ED ORA SONO QUI

Quando ho sentito questa notizia alla radio e alla lettura dell'articolo che ho riportato ho capito che stiamo proprio toccando il fondo. Non è possibile che persone delle quali i genitori si "fidano" sono così poco preparate e poco adatte al ruolo che ricoprono. Se un lavoro si svolge senza amore è meglio starsene a casa propria. I bambini meritano il massimo rispetto

Chissà quante maestre così "professionali" ci sono in giro sparse per l'Italia......l'insegnamento richiede doti che non tutti hanno.

Vergognoso, non dico altro. Come si fa a picchiare un bimbo di 8 mesi?

Un volo oltreanima per augurarti una dolcissima giornata ...Hengel

Quando mancano gli affetti il mondo sembra non esistere. Quando manca amore il mondo sembra essere spento. Quando manca l'Amore sembra di non esistere. Ma C'e sempre un motivo per tornare..un'amicizia, una speranza, un amore..o un semplice sorriso, magari un dolce ricordo. Non far passare troppo tempo, non lasciare che questo posto dove hai lasciato parte di te finisca nell'oblio dei sogni dimenticati, delle emozioni spente. Non farlo morire di solitudine. Perchè il cuore ha sempre bisogno di esser riscaldato. Con affetto, Alessandra.

Ciao, ma non scrivi nuovi post? come mai? mi piacciono i tuoi post... aspetto. Un bacio Cinzia

CIAO,MI CHIAMO LAURA,TI HO VISTA SUL MIO BLOG DI NATALE,SONO NAPOLETANA E SO CHE A SAN GRGORIO ARMENO C'E' UNA BELLISSIMA TRADIZIONE,MA LO LASCERO' PER ULTIMO,COSI' SARA' IL PRIMO,GRAZIE DELLA VISITA,LAURA

mmmm... i funghi m'aspettano, posso passare domani per una risposta articolata ? Concordo poco..... ciao !!

stare "a tu per tu" con se stessi, chiudere gli occhi, sentire il proprio cuore che batte, respirare a pieni polmoni e vivere di quei momenti non ha prezzo; si impara di più su di sé in quegli attimi che in una vita ancora, soprattutto se si lascia aperta l'anima e la si lascia vagare... tornano alla mente ricordi ed episodi di vita che si credevano dimenticati, ci si inebria con il profumo del proprio passato, con il pensiero di ciò che si è vissuto... e (se ti capita come succede a me) un sorriso compare sul tuo viso, indipendentemente dal fatto che il ricordo sia bello o brutto, positivo o negativo; si sorride principalmente perchè ci si accorge di essere "vivi" e di aver vissuto pienamente ogni istante della propria esistenza... è proprio con quel sorriso che stasera ti saluto e ti auguro una dolce serata. Alessandra. P.S. ma che fine hai fatto?

Nel vocabolario si legge, alla voce Virtuale: "Detto di tutto ciò che può avere, ma non ha, realizzazione o manifestazione concreta". Sicuramente è così, ma quando si usa questa parola si tende ad attribuirle un' accezione negativa. La virtualità è sinonimo di falsità, di irrealtà, di simulazione, di freddezza. Non si va ad indagare sui motivi che determinano la "mancata realizzazione o manifestazione concreta", come recita la definizione del vocabolario. I rapporti che si creano attraverso i blog si possono definire virtuali, se teniamo conto del fatto che non possiamo vedere l'uno il viso dell'altro, che della vita altrui sappiamo ben poco. Ma di tutto il resto che ne facciamo? Che ne facciamo di tutti quei momenti in cui è arrivata la parola giusta, di tutte quelle volte che qualcuno ha avuto la pazienza di ascoltare i nostri problemi, le nostre insicurezze, i nostri momenti di testardaggine? E quelle giornate nere in cui ci ha strappato un sorriso controvoglia, ha dato voce alle nostre parole che non volevamo pronunciare per qualsiasi motivo o ci ha sbattuto in faccia la realtà che non volevamo vedere? E cosa vogliamo dire di quei momenti in cui ci ha fatto una bella lavata di capo? Sapete una cosa? A me questa la virtualità non dispiace affatto! E se anche non può esserci, per ovvi motivi, un abbraccio o una pacca sulla spalla, non credo che possa considerarsi un legame meno importante di quello che può instaurarsi nella vita reale. A me nessuno ha mai detto le cose come stavano, mi ha fatto parlare, esprimere dubbi, insicurezze e aiutato ad arrivare alla fine di un ragionamento o mi ha preso in disparte per dirmi "Che diavolo stai facendo?". Qui invece è successo, ed anche più di una volta. Credo che ognuno di noi potrebbe raccontare esperienze toccanti, di vicinanze invisibili all'occhio, ma percepite intensamente dal Cuore, dove anche un Ti Voglio Bene è invisibile agli occhi, ma proviene dal profondo del Cuore. 1 saluto e alla prossima, Alessandra. P.S. ma che fine hai fatto!?