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La felicità è una farfalla che, quando inseguita, è sempre oltre la portata della nostra mano, ma che, se sedete tranquillamente, può posarsi su di voi. Nathaniel Hawthorne

 

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Osservate con quanta previdenza la natura,
madre del gener
e umano,
ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di foll
ia.
Infuse nell'uomo più passione che ragione perchè fosse tutto meno triste.
Se i m
ortali si guardassero da qualsiasi rapportro con la saggezza, la vecchiaia n
eppure ci sarebbe.
Se solo fossero più fatui, allegri e dissennati godrebbe
ro felici un'eterna giovinezza.
La vita uman
a non è altro che un gioco della follia.
Il cuore h
a sempre ragione

Elogio alla follia - Erasmo da Rotterdam



Ho imparato che si dovrebbe sorridere per quello che è stato e non soffrire per quello che non sarà più. Ma c'è un momento, non so quanto duri, in cui questo non è ancora possibile. In cui senti solo quel terribile vuoto. in cui intrecci le corde che tirano su la tua anima come un sipario. E allora il tendone di velluto si solleva e tutti guardano sul palco. Ma l'attore non entra. Non più. Perchè quel qualcuno è già altrove. Una nuvola bianca che in cielo gioca a spartirsi l'azzurro con le altre sorelle. Un arcobaleno invisibile che puoi disegnare senza matite e farlo storto quanto ti pare. Tronchi secchi al vento di una passeggiata nel bosco, rumore delle gocce nella pioggia forte d'inverno, rumore del guscio d'una noce che si frantuma, rumore dell'onda quando colpisce a tradimento la schiena prima di un tuffo. In tutto questo c'è chi se n'è andato. Sempre. 

Cercasi Niki disperatamente  - Federico Moccia


 

 


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Post N° 349

Post n°349 pubblicato il 25 Ottobre 2007 da luckycecy89

Che settimana!

Allora.. la news più succulenta è la gita a Berlino gentilmente concessa dalla preside pur non avendo il 70% della classe per una persona perché siamo in 5°.. Ora spunta il problema delle camere. Perché Tizio non vuol stare con Caio e Sempronio vuol star con Pallino. Ma Pinco si incavola e succede il macello. Come succederà domani tanto. Già lo so che faremo casini di nulla. Uhm. Io voglio stare con la Conny e la Giò. Quest’anno non ci son cazzi. Io sto con loro. E poi.. Uhm. Decideremo domani come sistemarci. Oggi dovevo fare il compito di recupero di anatomia perché ero assente lunedì al compito vero e proprio. Studio questa roba da sabato. Ormai la so a memoria. Quindi. Compito di recupero, quattro domande senza limiti di riga.

Dopo aver consegnato il compito mi sono accorta che un’altra che doveva recuperare un 4 aveva il dizionario enciclopedico. Ora, un conto è avere il dizionario di italiano che può servire se ti dimentichi un termine, ma quello enciclopedico no porca paletta. Io e tutte la altre ci dobbiamo fare un mazzo tanto per studiare, che tra parentesi sta roba mi fa pure schifo, e te copi tranquillamente al primo banco dall’enciclopedia come se nulla fosse? Primo sei una stronza. Nessun rispetto per gli altri ne per i professori. Secondo la professoressa che lo vede porca vacca glielo toglie! Aveva pure i disegnino no? Come si trasmette l’impulso nervoso, l’occhio, l’orecchio. Io capisco che siano cose difficili però cavolo. Così spudorata no eh! Così faccia di culo no. Perché è una faccia di culo, a essere gentili poi. E domani nell’attivo glielo dico. Ringrazia che oggi non avevo tempo perché sennò la facevo morbida vai. Ma domani mi sente. E sta cosa va fatta uscire pure nel consiglio d’istituto perché son 5 anni che a questa passano tutto. Il 5 a inglese facciamolo diventare 6 automaticamente perché lei poverina ha problemi a casa. Le risposte a culo passiamogliele perché lei ha problemi a casa. E allora passiamole tutto no! Non so se i profe lo hanno capito ma ognuno ha i suoi problemi a casa ma io dovrei essere giudicata per quello che rendo a scuola. E se ho problemi a casa una volta entrata in classe la lascio fuori dalla porta. Io ho sempre fatto così. Tranne quando diagnosticarono un tumore maligno alla mamma. Ma quella era passabile. E non c’ho ricamato sopra per 5 anni. Anzi. Nessun professore sapeva e non volevo che sapessero. Non voglio che altre cose influenzino il giudizio. Perché allora quella a cui è morta la mamma a maggio non viene ogni giorno in lacrime? Perché lei sa che deve lasciar fuori i suoi problemi. Ci soffre, perché si vede. Ma non piange coi professori elemosinando un 6. Se non di più. E domani mi incazzo sodo proprio. Non ne posso proprio più di certa gente.

