Creato da artistaperlapace il 29/10/2006

L'arte, l'artista

"Nel poeta e nell'artista c'è l'infinito."

 

 

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"VIVE D'ARTE SOLO UN ARTISTA SU CINQUE".

Post n°19 pubblicato il 18 Maggio 2007 da artistaperlapace
 
Foto di artistaperlapace

Su "La Stampa" di Martedì 15 Maggio a pag. 48 articolo di Renato Rizzo, titolo: "VIVE D'ARTE SOLO UN ARTISTA SU CINQUE". Un progetto d'adozione a distanza per artisti.

Una mezza pagina con il seguente sottotitolo: Speranze e frustrazioni dei giovani creativi italiani in una ricerca della Fondazione Agnelli.

Ecco alcuni passaggi: L'artista, in Italia è "contemporaneo" perchè fa l'artista e, "contemporaneamennte, deve trovarsi un'altra attività per vivere".L'arte, spesso, non dà pane. Perchè, come sostiene Francesco Jodice, "per le istituzioni del nostro paese, la tutela dell'arte, spesso, si ferma alla protezione del passato e prende in scarsa considerazione ciò che viene prodotto oggi".

Il reddito medio dei giovani artisti-compresi aiuti famigliari, stipendi e borse di studio- s'attesta attorno ai 13 mila euro e diventa inferiore del 20% se si tratta di donne. A vivere di sola arte, è solo un su cinque.

.................Le opinioni degli addetti ai lavori oscillano tra due poli: "quelli favorevoli al mercato per la sua funzione selettiva e di scambio monetario culturale; ai quali si contrappone chi è convinto che la valutazione data dal mercato a un'opera sia, soprattutto, legata a meccanismi speculativi e relazionali".

La napoletana Betty Bee che, un pò celia e, forse un pò per non morire, illustra il suo progetto d'adozione a distanza : "Per l'arte si potrebbe fare così: versi 20 euro al mese per un anno e ricevi in cambio la fotografia di un'opera che alla scadenza delle rate, diventa tua".

.................Difficile la vita dell'artista italiano: specie al sud ( con la sorprendente esclusione di Napoli, prima del Paese per effervescenza d'iniziative.) Robert Storr, direttore della prossima Biennale di Venezia; " Gli artisti non sono forza lavoro e il loro successo è impossibile da quantificare".Così c'è voglia d'emigrare. Accanto alla fuga dei cervelli, quella dei pennelli?

....................."A Roma si parla, a Milano si vende, a Torino si fa" sostiene, con uno sloga efficace, un intervistato. E, così Torino è inserita al secondo posto, sia nella classifica dei "luoghi chiave," sia in quella degli emergenti."

......................Se "Caravaggio per diventare Caravaggio è andato a Roma", i futuri Merz o Penone potrebbero trovare forza sotto la mole.

 

Conclusione personale: Ogni artista, nelle sue possibilità, deve cercare di combattere per

far capire alla gente quali siano i modi sensati di spendere il denaro pubblico nella gestione dell’Arte, per il sostegno degli artisti locali, l'uso degli spazi, e per il ripristino di una funzione che possa accendere l'identità artistico-culturale delle proprie realtà cittadine.

 

IO IN QUESTO CI CREDO E VEDRO' I RISULTATI IL 27 e 28 MAGGIO 2007.

 
 
 
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