Un blog creato da neuronika10 il 04/12/2007

L'isola che non c'è!

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Un giorno una lepre vede un corvo appollaiato su un ramo e gli chiede:

“Ciao corvo,cosa fai?”

Ed il corvo risponde: “Un cazzo”

E la lepre : “Ma come, e non ti annoi?”

Il corvo : “No, è molto piacevole e gratificante,dovresti provare anche tu”

Così la lepre, incuriosita, si siede alla base dell’albero ed inizia a non fare un cazzo!

 Poco dopo passa di lì una volpe e…si mangia la lepre!

MORALE :
Per non fare un cazzo….
Devi essere seduto molto in alto!!!!!

 
 
 
 
 
 
 

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Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 10 Gennaio 2008 da neuronika10
Foto di neuronika10

IL BAMBOO

   In un magnifico giardino cresceva un bamboo dal nobile aspetto. Il Signore del giardino lo amava più di tutti gli altri alberi. Anno dopo anno, il bamboo cresceva e si faceva robusto e bello, perché sapeva bene che il Signore lo amava e ne era felice. Un giorno il Signore si avvicino al suo amato albero e gli disse : " Caro bamboo, ho bisogno di te ".
Il magnifico albero sentì che era venuto il momento per cui era stato creato e disse,con grande gioia : " Signore, sono pronto, fa di me l'uso che vuoi".
La voce del Signore era grave: "per usarti devo abbatterti !".
Il bamboo si spaventò: "Abbattermi, Signore? Io, il più bello degli alberi del tuo giardino? No, per favore, no! Usami per la tua gioia, Signore, ma per favore, non abbattermi".
"Mio caro bamboo", continuò il Signore, " se non posso abbatterti, non posso usarti".
Il giardino piombò in un profondo silenzio. Anche il vento smise di soffiare.
Lentamente il bamboo chinò la sua magnifica chioma e sussurrò: "Signore, se non puoi usarmi senza abbattermi, abbattimi".
"Mio caro bamboo", disse ancora il Signore, "non solo devo abbatterti, ma anche tagliarti i rami e le foglie".
“ Mio signore, abbi pietà , distruggi la mia bellezza, ma lasciami i rami e le foglie !".
" Se non posso tagliarli , non posso usarti",disse il Signore.
Il sole nascose il suo volto, una farfallina inorridita volò via.
Tremando, il bamboo disse fiocamente: " Signore, tagliali".
" Mio caro bamboo, devo farti ancora di più: devo spaccarti in due e strapparti il cuore .Se non posso fare questo, non posso usarti".
Il bamboo si chinò fino a terra e mormorò: " Signore stacca e strappa".
Così il Signore del giardino abbattè il bamboo, tagliò i rami e le foglie, lo spaccò in due e gli estirpò il cuore. Poi lo portò dove sgorgava una fonte di acqua fresca, vicino ai suoi campi che soffrivano per la siccità .
Delicatamente collegò alla sorgente una estremità dell'amato bamboo e diresse l'altra verso i campi inariditi.
La chiara , fresca , dolce acqua prese a scorrere nel corpo del bamboo e raggiunse i campi . Fu piantato il riso e il raccolto fu ottimo.
Così il bamboo divenne una grande benedizione , anche se era stato abbattuto e distrutto. Quando era un albero stupendo , viveva solo per se stesso e si specchiava nella propria bellezza . Stroncato , ferito e sfigurato era diventato un canale , che il Signore usava per rendere fecondo il suo regno.
Noi la chiamiamo " sofferenza "
Dio la chiama " ho bisogno di te "……

...Una storia è come una conchiglia
se l' appoggi  all' orecchio ti racconta l'oceano.
Una storia è un battito di cuore : un messaggio della vita ........... risuona a lungo.
Una storia, come questa che ti regalo , è segno di tenerezza.

 

 
 
 
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