palazzi che in parte appartengono alle 325 congregazioni delle monache cattoliche e degli ordini monastici5) Il giornalista si occupò anche sulle proprietà del Vaticano a Verona,scoprendo dalle carte del catasto che circa la metà degli immobili erano segnati di nero. Bene quegli immobili erano di proprietà della Chiesa. Ojetti,infine,sottolineò come questo metodo dovesse essere comune ad altre città. L'articolo non piacque affatto al Vaticano. Esponenti della Santa Sede qualificarono l'articolo come confuso,irresponsabile,scandaloso,anticlericale,impreciso e di basso livello. Ma non finisce qui. Il diretto del quotidiano l'Europeo fu licenziato in tronco. Abbiamo dovuto aspettare 21 anni per avere un'altra inchiesta sul tema.Il coraggioso giornalista,Max Parisi della Padania,fece un'indagine approfondita sulle proprietà immobiliari del Vaticano a Roma. Nel suo articolo,datato 21 giugno 1998, concluse che 1/3 di tutti gli immobili della capitale è di proprietà della Chiesa Cattolica. 6) Quest'immobili,dal valore inestimabile,si trovano,in base alla sua inchiesta, nelle zone migliori della città: "Tutta la zona da Campo dei Fiori fino a Palazzo Sant'Angelo,insieme a Piazza Navona e alle strade adiacenti, praticamente,sono di proprietà del Vaticano. Si tratta di qualcosa meno della metà del centro storico. "Solo in questa zona la Chiesa possiede più di 2500 palazzi. La totalità degli immobili non compare nei registri di proprietà del catasto,perchè sono considerate territorio straniero 6) Ma non finisce qui. Tempo fa è tornato sull'argomento il giornale che, in quest'articolo, parlando delle proprietà del Vaticano a Roma e provincia,diede questi dati: 115.000: sono gli immobili posseduti dal Vaticano a Roma e provincia 1/5 degli immobili di Roma e provincia è del Vaticano Ma non finisce qui. Tra gli aspetti più interessanti dell'articolo c'è l'elenco delle sigle religiose con il più alto numero di proprietà fra Roma e provincia: la Cei ne ha 16 l’Opera romana per la preservazione della fede e la provvista di nuove chiese in Roma 54 l’Abbazia di Subiaco 102 l’Apsa 306 (comprese le varie sigle) le Ancelle francescane del Buon pastore 55 Arcipretura Valmontone 350 Arcipretura in Vallepietra 97 Beneficio parrocchiale del capitolo di San Pietro-Vaticano 164+201 (oltre a 114 beni amministrati da Hoerner Arturo) capitolo Subiaco 575 Canonici Albano Laziale 171 Canonici Ariccia 518 Capitolo Basilica S. Maria Maggiore 101 Caritas 70 Vicarie Castel Madama 158 Vicariato di Roma 276 Suore domenicane Santa Caterina 20 Sottocura Sant’Andrea Gallicano 92 Società cattolica di assicurazioni Verona 33 Suprema congregazione sant’Ufficio 133 Santa Sede Città del Vaticano 178 Reverenda Fabbrica di San Pietro 139 Propaganda Fide e suoi istituti di riferimento (1.139, come pubblicato ieri dal Giornale) Congregazione di S. Vincenzo Pauli 161, Pontificio istituto teutonico 211, Pontifica opera per la preservazione della fede 683 Dati interessantissimi,a cui si aggiunge l'elenco fatto sempre dal Giornale di tutte le proprietò immobiliari della Chiesa a Roma,che ho riportato in quest'articolo. Stiamo parlando di proprietà stimate in 9 miliardi di euro di valore e di proprietà del 100% del Vaticano.
Delle proprietà del Vaticano in Italia negli ultimi anni si sono occupati giornali e televisioni.Come dimenticare l'inchiesta sulle proprietà della diocesi bolognese fatta da repubblica l'anno scorso. Vi do solo alcuni dati: 1200 immobili di proprietà della Chiesa 3000 proprietà se si considerano le fondazioni. La Lercaro possiede 120 unità fra negozi e magazzini, la Gesù divino operaio arriva a 140. Fra le parrocchie più "ricche" quella dedicata ai santi Savino e Silvestro, in zona Corticella: 65 proprietà. Numeri incredibili. Per approfondimenti vi rimando agli articoli: Bologna: la classifica delle proprieta' immobiliari della Chiesa Bologna, inchiesta sulle cospicue proprietà della Chiesa E alla visione della puntata di Exit Il patrimonio immobiliare del Vaticano e della Curia di Bologna Ma non finisce qua.Il 22 gennaio 2002 sul giornale spagnolo El Mundo vengono pubblicati alcuni dati interessanti sulle proprietà immobiliari della Chiesa in Spagna. "In Spagna la Chiesa Cattolica è una grande potenza immobiliare.Non c'è paese senza chiesa,nè città senza cattedrale,nè monte senza eremita.Si calcola che il patrimonio ecclesiastico comprendo circa 100.000 immobili. O detto in altro modo,l'80% del patrimonio storico-artistico nazionale appartiene alla chiesa. Per esempio,il 70% della città vecchia di Toledo è in mano alla Chiesa. E lo stesso si può dire per Avila,Burgos o Santiago de Compostela.Nessuno sa quale sia la quantità totale del patrimonio ecclesiastico." Quindi anche in Spagna dati incredibili.
Per avere un'idea del patrimonio immobiliare della Chiesa universale, si può prendere come riferimento l'osservazione fatta da un membro della Conferenza cattolica di New York, che ha testualmente affermato: “Probabilmente la nostra chiesa è seconda solo al governo degli Stati Uniti, per quanto riguarda il volume annuo di acquisizioni.” Un'altra dichiarazione di un sacerdote cattolico e ripresa dalla stampa statunitense, è forse ancora più eloquente:”La Chiesa cattolica –ha affermato- dovrebbe essere considerata la maggiore azienda negli Stati Uniti. Abbiamo una filiale in ogni luogo. I nostri capitali ed il patrimonio immobiliare dovrebbero essere più cospicui di quelli di Standard Oil, A.T.& T. e di U.S. Steel messi assieme. Il nostro ruolo di contribuenti dovrebbe essere secondo solo a quello degli uffici delle entrate del governo degli Stati Uniti d'America”. (39)
La Chiesa cattolica è il maggiore potere finanziario e detentore di beni oggi esistente. È il maggior possessore di ricchezze materiali, più di qualsiasi altra singola istituzione, azienda, banca, fiduciaria, governo o stato dell'intero pianeta. Il papa, in qualità di amministratore ufficiale di questo immenso Eldorado, è di conseguenza il più facoltoso individuo del pianeta. Nessuno può realisticamente stimare quanto valga il suo patrimonio in termini di milioni di dollari.(39) FONTE:http://www.free-italy.info/
Post n°1964 pubblicato il 01 Luglio 2012 da poetamistico
La Fiaccola Dell'anarchia ha condiviso l'aggiornamento di stato di Istruzione Libertaria. 5 minuti fa · ![](https://fbcdn-profile-a.akamaihd.net/hprofile-ak-snc4/372826_124264590991539_1570020909_q.jpg) In questo social network ci sono dei profili e delle pagine che associano spesso la parola anarchia a immagini e video di scontri e tafferugli, premesso che uno scrive e pensa quello che cazzo gli pare, ma cosi facendo non fa altro che attirarsi dietro di se le attenzioni della questura, la nostra è una battaglia quoti...diana fatta di presidi, cortei, occupazioni, pensare di metterla sul piano militare contro di questi è una battaglia persa in partenza, visti i mezzi sul campo, è poi noi non siamo come loro, come lo stato ci oprime, la loro si chiama VIOLENZA, la nostra si chiama RESISTENZA.
Post n°1963 pubblicato il 01 Luglio 2012 da poetamistico
Guadagno siamo la maggioranza prendiamoci la vita senza deleghe a niente e a nessuno, preparando minuzionamente l'autogestione della politca,dell'economia ,dei servizi,della cultura,dell'arte e della tencologia dei pauperizati e dei precarizzati oer unificare le forze e restaurare,e quando seremo uniti in un governo europeo del proletariato precario, espressione dell'unita' delle masse comuniste,delle masse anarchiche e delle massse religioso rivoluzionarie, la sovranita' popolare, confiscata dalla democrazia diretta delle Logge,delle c astee delle cosche,dai poteri forti, dal blocco storico delle grandi banche,della grande indusrìtria, del grande commercio, dai ladri i pluspotere e pluslavoro.
Post n°1962 pubblicato il 01 Luglio 2012 da poetamistico
VIVA LA FONDAZIONE DEL COMITATO DEL (n)PCI "Che Guevara"!
