Le candide note suonano melodie misteriose,
giungono al gelido buio della notte
trascinando noi stessi in una realtà immaginaria.
Si chiudono gli occhi,
lasciamo che il cuore venga trasportato tra i silenziosi sentieri dell’animo,
in un vortice saturo di emozioni
e il nostro pensiero più inconscio viene guidato dalle stelle,
come un desiderio represso che cerca di emergere dalle macerie di un cuore malato.
E la favola ha inizio ascoltando il suono della notte,
il fruscio degli alberi e lo scrosciare della pioggia
che lieve rilassa lo spirito inquieto,
ci costruiamo un mondo incantato dove raggiungere la felicità eterna,
un universo parallelo in cui essere chi vogliamo,
là dove le emozioni più belle non potranno mai cessare.
Il nostro animo vibra di commoventi attimi perpetui,
e ci abbandoniamo alla vita per quei pochi istanti in cui la musica suona.
La musica è una legge morale, essa da un'anima all'universo, le ali al pensiero, uno slancio all'immaginazione, un fascino alla tristezza,
un impulso alla gaiezza e la vita a tutte le cose.
Essa è l'essenza di tutte le cose, essa è l'essenza dell'ordine ed eleva ciò che è buono,di cui essa è la forma invisibile, ma tuttavia splendente,appassionata ed eterna.
Platone
La musica comprende l’insieme delle arti alle quali presiedono le Muse.
Essa racchiude tutto quello che è necessario all’educazione dello spirito
Platone
Spesso la musica mi porta via come fa il mare. Sotto una
volta di bruma o in un vasto etere metto vela verso la mia pallida stella.
Petto in avanti e polmoni gonfi come vela scalo la cresta
dei flutti accavallati che la notte mi nasconde;
sento vibrare in me tutte le passioni d'un vascello che dolora,
il vento gagliardo, la tempesta e i suoi moti convulsi
sull'immenso abisso mi cullano. Altre volte, piatta bonaccia,
grande specchio della mia disperazione!
Charles Baudelaire
PRECISAZIONE
Molte persone mi chiedono quanti blog abbia,
la mia risposta è ''2''
Musica_x_te
Musica_x_voi.
tra l'altro sono anche collegati tra di loro.
Gli altri saranno di persone che come me amano la musica.
Un caro saluto, Fabio
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Domani - Marco Armani
Post n°685 pubblicato il 26 Ottobre 2014 da musica_x_te
Marco Armani (Bari, 14 giugno 1961) è un cantautore, musicista e arrangiatore italiano
Marco Armani (vero nome Marco Antonio Armenise) nasce a Bari il 14 giugno del 1961 nel quartiere "San Marcello".
Frequenta il Conservatorio N. Piccinni di Bari, diretto dal Maestro Nino Rota, e costituisce all'età di 14 anni il suo primo gruppo musicale chiamato "I Parsifal".
Inizia la carriera nel 1982 a Domenica In con il brano Domani.
Partecipa al Festival di Sanremo 1983 con È la vita (di Paolo e Marco A. Armenise), classificandosi al 10º posto. L'anno dopo è 2° nel girone Nuove Proposte con Solo con l'anima mia di Luca Carboni e Ron.
Nel 1985, sempre a Sanremo con Tu dimmi un cuore ce l'hai (di Paolo e Marco A. Armenise), ottiene un 11º posto, e sarà il brano di spicco della sua carriera.
Segue nel 1986 Uno sull'altro, scritta ancora insieme al fratello Paolo, che si piazza all'11º posto
Negli anni '80 ha prestato la voce per alcuni jingles di un famoso marchio di gelati.
Nel 1991 è uscito l'album Posso pensare a te?, con dieci brani scritti interamente da Marco stesso ed arrangiati insieme a Massimo Idà. La partecipazione al Cantagiro è dello stesso anno.
Nel 1994 prende parte per la quinta volta al Festival di Sanremo, presentando Esser duri, da lui scritto interamente sul piano della composizione musicale, mentre il testo è composto con la collaborazione artistica di Luca Carboni, brano che si classifica al 9º posto. Nello stesso anno Armani ha partecipato a Viva Napoli interpretando 'O surdato 'nnammurato (Aniello Califano - Enrico Cannio).
Del 1997 l'album 13 con i testi di Pasquale Panella.
Nel 2004 ha partecipato alla prima edizione del reality show Music Farm.
Alla fine del 2005 ha pubblicato il singolo Nessuna ragione, in duetto con Lighea.
Nel 2007, Armani ha pubblicato l'album Parlami d'amore, in cui ha reinterpretato 10 brani di Cesare Andrea Bixio, classici della canzone italiana che vanno da Parlami d'amore Mariù a Mamma.
Insegna canto in una nota scuola di Roma.
Guardare la corsa di quel treno che non so fermare il vento che le spinge verso l'est andare con qualcuno che ti possa amare... Per le vie si accendono i caffè Aspetterò quel treno Domani aspetta qui con me domani seguendo le nuvole ma se qualcuno è li con te io me ne andrò da solo. Suonare la musica + bella per ballare credendo di poterti accarezzare ma le ora passan lente senza te. Aspetterò quel treno e a costo di rompermi le mani ti trascinerò in un tramonto che non c'è ma se qualcuno è li con te. Io me ne andrò da solo.
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