Creato da kooskon il 31/10/2012
Allegra gioia
|
Area personale
Tag
Cerca in questo Blog
Menu
Chi può scrivere sul blog
« Crisi: Guzzetti, servono... | Big Money: dalle azioni ... » |
ROMA (Reuters) - Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini ha minacciato oggi di chiedere al governo "misure straordinarie" per gestire la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nella Capitale, che da mesi sta cercando il sito dove aprire una nuova discarica, mentre dal primo gennaio chiuder il mega-impianto di Malagrotta.
In un comunicato diffuso oggi, il ministro - che gi nei mesi scorsi aveva paventato il rischio di un'emergenza rifiuti nella Capitale come quella registrata a Napoli negli ultimi anni - ha accusato Regione Lazio, Comune e Provincia di Roma di ostacolare le soluzioni proposte dal commissario di governo per la creazione di una nuova discarica.
Per Clini, a Roma "la raccolta differenziata è ancora a livelli molto bassi" e il pretrattamento dei rifiuti copre ancora meno del 75% del totale", nonostante la Commissione europea abbia aperto una procedura di infrazione contro l'Italia per lo sversamento nelle discariche di rifiuti non trattati.
Il ministro ha anche bocciato l'ipotesi di trasferire almeno una parte dei rifiuti all'estero, come avviene da qualche mese a Napoli, affermando che "potr essere considerata solo dopo aver definito il sistema integrato di misure che dovr essere adottato per allineare Roma agli standard europei, e solo dopo avere accertato la possibilit di utilizzare temporaneamente altri impianti disponibili in Italia".
Di qui dunque la minaccia. Il responsabile dell'Ambiente "non ritiene accettabile il rischio dell'assenza di gestione dei rifiuti della capitale d'Italia", e suggerir al governo di adottare "misure straordinarie non negoziabili con la Regione e le istituzioni locali, in linea con le direttive europee e le leggi nazionali, per la gestione del ciclo integrale dei rifiuti di Roma".
Il ministero punta da tempo ad avviare a Roma un piano che prevede di portare il riciclaggio al 50% entro il 2014, rispetto all'attuale 25% scarso, col contestuale recupero dei materiali.
In discarica, secondo il programma, finirebbe soltanto il 40% dei rifiuti trattati, portando la quota del compost al 15% e quella del "recupero energetico" - cioè i rifiuti che alimentano i termovalorizzatori - al 25%.
Ma resta il problema del nuovo sito dove trasportare i rifiuti trattati. Malagrotta, una delle discariche più grandi d'Europa, utilizzata da decenni, deve chiudere ufficialmente entro la fine dell'anno, dopo numerosi rinvii: è satura (contiene oltre 36 milioni di tonnellate di rifiuti) e da tempo al centro di un'inchiesta per inquinamento delle falde acquifere, nonché di un'azione legale della Commissione Ue.
Il commissario di governo per i Rifiuti, il prefetto Goffredo Sottile, ha individuato varie localit dove realizzare il nuovo impianto, trovando però l'opposizione degli enti locali, che contestano anche l'ultima scelta, quella di un vasto terreno a Monti dell'Ortaccio, che si trova vicino a Malagrotta e che appartiene al proprietario della storica discarica.
(Massimiliano Di Giorgio)
- Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
https://blog.libero.it/nalganas/trackback.php?msg=11682487
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun Trackback