Creato da naturempatia il 06/09/2012

NATUREMPATIA

condivisione di consigli e ricerche sul benessere naturale

 

 

a volte ritornano

Post n°13 pubblicato il 08 Novembre 2012 da naturempatia
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A VOLTE RITORNANO……E’ LA CONSIDERAZIONE CHE SONO COSTRETTA A FARE NEL CONSTATARE IL RITORNO DI QUELL’INSOPPORTABILE FASTIDIO DOLOROSO AL GINOCCHIO , PRESENTATOSI DOPO 1 INCIDENTE SUL LAVORO(SOTTOVALUTATO DA ME E DALL’ INAIL) E RICOMPARSO DO 1 LUNGO SOPORE. L’INATTESO ED INSISTENTE DOLORE MI HA ALLARMATA E PRECIPITATA NEL VORTICE DELLE RICERCHE DI RIMEDI NATURALI SPECIFICI ED HO SCOPERTO CHE, COME AL SOLITO, MADRE NATURA PENSA PROPRIO A TUTTO. INFATTI.

Il dolore e la rigidità articolare che si sente è il risultato delle ossa che cominciano a entrare in contatto l'una con l'altra perchè la cartilagine e il liquido sinoviale si riducono. La buona notizia è che il corpo è perfettamente in grado di ricostruire la cartilagine e il liquido sinoviale, ma per farlo è necessario che vi sia una  corretta assunzione di grassi omega-3.I grassi omega-3 come l'olio di krill, sono una componente alimentare essenziale della quale il corpo ha bisogno per ridurre l'infiammazione, mentre la glucosamina può aiutare a ricostruire sia la cartilagine che il liquido sinoviale. La glucosamina e la condroitina (due prodotti animali commercializzati come integratori alimentari) possono contribuire ad alleviare i sintomi del dolore.Un modo per aumentare in maniera significativa i benefici della glucosamina e' la combinazione con grassi omega-3. Sembra che si ottenga maggior sollievo dal dolore, quando vengono usati insieme. Agli Omega-3 sono ampiamente riconosciute le specifiche proprietà anti-infiammatorie. 

La glucosamina è un precursore di glicosaminoglicani, che è un costituente importante della cartilagine articolare, e questo spiega perché possa aiutare a prevenire la degenerazione della cartilagine . Anche se spesso è sconsigliabile far ricorso ad integratori, gli omega-3, in combinazione con la glucosamina potrebbero essere utili per tanti pazienti. Detto questo, vi sono ancora altri integratori alimentari possono offrire un sollievo, soprattutto se assunti in combinazione fra di loro.

Opzioni naturali per alleviare il dolore
 I farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) e analgesici,  possono essere efficaci antidolorifici, ma è molto importante tener presente che, il loro regolare uso cronico  è associato ad una serie significativa di effetti collaterali molto gravi come danni ai reni e / o al fegato.

La Boswellia: Conosciuta anche come boswellin o "incenso indiano", questa erba indiana risulta particolarmente utile contro l'infiammazione e il dolore artritico associati. Per intervenire al fine di lenire i dolori reumatici, osteoarticolari e artritici, la medicina ayurvedica prevede deipreparati a base di boswellia che hanno la capacità di calmare l’infiammazione in tempi piuttosto rapidi. 

L'Acido ialuronico (HA): è un componente chiave della cartilagine ed ha la funzione di portare i nutrienti nelle cellule e trasferire dei rifiuti all'esterno.

L'Astaxantina: è uno dei più potenti antiossidanti lipofili finora scoperti ed è il pigmento carotenoide più abbondante. Si trova nei granchi, nei salmoni, nelle trote, nei gamberi e nell'olio di krill. Gli studi hanno accertato che può contribuire a sostenere la salute delle articolazioni e la loro mobilità.

La Membrana del guscio d'uovo: elastina, collagene e glicosaminoglicani sono tre nutrienti presenti nelle membrane dei gusci che possono contribuire a sostenere la stabilità e la flessibilità delle articolazioni, fornendo alle stesse, il materiale necessario per costruire la cartilagine.

Lo Zenzero: la radice ha proprietà anti-infiammatorie e offre sollievo al mal di stomaco. Lo zenzero fresco funziona bene immerso in acqua bollente come un tè o grattugiato nei contrifugati o succhi di verdura.

