Se genitori e insegnanti si impegnano a far mangiare ai loro figli panini con hamburger e patatine fritte, magari annaffiati da una bella bibita dolce gassata, in cambio la loro scuola potrà ottenere attrezzature scolastiche. Sogno o son desto? No sta accadendo davvero. Una multinazionale ha promosso un concorso in cui ha invitato gli studenti a consumare i propri prodotti per accumulare punti per poi sperare di essere estratti per far guadagnare al proprio istituto il premio finale in attrezzature per la didattica e voilà molti insegnanti e genitori hanno aderito, direi abboccato, salvo piangere poi insieme lacrime da coccodrillo e raffazzonare in fretta un progetto che parli di sana alimentazione e di lotta contro l’obesità infantile. Il ministero informato cade dalle nuvole e minimizza: “ La polemica è ridicola e stanca”. Intanto L’ultimo rapporto Unicef, in collaborazione con L’Istat, non lascia dubbi: l’Italia è pienamente contagiata da quella che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito “silente epidemia globale”. L'Italia è ai primi posti in Europa per obesità, con il 20,9% di bimbi in sovrappeso e il 9,8% obeso. L’obesità è associata a una forte riduzione dell’aspettativa di vita e a un incremento di anni di vita passati in malattia. Sono peraltro noti sia i legami fra obesità e diabete mellito (altra epidemia già dilagante), sia con altre patologie, fra cui il rischio cardiovascolare: che aumenta anche per chi è stato obeso anche solamente durante il periodo adolescenziale. Meno noto è che in 2 casi su 3 un bambino in sovrappeso diverrà un adulto obeso: con conseguenze anche per il sistema sanitario. Penso sinceramente che non siano soltanto i figli a necessitare di una corretta educazione alimentare.
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