Un sabato sera, un'amica ti chiede di uscire. Acconsenti, pensando che forse è la volta buona per conoscere qualcuno di interessante.
Andate in un posto nuovo, che ha aperto da poco.
Fuori è pieno e ci mettete venti minuti per entrare. Una volta dentro, vi scatenate e iniziate a ballare.
Ragazzi si avvicinano e iniziano a parlarti. Ti ritrovi in mano un bicchiere di non so che, e te lo scoli tutto d'un fiato.
Ora hai la testa che gira, non capisci più niente, ma ti piace quella sensazione di leggerezza. Vuoi ancora da bere.
Intanto perdi la tua amica, che si è imboscata in un angolo con un tipo troppo alto per lei.
Poi, d'un tratto lo vedi. Capisci che è lui. In un attimo realizzi quello che è successo tra voi.
Rivedi te stessa piangere raggomitolata nel tuo letto. Vedi tutte le volte che ti sei fatta del male, pensando che se solo le cose fossero finite in un altro modo, ora non saresti qui, con la forbice in mano e delle ferite poco profonde sui polsi.
Pensi e ti disperi, chiedendoti se mai ti noterà, in mezzo a tutta quella gente.
In un attimo, tutto sparisce. I ragazzi. La musica, i barman. Tutto scompare e ci siete solo voi due.
Uno davanti all'altro.
Vorresti urlargli una parolaccia.
Apri la bocca per farlo, ma le gambe non ti reggono più e barcolli cercando un appiglio per non cadere.
Ti ritrovi distesa su un divanetto, con la tua amica accanto che ti passa un fazzoletto sul viso.
Ti chiede che è successo e perchè hai pianto.
Non ricordavi di aver pianto...
Ti alzi di scatto per cercarlo in mezzo alla folla. Non lo vedi e sali in piedi sul divanetto sperando di incrociare il suo sguardo...
Non lo vedi. Non scorgi più la sua testa in mezzo a tutte le altre.
Ancora tremante, raggiungi con la tua amica l'uscita del locale. Lei guida, mentre tu, distesa sul sedile posteriore, ti chiedi se lui era vero o se te lo sei immaginato...
Senti lentamente quella sensazione venire a galla dal profondo. Decidi che non tornerai a casa stanotte.
Preferisci rimanere sospesa qui. Dove il dolore ha un sapore dolce, come il due cockatil che hai bevuto quella sera...
No, non vuoi tornare alla realtà. Sai che ti farebbe troppo del male e tu stai diventando troppo fragile...
Ti tocchi le piccole croste sui polsi... Pensi alle medicine che hai nell'armadietto in bagno... Pensi che potresti morire qui, adesso, tanto il mondo non se ne accorgerà...
Vaffanculo... Vaffanculo... E' tutto quello che riesci a dire, mentre lentamente ti addormenti sul sedile posteriore della macchina...
Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 08:06
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il 25/03/2009 alle 06:36
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