La Bromelina: è l'enzima, che si trova nell'ananas, ed è un antinfiammatorio naturale. Può anche essere assunto sotto forma di integratore.

Il Cetilico myristoleato (OCM): è un olio, che si trova nel pesce e nel burro, agisce come un "lubrificante comune" e come anti-infiammatorio.

L'enotera, il ribes e l'olio di borragine: contengono i grassi essenziali e l'acido gamma linolenico (GLA), che sono utili per il trattamento dei dolori artritici. E' utile, per molti assumerli come supplemento, in particolare se si lotta con la pelle secca in inverno. E' un forte indicatore della carenza di questi grassi. L'uso di supplementi GLA da olio di enotera è preferibile, ma l'olio di borragine contiene una maggiore concentrazione di GLA, il che significa che è sufficiente assumerne un minor numero di capsule, ed è meno costoso.

La crema Cayenna: Anche chiamato crema capsaicina, questa spezia viene ricavata da peperoncini secchi piccanti. Allevia il dolore mediante sottrazione nel corpo della sostanza P, un componente chimico delle cellule nervose che trasmettono segnali di dolore al cervello.

 

IL DOLORE MI HA ANCHE, FINALMENTE SPINTO A SOTTOPORMI AD 1 RISONANZA MAGNETICA CHE HA DATO RISULTATI POCO EDIFICANTI, MA CONFIDO NELLA MIA CAPACITA’ DI RIPRESA E NELLA  EFFICACIA DELLE CURE (SEMPRE E DECISAMENTE) NATURALI! BUONA SALUTE A TUTTI


 
 
 

il trillo pericoloso

Post n°12 pubblicato il 01 Novembre 2012 da naturempatia
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Lo ammetto: ho delle dipendenze resistenti alla mia volonta’ e quella che mi preoccupa di piu’ e’ sicuramente la dipendenza da telefonino. Sono anni  che dormo  piu’ con lui che con mio marito( e’ con me anche quando dormo fuori  o e’ fuori Sax  per lavoro), forte della certezza che, contrariamente al mio compagno, il telefonino riesce a vegliarmi per tutta la notte, senza cadere rovinosamente preda di Morfeo poco dopo la mazzanotte, il mio nokia mi segue anche in bagno. L’ansia che e’ sottesa alla pratica di tenerlo sempre acceso  e’ dovuta  al desiderio di esserci per qualsiasi necessita’ del mio “entourage” e il bisogno di sentirmi disponibile per  tutte le emergenze del mio papa’ anziano ed in 1 altro paese. Cio’ nonostante sono  preoccupata dai risultati delle ricerche sull’uso del cellulare e sull’incidenza che hanno sul cervello.

La notizia ha fatto in poche ore il giro del mondo. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha inserito i cellulari e in generale i campi elettromagnetici a radiofrequenza (wireless) nel “Gruppo 2B” che indica un possibile rischio cancerogeno sugli esseri umani. I telefoni cellulari e gli altri apparati wireless potrebbero essere, insomma, un fattore importante del notevole incremento di tumori cerebrali che si sta verificando negli ultimi anni in tutto il mondo. E a dirlo non sono, questa volta, singoli scienziati (alcuni ricercatori di livello internazionale lo sostengono da anni) ma la principale agenzia internazionale di ricerca sul cancro, legata all’Organizzazione Mondiale della Sanità. O meglio 31 scienziati di 14 Paesi riuniti appositamente dalla IARC per una settimana. Alla fine di questa full immersion il chairman del workshop IARC, Jonathan Samet, della University of Southern California, ha dichiarato che «le prove che si vanno accumulando siano ormai sufficienti a motivare l’inclusione delle radiofrequenze elettromagnetiche tra gli agenti classificati come 2B, cioè appunto come possibili cancerogeni».

