Francoforte (Germania), 10 mag. (LaPresse) - "Gli indicatori disponibili per il primo trimestre restano coerenti con lo stabilizzarsi dell'attivit su un livello modesto". Così la Bce nel suo bolletino mensile a proposito della salute economica dell'eurozona. I segnali provenienti dalle ultime indagini congiunturali, segnala l'Eurotower, "mettono in luce un contesto caratterizzato da incertezza". Al tempo stesso, vi sono indicazioni del procedere della ripresa su scala mondiale. Su un orizzonte temporale più lungo, il Consiglio direttivo continua "ad attendersi che in corso d'anno l'economia dell'area dell'euro registri un graduale recupero, favorito dalla domanda estera, dai tassi di interesse a breve termine molto contenuti nell'area e da tutte le misure adottate per promuovere il buon funzionamento dell'economia dell'area". Vi è nondimeno, segnala Bce, "l'aspettativa che la dinamica di fondo della crescita continui a essere frenata dalle tensioni residue in alcuni mercati del debito sovrano dell'area dell'euro e dal loro impatto sulle condizioni di credito, nonché dal processo di aggiustamento dei bilanci nei settori finanziario e non finanziario e dall'elevata disoccupazione".
Il consiglio direttivo dell'Eurotower osserva che "in molti paesi si stanno realizzando progressi", soprattutto dal punto di vista del consolidamento fiscale, "tuttavia diversi governi devono porsi traguardi più ambiziosi". Secondo gli esperti della Bce "è interesse comune assicurare una situazione solida delle finanze pubbliche, stabilit finanziaria e competitivit in tutti i paesi dell'area dell'euro". Le aspettative dell'istituto centrale sull'inflazione nell'area dell'euro continuano a essere "saldamente ancorate in linea con l'obiettivo di mantenere i tassi di inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2 per cento nel medio periodo".
Secondo il Survey of Professional Forecasters (Spf) della Bce, ovvero un gruppo esperti di istituzioni finanziarie e non finanziarie con sede nell'Ue, interpellato tra 17 e 19 aprile scorsi, le aspettative di crescita del Pil in termini reali sono state riviste lievemente al ribasso (di 0,1 punti percentuali sui due orizzonti) e ora si collocano al -0,2 per cento per il 2012 e all'1 per cento per il 2013.