Viva la Fondazione del Comitato del (n)PCI "Che Guevara"
Ai comunisti, agli operai, agli elementi avanzati delle masse popolari, alle masse popolari tutte, annunciamo la nascita del Comitato di Partito "Che Guevara". Siamo un gruppo di lavoratori che ha scelto, con determinazione, di aderire al (nuovo) Partito Comunista Italiano e cerchiamo ogni giorno di fare nostra la sua concezione del mondo. Oggi, con la crisi del capitalismo, una crisi che attanaglia sempre di più le masse popolari, in debiti tramite strozzini legalizzati (tipo Equitalia), con l'impossibilità di trovare soluzioni lavorative adeguate, di avere un futuro come esseri umani, di vivere una vita dignitosa perché tutto un domani può essere messo in discussione, noi abbiamo intrapreso questa ardua e coraggiosa scelta che ci porterà a crescere come individui, che arricchirà il partito. A Napoli e provincia, come in tutta Italia, cresce sempre più la lotta delle masse popolari. Esempi sono: la lotta per la sanità pubblica, la lotta per un piano alternativo dei rifiuti portata avanti ormai da tutti i comitati ambientalisti (Giugliano, Pianura, Terzigno, Quarto) costituitisi dopo le varie “emergenze rifiuti”, la lotta per la bonifica della zona di Bagnoli, la lotta per il lavoro dei disoccupati organizzati. Dove ci sono lotte, c’è fermento culturale, voglia di cambiamento. La fondazione del comitato “Che Guevara” va in questa direzione, è il corso naturale delle lotte che vanno nella giusta direzione: l’organizzazione della classe operaia e la sua presa di coscienza. Crediamo che la nostra scelta sarà da esempio per altri compagni che tentennano ad entrare nelle fila del partito, che non osano. A loro diciamo che non è momento di aspettare! Oggi più che mai il mondo ha bisogno di comunisti guidati da una giusta concezione, la concezione materialistica dialettica. La classe dominante, con la sua società basata sul profitto, sull'individuo come affermazione di se stesso in contrapposizione con gli altri individui, crea una lotta accanita tra masse popolari. Permette soltanto a chi già ha possibilità economiche di avere un ruolo sociale o di "fare politica" inteso in termini di partecipazione alle elezioni borghesi. Permette alla borghesia imperialista di continuare a vivere nel lusso, come ha sempre fatto. Tutto questo è possibile grazie al suo regime di controrivoluzione preventiva. La controinformazione giornaliera dei media, i sindacati che fanno solo accordi con i padroni e non difendono i lavoratori, i partiti borghesi e il pluripartitismo, le istituzioni feudali come la chiesa, la continua nascita di gruppi fascisti; queste strutture e tante altre servono alla borghesia per lasciare le masse popolari in uno stato di subordinazione alla classe dominante, per non fargli alzare la testa ed avere la coscienza della loro forza. Le masse popolari in Italia come negli altri paesi rappresentano la maggioranza, rispetto alla classe dominante. In ogni angolo del mondo dove governa la borghesia, esiste sfruttamento, corruzione, egoismo e devastazione del pianeta. L'esperienza di 160 anni di movimento comunista, ci ha dato molto, ed è da li che dobbiamo ripartire. Un grande passo è stato fatto dal (n)PCI con la stesura del Manifesto Programma, uno studio da espandere ad ampio raggio. L'obiettivo principale, oggi è quello di costituire il governo di emergenza popolare, che soppianti il governo della borghesia guidato da Monti, con l'appoggio di tutti i partiti borghesi e di Napolitano. Un governo che attui le 6 misure e che apra la strada per il socialismo: 1. assegnare a ogni azienda compiti produttivi secondo un piano nazionale: nessuna azienda deve essere chiusa! 2. eliminare tutti quelle attività e produzioni inutili e dannose per l’uomo e per l’ambiente, assegnando alle aziende altri compiti: basta con gli avvelenatori, gli speculatori e gli squali! 3. assegnare a ogni individuo un lavoro socialmente utile e garantirgli in cambio le condizioni necessarie per una vita dignitosa e per la partecipazione alla gestione della società: nessun lavoratore deve essere licenziato o emarginato! 4. distribuire i prodotti alle aziende, alle famiglie, agli individui e ad usi collettivi secondo piani e criteri chiari, conosciuti e democraticamente decisi: a ogni adulto un lavoro utile, a ogni individuo una vita dignitosa, a ogni azienda quanto serve per funzionare! 5. stabilire relazioni di collaborazione o di scambio con gli altri paesi disposti a stabilirle con noi, 6. iniziare a riorganizzare le altre relazioni e attività sociali in conformità alla nuova base produttiva. Proprio per questo bisogna orientare le Organizzazioni Operaie e le Organizzazioni Popolari, tramite la linea di massa per le 3 condizioni più la quarta e tentare di instaurare in ogni comune, regione, provincia, Amministrazioni di Emergenza. 1. propagandare l’obiettivo del governo di Blocco Popolare e spiegare in cosa consiste, fino a che la sua costituzione diventi la sintesi consapevole delle aspirazioni delle organizzazioni operaie e popolari e lo strumento per realizzarle; 2. moltiplicare e rafforzare (politicamente e organizzativamente) a ogni livello le organizzazioni operaie e popolari; 3. promuovere in ogni modo e ad ogni livello il coordinamento delle organizzazioni operaie e popolari: per questa via esse costituiranno il nuovo governo, che sembrerà ad esse, alle masse popolari e perfino a una parte della borghesia l’unica via percorribile, l’unica via di salvezza. 4. Promuovere, partecipare e sostenere azioni di ingovernabilità dal basso che confluiranno a portare i vertici della Repubblica Pontificia a ingoiare la costituzione del governo popolare d’emergenza. Mobilitare le OO e OP affinché prendano parte alla vita politica per influenzare le scelte delle amministrazioni locali affinché spingano anch’esse per un governo di emergenza popolare, un Governo di Blocco Popolare. Compagni, operai, lavoratori oggi non bisogna tentennare, entrare nelle fila del (nuovo) Partito Comunista significa dare il proprio contributo alla costruzione della nuova società. Una società non più basata sullo sfruttamento, sul profitto, sulla proprietà privata: il SOCIALISMO. Partecipiamo alla manifestazione del 30 giugno a Napoli per la cacciata del governo Monti e per fare passi avanti verso il Governo di Blocco Popolare!
Viva il nuovo che avanza! Viva il (nuovo) PCI!!
Post n°1961 pubblicato il 01 Luglio 2012 da poetamistico
![Immagine di copertina](https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/181031_429944217039882_886134478_n.jpg)
Incontro Internazionale dell’Anarchismo e
IX Congresso dell’Internazionale delle Federazioni Anarchiche
che si svolgeranno dall’8 al 12 agosto a St-Imier (Svizzera)
presentati dal compagno Simone Ruini, della Commissione di Relazioni Internazionali della Federazione Anarchica Italiana.
A seguire cena sociale
I governi di molti paesi del mondo, spesso supportati da tecnocrati, hanno avviato misure di austerità su grande scala. Continua a manifestarsi una resistenza che assume forme anche molto conflittuali: che si tratti del movimento popolare Occupy, degli scioperi generali contro le “misure” dei governi, di manifestanti anti-tagli, di sindacati di base o di rivoltosi, prosegue la lotta contro il ricatto occupazionale e l’imposizione dei sacrifici con cui si vorrebbe ridurre al silenzio qualsiasi opposizione.
L’estendersi a macchia d’olio della disoccupazione di massa e il massiccio indebitamento dei ceti popolari – anche per consumi di prima necessità, sono aspetti dell’offensiva lanciata dai potentati politici ed economici contro i lavoratori che mira a fiaccarne la capacità di lotta. I governi e i capitalisti sperano così di inasprire le condizioni di sfruttamento a cui sono costretti dai continui ricatti i lavoratori salariati, e poterne quindi disporre senza limite alcuno.
La consapevolezza che oggi si combatte una battaglia decisiva tra capitale e lavoro salariato anima gli anarchici che, protagonisti in tutto il mondo delle lotte di questi ultimi mesi, si ritroveranno dall’8 al 12 agosto 2012 a St-Imier (Giura Bernese, CH), in occasione del 140° anniversario del Congresso dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori, che sancì la nascita del movimento anarchico.
E’ da questa consapevolezza che i movimenti di lotta possono ripartire:
nessuna illusione di compatibilità tra gli interessi della classe lavoratrice ------------------------------------------------------------------------------------ e quelli dei suoi sfruttatori; ------------------------------- nessuna illusione sulla possibilità di un uso rivoluzionario o sociale ------------------------------------------------------------------------------ dello Stato; ------------ creare le condizioni ----------------------- perché possa svilupparsi l’alternativa, ------------------------------------------- sulla base ----------- dell’autogestione e dell’azione diretta, -------------------------------------------- all’attuale società. --------------------
I PRINCIPI ANARCHICI
quali furono formulati nel 1872 al Congresso di Saint-Imier:
- La distruzione di ogni potere politico è il primo dovere del proletariato. ----------------------------------------------------------------------------------- - Ogni organizzazione di un potere politico sedicente provvisorio e rivoluzionario --------------------------------------------------------------------------------------------- per giungere a tale distruzione non può essere che un inganno di più, ----------------------------------------------------------------------------------- e sarebbe così pericoloso per il proletariato come tutti i governi oggi esistenti. -------------------------------------------------------------------------------------------- - Respingendo ogni compromesso per giungere al compimento della Rivoluzione sociale ------------------------------------------------------------------------------------------------------- i proletari di tutti i paese devono stabilire, ------------------------------------------------- all’infuori di ogni politica borghese, ----------------------------------------- la solidarietà dell’azione rivoluzionaria. --------------------------------------------
Federazione Anarchica Livornese – F.A.I.
Collettivo Anarchico Libertario
Post n°1960 pubblicato il 01 Luglio 2012 da poetamistico
Post n°1959 pubblicato il 30 Giugno 2012 da poetamistico
''....so bene che abbiamo solo una sola via d’uscita per combattere il capitalismo e cioe'.... il capovolgimento di questo sistema mediante l’unica classe che ha da perdere solo le catene del suo sfruttamento, il proletariato. La classe operaia detiene la chiave dell’avvenire. Lei sola, attraverso lo sviluppo delle sue lotte, ha i mezzi per trarre fuori l’umanità da questo vicolo cieco. È l’unica classe capace di opporsi alla perpetuazione di questo sistema di sfruttamento. È l’unica classe della storia portatrice di un’altra società il cui motore non è più il profitto e lo sfruttamento ma la soddisfazione dei bisogni umani.''