Si tratta di una notizia destinata a suscitare accese discussioni e polemiche. Di una notizia attesa e auspicata da molti, temuta da altri. Come tutte le notizie che riguardano i rischi per la salute nostra e dei nostri figli, legati ad un inquinamento ambientale sempre più diffuso, e sempre più invisibile. La classificazione di “possibili cancerogeni” è stato dato in relazione all’incremento di rischio per due particolari tipi di tumore cerebrale: gliomi e neurinomi acustico. Al di là delle opinioni e delle chiacchiere più o meno fondate, basterebbe ricordare che la stessa IARC nelle sue definizioni conclude in questi termini: un agente può essere classificato come “possibile cancerogeno” anche in assenza di dati di carcinogenicità certa, sulla base di una forte evidenza di dati pertinenti e di meccanismi patogenetici plausibili. E molti dei ricercatori che ancora negano la plausibilità biologica dei rischi cancerogeni connessi alle cosiddette piccole dosi di radiazioni non ionizzanti (parte dei raggi ultravioletti, microonde, radiofrequenze, raggi infrarossi e raggi laser) e persino di quelle ionizzanti (quelle legate a decadimento radioattivo o a fissione nucleare) mostrano di non conoscere la recente letteratura scientifica che da almeno un decennio ha dimostrato come il maggior pericolo per miliardi di esseri umani derivi proprio dalla esposizione quotidiana a quantità minime, ma sempre più significative, di radiazioni ionizzanti e non-ionizzanti e di molecole xeno-biotiche che hanno, in ultima analisi lo stesso “bersaglio”: il DNA e le altre biomolecole complesse. Ecco perché il dibattito sui rischi di un aumento considerevole di tumori cerebrali da esposizione prolungata a cellulari e cordless (sarebbe importante sottolineare come questi ultimi siano almeno altrettanto pericolosi dei cellulari: dato trascurato da molti ricercatori) era in corso da almeno un decennio.

Non credo che riusciro’ a buttare nel cestino il mio cellulare(nonostante la consapevolezza dei rischi) ma sto iniziando ad impegnarmi per ridurne l’attaccamento morboso, consapevole che mio padre, ad esempio( che comunque vive con mia sorella) puo’ attendere il tempo di 1….minzione per contattarmi, senza che questo metta in pericolo la sua vita. Buona salute a tutti e al prossimo farmaco  consiglio

 
 
 

Rimedi d'autunno

Post n°11 pubblicato il 25 Ottobre 2012 da naturempatia
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Nonostante la temperatura non mi permetta di smettere di aprire le ante dell’armadio estivo, e’ sicuramente autunno ed io mi lascio accerchiare da quella invadente sensazione malinconica comune a molti in questo periodo dell’anno. Non so se dipenda dal minor numero di ore di luce o dal ricordo delle vacanze andate(piu’ che altro dal fatto che siano…. ANDATE) o piu’ semplicemente da componenti biochimiche (come dicono gli esperti). Forse e’ l’insieme di tutto questo ma quale che sia la sua eziologia, la sintomatologia e’ decisamente fastidiosa e merita almeno 1 piccolo sforzo difensivo. Sia chiaro, per 1 fanatica delle relazioni, quale sono, il primo rimedio naturale resta, sicuramente , l’immersione quotidiana nelle coccole degli amici o 1 sano aerosol di giovinadolescenza inalata in compagnia delle mie strepitose e venerate nipoti(anche se sempre piu’ avare di tempo per la zia!), ma c’e’ anche altro. La natura non smette di venirci in soccorso e propone diversi rimedi naturali per aiutare l’umore:

Gli zuccheri a contatto con la lingua stimolano il cervello a produrre serotonina, 1 neurotrasmettitore con effetto anti depressivo, e le beta-endorfine che regalano sensazione di benessere. Il cioccolato addirittura contiene feniletilamina che porta euforia e buon umore e che e' la stessa che fa "scintille" durante l'innamoramento

1. pasta, pane, riso e patate (carboidrati complessi): molto meglio dei dolci! Si assimilano più lentamente.


2. pesce: è ricco di acidi grassi omega 3 che sono associati a una minore incidenza di depressione (soprattutto merluzzo e orata)

3. frutta: avocado, ananas, arachidi, banana, kiwi, noci, prugne, agrumi

4. verdura: pomodori, melanzane, peperoni, cavolfiore, verdure verdi a foglia

5. fondamentale per il buonumore è anche un corretto apporto di triptofano, una sostanza che favorisce la produzione di serotonina nel cervello. È contenuto in molti alimenti come pappa reale, mandorle, spinaci, pollo, parmigiano, tonno e miele.

Altro cibo con effetti antidepressivi e molto positivi sul benessere della nostra salute è anche la carne magra ricca di selenio, vitamine B6 e B 12, ottimo il tacchino ricco di triptofano, aminoacido a base proteica importante per il nostro benessere e la nostra salute in generale.

