IL NATALE DELLA SPERANZA La crisi economica mondiale come il punto di ripartenza per tutti noi Il Natale che la nostra società sta per celebrare sarà, sotto il profilo dei fasti e dei consumi, decisamente più dimesso a seguito dello stato di crisi in cui versa l'economia mondiale. Meno luci nelle strade, regali meno costosi quando non si può fare a meno di farli, tavole molto meno imbandite rispetto agli anni passati. Ma forse non tutti i mali vengono per nuocere. Noi esseri umani siamo strani, apprezziamo le cose quando non le abbiamo più a nostra disposizione. Della vita diamo tutto per scontato, dimenticandoci la nostra fragilità che può ucciderci in ogni momento. In poche parole, trascuriamo noi stessi, chi ci circonda, i nostri valori spirituali, per correre dietro al materiale, all'effimero, ignorando che questa rincorsa ci rende felici per un momento, e che più ce n'é e più ne vogliamo, perché ci rende soli e contemporaneamente ci aiuta a superare la solitudine. Ora che il materiale e l'effimero non sono più a nostra disposizione, siamo solo noi stessi ed i nostri problemi interiori che non possiamo più coprire. Se allora questo non c'è concesso, se non vogliamo continuare a soffrire, è giusto affrontarli, in primis analizzandoli. Ci renderemo così conto della grande ricchezza che ognuno ha dentro di noi, che non è paragonabile a nessuna materialità presente nel mondo, ma che abbiamo imparato a disprezzarla correndo indietro a valori per nulla alla sua altezza. Si tratta di un qualcosa di talmente abbondante che ce n'è per noi, ma anche per gli altri, anzi, più la distribuiamo agli altri, e più diventa abbondante per noi. Impariamo allora a sfruttare questa ricchezza. Diverremo ancora più felici di prima, perché dando tutti riceveremo tutti, non resteremo più soli, i nostri affanni interiori saranno solo un ricordo. Il 2009 vedrà al vertice della Casa Bianca in USA un uomo come Barack Obama che ha incentrato la sua campagna elettorale sul motto "Yes, We Can!" . Sì signori, si può fare, tutto è possibile quando si vuole fare, e gli statunitensi hanno saputo fare una volta e (forse) per tutte non guardando al colore della pelle, ma alla grandezza interiore di questo grande statista, scegliendolo come loro capo. "Yes, We Can!" allora anche per me, per noi, per tutti, si può fare anche per noi, sfruttando la nostra ricchezza interiore, donandola agli altri. Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo! | Maria Schizzo Presidente del Lions Club Napoli Mediterraneo | |
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