Creato da carlobattimelli il 30/06/2013
 

carlo battimelli

parlare e scrivere del "mondo"in lingua napoletana

 

 

iniziativa a Boogna

Post n°8 pubblicato il 09 Gennaio 2015 da carlobattimelli
 
Foto di carlobattimelli

 Ci uniamo al coro di solidarietà' che si sta alzando in queste ore a sostegno dei giornalisti, dei lavoratori e delle lavoratrici e dell'intera cittadinanza francese così profondamente colpiti dal vile attacco terroristico di ieri che ha causato 12 morti e molti feriti.

Ancora una volta viene duramente colpito il diritto all' informazione, alla libertà di espressione e di pensiero che stanno alla base della democrazia e del modello culturale, politico e sociale europeo.

In questo attentato hanno, tra gli altri, perso la vita alcuni noti giornalisti e disegnatori che hanno fatto della tolleranza e dell'integrazione tra culture e tra i popoli la base della loro attività artistica e professionale. Proprio questi principi, che sono anche i nostri, sono stati barbaramente colpiti con una azione terroristica sanguinosa che condanniamo e respingiamo duramente. Viene di nuovo proposta una idea di scontro e di conflitto frontale, nemica proprio di tutte quelle confessioni religiose che, in maniera arrogante e violenta, gli autori del gesto terroristico pretendono di rappresentare.

Rifiutiamo qualunque logica tesa a destabilizzare e dividere le nostre società, diffondendo violenza e incitando all'odio tra le diverse comunità.

Ciò che è accaduto ci riconsegna, se ce ne fosse stato ancora bisogno, la necessità di far sì che l'EUROPA esca dal silenzio e dalla colpevole rimozione di attenzione dell'ultimo periodo su tutti questi temi. L'aumento esponenziale della conflittualità e la diffusione di crisi endemiche nell'area del Mediterraneo e dell'intero Medio Oriente, a partire dallo storico conflitto mai risolto tra Israele e Palestina che continua a rimanere uno dei nodi sui quali bisogna continuare ad alzare la voce per una giusta ed equa soluzione, devono far sì che questi temi tornino al centro di una precisa agenda politica.

Venerdì 9 gennaio 2015 ore 17.30

presidio con fiaccolata in piazza Nettuno

per esprimere tutti insieme la nostra forte solidarietà alle vittime dell'attentato terroristico, contro ogni forma di violenza, per la libertà' di informazione, per la pace e la convivenza fra i popoli.

Promuovono l’iniziativa FNSI-ASER Emilia-Romagna, Cgil, Cisl, Uil, Anpi, Arci, Libera, Comunità Islamica di Bologna, Assopace Palestina, Emergency Bologna, Forum del Terzo Settore di Bologna.

Bologna, 8 gennaio 2015

 
 
 