Tra gli ingredienti con effetti antidepressivi c'è il TRIPTOFANO, il cibo che lo contiene è: i cereali e derivati, legumi secchi, frutta secca, verdure a foglia verde, banane , carne, pesce, latte , uova; questi alimenti sono molto utili nella dieta perché combattono la fame nervosa e perché ci permettono di mantenerci in salute; il benessere del nostro corpo viene mantenuto in alto dalla dieta.

La dopaminaè un'altra componente essenziale presente nel cibo con effetti antidepressivi svolge un ruolo importante nel regolare emozioni, affettività e coordinamento motorio, ecco che la salute ed il benessere sono attivi; sintetizzata a livello centrale partendo dalla tirosina che a sua volta si forma dalla fenilalanina.
Benessere e salute sono garantiti. Volendo avere una certa quantità di questa sostanza in circolazione dobbiamo mangiare molto cibo contenente questi effetti antidepressivi.

La serotonina invece è un neurotrasmettitore cerebrale prodotto dal snc aiuta a regolare sonno, dolore, assunzione di cibo, funzioni sessuali e temperatura corporea, ecco perché assumendo del cibo ricco di carboidrati si sta meglio e si hanno degli ottimi effetti antidepressivi, regalandoti una salute migliore ed una sensazione di benessere

Le vitamine sono un cibo essenziale per la salvaguardia della nostra salute, così come i sali minerali, si trovano in tutta la frutta e verdura fresca di stagione se potete preferite quella biologica. 

Le vitamine C ed E contrastano il declino cerebrale e hanno effetti antidepressivi, così come l'acido folico contenuto nei vegetali a foglia verde, fegato, legumi, uova, riso e arance, indispensabili per chi tiene a conservare la propria salute e d il proprio benessere.
Per avere anche effetti antidepressivi con il cibo si deve cercare di avere un'alimentazione ricca e variata a base di cereali integrali, latte preferibilmente di mandorle dolci, gamberetti, legumi, soia, noci, arachidi e cioccolato. Cibo importante per la presenza del magnesio.

magnesio, minerale fondamentale perché svolge molte azioni importanti, la salute ed il benessere psicofisico di una donna senza questo importante minerale da inserire quotidianamente nella propria dieta crea disturbi di carattere psicofisico.

Il magnesio partecipa alla sintesi di circa 300 enzimi è alla base del metabolismo di ciò contenente carboidrati e aminoacidi, interviene nei meccanismi di contrazione muscolare, inoltre permette di utilizzare le vitamine del gruppo B indispensabili per la salute del sistema nervoso, grazie alla presenza di questo minerale nella dieta il benessere è garantito anche per tutti gli effetti antidepressivi

 

Sono convinta che quando la malinconia di cui parlavo sopra e’ ben piu’ di 1 sensazione, non si debba fare a meno della farmacologia tradizionale ma, anche in quel caso,i rimedi naturali non debbono essere trascurati. Io continuero’ comunque a sottopormi a dosi massicce di amici, passeggiate, chiacchiere e…grattini, consapevole che anche (anzi soprattutto) questi siano rimedi naturali! Buona salute a tutti e al prossimo farmaconatura 

 

              

 

 

 
 
 

Abbracci....

Post n°10 pubblicato il 18 Ottobre 2012 da naturempatia
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Sono 1 dispensatrice di abbracci e chi frequenta abitualmente casa mia ha sicuramente incontrato 1 mio abbraccio  di saluto, sull’uscio di casa o di conforto sul mitico divano arancione o semplicemente di affetto, di gioia, di vicinanza, di solidarieta’, di approvazione….. insomma ci sono infinite occasioni per abbracciare chi ci circonda ed io ho avuto 1 maestra eccezionale per  questa pratica: mia madre. Ricordo di essere stata  accolta dalle sue braccia anche quando ero ormai cosi’ cresciuta da sembrare io la mamma  e viceversa. Smetteva solo quando (spesso) voleva esprimermi la sua disapprovazione. A volte per scherzo accettava di essere lei a sedersi sulle mie gambe  e a farsi accarezzare per poi alzarsi e ricordarmi che era lei la mamma. Credo di dovere a questa pratica familiare la mia sicurezza personale e quell’atteggiamento positivo con qui attraverso il quotidiano e chi lo condivide con me.  Ma pur conoscendo i benefici che mi derivano da questa consuetudine non sapevo che questo tipo di contatto fisico fosse oggetto di studio in piu’ parti del mondo. Sembra che quella sensazione di tenero calore e di benessere diffuso  che si ottiene  stringendo a se  1 altro individuo, abbia 1 incidenza benefica sulla nostra salute:

