Creato da ConteOlivier il 04/02/2009
Basta volerlo

Area personale

 
 

Archivio messaggi

 
 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

Cerca in questo Blog

 
  Trova
 

FACEBOOK

 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

 
ireneschimiopaperinopa_1974pacoredlabbreviglieri.lauraCiroVitnotturnistaBenessereRomafedericoravegnanifiora1978magoitoernesto6dgllevingtown1bombi5suburbiastrix
 

Ultimi commenti

 
Ciao Loly e ... grazie :-)
Inviato da: ConteOlivier
il 03/11/2009 alle 16:40
 
Vero!
Inviato da: lolita_72gc
il 03/11/2009 alle 13:58
 
Irmaaa, non ti preoccupare per i saluti, ti abbraccio...
Inviato da: ConteOlivier
il 15/10/2009 alle 14:12
 
UFF...RIUFFF...ho dimenticato di salutarti... un sorriso...
Inviato da: Irma60
il 14/10/2009 alle 17:21
 
un vecchio detto dice: CHI HA TEMPO,NON ASPETTI TEMPO...il...
Inviato da: Irma60
il 14/10/2009 alle 17:18
 
 

Chi puņ scrivere sul blog

 
Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

 

 
« La colazione è pronta!!!...Zucchero buono...ma..!?! »

E dovremmo essere entusiasti di questa scoperta?

Post n°21 pubblicato il 10 Novembre 2009 da ConteOlivier
Foto di ConteOlivier

Ciao,

articolo preso dal "Corriere della sera" di oggi 10/11/09. Ma io mi chiedo:

e noi dovremmo essere contenti se gli scienziati hanno "creato" un nuovo tipo di mela in laboratorio?? Mi chiedo che cosa ne sarà delle virtu' e delle propietà nutritive di questo tipo di mela creata in laboratorio? Si resterà croccante...si avrà un colore meraviglioso..si sarà anche buona... Ma una mela  (come tutta la frutta e la verdura) non deve essere bella esteriormente, puo' anche essere pessima alla vista ma deve essere naturale per mantenere le propie qualità. Invece anche queste mele, resteranno (come accade ora) minimo due anni e dico due, sul mercato e in celle frigorifere, prima di finire sulle tavole di noi poveri consumatori finali.

Va bhè...cosi è  !!!

IN VENDITA FRA UN ANNOLa mela che rimane croccante per mesiL'hanno ottenuto scienziati australiani:«dura» 14 giorni a temperatura ambiente e molto di più frigorifero

 
 
MILANO - La mela rossa che la strega cattiva diede a Biancaneve era bella e croccante e questo spinse la poveretta a darle il morso quasi fatale. Ma se la strega si fosse presentata con una mela un po’ passata, chissà se la storia sarebbe andata allo stesso modo. Comunque sia, da oggi è finito il tempo delle mele appassite e bruttine. Merito di un’equipe di ricercatori australiani del «Queensland Primary Industries and Fisheries» che sostiene di aver finalmente creato un tipo di mela in grado di rimanere fresca e croccante per mesi. Certo, dopo vent’anni di studi, il nome scelto per il frutto – ovvero, RS 103-130 - non è accattivante come «Golden Delicious» o «Pink Lady», ma per gli scienziati la mela in questione, di un bel colore rosso brillante, sarebbe la migliore del mondo quanto a dolcezza, durata e capacità naturale di resistere alle malattie, fra cui il temutissimo «black spot», causato dal fungo Venturia inaequalis che colpisce foglie e frutti. Non solo. Se conservata in un normale cesto di frutta, la mela in questione resterebbe croccante per ben 14 giorni, mentre se tenuta in frigorifero durerebbe addirittura 4 mesi.

IN VENDITA L'ANNO PROSSIMO - Ora il governo del Queensland sta cercando un partner commerciale per distribuire la RS 103-130 e spera di poter iniziarne la vendita già il prossimo anno. «Questa nuova varietà di mela è davvero dolce – ha detto a "The Independent” Tim Mulherin, Ministro delle Industrie Primarie del Queensland – ed essendo anche resistente alle malattie non richiede quasi pesticidi. I test iniziali sono stati eccezionali e su cinque tipi di mela assaggiati, la RS 103-130 ha ottenuto il punteggio più alto». La nuova mela non è geneticamente modificata in senso stretto, ma è stata prodotta in maniera tradizionale, selezionando un gene della varietà asiatica «malus floribunda», che avrebbe già una comprovata resistenza al «black spot». «Se questa nuova mela mantiene davvero le promesse, allora si tratta di un notevole passo avanti per i coltivatori – ha spiegato allo stesso quotidiano londinese Dez Barbara, ricercatore presso la «University of Warwick’s Horticulture Research International» – ma ciò non significa che questa varietà di frutto avrà successo, perché va prima sperimentata sul mercato. Quando si tratta di mele, bisogna sì considerare fattori come la facilità di crescita e di raccolta, ma anche il gusto dei consumatori, perché sono loro che devono poi scegliere un tipo di frutto anziché un altro».

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963