nessunoescluso

Per chi crede nella scuola

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
AWARD BRILLANTE

Premio ricevuto da ioxamicizia

che ringrazio

 
AWARD BRILLANTE

ricevuto da LorenaBianconi

che ringrazio

 

AWARD BRILLANTE

Premio ricevuto da vitaxme

che ringrazio

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 15
 

ULTIME VISITE AL BLOG

ioxamiciziaPROF.PIERPaoloPortocassetta2http99robbyb2antonio1951accatenazzocatapoScorpioncina71Vgwin1196christie_malryFanny_WilmotSoloDaisyStolen_words
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
 

 

« L'IMPORTANZA DEL PENSIE...LE COSE PIU' SEMPLICI »

LA CITTA' UGUALE

Post n°576 pubblicato il 06 Gennaio 2011 da PROF.PIER

La città uguale non è altro che la città, asettica e seriale, delle  ex periferie ormai divenute centro. Un modo di essere dell’edilizia e dell’urbanistica del consumo che sta colonizzando a poco a poco tutte le altre zone urbane,  tutte perfettamente funzionali alle logiche del  pil e del grande capitale.
In questi giorni ci ho camminato dentro. Ho attraversato tangenziali  e raccordi autostradali, ho superato sopraelevate e tunnel. Nel suo espandersi inarrestabile, la città uguale fa sì che gli spazi delle piazze e del verde siano costretti a soccombere per fare spazio alle grandi catene degli ipermercati, alle linee di spostamento veloce, ai grandi piazzali di accesso alle multisale agli immensi parcheggi.
Il paesaggio si fa uniforme e diventa comune a tutte le città, tanto da diventare la dimostrazione di come le scelte delle multinazionali abbia una ricaduta sulle nostre vite e possieda la capacità di creare ambienti in continua trasformazione.
Uno scenario così abilmente artefatto da riuscire a poco a poco a colonizzare per ricaduta anche le vie dei centri storici, fino a impedirvi la sopravvivenza di qualsiasi piccolo e onesto esercizio commerciale. Ponti e raccordi, tapis roulant e scale mobili, è il solito reticolo di inviti all’acquisto senza preclusione.
Non a caso qui, nella città uguale, il sentimento di cittadinanza viene a scomparire, perde gli indizi riconoscibili di una qualche storia, e diventa il luogo eletto per la spersonalizzazione.
Succede così che quando mi trovo in questo tipo di scenario non avverto alcun legame di appartenenza territoriale e ogni tanto provo persino a domandarmelo: Ma dove sono?

Commenti al Post:
ioxamicizia
ioxamicizia il 06/01/11 alle 22:54 via WEB
ci vogliono spersonalizzati, senza radici e senza storia.
 
giancarlo.dibella
giancarlo.dibella il 08/01/11 alle 18:55 via WEB
Quanto è vero quello che scrivo...il problema siamo noi propabilmente forse ci vogliono così senza storia senza nulla...Dovremmo ribbellare la nostra mente a tutto Questo....E' sempre un piacere passare di qua...Ciao.
 
atapo
atapo il 15/01/11 alle 23:02 via WEB
Allora usciamo da queste città, ogni volta che ci è possibile! La natura non è mai uguale...Tanti auguri di Buon Anno, non te li avevo ancora fatti!
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: PROF.PIER
Data di creazione: 02/01/2008
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963