Creato da mynameisattila il 22/11/2006

My name is Attila

...e vorrei eliminare tutte queste erbacce schifose!

 

 

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Aiuto, sono di sinistrama mi hanno fatto diventare razzista

Post n°4 pubblicato il 08 Maggio 2007 da mynameisattila
 

"Gentile Augias, ho 49 anni, vivo a Roma, lavoro al Quirinale, ho
studiato, leggo buoni libri (credo e spero), mi interesso di politica,
leggo ogni giorno 2 quotidiani, guardo in tv Ballaro' e Matrix e voto a
sinistra, sono stato candidato municipale per la Lista Roma per
Veltroni. Cerco di insegnare alle mie figlie i valori della tolleranza
e della nonviolenza, dell'importanza dell'istruzione, delle buone
letture e dello studio, l'etica del lavoro e del sacrificio per
ottenere qualcosa di duraturo e vero nella vita. Lotto ogni giorno, al
loro fianco, contro la cultura del nulla e dell'apparire, contro i
Tronisti e le Veline e i Grandi Fratelli. Ma questo e' un altro
discorso e quindi torno subito a me ed alla mia richiesta di aiuto. A
49 anni sto diventando un grandissimo razzista e non riesco a
sopportarlo".


Comincia cosi' lo sfogo che un lettore, Claudio
Poverini e' la sua firma, ha affidato oggi ad una lettera aperta a "La
Repubblica" in cui scrive ancora: "Non c'e' stata una molla scatenante,
un atto di violenza compiuto verso di me o la mia famiglia o amici, ma
un continuo stillicidio di fatti letti, di violenza vista, di sicumera
da impunita', di moralita' calpestata, di identita' violata e
violentata, di fatti raccontati da persone sconosciute su un tram o una
metropolitana. Ad una signora anziana che ha tossito (forte e
ripetutamente) sul tram la giovane ragazza slava seduta davanti a lei
ha detto: 'Se sei malata devi scendere, vecchia!!'. Alle mie
rimostranze sia la ragazza che il suo accompagnatore hanno
semplicemente risposto: 'Tu che c.. o vuoi, fatti i c.. i tua', proprio
cosi' tua, alla romana".

Altri episodi su questo tenore sono
riportati nella lettera sfogo, in cui Caludio Poverini scrive ancora:
"Di fronte agli stupri che avvengono, troppo frequentemente, in varie
citta' italiane, mi chiedo: e se io stuprassi una giovane araba alla
Mecca o a Casablanca, se venissi preso dalla locale polizia a cosa
andrei incontro? E se a Bucarest, in metropolitana, avessi accoltellato
un giovane rumeno per una spinta ricevuta, che mi avrebbero fatto le
locali autorita'? Perche' devo essere sempre buono ed accogliente con i
nomadi, ahi tasto dolentissimo e pericolosissimo, quando questi rubano,
si ubriacano, violano la mia casa e la mia intimita', quando rovistano
nei cassonetti e buttano tutto fuori, quando mendicano con cattiveria e
violenza, quando bastonano le immigrate che non vogliono prostituirsi,
quando sbattono i bambini in strada o mandano i figli a scuola con i
pidocchi?".


"Perche' -scrive ancora Claudio Poverini- se
chiedo l'espulsione immediata dei clandestini violenti e ladri e
meretrici e protettori di meretrici vengo immediatamente accostato a
Eichmann? Perche' lo schieramento politico che mi rappresenta, se io
chiedo certezza delle pene e della detenzione, mi risponde con Mastella
che nomina direttore generale del Ministero di Grazia e Giustizia quel
Nuvoli Gianpaolo che, secoli fa ormai, ai tempi di Mani Pulite, ebbe a
dire di Borrelli 'se il procuratore fosse condotto alla forca sarei in
prima fila per assistere all'esecuzione'?".

