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L' inno di Mameli

Post n°6 pubblicato il 23 Aprile 2010 da ferna87
 

      L' inno italiano nasconde molti significati

                  sotto la spiegazione in breve            

 

                   Fratelli d'Italia,                      
l'Italia s'è desta, 
dell'elmo di Scipio
s'è cinta la testa. 

l'elmo di Scipio: L'Italia ha di nuovo sulla testa l'elmo di Scipio (Scipione l'Africano),

il generale romano che nel 202 avanti Cristo sconfisse a Zama (attuale Algeria)

il cartaginese Annibale. L'Italia è tornata a combattere.

 

Dov'è la Vittoria? 
Le porga la chioma, 
che schiava di Roma 
Iddio la creò. 

Le porga la chioma: La Vittoria sarà di Roma, cioè dell'Italia. Nell'antica Roma alle

schiave venivano tagliati i capelli. Così la Vittoria dovrà porgere la sua chioma perché

sia tagliata, perché la Vittoria è schiava di Roma che sarà appunto vincitrice.

 

Stringiamoci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamò. 
Stringiamoci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamò, sì! 

coorte: nell'esercito romano le legioni (cioè l'esercito), era diviso in molte coorti. Stringiamoci

a coorte significa quindi restiamo uniti fra noi combattenti che siamo pronti a morire per il nostro ideale.

 

Noi fummo da secoli 
calpesti, derisi, 
perché non siam popoli, 
perché siam divisi. 

calpesti: calpestati

 

Raccolgaci un'unica
bandiera, una speme: 
di fonderci insieme 
già l'ora suonò.
Stringiamoci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamò, sì! 

Raccolgaci: la lingua di Mameli è la lingua poetica dell'Ottocento. Questo raccolgaci in italiano moderno

sarebbe ci raccolga, un congiuntivo esortativo che assimila il pronome diretto. Il significato è: ci deve

raccogliere, tenere insieme.

una speme: altra parola letteraria e arcaica. Significa speranza. Non c'è però da stupirsi troppo se Mameli

usa queste parole. Nella lingua delle canzonette di musica leggera intorno al 1950, queste parole si trovano ancora.

fonderci insieme: negli anni di Goffredo Mameli l'Italia è ancora divisa in molti staterelli. Il testo dice

che è l'ora di fondersi, di raggiungere l'unità nazionale.

 

Uniamoci, uniamoci, 
l'unione e l'amore 
rivelano ai popoli 
le vie del Signore. 
Giuriamo far libero 
il suolo natio: 
uniti, per Dio, 
chi vincer ci può?
Stringiamoci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamò, sì! 

per Dio: doppia interpretazione possibile. Per Dio è un francesismo e quindi significa

"da Dio": se siamo uniti da Dio, per volere di Dio, nessuno potrà mai vincerci.
Certo è però che in italiano "per Dio" può essere anche una imprecazione, una

esclamazione piuttosto forte. Che avrà mai voluto intendere Goffredo Mameli?

Siccome aveva Vent'anni ci piace pensare che abbia voluto lui stesso giocare

sul doppio senso (in fondo i suoi rapporti con il Vaticano non erano buonissimi,

tant'è vero che è morto proprio a Roma dove combatteva per la Repubblica)

 

Dall'Alpe a Sicilia, 
Dovunque è Legnano; 

Dovunque è Legnano: ogni città italiana è Legnano, il luogo dove nel 1176 i

comuni lombardi sconfissero l'Imperatore tedesco Federico Barbarossa


Ogn'uom di Ferruccio 
Ha il core e la mano; 

Ferruccio: ogni uomo è come Francesco Ferrucci, l'uomo che nel 1530

difese Firenze dall'imperatore Carlo V.


I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla; 

Balilla: è il soprannome del bambino che con il lancio di una pietra nel

1746 diede inizio alla rivolta di Genova contro gli Austro-piemontesi

Il suon d'ogni squilla 
I Vespri suonò.
Stringiamoci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamò, sì! 

I Vespri: Nel 1282 i siciliani si ribellano ai francesi invasori una sera, all'ora del vespro.

La rivolta si è poi chiamata la rivolta dei Vespri siciliani

 

Son giunchi che piegano 
Le spade vendute;
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia

Le spade vendute: i soldati mercenari si piegano come giunchi e l'aquila,

simbolo dell'Austria, perde le penne.

E il sangue Polacco
Bevé col Cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamoci a coorte, 
siam pronti alla morte. 
Siam pronti alla morte, 
l'Italia chiamò, sì!

Il sangue polacco: L'Austria, alleata con la Russia (il cosacco), ha bevuto

il sangue Polacco, ha diviso e smembrato la Polonia. Ma quel sangue bevuto

avvelena il cuore degli oppressori

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