Post n°1958 pubblicato il 30 Giugno 2012 da poetamistico
COSTRUIRE DA QUI E DA ORA LA SOCIETA' EGUALITARIA ELIBERTARIA, ABBANDONADO PER SEMPRE LA DELEGA, CREATRICE DELLE CASTE! Si,istruzione libertaria! si,diritto al lavoro libertario, si, contro-istituzioni libertarie: Il proletariato precario deve diventare con le sue soluzioni egualitarie e libertarie il punto di riferimento per la nuova societa' civile sempre piu' pauperizzata e precarizzata dalla casta economica,dalla casta politica,della casta religiosa, dalla casta degli intellettuali,dalla casta militare, dalla aristocrazia operaia e culturale, caste organiche alla prassi dell'avere e del potere, caste di ladri di pluspotere e pluslavoro. Il proletariato precario e' il nuovo soggetto antagonista (mentre il Proletariato industriale e' diventato migliorista,corporativo, e' alla deriva sociale e politica nelle mani del PD,del PDL;dei sindacati,della Lega, ed ora del Grillismo). Il Proletariato precario e' il soggetto delle comuni di massa, dopo la falsificazione storica della soluzione della delga, della delega religiosa, della delega politica, della della economica, personicida, genocida, naturicida: la soluzione egualitaria e libertaria, antagonista alla prassi dell'avere del potere, della proprieta' privata, per una relazione umana a misura della persona. NON ALLEVIAMO NUOVI PADRONI, NUOVI LA LADRI DI PLUSPOTERE E PLUSLAVORO. DA ORA, SE NO, QUANDO ? Una societa' della democrazia diretta personale e collettiva, nella continuita' storica dello spirito dell'utopia marxista,anacrhica e religiosa. ORGANIZZIAMO I SOVIET EGUALITARI E LIBERTARI DELLA POLITICA, DELL'ECONOMIA, DELLA CULTURA, DELL'ARTE, DELLA MASSMEDIALITA', DELLA TECNOLOGIA ATTRAVERSO LA SOCIALIZZAZIONE QUI ED ORA DEI MESTIERI, DELLE PROFESSIONI E DEI POTERI DEI PAUPERIZZATI E DEI PRECARIZZATI, PER DARE UNA RISPOSTA PROLETARIA AI BISOGNI DELLA NUOVA SOCIETA' CIVILE, PREPARANDO NELLE COSCIENZE, NEL BLOCCO STORICO POPOLARE. L'EGEMONIA PER LE SOLUZIONI DEL PROLETARIATO PRECARIO, PER POTER DARE UNITI UNA RISPOSTA POPOLARE AL CRESCENTE CLERICO-FASCISMO DELLE CASTE, PER POTER PORRE UNITI IL PROBLEMA DEL COMANDO, DEL POTERE, TRA LE CLASSI, NELLA SOCIETA' EUROPEA ALL'INIZIO DEL TERZO MLLENNIO NEL SACRO ROMANO IMPERO MASSONCO EUROPEO. IN QUETA FASE PRE-RIVOLUZINARIA I PAUPERIZZATI ED I PRECARIZZATI DEVONO SCONFIGGERE AL LORO INTERNO OGNI LOGICA DI SUBORDINAZIONE ALLA PRASSI BORGHESE, PERCIO' OGNI SOLUZIONE CHE PREVEDA LA DELEGA: 1. LA DELEGA ALLA CASTA POLITICA ( LA DELEGA AI CAPI O AI CAPETTI O AI CAPPONI, AI LEADES CARISMATICI:GRILLO-VENDOLA-BERSANI-FERRERO- CAMUSSO-LANDINI ED ALTRI SIMILI LADRI D PLUSPOTERE!): IL POTERE SPETTA AD OGNI PAUPERIZZATO E PRECARIZZATO NEI CONSIGLI PER L'AUTOGESTIONE DELL'ECONOMIA, DELLA POLITICA,DELLA CULTURA DEL PROLETARIATO PRECARIO, DOVE NON SONO PREVISTE POLTRONE, POLTRONCINE, SPUNTINI PER NESSUN ASPIRANTE LEADER: BASTA CON LA DELEGA PARTITICA,SINDACALE E CON LA DELEGA ALLO STATO BORGHESE PER RISOLVERE I PROBLEMI POLITICI DEI LAVORATORI, CHE DEVONO AUTO-GESTIRE LE LORO SOLUZIONI POLITICHE, COME FA LA BORGHESIA AUTO-GESTENDO LE SUE SOLUZONI POLITICHE 2. LA DELEGA ECONOMICA (BASTA CON L'ACCETTAZIONE DELLA LOGICA ECONOMCA DEI LADRI DI PLUSLAVORO: NO AL LAVORO SALARIATO ED AI SERVIZI DELGATI ALLO STATO): I PAUPERIZZATI ED I PRECARIZZATI DEVONO AUTOGESTIRE LA LORO ECONOMIA, I LORO MESTIERI, LE LORO PROFESSIONI ALL'INTERNO DI UNA ECONOMIA DEL BARATTO, DI UNA CONTRO-ECONOMIA, DI UNA CONTRO-SCUOLA, DI CONTRO-SERVIZI: DIVERSAMNETE L'EGEMONIA E IL COMANDO DEI LADRI DI PLUSPOTERE E PLUSLAVORO NON FINIRA' MAI: INCOMINCIAMO, COME LA STESSA BORGHESIA HA FATTO NELLA SUA STORIA, NELLA SUA LOTTA CONTRO LA NOBILTA' PRIMA DI FARE LA SUA RIVOLUZIONE PER IL COMANDO!: HA CREATO STORICAMENTE DURANTE IL REGIME DELLA NOBILTA' LA POLITICA BORGHESE (COMUNI,PRINCIPATI,SEGNORIE, REPUBBLICHE MARINARE), L' ECONOMIA BORH4SE (LO SVILUPPO DEL COMMERCIO,DELLE FINANZE), LA CULTURA BORGHESE (L'UMANESIMO,IL RINASCIMENTO, IL METODO SPERIMENTALE E LA CULTURA SPERIMENTALE, L'ILLUMINISMO) LA RELIGIONE BORGHESE (LA RIFORMA PROTESTANTE), LA TECNOLOGIA BORGHESE (LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA), L'ARTE BORGHESE (IL ROMANTICISMO,IL VERISMO) CREANDO IL CONSENSO POPOLARE ALLE SOLUZIONI BORGHESI COSTRUENDO COSI UN SUO BLOCCO STORICO (IL TERZO STATO!). ALLORA SOLO UN PRASSI AUTONOMA SISTEMICA,GLOBALE, DEGLI SFRUTTATI E DEGLI OPPRESSI CREA L'UNITA' DELLE FORZE PER RESTAURARE LA SOVRANITA' POPOLARE CALPESTATA DELLE CASTE, DALLA CASTA RELIGIOSA, DALLA CASTA POLITICA, DALLA CASTA ECONOMICA DEI BANCHIERI, DEGLI INDUTRIALI, DEI GRANDI COMMERCIANTI: NO AI COMPLICI DELL'EGEMONIA E DEL COMANDO ALLE SOLUZIONI BORGHESI, NO ALLE SOLUZIONI DELLA DELEGA, AI APRTITI, AI SINDACTI, AI CAPI CARISMATICI (GRILLO)! ORGANIZZIAMO I CONSIGLI EGUALITARI E LIBERTARI DLL'ECONOMIA DEI PAUPERIZZATI E DEI PRCARIZZATI DELLA POLITICA DEI PAUPERIZZATI E DEI PRCARIZZATI, DELLA CULTURA DEI PAUPERIZZATI E DEI PRCARIZZATI, DELLA CONTROCITTA' DEI PAUPERIZZATI E DEI PRCARIZZATI, DA QUI E DA ORA, SE NO, QUANDO? UN PROGRAMMA PER UN GOVERNO EUROPEO DEI CONSIGLI DEI PAUPERIZZATI E DEI PRECATIZZATI SULLA LORO POLITICA, SULLA LORO ECONOMA, SULLA LORO CULTURA, SULLA LORO RELIGIONE, SULLA LORO TECNOLOGIA, SULLA LORO ARTE; UN GOVERNO EUROPEO DEI SOVIET EGUALITARI E LIBERTARI, ESPRESSIONE DI UN FRONTE EUROPEO DLLE MASSE COMUNISTE, DELLA MASSE ANARCHICHE E DELLE E MASSE RELIGIOSE (CATTOLICHE,PROTESTANTI,ISALMICHE,BUDDISTE,ìINDUISTE) RIVOLUZIONARIE.