L’abbraccio è un gesto istintivo, una dimostrazione d’affetto spontanea che porta vantaggi sia fisici che psicologici. Questo gesto è il primo che sperimentiamo quando veniamo al mondo pochi minuti dopo la nascita, è un modo semplice e diretto utilizzato dalla madre per trasmettere al neonato protezione e calore umano. Nell’adulto l’abbraccio diventa una vera e propria terapia come evidenziano alcuni studi scientifici sia in Italia che all’estero. Mentre due persone si abbracciano avviene una specie di sincronizzazione celebrale, i tracciati elettroencefalografici che inizialmente sono diversi divengono via via analoghi fino a sovrapporsi ed armonizzarsi tra loro con ripercussioni positive sul benessere psicofisico delle persone. Un ulteriore studio compiuto a Los Angeles dal dottor Katz metterebbe in evidenza che abbracciarsi rafforza il sistema immunitario, combatte lo stress e lenisce le situazioni di panico. Per ottenere benefici quotidiani dagli abbracci e stimolare le endorfine (gli ormoni del benessere) ne servirebbero dai quattro ai dodici: la dose minima è sufficiente nei momenti tranquilli per mantenere la serenità mentre quella massima è necessaria per contrastare i periodi di stress, tensione o angoscia. Non tutti però sono capaci di far sentire i propri sentimenti tramite il contatto fisico, ecco che in Australia è stata lanciata una particolare iniziativa denominata ‘Free Hugs’ (abbracci liberi): le persone coinvolte si appendono al collo un cartello con questa scritta e si rendono disponibili ad offrire, a chi ne avesse bisogno, un abbraccio caldo e rassicurante. Da questa particolare idea sono cresciuti in tutto il mondo molteplici ‘movimenti degli abbracci’, anche in Italia nel sito www.abbracciliberi.it è possibile seguire le iniziative e vedere e sentire le testimonianze. Abbracci e coccole costano poco e danno risultati straordinari. Una ricerca condotta dall’Università di Birmingham ha evidenziato, studiando un campione di duemila neomamme, che l’aver ricevuto molte visite di parenti e amici nelle due settimane successive al parto avrebbe prodotto una drastica diminuzione delle depressioni post partum.

A differenza di mia madre che era prodiga di abbracci  quasi esclusivamente con i parenti  piu’ stretti e con le persone con cui svolgeva il suo volontariato, io sono meno selettiva e mi accorgo che la mia espansivita’ inizialmente lascia un certo sconcerto.  Fortunatamente questa  pratica  crea dipendenza e dopo 1 po sono i miei amici a chiedermi le sedute di………..coccoleterapia!  Buon farmabbraccio e buona salute a tutti!

 
 
 

dolce e piccante

Post n°9 pubblicato il 14 Ottobre 2012 da naturempatia
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Se, come me,siete avvolti dalla passione per il cioccolato, siete consapevoli di non potervi trovare nei pressi di 1 cioccolateria senza essere ammaliati dalle sue seducenti e variopinte vetrine. Io passo minuti interminabili ad osservare tutti i dettagli artistici in cui si producono i maestri cioccolatieri e quando(piu’ raramente) mi concedo di ENTRARE……vado in delirio! La tendenza degli ultimi anni e’ quella di coniugare il cacao con gli elementi piu’ insoliti e tra questi il PEPERONCINO. La prima volta che mi hanno proposto del cioccolato al peperoncino ho gridato all’anatema, poi, sfidata dallo scherno degli amici, ho provato e mi sono fatta conquistare. Ma oltre la bonta’ ho scoperto che con questo tipo di cioccolato vengono proposti insieme 2 veri produttori di benessere, infatti:

 

Le sostanze contenute nel cacao sono rappresentate da lipidi, glucidi e proteineoltre a minerali come il magnesio, potassio, calcio, fosforo, ferro e sodio. Molto importante la presenza di sostanze chimiche con proprietà benefiche per l'organismo umano come la caffeina, le serotonina, la tiramina e la feniletilamina. In ultimo è da annoverare la presenza nel cacao di alcune vitamine del gruppo B, in particolare la vitamina B3 che è presente in quantità discreta.

