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Omosessualità e omofobia


 Omosessualità e omofobia
I padri della psicologia (Freud,Jung,Adler) consideravano l'omosessualità un disordine dello sviluppo. La parola omosessualità è stata tolta definitivamente dal Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali (DSM: Diagnostical and Statistical Manual of Mental Disorder:manuale dove psichiatri e psicologi possono trovare le linee guida con cui stabilire la presenza o meno di un disturbo mentale) già dal 1973.Una persona si definisce omosessuale quando prova sentimenti di innamoramento,desideri ed attrazione erotica nei confronti dello stesso sesso.Sul perchè e sul come si diventi omosessuale si é molto parlato e nonostante ciò,non esiste ancora uno studio scientifico,o un'ipotesi che possa,con assoluta certezza,spiegare il perchè una persona diventi omosessuale e l'altra eterosessuale.L'unica cosa di cui si è certi è che l'omosessualità non sia una malattia,ma semplicemente una variante normale della sessualità,ma nonostante ciò,le persone comuni continuano ad avere questo pregiudizio e gli omosessuali continuano ad essere vittima dell'omofobia.La società in cui la persona omosessuale vive,infatti,é ancora fortemente omofobica ed eterosessista e ciò influenza enormemente lo sviluppo individuale e conseguentemente il comportamento di gay e lesbiche.La persona omosessuale ,fin dall'adolescenza,sperimenta sensazioni di diversità e di sofferenza emotiva che la spingono all'isolamento sociale e che le impediscono di venire allo scoperto (coming out).Il termine omofobia (deriva dal greco = timore,paura) significa letteralmente "paura di persone dello stesso sesso" e più precisamente si usa per indicare l'intolleranza e i sentimenti negativi che le persone hanno nei confronti degli uomini e delle donne omosessuali.Essa può manifestarsi in modi molto diversi tra loro,dalla battuta su una persona gay che passa per la strada,alle offese verbali,fino a vere e proprie minacce o aggressioni fisiche.In seguito all'omofobia,ad esempio,alcuni eterosessuali, raccontano di sentirsi a disagio in presenza di persone gay,altre si mettono a ridere quando le incontrano per strada e altri ancora dicono di essere disgustati dai loro comportamenti,arrabbiati,o indignati.Anche la parola "frocio" può essere considerata come espressione di omofobia,perchè di solito vien usata con una connotazione negativa.
L'omofobia deriva dall'idea che siamo tutti eterosessuali e che è normale e sano scegliere un partner del sesso opposto (eterosessismo).L'omofobia interiorizzata indica l'insieme di sentimenti (rabbia,ansia,senso di colpa,ecc.) e atteggiamenti negativi verso caratteristiche omosessuali in se stessi e nelle altre persone.Il suo sviluppo è considerato,tuttavia,un processo normale nella vita di gay e lesbiche,in quanto è un'inevitabile conseguenza del fatto che tutti i bambini sono esposti a norme eterosessiste.Quasi tutte le persone omosessauli quindi,hanno sperimentato nel corso della propria crescita atteggiamenti ed emozioni negative verso la propria omosessualità.In alcuni casi,però,l'omofobia interiorizzta può causare un disagio tale da comportare lo sviluppo e il mantenimento di vere e proprie psicopatologie.Dalle ricerche scientifiche sull'argomento,infatti,risulta che gay,lesbiche e bisessuali presentino una più alta rilevanza di disturbi psichiatrici rispetto agli eterosessuali,tra cui:depressione,attacchi di panico,ansia generalizzata e tentativi di suicidio.Il mio punto di vista a riguardo:Ho molti amici omosessuali e da sempre sono i miei migliori amici e non li cambierei con nessun'altro al mondo.Ritengo gli omosessuali persone estremamente intelligenti e molto più creative e fantasiose degli etero.Mi batterò sempre affinchè acquistino i loro diritti come ogni persona "normale" che si rispetti....Ma alla fine cos'è la normalità?Siamo tutti normali ,ognuno nella sua diversità: che sia gay,etero,o bisex.