Post n°1957 pubblicato il 29 Giugno 2012 da poetamistico
NO AI POLITICI PROFESSIONISTI ----------------------------------------- NE' DI DESTRA, NE' DI CENTRO, NE' DI SINISTRA, NE' DI ESTREMA SINISTRA: --------------------------------- NO ALLE CASTE ! ------------------- NON C'E' SOLO LA CASTA ECONOMICA,POLITICA,CULTURALE,RELIGIOSA LIBERALE
DA CUI LIBERARSI, C'E' LA CASTA ROSSA DA CUI LIBERARSI, I POLITICI DI PROFESSIONE, DI DESTRA, DI CENTRO, DI SINISTRA O DI ESTREMA SINISTRA: NON CAMBIA. IL POPOLO A CUI SPETTA LA SOVRANITA' POPOLARE, NON SOLO A PAROLE, MICA FA IL POLITICO DI PROFESSIONE! LAVORA E A CHI LAVORA TOCCA,AD OGNI SINGOLO TOCCA, IL LAVORO,I DIRITTI, TOCCA IL POTERE, DA QUI E DA ORA: NO ALLA DEMOCRAZIA DELLA DELEGA ! LA DEMOCRAZIA CONSILIARE NON PREVEDE POLITICI PROFESSIONISTI, NE' DI DESTRA, NE' DI CENTRO, NE' DI SINISTRA, NE' DI ESTREMA SINISTRA (LA CASTA DI DOMANI !). IL GOVERNO EUROPEO DEI SOVIET EGUALITARI E LIBERTARI NON E' FATTO DA POLITICI PROFESSIONISTI (DA CASTE) MA DA LAVORATORI: E' UN GOVERNO DI OPERAI,CONTADINI,DONNE,UOMINI,DEI SETTORI FONDAMENTALI, MA SENZA DELEGA SISTEMATICA: L'IPOTESI DEI POLITICI PROFESSIONISTI E' UN'ALTRA DELLE CAUSE DELLA DITTATURA SUL PROLETARIATO, UN'ALTRA FORMA DELLA DELEGA CHE HA BLOCCATO LA MARCIA DEI LAVORATORI E DEI POPOLI VERSO IL REGNO DELLA LIBERTA', VERSO LE TERRE E I CIELI DELL'UTOPIA DA QUI E DA ORA. LA GUIDA DA PARTE DEI POLITICI RIVOLUZIONARI DI PROFESSIONE SI E' RIVELATA UNA GUIDA CIECA E SORDA E HA PORTATO ALLA SCONFITTA STORICA ISTITUZIONALE IL PROLETARIATO INDUSTRIALE, CHE NELLA SUA AUTONOMIA AVEVA PRODOTTO LA RIVOLUZIONE DEI SOVIET OPERAI, CONTADINI E DEI SOLDATI, RIVOLUZIOE DEI SOVIET SOFFOCATA DAI POLITICI RIVOLUZIONARI DI PROFESSIONE ! ED OGGI IL MOVIMENTO RIVOLUZIONARIO E' IN MEZZO AL GUADO E STA PASSANDO DAL RIFORMISMO RIVOLUZIONARIO ALLA PRASSI DELL'EGUALITARISMO E DEL LIBERTARISMO COL PROLETARIATO PRECARIO, ANCH'ESSO IN MEZZO AL GUADO (STA PASSANDO DALL'ESSERE CLASSE IN SE' A CLASSE PER SE') TRA L'IMPAZIENZA DI CHI TRA I RIVOLUZIONARI NON HA NE' COSCIENZA DI CLASSE NE' HA SENSO STORICO, MA SOLO BUONA VOLONTA' RIVOLUZIOANRIA: IL CHE SE E' UNA BUONA COSA, NON GIUSTIFICA PER NIENTE L'ESTREMISMO INFANTILE DI QUELLI CHE CHIAMANO IL POPOLO _''MASSA DI PECORNI''! DI QUELLI CHE FANNO LE MOSCHE COCCHIERE DEL POPOLO NON CAPENDO I PROCESSI STORICI, NON CAPENDO LA DIALETTICA TRA LE CLASSI.
No ai politici di professione, ma anche no al praticismo o al teoricismo: si ad una prassi scientifica del Proletaraito precario.
Post n°1956 pubblicato il 29 Giugno 2012 da poetamistico
Viviamo in un'epoca pre-rivoluzionaria: -------------------------------------------
LA MASSONIZZAZIONE
PRIMA DELLA SOCIETA' CIVILE
(CHIESE ISITUZIONALI,PARTITI,SINDACATI,MASSMEDIA)
POI DELLA SOCIETA' POLITICA
(DEI TRE POTERI A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE: LEGISLATIVO,ESECUTIVO E GIUDIZIARIO)
PRIMA IN ITALIA E POI IN TUTTA EUROPA
(DETERMINANDO,QUINDI, LA CREAZIONE DELLE STRUTTURE DELLA BCE,COMMISSIOE EUROPEA,CONSIGLIO EUROPEO, CINGHIA DI TRASMISIONE DEI NUOVI POTERI FORTI: IL BLOCCO STORICO GRANDI BANCHE-GRANDI INDUSTRIE- E GRANDE COMMERCIO)
QUESTA MASSONIZZAZIONE DEI POTERI NEL VECCHIO CONTINENTE HA PRODOTTO, DAL '92-'93,
LA CONTRO-RIVOLUZIONE LIBERAL-MODERATA CHE HA COMPORTATO PRIMA LA DEFENESTRAZIONE DELLA CLASSE DIRIGENTE LIBERAL-DEMOCRATICA POI LA CANCELLAZIONE DEL PATTO SOCIALE E POLITICO
(CHE HA CARATTERIZZATO IL COMPROMESSO TRA LE CLASSI VIGENTE FINO AGLI ANNI '80 IN EUROPA)
AD OPERA DEI GOVERNI SIA DI CENTRO SINITRA CHE DI CENTRO DESTRA
ED ADESSO DEI GOVERNI EUROPEI DI UNITA' NAZIONALE (GOVERNO ABC IN ITALIA).
LA DISTRUZIONE DELLE LIBERTA' CIVILI,SOCIALI E POLITICHE AI DANNI DELLA CLASSE LAVORATRICE VEDE CRESCERE ESPONENZIALMENTE IL DISTACCO TRA PAESE LEGALE E PAESE REALE DIVENTATO LA VARIABILE DIPENDENTE DELL'AVERE DEL POTERE DELL'OLIGARCHIA ECONOMICA,RELIGIOSA,SINDACALE,PARTITICA,MASSMEDIALE, ARTISTICA E TECNOCRATICA,
VEDE CESCERE ESPONENZIALMENTE LA RABBIA SOCIALE E POLITICA DEI POPOLI E DELLE MASSE PAUPERIZZATE E PRECARIZZATE EUROPEE, BLOCCATE ANCORA, PERO', NELLA LORO REAZIONE CONTRO IL FERREO NEO-LIBERISMO DELLA CLASSE AL COMANDO DA CONTRADDIZIONI INTERNE AL MOVIMENTO OPERAIO E POPOLARE COME
- IL RIFORMISMO LIBERALE,
- IL RIFORMISMO RIVOLUZIONANARIO,
- IL MIGLIORISMO,
- L'INTER-CLASSIMO RELIGIOSO (CATTOLICO,PROTESTANTE,ISLAMICO,
CONTRADDIZIONI CHE PERMETTONO ALLA BORGHESIA DI CONSERVARE ANCORA L'EGEMONIA DELLE SUE SOLUZIONI IN SENO AI POPOLI DEL VECCHIO CONTENENTE, CONTRADDIZIONI NON RISOLTE ALL'INTERNO DELLE CLASSI SFRUTTATE ED OPPRESSE E CHE LE PERMETTONO ANCORA DI RIMANERE CLASSE DIRIGENTE.
QUALI I COMPITI DEI RIVOLUZIONARI ALL'INTERNO DELLA NUOVA DIALETTICA TRA LE CLASSI NEL POST-SOCIALISMO, ALL'INTERNO DELLA CRISI STRATEGICA DEI RAPPORTI TRA BORGHESIA E PRELETARIATO SULLE SPONDE DEL MEDITERRANEO ? BISOGNA PRIMA CAPIRE LA DIALETTICA DELLA SITUAZIONE CONCRETA ALL'INTERNO DELLA SITUAZIONE STORICA, BISOGNA CAPIRE I PROCESSI STORICI E SOCIO-POLITICI. A. PROCESSO DELLA CONTRO-RIVOLUZIONE LIBERALMODERATA ----------------------------------------------------------------------- ........
PUO' UN RIVOLUZIONARIO PENSARE CHE IL POPOLO SIA UNA MASSA INERTE DI FRONTE ALLA MACELLERIA SOCIALE E POLITCA DELLA CLASSE DOMINANTE ?
O IL MARXISTA IMPUTA A CONTRADDIZIONI STORICHE O ATTUALI IRRISOLTE, LA CAUSA DELL'IMBRIGLIAMENTO FUNZIONANTE AI DANNI DEL BLOCCO POPOLARE E S'IMPEGNA, AL FIANCO DEGLI SFRUTTATI ED EGLI OPPRESSI, A RISOLVERLE DIALETTICAMENTE, SENZA BUTTARE LA CROCE ADDOSSO AI POPOLI ED AI LAVORATORI EUROPEI, SENZA BUTTARE FANGO SULLE MASSE, COME FANNO SOLO I NEMICI DEL POPOLO ? E QUALI SONO LE CONTRADDIZIONI CONCRETE STORICHE E DELLA SITUAZIONE CONCRETA ATTUALE?
ANALIZZIAMO, DUNQUE, I PROCESSI STORICI IN ATTO:
B. PROCESSO DELLA CHIUSURA DEL CICLO STORICO ---------------------------------------------------------- DEL PROLETARIATO INDUSTRIALE, --------------------------------------- UN SOGGETTO STORICAMENTE RIFORMISTA (SUA LA PRASSI DELLA LOGICA DEI DUE TEMPI RIVOLUZIONARI: PRIMA IL SOCIALISMO E POI IL COMUNISMO, O ADDIRITTURA (in Occidente) PRIMA LE RIFORME DEMOCRATICHE E POI IL SOCIALISMO E POI IL COMUNISMO ! UN SOGGETTO STORICO (che con Marx e Lenin e Bakunin divenne da soggetto economico un soggetto politico) TRANSITATO DAL RIFORMISMO RIVOLUZIONARIO, - Stato socialista -, AL RIFORMISMO LIBERALE, -Stato sociale e diritto di rappresentanza partitica e sindacale -, PER FINIRE NEL MIGLIORISMO, - miglioramento delle soluzioni liberiste -, RINUNCIANDO, COSI, AD OGNI AUTONOMIA DI CLASSE.
