Pensieri e parolacce

SUDORE

La luce rossa pervadeva tutto, sussurri ansiti e respiri. I blip della strumentazione ritmicamente indicavano l'andamento e la funzionalità al personale addetto. Tutto era regolato nei minimi termini, tutto tranne l'arrivo di Fenice. L'agente doveva trovarsi a quelle coordinate la notte prima ma il suo transponder non emetteva più il segnale. Il comandante del Tasksub 247 MAPLE era nervoso ma nessuna delle sue emozioni e dei sui dubbi trasparivano sul suo viso. Il comandante Masini era una maschera di cera e nemmeno la stanchezza si avvisava dai suoi lineamenti nella luce rossa che indicava una situazione di allerta prioritaria. Era sveglio da quasi 23 ore ed era determinato a rimanerlo finchè non fosse stata risolta quella situazione. Fenice era scomparsa dai satelliti. Le registrazioni del sistema SAT EuroCanad indicavano che il suo segnale si era interrotto due giorni prima, qualcosa era andato storto ma ora le procedure  lo obbligavano a rimanere in attesa tre giorni dalla data di raccolta. Il rischio era alto perchè se l'agente era stato catturato le probabilità di essere scoperti aumentavano tragicamente nonostante il sistema di occultamento.

Le bombe di profondità non avevano bisogno di sensori e se la Fratellanza avesse interrogato Fenice forse sarebbe riuscita a ricavare le coordinate anche se l'agente le aveva nascoste nel suo inconscio ed erano estraibili  solo con l'ipnosi anche autoindotta. Ma nulla di umano poteva resistere alle raffinate torture degli orientali per un tempo indefinito.