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Avventure universitarie

Post n°54 pubblicato il 14 Giugno 2006 da mylla6
Foto di mylla6

Lunedì 12 aprile ore 9.00. Il prof. fa l'appello. Situazione terribile, sono la 34esima!! Con garbo mi avvicino alla cattedra di legno e chiedo al prof di potermi esaminare quello stesso giorno, anche per ultima, l'importante che non mi faccia ritornare il giorno dopo. "Se lei hai difficoltà a tornare domani, può aspettare fino alle 14, quando farò la pausa, e le dirò se potrà sostenere l'esame...comunque non dovrebbero esserci problemi" queste le testuali parole del "carissimo" docente. Avendo udito tale risposta decido di aspettare fuori l'aula e rifugiarmi con alcuni amici presso un luogo di studio per ripassare insieme il programma. Tra scambi di opinioni e sfogliate di pagine si fanno le 14.00. Al che io mi avvicino nuovamente al prof per conoscere la sua decisione definitiva. "Non si preoccupi, posso tranquillamente esaminarla, solo che deve aspettare che interrogo gli altri ragazzi" mi dice. Felicissima di aver udito cotali parole prendo posto nell'aula e attendo il fatidico momento. Dopo aver passato tutto il pomeriggio a dondolarmi sulla sedia, a fare avanti indietro tra l'aula e il corridoio, a rispondere al telefono e dire ripetutamente "Ancora non ho fatto l'esame" si fanno le 18. 30 . Dopo aver interrogato l'ultima persona, mi accingo verso la cattedra, per ricordare al professore che anch'io dovevo fare l'esame. Quando, però, mi vede dice: "Senta, mi dispiace, ma io sono stanchissimo, non ce la faccio più". Io, rimango sbalordita, basita . "Ma che cosa sta facendo questo qui, è pazzo???" penso io "Che cavolo mi ha fatto aspettare a fare??" . Proprio in quel momento la mia mente si illumina: avevo saputo che un suo tesista (nonchè mio carissimo amico) alcuni giorni prima era andato da lui per chiedergli alcuni suggerimenti circa la sua tesi e parlando del più e del meno il prof gli disse che lunedì avrebbe finito prima gli esami perchè doveva vedere la partita dell'Italia. "O mio Dio questo qui mi sta mandando via per la partita??? Ma sono ancora le 18.30!!!" Distrutta nel corpo e amareggiata nello spirito ritorno a casa (alle 20.30 perchè come al solito trenitalia è tuttaltro che puntuale). Il giorno dopo, con le membra indolenzite e l'animo energico di un bradipo arrivo all'università alle 14.00 (l'ora in cui iniziano gli esami) e ricordo al prof che anche io devo sostenere l'esame. Che cosa fa lui, secondo voi?? Mi chiama per ultima!!!!! Aspetto lì ben 4 ore e 30 min: come il giorno prima attendo fino alle 18.30!!!   Quando il prof mi chiama mi dice: "Mi scusi, ma oggi sono particolarmente distratto!" "Distratto?? Vorrai dire rimbambito"....penso io.

Comunque l'esame è andato bene (almeno quello) solo che avrei preferito tornare a casa un pò prima, visto che anche qualla volta sono tornata alle 20.30.

 
 
 
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INFO


Un blog di: mylla6
Data di creazione: 24/11/2005
 


"Ella provava il desiderio di gettarsi il passato dietro le spalle, e, come diceva a se stessa, incominciare di nuovo. Questo desiderio in realtà non era frutto dell'occasione presente; era familiare come la pioggia che batteva sui vetri della finestra, e l'aveva condotta a ricominciare un gran numero di volte".

 
 
 

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