INSOMMA IL PROLETARIATO INDUSTRIALE, DIFRONTE AI COMPITI RIVOLUZIONARI CHE GLI SI PRESENTANO NELLA FASE STORICA ATTUALE E' IMBRIGLIATO TRA
1. IL RIFORMISMO RIVOLUZIONARIO (di cui sono espressione IL PARTITO CARC ed il PCL di Morando,e similia, epigoni del terzointernazionalismo, eredi di questa prassi,in ritardo non solo nell'analisi, ma anche nel replicare il vecchio Linguaggio della classe al tramonto storico),
2. IL RIFORMISMO LIBERALE (di cui sono espressione la Sel di Vendola, la Federazione della sinistra di Ferrero e la Fion di Landini),
3. IL MIGLIORISMO (la tendenza dominante all'interno del vecchio movimento operaio, di cui sono espressione LA CGIL,LA CISL E LA UIL, MA ANCHE IL PD,PDL E LA LEGA):
UN SOGGETTO EGEMONIZZATO, DUNQUE, DA UNA ARISTOCRAZIA OPERAIA ED INTELLETTUALE CHE HA COMPLETAMENTE RINUNCIATO ALLA SUA AUTONOMIA DI CLASSE, UN SOGGETTO CHE HA PERSO, CON LA SUA PRATICA SOCIO-POLITICA NON ANTAGONISTA, O PSEUDO-ANTAGONISTA (perche' armato di una prassi,con le sue soluzioni attuali, sempre interna alla prassi borhese!) LA CAPACITA' DI ESSERE IL MOTORE DELLA TRASFORMAZIONE STORICA, DI ESSERE L'ORGANIZZATORE DI UAN VISIONE DEI RAPPORTI UMANI OPPOSTI ALLA VISIONE DEL MONDO DEI LADRI DI PLUS-POTERE E PLUS-LAVORO !
IL PROLETARIATO INDUSTRIALE, ALLORA, HA PERSO COMPLETAMENTE LA CAPACITA' DI ESSERE UNA CLASSE PER SE' !
HA PERSO SISTEMICAMENTE LA CAPACITA' DI AFFERMARE LA SUA EGEMONIA ALTRA NELLA RELAZIONE SOCIO-POLITICA, DI AFFERMARE:
a. SUOI VALORI (una sua visione del mondo)
b. UN SUO PROGRAMMA ANTAGONISTA NEL PRESENTE ALLE SOLUZIONI INTERNE ALLA LOGICA CAPITALISTICA (soluzioni espressione sempre e solo della logica della delega: economica,politica,culturale,massmediale,religiosa,tecnologica,artistica: una logica interna ai rapporti sociali e politici borghesi)
c. UNA SUA STRATEGIA CHE SIA PREPARAZIONE AD UNA RIVOLUZIONE PER IL COMANDO ATTRAVERSO LA RIVOLUZIONE DELL'EGEMONIA POST-GRAMSCIANA (UNA MATERIALIZZAZIONE, OGGETTIVIZZAZIONE, nelle coscienze,nelle menti,nei cuori,nella relazionalita',nei corpi, DELLE SOLUZIONI VISSUTE NEL QUOTIDIANO, - ERLEBNIS-, SPAZIOTEMPORALIZZAZIONE DI U NA CITTA' DELL'ESSERE PROLETARIO, DI UNA PRASSI ANTAGONISTA ALLA PRASSI BORHESE, SULLA SCIA DELLA RIVOLUZIONE DEI SOVIET EGUALITARI E LIBERTARI INDICATA DAL MOVIMENTO DI MAHNO:
UNA RIVOLUZIONE PER L'EGEMONIA COME PREPARAZIONE MINUZIOSA (SENZA PERDERSI NEL PUTCHISMO RVOLUZIONARIO ANTI-MASSE, O IN UN PERDENTE INSURREZIONALISMO)
DELLA RIVOLUZIONE PER IL COMANDO.
E' APPUNTO QUESTO IL PROBLEMA POSTO AL PROLETARIATO EUROPEO DALLA CONTRO-RIVOLUZIONE CLERICO MASSONICA, DALL'OLIGARCHICIZZAZIONE DELL'AVERE DEI POTERI DOPO MANI PULITE.
IL PROETARITO INDUSTRIALE PER LA SUA STORIA NON E' IN GRADO DI DARE RISPOSTE ANTAGONISTE TATTICHE E STRATEGICHE, NON HA LA SOGGETTIVITA' RICHIESTA DA UNA FASE PRERIVOLUZIOANRIA DA TRAFORMARE IN FASE RIVOLUZIONARIA CON UNA ADEGUATA TATTICA RIVOLUZIONARIA
IL META-PROBLEMA
(I COMPITI RIVOLUZIONARI),
IN QUESTA FASE STORICA E' PROPRIO QUESTO
(COMPITO RIVOLUZIONARIO A CUI IL CRESCENTE NUOVO SOGGETTO ANATAGONISTA, IL NEO-PROLETARIATO E' CHIAMATO A RISPONDERE): ORGANIZZARE UNA RIVOLUZIONE PER L'EGEMONIA DELLE SOLUZIONI NEL QUOTOTIDIANO DEL PROLETARIATO PRECARIO E DEL SUO BLOCCO STORICO PAUPERIZZATO E PRECARIZZATO PER UNIRE LE FORZE PER RISOLVERE IL PROBLEMA DEL POTERE ------------------------------------------------ NELLA SOCIETA' EUROPEA ALL'INIZIO DEL TERZO MILLENNIO. ----------------------------------------------------------------------
UN NUOVO ''CHE FARE RIVOLUZIONARIO'' A CUI IL PROLETARIATO INDUSTRIALE NON E' SOCIALMENTE E POLITICAMENTE, PER LA SUA STORIA E A CAUSA DELLA SUA LINEA SOCIO-POLITICA DEL ''SI SALVI CHI PUO' ''! IN GRADO DI DARE UNA SOLUZIONE, AVENDO PERSO,
PERCIO',
LA SUA CAPACITA' DI ESSERE EGEMONE
(PER LE SUE SOLUZIONI CORPORATIVE E MIGLIORISTE !)
ALL'INTERNO DEL SUO TRADIZIONALE BLOCCO STORICO.
C. PROCESSO DI CRESCITA DEL PROLETARIATO PRECARIO ----------------------------------------------------------------
INSOMMA, IL MOVIMENTO RIVOLUZIONARIO STA, NEL POST-SOCIALISMO, AD UN GUADO:
IL MOVIMENTO RIVOLUZIONARIO STA ATTRAVERSANDO IL PASSAGGIO DAL PROLETARIATO INDUTRIALE
(SOGGETTO RIFORMISTA RIVOLUZIONARIO: DELEGA SOCIALISTA)
AL PROLETARIATO PRECARIO (SOGGETTO COMUNARDO:
ESPRESSIONE DI UN MOVIMENTO REALE VERSO LE COMUNI DI MASSA, DOPO LA FALSIFICAZINE DELLA DELEGA RIVOLUZIONARIA). L'ESPERIMENTO STORICO DELL'IPOTESI SOCIALISTA NELLA CONCRETA RELAZIONE SOCIO-POLITICA HA DI-MOSTRATO TUTTA LA SUA INSUFFICIENZA RISOLUTIVA:
HA MOSTRATA LA SUA CONTRO-RIVOLUZIONAREITA': COME ERA STATO,GIA', IPOTIZZATO DAL MODELLO PREDITTIVO ANARCHICO.
LA PRATICA SOCIALE
(IL CRITERIO MARXISTA-LENINISTA ATTRAVERSO CUI VAGLIARE LA VALIDITA' DI UNA TEORIA!) HA DIMOSTRATO CHE LA SOLUZIONE DELLA DELEGA RIVOLUZIONARIA, IN TUTTI I CASI IN CUI E' STATA APPLICATA, NESSUNO ESCLUSO, HA CREATO UN NUOVO TIPO DI LADRO DI PLUS-POTERE E PLUS-LAVORO: LA BORGHESIA ROSSA, UNA NUOVA CASTA STORICA, ANZI UNA NUOVA FORMA DI FASCISMO, IL SOCIALFASCISMO (COME MAO DEFINIVA IL REGIME DEI BREZNEV). E' LA DELEGA RIVOLUZIONARIA CHE HA CREATO LA CASTA ROSSA CHE HA PROGRESSIVAMENTE REALIZZATO CONTRO IL PROLETARIATO INDUSTRIALE, CONTRO I SOVIET DI TUTTE LE RUSSIE E IN TUTTI I PAESI DELL'EST LA CONTRORIVOLUZIONE STALINIANA, SOFFOCANDO,COSI, LA RIVOLUZIONE DEI SOVIET:
LA PRATICA DI POTERE
(IL POTERE CORROMPE CHI CE L'HA!)
DELL'OLIGARCHIA PARTITICA COMUNISTA
HA CAMBIATO
(SECONDO LA LEGGE DELLA DIALETTICA DELLA TRASFORMAZIONE DELLA QUANTITA' NELLA QUALITA' E VICEVERSA)
LA NATURA DI CLASSE DEI MEMBRI DEL PARTITO TRASFORMANDO STALIN NELLO ZAR ROSSO E IL PARTITO COMUNISTA NELLA BORGHESIA ROSSA: I NUOVI LADRI DI PLUSPOTERE E PLUSLAVORO, LA NUOVA FORMA DI DITTATURA SUL PROLETARIATO!
