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URLO NELL'INFINITO
Post n°78 pubblicato il 04 Gennaio 2008 da tuttoscorredgl
Un vagito lontano si spense e alla velocità del lampo una cometa in un'altro universo sfrecciò velocissima verso un sole. L'impatto fu tremendo e il sole eruttò un fiotto di lava volteggiante, dal lato opposto mentre veniva sbalzato dal proprio asse. Poi il buio, un paio d'occhi castani con un taglio lievemente a mandorla si aprirono, e un filo di saliva scivolò dall'angolo destro della bocca. Un gorgoglio e un borborismo si sussegguirono in rapida successione come una coppia di amanti in un prato. Dolcemente un tovagliolo deterse la bava e lui alzò gli occhi su di lei vestita di bianco ed improvvisamente il membro gli divenne turgido e le gridò ripetutamente che voleva un bacio. Lei sorrise e gli passò una mano tra i capelli. I denti erano splendidamente regolari grandi e lucenti, e le labbra incornicavano di rosso quella splendida bocca come una cornice perfetta in un quadro di Van Gogh. Gli occhi si richiuserò e lui ripiombò volontariamente nel buio. Un urlo in sottofondo e un lampo di una supernova nell'infinito vuoto dello spazio. Nessuno lo sapeva ma Marco vedeva Dio, lo conosceva e poteva essere dovunque nel multiverso al suo fianco perchè Dio era tutto. Lui lo sapeva, conosceva il grande segreto del cosmo e dell'esistenza, ma nessun uomo mortale lo avrebbe mai saputo. Marco era affetto dalla sindrome di down e per lui perdersi sulle ali della mcreazione assieme alla suprema volontà era un normale sogno. Ogni volta che chiudeva gli occhi e lo desiderava poteva farne parte. L'infermiera lo bacio sulla fronte, Marco ebbe un orgasmo ed eiaculò. Molto lontano da lì un universò si generò in una bianca esplosione ... |
Inviato da: metrlor
il 24/12/2007 alle 15:22
Inviato da: cheguevaraeramorto
il 09/11/2007 alle 18:29
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il 15/10/2007 alle 12:25
Inviato da: tuttoscorredgl
il 03/10/2007 alle 16:34
Inviato da: metrlor
il 25/09/2007 alle 14:57