E’ ardito per qualsiasi cantante affrontare il repertorio di Mina, e la maggior parte delle volte all’ascoltatore capita di rimanere deluso dal confronto con l’originale. Mina In Black invece trasporta in una dimensione completamente diversa da quella dell’easy listening al quale ci aveva abituati la nostra più grande cantante italiana.
Fin dalle prime note di Parole Parole, riarrangiata in chiave jazz sui sapienti fraseggi del trio Ciavarella, la maestria e la classe di Cheryl Porter ti rapiscono, ti inebriano; il suo soffermarsi sulle note, il vibrato, i toni bassi che riesce a raggiungere sono eccezionali.
Si prosegue con una stupenda versione di E se domani, con variazioni vocali e strumentali che riportano alle sonorità di Ella Fitzgerald e Sarah Vaughan. La limpida voce di Cheryl è allo stesso tempo suadente e impetuosa, si inerpica in prodigiosi virtuosismi per poi tornare discreta, sommessa, a tratti una preghiera.
In Naima la cantante, con umiltà, ringrazia in inglese la "tigre di Cremona" per aver dato vita a così belle canzoni, e le dedica il CD.
La versione di Insieme è sdrammatizzata e giocosa, come pure Tintarella di Luna, mentre la vera perla dell’album è Bugiardo e Incosciente: melodrammatica e teatrale, enfatizzata e intensa, la sofferenza nella voce si evolve e si dispiega nel finale.
L'album si conclude con una versione moderna di Se telefonando, con la digitazione dei numeri sul telefono e Cheryl che dice “Hello?”.
Il finale sfumato ci lascia in bocca il sapore del jazz mood.
Uno splendido omaggio fatto ad una grandissima artista da una altrettanto grande. Grazie Cheryl.
Inviato da: toorresa
il 25/03/2009 alle 08:57
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il 25/03/2009 alle 08:36
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il 25/03/2009 alle 05:45
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il 25/03/2009 alle 04:21