ECCO L'ESITO DELLA LOTTA DI CLASSE NELLA STORIA DEI PAESI DELL'EST DAL 1924 (morte di Lenin) AL 1991 (scomparsa dell'Urss), L'ARCO DI TEMPO IN CUI LA PRATICA SOCIALE DEL PARTITO-STATO HA MATERIALIZZATO IL NUOVO MONSTRUM STORICO, LA NUOVA FACCIA DEL NEMICO DI CLASSE: LA BORGHESIA ROSSA. IL COMUNISMO E I COMUNISTI SONO STATI SPAZZATI VIA DALLA CONTRO-RIVOLUZIONE STALINIANA SOSTITUENDO CON I CONTRORIVOLUZIONARI I RIVOLUZIONANRI, RICHIUSI NEI GULAG STALINIANI O CONDANNATI A MORTE O ALLA GHETTIZAZIONE SOCIALE E POLITICA IN TUTTI I PAESI SOCIALISTI, NESSUNO ESCLUSO:
LA CONTRO-RIVOLUZIONE STALINIANA E' STATA, DUNQUE, LO STRUMENTO STORICO OGGETTIVO PER LA RESTAURAZIONE DELL'EGEMONIA E DEL COMANDO DELLA BORGHESIA (ROSSA) ALL'EGEMONIA E AL COMANDO DEL PROLETARIATO INDUSTRIALE COSTRINGENDO IL PROLETARIATO INDUSTRIALE AD INSORGERE CONTRO LA DITTATURA DEL SISTEMA DELLA DELEGA COMUNISTA, SPAZZANDO, COSI', VIA, LA SUA CRATURA DI UN TEMPO, LE ISTITUZIONI SOCIALISTE, TRASFORMATESI NEL SOCIALISMO REALE, NEI REGIMI ASSOLUTISTI STALINIANI, NEL NUOVO PADRONE DELL'AZIONE E DEL PENSIERO DELLE MASSE, SPAZZANDO VIA, PERCIO', IL COMUNISMO AUTORITARIO DELL'URSS E DEI REGIMI DELL'EST. SISTEMI NEI QUALI L'EGEMONIA E IL COMANDO ERA PASSATO DALLA RIVOLUZIONE ALLA CONTRO-RIVOLUZIONE BUROCRATICA. QUESTO, PERO', ERA PRECISAMENTE IL RISULTATO STORICO GIA' PREVISTO DAL MODELLO PREDITTIVO ANARCHICO:
LA PRASSI ANARCHICA CON BAKUNIN AVEVA GIA' ESPRESSO LA CONSAPEVOLEZZA DI CLASSE CHE LA DELEGA AL PARTITO, LA DELEGA ALLO STATO SOCIALISTA, LA DELEGA ALLA LOGICA DEI DUE TEMPI
AVREBBE PRODOTTO UNA DITTATURA SUL PROLETARIATO
ED I FATTI STORICI DANNO TRAGICAMENTE RAGIONE A QUESTA PREVISIONE SULLA DIALETTICA STORICA
(LA CUI LOGICA DI RAGIONAMENTO E' LA SEGUENTE:
SE A, ALLORA B, B, ALLORA A,
NON B, ALLORA NON A: MODUS TOLLENS),
E' IL FILO DI UNA VALUTAZIONE DIALETTICA, PER UN BILANCIO RIVOLUZIONARIO DELLA STORIA DELLA LOTTA DI CLASSE DEL MOVIMENTO OPERAIO SOCIALISTA! DIFATTI IL PARTITO COMUNISTA BOLSCEVICO INVITAVA A RAGIONARE COSI:
''SE APPLICHIAMO LA SOLUZIONE DELLA DELEGA RIVOLUZIONARIA AL PARTITO,ALLO STATO SOCIALISTA,ALLA LOGICA DEI DUE TEMPI, ALLORA ARRIVEREMO AL COMUNISMO''. QUALI, INVECE, SONO STATI I RISULTATI STORICI DELL'APPLICAZIONE DELL'IPOTESI DI SOLUZIONE SOCIALISTA ?
L'ESPERIMENTO STORICO HA DIMOSTRATO CHE LA PRATICA DELLA DELEGA RIVOLUZIONARIA
(AL PARTITO,ALLO STATO,ALLA LOGICA DEI DUE TEMPI)
INVECE DI PORTARE AL COMUNISMO, HA PORTATO AL CAPITALISMO DI STATO (COME LENIN CHIAMAVA LA SOCIETA' SOCIALISTA!), AD UNA ABISSALE DIS-UGUAGLIANZA SOCALE E POLITICA TRA GOVERNATI E GOVERNANTI, TRA PAESE REALE E PAESE LEGALE, TANTO CHE I POPOLI DELL'EST HANNO DUVUTO ABBATTERE LE ISTITUZIONI DEI NUOVI LADRI DI PLUS-POTERE E PLUS-LAVORO. ALLORA, CONTINUANDO IL RAGIONAMENETO IPOTETICO DEDUTTIVO DIALETTICO, CONFRONTANDO, OSSIA, I RISULTATI OTTENUTI
(CAPITALISMO ROSSO: GERARCHIA SOCIALE E POLITICA DI TIPO NUOVO)
CON I RISULTATI ATTESI
(COMUNISMO),
SI DOVEVA E SI DEVE CONCLUDERE, AVENDO A CUORE LA RIVOLUZIONE, IL REGNO DELLA LIBERTA'. GLI INTERESSI DELLE MASSE
(PRIGIONIERE DI UN NUOVO POTERE STORICAMENTE SCONOSCIUTO, PRODOTTO DELLA BORGHESIA SOGGETTIVA!),
SE SI DIFENDE LA RIVOLUZIONE E NON LA PRATICA DELLE CASTE CHE L'IPOTESI SOCIALISTA ERA FALSA, E' FALSA !
DIFATTI E' STATA INVALIDATA, FALSIFICATA DALL'ESPERIMENTO STORICO, DAI FATTI STORICI, DALLA STORIA
(MA GLI EPIGONI DEL MOVIMENTO SOCIALISTA, COME TUTTI GLI ARISTOTELICI DELLA STORIA, CHE VEDONO L'ALBERO E NON LA FORESTA, NON LE TOTALITA' DIALETTICHE E I LORO PROCESSI,
USANDO ADHOCCHISMI, DANNO TORTO ALLA STORIA, ALLA PRATICA SOCIALE, E RAGIONE ALLA TEORIA SOCIALISTA E RIPROPONGONO PARI PARI LE SOLUZIONI DELLA DELEGA RIVOLUZIONARIA, MANCANDO DI SENSO STORICO E DI COSCEIZA DI CLASSE, IGNORANDO LE LEGGI DELLA DIALETTICA, PERCHE' TRA LE RAGIONI DELLE MASSE E LE RAGIONI DELLA CASTA APRTITICA DIFENDONO LE RAGIONI (DIFENDONO PURE GLI AGUZZUNI PARTITI COMUNISTI RESIDUI (PARTITO COMUNISTA CINESE, PARTITO COMUNISTA VIETNAMITA, PARTITO COMUNISTA DELLA COREA DEL NORD; DOVE IL POTERE E' EREDITARIO E IS TRASMETTE DA PADRI IN FIGLIO, COME TRA I SAIS SOCILAISTI ARABI, IN SIRIA PER ESEMPIO!): I NEO-BUROCRATI NON ''SENTONO'', NEL LORO ACCECANTE E REPLICANTE BUROCRATISMO, IL GRIDO DI AUTO-DETERMINAZIONE DEL PROLETARIATO INDUSTRIALE RUMENO CONTRO LO ZAR ROSSO CEAUSESCU:
''MAI PIU' IN GINOCCHIO DAVANTI AL PARTITO!''.
GLI EPIGONI DEL SOCIALISMO NON CONOSCONO IL SAPORE DELL'AUTO-DETERMINAZIONE CHE ATTRAVERSA TUTTI I POPOLI E I LAVORATORI NEL POST-SOCIALISMO,
NON ASCOLTANO LA RABBIA DEI POPOLI CONTRO TUTE LE CASTE: CONTRO I LADRI DI PLUSVALORE (LA CASTA ECONOMICA DEI BANCHIERI, DEGLI INDUSTRIALI, DEI GRANDI COMMERCIANTI),
CONTRO I LADRI DI PLUS-POTERE (I POLITICI DI PROFESSIONE: I PARLAMENTARI, GLI AMMINISTRATORI, I MINISTRI I GIUDICI DI PROFESSIONE, I MANAGERS, I MASSMEDIALI, I TECNOCRATI, GLI INTELLETTUALI ORGANICI ALL'AVERE AL POTERE):
CONTRO IL SISTEMA DELLA DELEGA: DELLA DELGA POLITICA, DELLA DELEGA ECONOMICA, DELLA DELEGA RELIGIOSA:
CONTRO L'ALLEANZA ALTARE-CAPITALE,
LIBERTICIDA,
GENOCIDA,
NATURICIDA.
I RIVOLUZIONARI SONO QUELLE DONNE E QUEGLI UOMINI INTERNI ALLO SPIRITO DELL'UTOPIA, ALLO SPIRITO DELLA VITA, ALLO SPIRITO DELL'ALTRUISMO E DEL COLLETTIVISMO ANARCO-COMUNISTA (NON ESTRANEO AL MAOISMO DELLE COMUNI, DELLA RIVOLUZIONE CULTURALE ANTI-CASTE CINESI, ALLA VOGLIA DI EGUALITARISMO E DI LIBERTARISMO CHE ATTRAVERSA LA STORIA ALL'INIZIO DEL TERZO MLLENNIO
Ma il processo della falsificazione storica della soluzione socialista ha innestato, dialetticamente un altro processo, dopo l'esaurimento della forza trasformatrice del movimento socialista:
IL PROCESSO DI RESTAURAZIONE DELL'EGEMONIA E DEL COMANDO DELLA BORGHESIA LIBERAL-MODERATA, SCONFITTA DALLA LOTTA DELLA RESISTENZA E DAL PROCESSO DI ALLEANZA TRA MOVIMENTO SOCIALISTA E BORGHESIA LIBERAL-DEMOCRATICA, CHE PRODUSSE, DAL SECONDO DOPOGUERRA, LO STATO SOCIALE E UNA CERTA RAPPRESENTANZA PARTITICA E SINDACALE DEGLI INTERESSI DEI LAVORATORI.
