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Val Venosta: anche qui il fango tracima.
"Eravamo con il fango alla bocca" dicono i sopravvissuti alla tragedia avvenuta in val Venosta. Anche in questa zona d'Italia dove il paesaggio urbano è mantenuto rigorosamente in ordine, in una dimensione quasi asburgica, il fango la fa da protagonista. Nove vittime e ventotto feriti. E' quetso il bilancio della sciagura ferroviaria avvenuta nel Meranese: una frana di 400 metri cubi, causata dalla rottura di un impianto di irrigazione, ha investito in pieno, provocandone il deragliamento un treno regionale, molto utilizzato da studenti e pendolari. " Dal treno usciva gente piena di fango e i morti, immersi nella terra ormai solida, non erano più seduti ma distesi." In Val Venosta intanto, dove la tragedia è accaduta, quasi tutti hanno un morto da piangere, che sia un parente o un conoscente perché nei paesi si conoscono tutti. Tra le vittime Micaela Zoeschg, 34 anni: < Stava portando il latte per il suo bambino nato prematuro all'ospedale di Bolzano, ma non c'è l'ha fatta>
Ai curiosi che si fermano a guardare quel costone dall'altra parte dell'Adige, lo scenario che si presenta intanto è una discesa di fango viscido; un vagone ferroviario disteso sui binari, e un altro in bilico tra gli alberi e il fiume che è invece un ammasso di terra e ferraglia.