la perpetua

Post n°7 pubblicato il 08 Gennaio 2015 da carlobattimelli
 
Foto di carlobattimelli

Fin dal suo primo presentarsi in politica, si rivela intera la badante per
antonomasia. Vedetela quando racconta in giro dei “partiti” che ha rifiutato;anche
se le solite male lingue dicono in giro che scomparsa la DC nessuno l’aveva più
corteggiata e che c’è voluto tutto il trasformismo del PD e le raccomandazioni di
fra D’Alema da Roma(di cui parleremo in seguito) per farla assumere come
badante (a quel tempo si diceva “perpetua” e noi utilizzeremo questo termine )di
don Bersan da Piacenza .Vedetela quando, volendo far parlare il povero don
Bersani che trema per le intimazioni ricevute da Renzje da Firenze, riempie il bicchiere
del padrone e lo tiene “in mano come se non volesse darlo che in premio della
confidenza che si faceva tanto aspettare”;o quando imperatoria e monumentale si
mette “ritta dinanzi a lui, con le mani arrovesciate sui fianchi, e le gomita
appuntate davanti, guardando fisso, quasi volesse succhiargli dagli occhi il
segreto”; sentitela quando con trascendentale franchezza afferma “Lei sa bene che,
ogni volta che m’ha detto qualche cosa sinceramente, in confidenza, io non ho
mai…”; notate come è imponentemente pronta a proferire “un nuovo e più solenne
giuramento”. Tutto sembra contribuire a far di lei una creatura spassosa sì, ma
dalla quale diffidare. E invece, quando afferma al suo padrone, sia pure “con voce
commossa e da commuovere”, di essergli “sempre stata affezionata”, sa di non dire
tutta la verità. Quando dà il suo “povero parere”, lei serva del PD, colpisce nel
segno, e ce ne produrrà testimonianza niente meno che il Renzje in una delle
sue innumerevoli interviste al tg 1 Possiamo contemplarla sicuri intanto che i
termini contrari della sua natura non costituiscono in lei dei compromessi, ma
indicano perchè lei piccola individualità politica ha un tal ruolo nella vicenda
politica italiana Si veda l’accorta e saccente Perpetua, quando casca nella rete che
Renzje Traffichino da Firenze le tende per farla cantare alla festa dell’Unità. Ci
casca facilmente, ci vuol cascare perché il bisogno di certe ciarlate è in lei molto
esigente: ma come ci casca? Nei compromessi di bottega Perpetua pronunciava
certe parole “come si usa quando non si vuoi essere creduto” e di questa sua
impertinente astuzia non v’è più traccia nella stampa di partito Là, l’intera seconda
metà del dialogo era rimasta avvolta dall’ombra insidiosa di un grave giudizio:
“fedele ai suoi giuramenti non disse nulla positivamente, ma trovò un modo per
combinare il rigore dei suoi doveri colla voglia di parlare”. Nel testo
definitivo( non trascrivo per non annoiarvi), Perpetua dice quanto crede di poter
dire, e nella sua semplicioneria, l’intimo gusto di far vedere che sa, è più franco,
non ubbidiente ad un calcolo ma ad un intimo impulso di ciarlare. Il dialogo è
svolto dalla prima all’ultima parola, con appena qualche sospensione. C’è una
certa franchezza in questa figura di mezzo calibro. Però, nella precipitazione delle
sue parole, Perpetua è facile a compromettere non soltanto gli altri, ma persino la
sua assodata fama di politica vecchia maniera: se può gloriarsi d’aver dato a don
Bersani dei suggerimenti che poi lo stesso Nominato avallerà quando dice che il
suo padrone “non ci ha colpa dei guai combinati dal suo partito quando ha
governato;lei non era ancora entrata nella casa di don Bersani” e che “se pecca
ancora il sant’uomo è per troppa bonarietà”, pronuncia giudizi che non
troverebbero più un’approvazione superiore. Ma, poverina, a lei, chi non li
perdonerebbe questa sua imperizia? E, nonostante i suoi difetti, chi vorrebbe
negare ch’ella sia in essi sincera? Inavveduta sì, ma sempre pronta ad una sua
schietta generosità, è Perpetua: e qui appunto per impulso di generosità e di
schiettezza ella difende, anche troppo, il suo padrone. Infatti, dopo il
compromettente colloquio, come ricompare davanti al padrone che è stato gettato
in maggiore imbroglio? “con la faccia tosta, come se nulla fosse stato”; e quando il
misero l’accusa, lei si difende, non si “scusa” se mai si “conduole”. Condolersi: il
verbo che associa nel duolo lei e don Bersani è pieno di incomparabile efficacia;
ma non è soltanto purtroppo umoristico, è anche vero. Per tale verità, Perpetua non
è unicamente la figura caratteristica che si suol definire col nome di macchietta o
con altri del genere. Accanto alla burlevole-drammatica figura di don Bersani,
questa donna dai gravi difetti, in questo momento gli è vicina e che ne subisce in
parte le vicende, riesce ad emergere con una sua verità piccina ma in tutto
adeguata alla sua statura politica Meschina figura, ma che respira liberamente nel
mare dell’inciucio che prevale nella politica italiana :Forse più del suo padrone
legato a un mistero non acora da scoprire: come ha fatto a diventare segretario di
partito? , .A guardarla nell’assieme, Perpetua è una figura che può dare tristezza.
Destinata a far ridere nei singoli episodi, è di volta in volta scornata, e in tutta
l’esistenza sacrificata a fare da badante sempre a qualche avvizzito partito

Violentando Manzoni 

 
 
 

EROS (SAFFO in lingua napoletana)

Post n°6 pubblicato il 02 Luglio 2013 da carlobattimelli
 
Foto di carlobattimelli



Eros ha scumbinato a capa mia
comme lu viento ca a coppe la muntagna
vatte n'coppe a li querce.