LA BORGHESIA LIBERAL-MODERATA ALLA CADUTA DELL'URSS E DEL SOCIALISMO REALE, UTILIZZANDO LA MASSONERIA E SOPRATUTTO IL VATICANO HA DAL '92-'93 MESSO IN ATTO
UNA CONTRORIVOLUZIONE LIBERAL-MODERATA,
PER CANCELLARE TUTTI GLI SPAZI CCIVILI, SOCIALI E POLITICI CONQUISTATI DALLE LOTTE DEL PROLETARIATO INDUSTRIALE, DAL MOVIMENTO DEGLI STUDENTI; DAL MOVIMENTO FEMMINISTA, DALLE LOTTE DI LIBERAZIONE DEI POPOLI, REALIZZANDO, NEL MONDO UN CO-GOVERNO MASSONICO CON GLI USA
(ALLEANZA ATRAVERSATA DALLA LOTTA TRA IMPERIALISMO AMERICANO PERDENTE E VINCENTE IMPERIALISMO EUROPEO, ALLEATO DEL FONDAMENTALISMO ISLAMICO E DELLA CINA, PER L'EGEMONIA E IL COMANDO NEL MONDO GLOBALIZZATO) REALIZZANDO IN EUROPA IL SACRO ROMANO IMPERO MASSONICO EUROPEO; LA DITTATURA DEI POTERI FORTI, LA DEMOCRAZIA DIRETTA DEI OVERNI DELLE BANCHE, UN SITEMA GEO-POLITICO E SOCIO-POLITICO EUROPEO AD EGEMONIA DELLA BORGHESIA FINANZIARIA VATICANA, FORTE ANCHE DEI SUOI APPARATI EGEMONICI PARTITICI,SINDACLI ED IDEOLOGICI DI DIMENSIONI EUROPEI, ANZI INTERCONTINENTALI
ATTRAVERSO LA MASSONIZZAZIONE DI TUTTA LA SOCIETA' POLITICA (TUTTO L'APPARATO DELLO STATO)
DI TUTTA LA SOCIETA CIVILE (TUTTI I PARTITI, -DI DESTRA,DI CENTRO E DI SINISTRA-, TUTTI I SINDACATI, - DI DESTRA,DI CENTRO E DI SENISTRA-, TUTTE LE CONFESSIONI RELIGIOSE E DELLE LORO ORANIZZAZIONI CAPILLARI,
TUTTI I MASSMEDIA, TUTTI MANAGERS PIU' IMPORTANTI)
RI-ORGANIZZANDO (LA SOCIETA' POLITICA E CIVILE EUROPEA) ATTORNO AD UN NUOVO BLOCCO STORICO POST NOVECENTESCO:
BLOCCO STORICO GRANDI BANCHE-GRANDI INDUSTRIE- GRANDE COMMERCIO, AD EGEMONIA DELLA BORHESIA FINANZIARIA,
SPAZZANDO VIA LO STATO SOCIALE E LE LIBERTA' POLITICHE CONQUISTATE DALLA RIVOLUZIOE D'OTTOBRE IN POI, ATTRAVERSO I GOVERNI DI CENTRO SINISTRA PRIMA E DI CENTRO DESTRA POI, ED OGGI ATTRAVERSO I GOVERNI DI UNITA' NAZIONALE (IN TALIA IL GOVERNO DEL CATTOLICO E MASSONE MONTI: MA QUESTO E' UN PROCESSO EUROPEO!).
DIFRONTE A QUESTA GIGANTESCA CONTRO-RIVOLUZZIONE CLERICO-MASSONICA, IL PROLETARIATO INDUSTRIALE,
(REDUCE DI UNA PRATICA DI RIFORMISMO RIVOLUZIONARIO; POI TRASFORMATASI IN PRATICA RIFORMISTA LIBERALE, SI PERDE OGGI IN UN PRATICA MIGLIORISTA, DI MIGLIRAMENTO DELLE SOLUZIONI LIBERISTE,
DI FRONTE, INVECE, AD UNA BORGHESIA UNITA E LIVELLO EUTOPEO (DIVISA SOLO SUL POPULISMO, MA NON SUL NEO-LIBERISMO),
IL PROLETARIATO INDUSTRIALE
NON RIESE AD ESSERE ALL'ALTEZZA DELLA REAZIONE RIVOLUZIONARIA RICHIESTA DALLA CONTRADDIZIONE ANTAGONISTA TRA BORGHESIA FINANZIARIA- LAVORATORI E POPOLI:
IL PROLETARIATO INDUSTRIALE NON RIESCE AD ESSERE L'ELEMENTO COAGULATORE DEL BLOCCO STORICO POPOLARE PAUPERIZZATO ED PRECARIZZATO, PERSO COM'E' NELLA DIFESA CORPORATIVA DEI SUOI INTERESSI DI ARISTOCAZIA OPERAIA;
MENTRE
IL NUOVO SOGGETTO ANATGONISTA, IL PROLETARIATO PRECARIO, IN NEO-PROLETARIATO.
E' ANCH'ESSO IN MEZZO AL GUADO
(E' UNA CLASSE IN SE', MA NON SA ANCORA ESSERE UNA CLASSE PER SE': NON SI E' ARMATO ANCORA DI UNA PRASSI CAPACE DI RISPONDERE AL NUOVO ''CHE FARE'' RIVOLUZIONARIO POST SOCILAISTA E NEOLIBERISTA,
UNA NUOVA PRASSI RIVOLUZIONARIA CAPACE DI TRASFORMARLO NELL'ELEMENTO EGEMONE DI UN NUOVO LBOCCO STORICO POPOLARE.
I RIVOLUZIONARI VIVONO QUESTA NUOVA STALINGRADO NEL MEZZO DI QUESTA NUOVA GUERRA DI CLASSE, TRA LE MACERIE DEL PASSATO RIVOLUZIONARIO, LE MACERIE SOCIALI E POLITICHE DEL PRESENTE,
E LA CRESCITA SOCIALE E POLITICA, QUANTITATIVA (PROCESSO DI FINANZIARIZZAZIONE DELL'ECONOMIA) E QUALITATIVA (PROCESO DI FINANZIARIZZAZIONE DELLA DEMOCRAZIA BORGHESE E DELLE CONTADDIZIONI ANTAGONISTE CHE GENERA!),
UN NEO-PROLETARIATO;
CHE NON PUO'ESSERE PIU' RIFORMISTA RIVOLUZIONARIO,
(PERCHE' LA SCELTA DELLA BORGHESIA E' NEGAZIONE DI OGNI COMPROMESSO SOCIALE E POLITICO),
NON PUO' ESSERE OGGETTIVAMENTE MIGLIORISTA,
(PERCHE'LA BORGHESIA EGEMONE MANCO IL POPULISMO ACCETTA),
E ALLORA LA RESISTENZA DEL PROLTARIATO PRECARIO
ALL'INTERNO DI QUESTA NUOVA DIALETTICA STORICA
SI CONSUMA
NELLA LENTA MATURAZIONE DI UNA SUA NUOVA PRASSI EGUALITARAIA E LIBERTARIA; DI UNA NUOVA ORGANIZZZIONE DEI SOVIET EGUALITARI E LIBERTARI EUROPEI, DI UN NUOVO FRONTE UNITO EGUALITARIO E LIBERTARIO TRA MASSE COMUNISTE, MASSE ANARCHICHE E RELIGIO RIVOLUZIONARIE.
NEL FUOCO DI QUESTA LOTTA DI CLASSE,
CHE VEDE IL PAUROSO DOSTACCO TRA PAESE REALE E PAESE LEGALE, CHE VEDE LA PROBABILE CRISI STRATEGICA DEL CAPITALISMO (DIPENDE DALL'ESITO DELLA LOTTA TRA L'EGEMONIA E IL COMANDO DELLE CLASSI!) CHE PONE IL PROBLEMA DEL POTERE NELLA SOCIETA' EUROPEA ALL'INIZIO DEL TERZO MILLENNIO L'IMPAZIENZA DELLA PICCOLA BORGHESIA RIVOLUZIOANRIA, IL SUO ESTREMISMO INFANTILE, DA UNA PARTE TACCIA IL POPOLO DI CODARDIA DALL'ALTRA PARTE PROPONE PERDENTI INSURREZINALISMI, QUANDO OGGI IL PROBLEMA E' PREAPARARE, IN QUESTA FASE PRE-RIVOLUZIONARIA,
PREPARARE LA RIVOLUZIONE DELL'EGEMONIA DEL PROLETARIATO PRECARIO SUL BLOCCO STORICO DEI PAUPERIZZATI E PRECARIZZATI ATTRAVERSO UN'AUTO-GESTIONE DELLA POLITICA, DELL'ECONOMIA, DELLA CULTURA, DELLA MASSMEDIALITA', DELLA TECNOLOGIA E DELL'ARTE DEL POPOLO,
ATTRAVERSO LA SOCIALIZZAZIONE DELLE COSE, DEI MESTIERE, DELLE PROFESSIONI E DEI POTERI,
PER UNIFICARE LE FORZE A LIVELLO EUROPEO, PER PORRE IL PROBLEMA DEL COMANDO NELLA NUOVA SOCIETA' EUROPEA.
E' QUESTA L'UNICA RISPOSTA VINCENTE, EFFICACE ED EFFICIENTE; CHE IL CRESCENTE PROLETARIATO PRECARIO PUO' ORGANIZZARE CONTRO LA FERREA INELUTTABILE
(VAE VICTIS!)
CONTRO-RIVOLUZIONE NEOLIBERISTA IN ATTO!