A chi non è capitato di incontrare un Lucignolo sulla propria via? Una persona sbandata che ti fa sbandare a tua volta. A me è successo. Tre anni fa, avevo 15 anni. Periodo di merda. Ho rasentato la bocciatura, non studiavo mai, me ne fregavo di tutto e tutti. Forche su forche. L’altro giorno svuotando la camera per imbiancare ho trovato il diario di quell’anno. Rileggendo quello che c’è scritto nemmeno mi riconosco. Non mi sembra vero che quella fossi io. Dei discorsi che nemmeno mi azzarderei a fare oggi, sono lontani anni luce da me. Eppure.. Non so. La Giulia per me era Lucignolo. Mai a scuola, in giro per Firenze, sotto la pioggia, alla stazione, al mercato alle Cascine il martedì, il 3 o il 4 fisso nei compiti. Non sto dando la colpa a lei. Non è colpa sua di quel mio anno orribile. La colpa è mia. Però mi è servito. In quell’anno vedevo la Conny che mi guardava male non capendo il mio comportamento. Eppure l’anno dopo siamo diventate inseparabili. In simbiosi quasi. E’ per questo che ancora non capisco il perché di quell’anno. Non c’è stato un particolare evento che lo ha scatenato. Succedeva e basta. E se ci penso, nemmeno mi sembra che stessi troppo a pensare, a razionalizzare come faccio adesso. Eppure per un po’ ho dato inconsciamente la colpa a lei. Ma non era sua. Solo mia. E mi dispiace perché quel suo periodo ha portato alla bocciatura a giugno di questo anno. Mi sento in qualche modo responsabile. So che non lo sono, perché ognuno è in grado di decidere della propria vita, o almeno dovrebbe esserlo. Però non posso fare a meno di pensare che se io in seconda avessi detto una sola volta no all’ennesima scappata a Boboli magari lei non sarebbe bocciata. Ma sono discorsi senza senso, lo so già. E’ che mi faccio le pippe mentali da sola, quando di problemi ce ne sono altri. E non occorre crearne di ulteriori.

Comunque. Ieri ho cercato su Google un po’ di informazioni per l’università. Io sono orientata verso Scienze della Formazione e Lingue, anche se molto di più per la seconda. L’idea di studiare Lingue mi attira proprio, io le adoro le lingue straniere in primis l’inglese. Però poi pensando agli sbocchi professionali non c’è una vasta scelta. Insegnante? Mediatore culturale? Mentre per Scienze della Formazione c’è molta richiesta alle materne. Ma se dovessi scegliere in base a quello che mi piace sceglierei Lingue. Devo vedere un po’. So che è a Pisa. A Firenze non c’è. Sapevo che c’era a Siena ma non ho trovato nulla su quella. L’idea di Pisa non mi piace proprio. Non mi piace come città, non mi attira proprio. Preferirei Siena tra le due. Anche a Bologna dovrebbe esserci. E se uno fa bene i conti in treno da Santa Maria Novella ci vuole un’oretta, che non è molto. Poi per tre giorni alla smonto. Devo vede un po’ via. c’è tempo lo so. Ma meglio non arrivare impreparati a Luglio. Che poi a fine scuola devo pensare all’esame e alle vacanze e non mi passa per l’anticamera del cervello di mettermi a cercare informazioni. Prevenire è meglio che curare.

 
 
 
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Un blog di: luckycecy89
Data di creazione: 10/05/2007
 
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Essere donna è così affascinante. E' un 'avventura che richiede tale coraggio, una sfida che non annoia mai. Avrai tante cose da intraprendere se nascerai donna. Per incominciare, avrai da batterti per sostenere che se Dio esiste potrebbe anche essere una vecchia coi capelli bianchi o una bella ragazza. Poi avrai da batterti per spiegare che il peccato non nacque il giorno in cui Eva colse la mela: quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disobbedienza. Infine avrai da batterti per dimostrare che dentro il tuo corpo liscio e rotondo c'è un'intelligenza che chiede di essere ascoltata.

Oriana Fallaci

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Essere o non essere; questo è il problema: se sia più nobile d'animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell'iniqua fortuna, o prender l'armi contro un mare di triboli e combattendo disperderli. Morire, dormire, nulla di più; e con un sonno dirsi che poniamo fine al cordoglio e alle infinite miserie naturale retaggio della carne, è soluzione da accogliere a mani giunte. Morire, dormire, sognare forse: ma qui è l'ostacolo, quali sogni possano assalirci in quel sonno di morte quando siamo già distrutti dal groviglio mortale, ci trattiene: è la remora questa che di tanto prolunga la vita ai nostri tormenti.
Chi vorrebbe, se no, sopportar le frustate e gli insulti del tempo, le angherie del tiranno, il disprezzo dell'uomo borioso, le angosce del respinto amore, gli indugi della legge, la strafottenza dei grandi, i calci in faccia che il merito paziente riceve dai mediocri, quando di mano propria potrebbe saldare il suo conto con due dita di pugnale?
Chi vorrebbe caricarsi di grossi fardelli imprecando e sudando sotto il peso di tutta una vita stracca, se non fosse il timore di qualche cosa, dopo la morte, la terra inesplorata donde mai non tornò alcun viaggiatore, a sgomentare la nostra volontà e a persuaderci di sopportare i nostri mali piuttosto che correre in cerca d'altri che non conosciamo? Così ci fa vigliacchi la coscienza; così l'incarnato naturale della determinazione si scolora al cospetto del pallido pensiero. E così imprese di grande importanza e rilievo sono distratte dal loro naturale corso: e dell'azione perdono anche il nome.

Amleto – William Shakespeare



 

L'amore può dar forma e dignità a cose basse e vili, e senza pregio; ché non per gli occhi Amore guarda il mondo, ma per sua propria rappresentazione, ed è per ciò che l'alato Cupido viene dipinto col volto bendato.

Sogno di una notte di mezz’estate – William Shakespeare

 




 
 

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