Doce mamma, nun pozzo chiù filare la tela
dumata dint'o core dell'ammore pe 'nu guaglione
colpa della doce Afrudite.

Si arrivata, t' brammavo,
hai dato ristoro all'anema mia
appiciata e desiderio.








Eros ha scosso la mia mente



Eros ha scosso la mia mente-come il vento che giù dal monte-batte sulle querce.
Dolce madre, non posso più tessere la tela-domata nel cuore dall'amore di un giovane:-colpa della soave Afrodite.
Sei giunta, ti bramavo,-hai dato ristoro alla mia anima-bruciante di desiderio.

 


da:passione d'ammore
il mio libro.it
ebook:lulu.com

carlo battimelli

 
 
 

passioe d'ammore

Post n°5 pubblicato il 30 Giugno 2013 da carlobattimelli
 
Foto di carlobattimelli

Passione d'ammore

 

(Neruda,Alberti,Saffo,Merini)

in lingua napoletana

 

di

Carlo Battimelli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pablo neruda

 

 

 

 

 

 

 

sonetti scelti

 

I

Cuorpo e femmena, janche culline, cosce janche,

arresegnano a llu munno quanno t'abbanduni.

lu cuorpo mio di rude cuntadino ti scava

e fa nascere lu figlio dallu funno della terra.

 

Fuie sulo comme nu tunnel.  Da me fuievano l'aucielli

e dint'mme traseva la notte con la soja putente n'vasione.

Pe sopravvivere a me stesso t' furgiai comme n'arma,

comme freccia all'arco mije, comme petra pe la fionda mia.

 

Ma vene l'ora della vendetta, e t ammo.

Cuorpo e pelle, e muschio, e latte angiaruso e fermo.

Ah le coppe del seno!  Ah l'uocchi d'assenza!

Ah li rose del pube!  Ah la voce toja lenta e triste!

 

Cuorpo della femmena mia rumarrggio dint'a la grazzia toja

Arsura mia, mia ansia senza limite, mio cammino n'truppecuso!

Rivoli oscuri a ddo l'arsura eterna rummane ,

e la fatica rummane, e lu dulore

che nun furnesce maje

 

 

 

 
 
 

cartoline da Napoli

Post n°4 pubblicato il 30 Giugno 2013 da carlobattimelli
 


Cartoline da Napoli

 

 

 

poesie in lingua napoletana

 

 

di

 

Carlo Battimelli

 

 

 

 

 

Cierti vote

Nà sera è Primavera
Acqua che scenne malinconica
A’nù cielo strano
che s’è fatto vierno

Nà butteglia è vino e....nuje

Corre à capa commo è nuvole,
comme à stà tempesta strana
purtannece ricordi
e primmavere chine e sole
che guardavano...luntano

Chiove

Nà butteglia è vino
senza chiù suonne
che traspara
a luce è nà cannela

Piglia forza ò viento
Pà vulè stutà

 

 

 

 

 

 

 

Napoli centrale ore 22

 


Aret’è colonne de tabbullune’
ddà pubblicità
e l’urdemo profumo,
mis’là p’annasconner à consunzione
e stà città priggiuniera
a chi arriva,
e pà fa scordà a chi parte:
cartuni che addiventano matarazzi

Uommene,femmene e creature
N’fila
Attaccati l’uno all’ato
cu ò filo spinato dà miseria
che addiventa cù à paura
Omertà…………
..parteno ……………..pè murì

 

 

 
 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

carlomarcspeppe_randazzo2015falco1941LolieMiuvololowoscardellestelleGothMakeUpnunsepodiIrrequietaDlubopocarlobattimellibrucewill30idiamanteblu2017dimarogioslumil_0
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
Template creato da STELLINACADENTE20