nero come la notte

PRIMA NOTTE - parte quarta


Stordimento, dolore, malinconia…Vendetta. Ottenerla, rinunciare alla vita…Errore o ultima possibilità…mentre nella testa i pensieri volano come uccelli impazziti, le mani fregano l’una contro l’altra in un ballo frenetico; passano e ripassano sul viso, sul collo e sulla ferita ancora dolorante. Sono veramente così cattiva da vendere la mia anima non so ancora a quale losco figuro? Si, lo devo fare…Devo far si che chi mi ha ridotto in questo stato paghi con la vita…La mia vita…La sua vita…E pensare che fino a ieri la mia voce faceva sognare ed applaudire le platee di mezz’Europa. Io primo soprano del teatro nazionale, ridotta ad uno straccio senz’arte…La mia arte…La mia voce…se n’è andata all’improvviso e mi ha lasciato vuota, un sacchetto di carta inutile abbandonato sul ciglio della strada. Quanto c’era di me nella mia voce? Tanto, tutto…Ora non ho più niente…Se non una sola cosa…Vendetta…Pagherà per il male che mi ha fatto, per avermi tolto la mia arte, per avermi annullata e per avermi distrutto per sempre la vita…Mi ha cercata, voluta, pretesa e lasciata in un angolo in disparte cercandomi solo quando faceva comodo a lui…Ed ora diverrò una creatura della notte…Un essere indefinito, sospeso tra la vita e la morte…un vampiro…            Mesi orsono la mia vita scorreva tra prove, rappresentazioni e successi quando la sventura volle che incontrassi Lui…Amore a prima vista?no…Ma passione, ossessione, travolgimento dei sensi…E la mia vita, come l’avevo conosciuta fin a quel momento fu finita. Ero persa nel suo sguardo, pensiero nel pensiero…E intanto l’alba nasce in un cuscino di nebbia e filtra tra le fessure delle assi che sbarrano le finestrelle della mia prigione…