Memorie

sarà il mio stesso desiderio, la tua felicità

Non cancello e non dimentico. Non sono una macchina da resettare. Cancella e dimentica tu se puoi. E che tu sia felice, si, sarà questo il mio desiderio quando vedrò cadere una stella. Forse la stessa che starai osservando tu.

non mettere in dubbio, cancella e dimentica, va avanti e sii felice.

"non è la prima volta che viene ferito, illuso, scartato, masticato sostituito e dimenticato" Tutto si riduce a questo ora. L'amore lascia il posto all'odio. E tutto il resto viene scacciato via come un temporale che lava via la sporcizia dall'asfalto. Forse è pìù semplice così. Sicuramente è giusto così. Solo io so che non ho scartato, masticato, sostituito e dimenticato. Le ferite quelle si, sono tutte colpa mia e mai mi perdonerò per questo. ...Sei il mio addio che metterò sempre in dubbio.

io penso più alla non morte, ai morti viventi, forse la morte in fine sarebbe una pace, la non morte è ripetere le stesse cose che ti hanno già ucciso più e più volte.

non è la prima volta che viene ferito, illuso, scartato, masticato sostituito e dimenticato. non è la prima volta eppure non ci si abitua mai all'abbandono. tutte le volte è una prima volta, tutte le volte fa male da morire. e tutte le volte lo sento chiedersi il perché, e perché la vita si diverta ad annientarlo molecola dopo molecola senza abbreviare il termine. forse è tanto sadica, forse ha uno strano concetto del bene e del male. e in fondo le persone come lui in un mondo del genere non hanno alcun senso di esistere. addio

L'Ineluttabile io lo chiamo Morte. E non è questo il caso: le tue parole sprizzano scintille. E sono sufficienti per osservare attraverso il buio... Ciao...

Parlare al telefono con lui è stata una calda carezza, come quando in riva al mare le onde ti sfiorano con delicatezza. È stato forte, come quando il vento ti scompiglia i capelli. È stato coinvolgente, come quando una risata improvvisa riempie di calore la stanza. È stato travolgente, come quando le lacrime ti segnano il viso mentre ascolti una canzone. È stato vero, come quando pensi di sognare e un pizzicotto ti riporta alla realtà. È stato assordante, come solo quei silenzi lunghi e pieni di malinconia possono essere. È stato doloroso, come quando capisci che quel filo invisibile si deve spezzare perchè non sei capace di fare diversamente. Essere amata da lui è stato il regalo più grande che la vita mi abbia fatto e so che lo rimpiangerò per tutta la vita. Lo porto nel cuore.

diciamo che sul blog io inciampo. grazie. ciao

A volte i ricordi, evocati e resi presenti dal sogno, sono come catene invisibili che ci legano al passato e se quel passato lo abbiamo già digerito abbondantemente, ci ritorna sullo stomaco e,impercettibilmente, ci riporta a soffrire le mancanze che si celano in noi,anche se mai ci è sembrato di averne. Un genitore, padre o madre che sia, non passa mai impunemente nel subconscio di un figlio.Ben tornato, se hai desiderato farlo... Ciao.