"Perche' -aggiunge in
un latro passaggio- quando Fini, allora competitor di Rutelli a sindaco
di Roma, propose di spostare i campi nomadi fuori dal Gra di Roma,
tutti noi della sinistra (quindi me incluso ed in prima fila) gridammo
'tutti i fascisti fuori dal raccordo' ed ora, a piu' di quindici anni
di distanza, prevale l'idea del mio sindaco e del prefetto di compiere
in tutta fretta questa operazione smentendo cosi', sostanzialmente,
tutta la politica fin qui seguita dell'integrazione e dell'accoglienza
solidale?".


"Sta crescendo ogni giorno di piu'
l'intolleranza, sta montando l'odio per lo straniero e nessuno fa nulla
per spegnere queste pericolosissime braci" dice ancora il lettore che,
in un altro passaggio della sua lettera scrive: "non voglio lasciare
piu' il monopolio della legalita' alla destra e quindi non capisco,
perche' dare il voto locale agli immigrati, dopo 5 anni di permanenza
nel nostro Paese, quando in nessun grande Paese dell'Europa Occidentale
questo avviene".


"So benissimo, come tutti gli italiani, che
in Italia, ogni giorno, mille e piu' reati, anche odiosissimi, vengono
compiuti da miei connazionali, nessuno crede veramente che la sicurezza
venga messa a repentaglio solo dagli immigrati, non voglio e mi
opporro' con tutte le mie forze al dagli allo straniero. Ma voglio
legalita', voglio la cultura della legalita' in questo benedetto Paese,
voglio che chi sbaglia paghi" conclude Claudio Poverini.

Alleluia, la piazza "alta" di sinistra comincia a essere lambita dalle onde del degrado sociale italiano!


Accolgo con sollievo la notizia, visto che da anni il sottoscritto,
essendo più vicino alla "base" della piramide sociale, è stato
toccato dalla marea montante di illegalità causata, e sottolineo
causata, dall'ingresso incontrollato e, secondo i ns. lungimiranti
amministratori, incontrollabile di stranieri in Italia.
Sono dovuto "scappare" dalla città
in cui sono nato e ho vissuto per trentasei anni, Torino, perché la
vicinanza con Porta Palazzo ha degradato nel giro di due soli anni il
tessuto sociale di un ex quartiere operaio, trasformandolo in un luogo
frequentato da spacciatori e tossici, teatro di quotidiane violenze,
piccole e grandi ma tutte egualmente offensive.
Le mie svariate
denuncie e richieste di intervento delle cd. "Forze dell'Ordine" ebbero
l'unico risultato di farmi diventare un interlocutore scomodo per
agenti e funzionari di P.S., a loro volta messi in condizione di non
nuocere da Leggi ultragarantiste e partorite da persone della stessa
matrice culturale del sig. Poverini (io li chiamo semplicemente
INTELLIGHENTI).
Prima di trasformarmi in un giustiziere della
notte, o di finire accoltellato, ho SVENDUTO l'appartamento che mia madre mi aveva lasciato in
eredità e mi sono trasferito in una cittadina ancora non toccata da
queste dinamiche, ma non c'è dubbio che prima o poi la marea mi
raggiungerà anche qui!
La mia speranza è che gli INTELLIGHENTI
vengano presto a loro volta toccati dal problema, e per VICINANZA
riescano ad interessare la punta della piramide alle vicende che si
svolgono QUA SOTTO, dove stanno gli ITALIANI NORMALI CHE MUGUGNANO E NON
HANNO VOCE NE' RAPPRESENTANTI POLITICI, non rientrando in nessuna delle
seguenti categorie: omosessuali transessuali tangentisti corruttori
concussi concussori monopolisti lobbisti terzomondisti NoGlobal(isti)
ecc. (l'elenco non vuole essere esaustivo!).
ONDE, sollevatevi e
ricadete con fragore su coloro che hanno cercato con tutte le proprie forze di ignorarVi, mettete
alla prova la loro capacità di reagire alla Vostra furia devastatrice,
perché da questa capacità dipenderà il futuro della società
occidentale. La quale, giusta o ingiusta che sia , poteva continuare a
funzionare ancora qualche decennio!!


 

 
 
 
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