Post n°1955 pubblicato il 28 Giugno 2012 da poetamistico
La purezza d'animo ? E' un seme, che dobbiamo nutrire, pena l'angoscia. La serenita' di spirito ? E' un seme che dobbiamo nutrire, pena lo smarrimento. Il regno della calma dentro di noi ? E' un seme che dobbiamo nutrire, pena la tempesta attorno a noi. Il cielo dentro di noi ? E' un seme che dobbiamo nutrire, pena la deiezione, la nostra reificazione: «Troppo spesso siamo miglioriosti, assuefatti e intorpiditi dalla negatività che governa questo mondo e da cui ci facciamo tracciare l'orizzonte, i confini della nostra liberta', del nostro relazionarci, troppe volte siamo rassegnati ad una quotidianita' che non e' l'eccellenza per cui siamo stati creati, paghi di gabbie che altri ci hanno assegnato o ci vogliono assegnare, invece di scalare i cieli della vita, le montagne dell'esserci, invece di inseguire l'utopia, per cui siamo stati fatti, perche' la nostra esistenza e' impastata dei sogni che abbiamo vissuto o dai nostri sogni che abbiamo sepolti''. Conoscere la purezza dell'animo, la serenta' dello spirito, la calma sovrana dentro di noi, il cielo dentro di noi, le montagne e i vulcani dentro di noi,
la pienezza del nostro Io, dipende dala nostra relazione con l'Altro, il nostro inferno o il nostro paradiso: la causa del nostro samsara, la pesatura della nostra anima nell'istante, sta nella puntualita' del nostro appuntamento con lo Spirito della vita, della nostra offerta allo spazio-tempo per la liberta' di tutti.
Post n°1954 pubblicato il 28 Giugno 2012 da poetamistico
UN PROGRAMMA DI UNITA' RIVOLUZIONARIA! ------------------------------------------------------- AL DI LA' DELLE DIVERGENZE ... (TRA LA PRASSI PARTITICA,ANARCHICA E LA PRASSI RELIGIOSO-RIVOLUZIONARIA), LAVORIAMO ASSIEME PER COSTRUIRE, AL DI LA' DELLE RISPETTIVE ORGANIZZAZIONI (ORGANIZZAZIONE PARTITICA, O ORGANIZZAZIONE DEI SOVIET EGUALITARI E LIBERTARI DELLA PRASSI ANARCHICA E RELIGIOSO RIVOLUZIONARIA SOVIET MAKHNOVISTI) PER COSTRUIRE UN GOVERNO EUROPEO DEI SOVIET, UNA REPUBBLICA DEI CONSIGLI EUROPEA DEI PAUPERIZZATI E DEI PRECARIZZATI, PER LA GESTIONE DIRETTA DA PARTE DEI CONSIGLI - DELL'ECONOMIA (LA CONTRO-ECONOMIA) - DELLA POLITICA (LE CONTRO-ISTITUZIONI) - DELLA CULTURA (LA CONTRO-SCUOLA, LA CONTRO MASSMEDIALITA'), ESPRESSIONE DEL BLOCCO STORICO GRAMSCIANO DELLE MASSE COMUNISTE,ANARCHICHE E RELIGIOSO-RIVOLUZIONARIE. E' QUESTA LA PRASSI PER UNA RIVOLUZIONE PER L'EGEMONIA, PER CONQUISTARE IL CONSENSO POPOLARE ALLE SOLUZIONI PROLETARIE, ALLA RABBIA ANTICASTE DEL POPOLO, ANTI-LADRI DI PLUSPOTERE E PLUSLAVORO: LA PRASSI PER UNIFICARE LE FORZE PER RISOLVERE, NELL'EUROPA ALL'INIZIO DEL TERZO MILLENNIO, IL PROBLEMA DEL POTERE, DEL COMANDO, NELLA SOCIETA' SULLE SPONDE DEL MEDITERRANEO. MI SEMBRA UN BUON PROGRAMMA DI UNITA' TRA I RIVOLUZIONARI
Post n°1953 pubblicato il 28 Giugno 2012 da poetamistico
CONTRO GLI ESTREMISTI ----------------------------- CHE VOGLIONO INSEGNANRE AL PROLETARIATO ------------------------------------------------------- COME E QUANDO --------------------- FARE LA RIVOLUZIONE ! --------------------------
CONTRO GLI OPPORTUNISTI -------------------------------- CHE PARLANO DI POPOLO PECORONE ! -------------------------------------------- IL PROLETARIATO LE PALLE CE L'HA,
LO DIMOSTRA LA STORIA: STIAMO ATTRAVERSANDO
LA FASE DEL PASSAGGIO
DAL PROLETARIATO INDUSTRIALE
(IL SOGGETTO CHE CI HA DATO LA RIVOLUZINE DEI SOVIET, SOFFOCATA DALLA DELEGA RIVOLUZIOANRIA) AL PROLETARIATO PRECARIO, UN SOGGETTO OGGETTIVAMETE E SOGGETTIVSMENTE COMUNARDO, AGENTE DELLE COMUNI DI MASSA, DOPO IL FALLIMENTO STORICO DELLA SOLUZIONE DELLA DELEGA COMUNISTA E SOCALISTA, DELLA DELEGA AL PARTITO, DELLA DELEGA ALLO STATO, DELLA LOGICA DEI DUE TEMPI RIVOLUZIONARI. MA IL PROLETARIATO PRECARIO E' IN QUESTA FASE ANCORA UNA CLASSE IN SE'
(IL PRODOTTO DELLA FINANZIARIZZAZIONE DELL'ECONOMIA E DELLA DEMOCRAZIA LIBERALE, AD OPERA DEL BLOCCO STORICO GRANDI BANCHE,GRANDI INDUSTRIE,GRANDE COMMERCIO AD EGEMONIA DELLA BORHEZIA FINANZARIA, PREVALENTEMENTE VATICANA
(L'EUTROPA E' UNA REPUBBLICA PONTIFICIA: E' IL SACRO ROMANO IMPERO MASSONICO EUROPEO!),
IL PROLETARIATO PRECARIO E' IL PRODOTTO DELLA CANCELLAZIONE DEL COMPROMESSO STORICO TRA BORGHESIA INDUSTRIALE E PROLETARIATO INDUSTRIALE. ALLORA IL PRLETARIATO PRECRIO STA CRESCENDO QUANTITATIVAMNETE, MA STA CRESCENSO, ANCHE, QUALITATIVAMENTE,
STA RI-FONDANDO (STIAMO DAVANTI AD UN NUOVO ''CHE FARE RIVOLUZIOANRIO'') STA RIFONDANDO,OSSIA,
LA SUA PRASSI DI LIBERAZIONE,
DOPO LA FALSIFICAZIONE DELLA DELEGA PARTITICA,
DELLA DELA RIVOLUZIONARIA,
CHE INVECE DI PORTARCI AL COMUNISMO;
CI HA PORTATO AL CAPITALISMO DI STATO,
CI HA PORTATO ALLA DITTAURA SUL PROLETARIATO
IN TUTTI I CASI IN CUI LA DELEGA RIVOLUZIONARIA
E' STATA APPLICATA, (RIVELANDO COSI LA SUA CONTRO-RIVOLUZIONAREITA') TANTO CHE LO STESSO PROLETARIATO INDUSTRIALE E' STATO COSTRETTO AD ABBATTERE, CON LE BUONE E CON LE CATTIVE (LE RIVOLTE ANTI-STALINIANE) DALL'INTERNO
GLI STESSI REGIMI SOCIALISTI
CHE ESSA STESSO AVEVA CREATO,
CREDENDO DI ARRIVARE AL COMUNISMO
(INVECE AVEAVA ALLEVATO LA BORHESIA ROSSA,
UN NUOVO NEMICO DELLA CLASSE !). OGGI IL PROLETARIATO PRECARIO
STA MATURANDO NELLA DIALETTICA DELLE CONTRADIZIONI TRA LE CLASSI
LA SUA COSCIENZA DI CLASSE,
IL SUO ESSERE UNA CLASSE PER SE',
LOTTANDO CONTRO LA RESTAURAZIONE DEL PARTITISMO TRA LE SUE FILE
(PARTITISMO CHE HA RIVELATO, NEI FATTI STORICI, TUTTA LA SUA NATURA ANTI-RIVOLUZIONARIA),
SIA CONTRO IL RIFORMISMO VENDOLIANO
CHE CONTRO IL POPULISMO GRILLINO
CHE CONTRO L'IPER-LIBERISMO DEL GOVERNO ABC.
IL NEMICO E' LA GERARCHIA SOCIALE E POLITICA,
ANCHE LA GERARCHIA POLITICA, E QUINDI SOCIALE, ROSSA!
L'UBBIDIENZA
NON E' UNA VIRTU',
E' UN VIZIO:
CREA LE CASTE:
ECCO LA RIVOLUZIONE DEL PROLETARIATO PRECARIO
E',
NEL POST-SOCIALISMO,
EGUALITARIA E LIBERTARIA.
MA QUESTO PROCESSO
e GLI ALTRI PROCESSI A CUI HO ACCANNATO,
RICHIEDE
UN TEMPO DIALETTICO
(SENZA BISOGNO DI MOSCHE COCCHIERE!),
TEMPO PER LA RISOLUZIONE DELLE CONTRADDIZIONI
CHE LE MASSE STANNO VIVENDO,
GUARDANDOSI
NON SOLO DAI NEMICI ESTERNI,
MA DALLO STORICO NEMICO INTERNO:
LA DELEGA PARTITICA,
LA DELEGA AL ''NUOVO PRINCIPE''.
|
Inviato da: Wetter
il 01/08/2018 alle 10:05
Inviato da: Speed Test
il 01/08/2018 alle 10:05
Inviato da: Wetter
il 01/08/2018 alle 10:04
Inviato da: Pogoda
il 01/08/2018 alle 10:04
Inviato da: Test internetu
il 01/08/2018 alle 10:03