Cammino sul marciapiede mentre lacrime calde scorrono sulle mie guance…Il mio più grande amore mi ha lasciato ed il mio cuore non sopporta il dolore. La mia mente rifiuta questa cosa più grande di lei.Percorro la mia strada senza far caso a dove mi portano i piedi, quasi avessero vita propria. In un angolo del cervello si elabora un pensiero… Vorrei lasciare questo dolore fuori dal mio cuore, vorrei poter liberare la mia anima. Vorrei che quel maledetto si togliesse dalla mia mente e ancora vorrei un po’ di serenità…Innamorata…per l’eternità…condannata a sentire questo filo arroventato nel cuore…Ha scelto un’altra ed io devo vivere con la condanna di un uomo che non mi vuole nel cuore. Le parole fanno male, come rovi strofinati sulla pelle fragile…E come spine lasciano tracce sanguinanti nella mia anima…Non posso vivere senza lui un solo giorno, come potrò farlo per tutta la vita?Non posso vivere senza Lui…Meglio morire che una vita senza amore…Meglio farla finita il più presto possibile… I miei passi risuonano nella nebbia che avvolge ogni cosa; il parco mi appare in lontananza ed è proprio li che voglio andare…Pensare…In tranquillità…Mentre attraverso il ponte sopra al cimitero, la luce fioca dei lampioni a gas illumina la mia figura curva…repentinamente decido…mi butto… Rumori sommessi giungono alle mie orecchie ovattati dalla nebbia che mi impedisce di vedere da dove provengono…Sicuramente da sotto il ponte. Barboni…? In lontananza sento il rumore di una carrozza che passa sulla strada deserta.Senza più pensarci sollevo la lunga gonna, scavalco il parapetto e in un impeto di follia mi lancio nel vuoto sottostante. Aspetto con impazienza l’impatto con il suolo, il dolore e l’oblio…Cosa succede…? Due braccia forti e muscolose mi afferrano con forza e il mio volo prosegue nell’aria e nella notte buia…Chi ha osato interferire con la mia decisione di morire? Rivolgo gli occhi verso il volto del mio “salvatore” ed il sangue mi si gela nelle vene…Pupille rosse di fuoco mi guardano dalla penombra e la mia coscienza se ne và, colpita dall’inverosimile che hanno visto gli occhi…Freddo penetra nella carne ed il mio risveglio…No, non voglio svegliarmi…Non ora…Ma non posso rifiutare la realtà…Devo lasciare che i sensi affiorino e dolorosamente apro gli occhi. Quello che mi appare è un incubo meraviglioso…Un essere pallido, dagli occhi infuocati, mi osserva e dal pallore mortale del suo volto, si apre un sorriso, come una ferita sanguinante su carne morta…Avvicina la sua bocca alla mia, mi sfiora e sento il gelo delle sue labbra sulle mie…”Non morirai, non stanotte…mai……….” E mentre mi sussurra queste parole posa le labbra sul mio collo delicatamente. Il dolore è straziante. Penetra l’anima e la riduce in pezzi…Urlando, senza potermi muovere, sento la vita scorrere lentamente fuori da me…“Adesso sei mia per l’eternità…..” mentre il mio sangue rosso cola dalle sue labbra, per la seconda volta la mia mente sceglie l’oblio…..
PRIMA NOTTE - parte prima
Cammino sul marciapiede mentre lacrime calde scorrono sulle mie guance…Il mio più grande amore mi ha lasciato ed il mio cuore non sopporta il dolore. La mia mente rifiuta questa cosa più grande di lei.Percorro la mia strada senza far caso a dove mi portano i piedi, quasi avessero vita propria. In un angolo del cervello si elabora un pensiero… Vorrei lasciare questo dolore fuori dal mio cuore, vorrei poter liberare la mia anima. Vorrei che quel maledetto si togliesse dalla mia mente e ancora vorrei un po’ di serenità…Innamorata…per l’eternità…condannata a sentire questo filo arroventato nel cuore…Ha scelto un’altra ed io devo vivere con la condanna di un uomo che non mi vuole nel cuore. Le parole fanno male, come rovi strofinati sulla pelle fragile…E come spine lasciano tracce sanguinanti nella mia anima…Non posso vivere senza lui un solo giorno, come potrò farlo per tutta la vita?Non posso vivere senza Lui…Meglio morire che una vita senza amore…Meglio farla finita il più presto possibile… I miei passi risuonano nella nebbia che avvolge ogni cosa; il parco mi appare in lontananza ed è proprio li che voglio andare…Pensare…In tranquillità…Mentre attraverso il ponte sopra al cimitero, la luce fioca dei lampioni a gas illumina la mia figura curva…repentinamente decido…mi butto… Rumori sommessi giungono alle mie orecchie ovattati dalla nebbia che mi impedisce di vedere da dove provengono…Sicuramente da sotto il ponte. Barboni…? In lontananza sento il rumore di una carrozza che passa sulla strada deserta.Senza più pensarci sollevo la lunga gonna, scavalco il parapetto e in un impeto di follia mi lancio nel vuoto sottostante. Aspetto con impazienza l’impatto con il suolo, il dolore e l’oblio…Cosa succede…? Due braccia forti e muscolose mi afferrano con forza e il mio volo prosegue nell’aria e nella notte buia…Chi ha osato interferire con la mia decisione di morire? Rivolgo gli occhi verso il volto del mio “salvatore” ed il sangue mi si gela nelle vene…Pupille rosse di fuoco mi guardano dalla penombra e la mia coscienza se ne và, colpita dall’inverosimile che hanno visto gli occhi…Freddo penetra nella carne ed il mio risveglio…No, non voglio svegliarmi…Non ora…Ma non posso rifiutare la realtà…Devo lasciare che i sensi affiorino e dolorosamente apro gli occhi. Quello che mi appare è un incubo meraviglioso…Un essere pallido, dagli occhi infuocati, mi osserva e dal pallore mortale del suo volto, si apre un sorriso, come una ferita sanguinante su carne morta…Avvicina la sua bocca alla mia, mi sfiora e sento il gelo delle sue labbra sulle mie…”Non morirai, non stanotte…mai……….” E mentre mi sussurra queste parole posa le labbra sul mio collo delicatamente. Il dolore è straziante. Penetra l’anima e la riduce in pezzi…Urlando, senza potermi muovere, sento la vita scorrere lentamente fuori da me…“Adesso sei mia per l’eternità…..” mentre il mio sangue rosso cola dalle sue labbra, per la seconda volta la mia mente sceglie l’oblio…..