Innanzitutto è bene precisare che grazie al suo contenuto di sali minerali, vitamine e carboidrati il cacao è un alimento molto energetico e quindi consigliato a chi svolge attività sportiva ma anche a chi è nell'età dello sviluppo. il cioccolato fondente (quello amaro per intenderci) contiene una buona quantità di sostanze antiossidanti in grado di combattere i dannosi radicali liberi e rallentare il processo di invecchiamento delle cellule.
Secondo una recente ricerca condotta in Inghilterra basterebbe assumere  circa 20 grammi di cioccolato amaro al giorno per prolungare la lunghezza della vita.
La teobromina, presente nel cacao insieme alla caffeina, ha la proprietà di aumentare la concentrazione e la prontezza di riflessi, mentre la serotonina ha la capacità di "sostenere" il sistema nervoso in caso di depressione. Da notare che un altro componente del cacao, la tiramina, viene impiegata per la preparazione di  farmaci antidepressivi.
Tutti gli studi eseguiti sul cacao confermano che i maggiori benefici alla nostra salute sono apportati dal consumo di cioccolato fondente (naturalmente senza esagerare); infatti, solo nel cioccolato amaro, l'epicatechina, un flavonoide che conferisce il classico gusto amaro, mantiene inalterate le sue proprietà  antiossidanti.
Uno dei principali componenti del peperoncino rosso è la capsaicina, un principio attivo da cui dipendono parecchie proprietà benefiche attribuite al peperoncino;  le altre sostanze presenti sono la capsicina, la capsantina, diversi sali e oligoalimenti naturali, lecitina (contenuta in modo particolare nei semi), olio essenziale e flavonoidi. Importante ricordare la presenza nel peperoncino rosso della vtamina C, che, tra le sue altre funzioni, ha un ruolo importante nella difesa dalle infezioni.
Da non molto tempo, oltre che per motivi gastronomici, c'è un motivo in più per consumarlo; alcuni ricercatori giapponesi ed americani hanno scoperto che il peperoncino rosso potrebbe avere un ruolo importante nella prevenzione del tumore alla prostata. Da esperimenti condotti su cavie da laboratorio è emerso che i topi che assumevano capsaicina (principio attivo del peperoncino), sviluppavano masse tumorali ridotte dell'80% circa rispetto ai topi che non ne mangiavano.
L'uso regolare di peperoncino rosso, grazie alle sue proprietà antiossidanti, sembra inibire lo sviluppo di manifestazioni cancerose a livello di stomaco. Naturalmente il tutto deve ancora essere confermato da ulteriori studi e verifiche sull'uomo per poter affermare con certezza quanto sopra.
Particolarmente interessante l'effetto di regolarizzazione della circolazione sanguigna che il peperoncino rosso svolge nel corpo umano unito ad un effetto benefico in caso di infiammazioni. Se somministrata per via orale, la capsaicina sollecita una secrezione maggiore di enzimi digestivi favorendo appunto il processo digestivo. Sembra, inoltre, che il peperoncino, oltre a favorire la circolazione sanguigna, sia un efficace vasodilatatore, e renda elastici i capillari sanguigni; si è riscontrato che nelle regioni dove è diffuso il suo uso, malattie come gli infarti, l'arteriosclerosi e l'eccesso di colesterolo siano notevolmente limitate.
In ultimo pare che anche i capelli traggano beneficio dall'uso del peperoncino rosso; infatti una miglior circolazione sanguigna avrebbe effetti positivi anche sulla vita dei bulbi capilliferi. E' importante ricordare che come per tutti gli alimenti, non bisogna abusarne rischiando di tramutare un alimento da  salutare in dannoso per la nostra salute.

Il cacao io lo uso spesso anche miscelato in 1 tazza di orzo o caffe’ perche’ ne potenzia il gusto e l’efficacia, ed il peperoncino e’ 1 ospite abituale al mio desco, perche’ sono convinta che il loro uso abituale allunghi la vita e ne migliorano la qualita’. Buona salute a tutti ed al prossimo farmalimento.

 
 
 

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