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Post N° 60

Post n°60 pubblicato il 11 Marzo 2008 da naracauli80

Il gruppo dei Bertas ha compiuto quarant'anni, 4 decenni cosi' diversi nei quali ha pero' avuto il pregio di vivere con piena coerenza il suo modo di accostarsi alla musica, di interpretarla e soprattutto di farla fruire. Merito di un’amicizia consolidata e della convinzione di affrontare con professionalita' e non con approssimazione progetti musicali che comunque fossero vicini anche alle radici della loro terra. Il battesimo su vinile nel 1967 con "Fatalita'" (brano destinato ad entrare di diritto nella storia della nostra musica leggera); l'anno successivo "Dondolo" una cover del gruppo americano Turtles, poi una serie di 45 giri. Nel 1972 la svolta; Antonio Costa (fondatore dei Bertas) sul testo di Antonio Strinna compone "Badde lontana". La registrazione su vinile avvenne soltanto due anni dopo. Il successo fu talmente profondo da ingenerare in molti la convinzione che appartenesse alla tradizione sarda, rispolverato ed adattato. Nel 1977 intendendo proseguire sulla strada di una musica più legata alla tradizione e quindi più interessati al mercato sardo, incidono "Pensende a tie", sempre di Costa - Strinna. Nel 1988 un nuovo lavoro destinato a consolidare la scelta segnata da "Badde lontana" e "Pensende a tie". Esce "Unu mundu bellissimu" dove i Bertas reinterpretano brani tipici della tradizione sarda (da "Tancas serradas a muru" a "A s'andira"; da "No potho reposare" a "Deus ti salvet Maria"). E' una scelta coraggiosa che testimonia del radicamento e della linfa incredibile che anche la tradizione sarda puo' offrire in altri contesti musicali, anche quelli, per così dire, meno colti ma strappati all'effimera superficialita' della canzonetta italiana. L'apparato cromosomico del fare musica dei Bertas e' oggi pienamente contrassegnato da questo gene indelebile. In "Amistade", disco registrato nel 1993, si riconferma la forza di una scelta espressiva che oggi, in tempi di forte attrazione per musiche esotiche e lontane, risulta appetibile anche ad un pubblico di non sardi. Nel disco ci sono nuove tracce che testimoniano della vitalita' compositiva ed espressiva del gruppo pur in assenza del binomio Costa - Strinna. C'e' sempre vivo un rock morbido, di dense atmosfere, intriso di richiami ai tenores con equilibrio ed una pulizia che esaltano le indiscusse capacita' di tutti i componenti del gruppo; c'e' una forte sottolineatura ai temi della solidarietà nei nuovi testi di Franco Castia. Ostinatamente convinti che il tramonto sia ancora lontano perchè i Bertas sono i più accesi assertori di quello che cantano. "Anche se le eta' sono tre, l'avvenire e' uno soltanto", dicono; e aggiungono: "Fino al giorno che avrai canzoni da cantare, la voce non si stanchi mai, la voce non ti manchi mai." I bertas attualmente sono impegnati nel progetto "Sa Missa"con la corale Luigi Canepa di Sassari dove  viene proposto un repertorio di musica sacra in sardo.

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Data di creazione: 12/09/2007
 

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