Creato da cronacaneralegale il 23/10/2012
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RENZO DANESI TORNA IN CARCERE,DOPO UN LUNGO PERIODO DI SEMILIBERTA' E DI COMPARSE COME ATTORE,CON SVARIATE DICHIARAZIONI,ANCHE TELEVISIVE, DI SUA ESTRANEITA' ORMAI DA QUALSIASI GIRO CRIMINALE,IL DANESI E' TORNATO IN GALERA PER REATI DI DROGA E ALTRO....EX APPARTENENTE AL NUCLEO ORIGINAFRIO DELLA TERRIFICANTE BANDA DELLA MAGLIANA,DANESI FU CONDANNATO A 30 ANNI DI GALERA PER OMICIDIO E SEQUESTRO DI PERSONA:LA SUA PENA STAVA PER TERMINARSI QUANDO QUALCHE GIORNO FA E' TORNATO IN CARCERE. ENNIO PROIETTI,ANNI 71,COMPAGNO CRIMINALE DI LALLO LO ZOPPO,TORNA IN GALERA PER RAPINA.IL VECCHIO BANDITO ERA LIBERO E SEMBRAVA CHE ORMAI FOSSE TUTTO FINITO...INVECE LA SUA INDOLE CRIMINALE HA PREVALSO E I CARABINIERI LO HANNO ARRESTATO POCHI GORNI FA PER UNA RAPINA A ROMA. QUESTO DIMOSTRA COME SIA DIFFICILE QUANTO IMPROBABILE CHE CHI NASCA CRIMINALE E CONDUCA UNA VITA AL DI LA' DELLE RIGHE, POSSA CAMBIARE VITA DAVVERO ANCHE DOPO TANTI ANNI DI CARCERE...ENNIO PROIETTI HA SCONTATO FINORA OLTRE 35 ANNI DI CARCERE E DIVENNE FAMOSO PER IL RAPIMENTO DELL'IMPRENDITORE ROMANO PALOMBINI,UCCISO DA LALLO LO ZOPPO E SPACCIATO PER VIVO PER INTASCARE IL RISCATTO CHE FU POI PAGATO... .... - NOTIZIA ANSA DEL 21.10.2012
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Secondo il suo avvocato difensore attuale,che da oltre un anno sta curando gli interessi legali del Colafigli,questi è un ' innocente in carcere'! Un clamoroso errore giudiziario perpetrato dalla Giustizia italiana che,non sapendo come fare per punire i reali colpevoli,ha ben pensato di prendersela con un soggetto malato,indifeso e accusato da tutti i pentiti ex suoi amici romani della ex banda della Magliana.... " gli ex amici di Marcello - dice il suo avvocato GianLuca Pammolli - lo hanno incastrato attribuendo a lui i loro crimini e facendo ricadere su di lui le loro colpe infamanti e i loro terribili omicidi !" - L'avvocato Pammolli ha fatto riaprire alcuni processi ed è in corso una complessa vicenda giudiziaria tendente a scagionare il Colafigli quanto meno a livello esecutivo di pena. "E' incredibile e inammissibile che una persona sia condannata solo per le parole di un pentito per giunta contraddittorie " - ha detto l'avvocato di 'Marcellone' - " Il mio cliente è stato ingiustamente condannato per l'omicidio De Pedis solo per l'accusa falsa e inventata da un pentito che,se portato in giudizio,avrebbe preso come minimo 4 ergastoli per suoi delitti commessi da lui solo e per i quali era stato incastrato dagli inquirenti!.L'innocenza del Colafigli non fu provata all'epoca,nel 1998,perchè i giudici avevano bisogno di un capro espiatorio da usare a copertura delle loro invenzioni accusatorie e per far credere alla opinione pubblica di aver risolto il caso !" - Caso strano è stata la sepoltura del De Pedis,considerato un criminale sanguinario ed efferato,dentro la Chiesa di S.Apollinare a Roma,territorio VATICANO. Altro caso strano è che le indagini sul caso Orlandi e De pedis siano condotte esclusivamente dalla Questura di Roma e dalla Procura di Roma senza alcun perito esterno...L'avvocato del Colafigli dice:" forse devono nascondere qualcosa ??"- " E' ora che il mio cliente cessi di essere perseguitato dai giudici romani per colpe che non ha ..." - dice l'avv.Pammolli - " Sono certo che alla fine risulterà l'innocenza di Colafigli e affermeremo il suo diritto ad essere giudicato con equità e giustizia e quindi a tornare presto libero e riprendere una normale vita sociale come è giusto che sia..."---E' notizia di questi giorni che ' Marcellone' sia tornato a Roma,come predetto dal suo avvocato. - Roma- Notizia Ansa del 22.10.2012
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Come quando fu arrestato nel 1986 e anche dopo,per le note vicende della ' banda della Magliana',Enrico Nicoletti,ex ' cassiere ', condannato definitivamente come tale,del gruppo criminale,è detenuto a Rebibbia e risiede in infermeria perchè 'malato' e su una sedia a rotelle...Non ci sarebbe niente di strano se il Nicoletti non avesse usato tale cosa anche quando era giovane,per evitare il carcere..Ma stavolta non ci casca nessuno:la sua pena di 6 anni definitivi di galera il Nicoletti se la farà in carcere...Non solo,ma vicino alla sua cella in infermeria ha avuto anche la sfortuna di trovarsi Marcello Colafigli,che pare che nel 1990 affidò i suoi risparmi al ' faccendiere' che pare,dicono talune malelingue,se ne appropriò approfttando della carcerazione di Colafigli,senza mai restituirgli niente.....Quindi pare che il Nicoletti , impaurito dalla presenza dell'ex suo conoscente vicino alla sua cella,abbia chiesto aiuto al comandante delle Guardie del carcere chiedendo di essere spostato in altro reparto e lontano da Marcellone, dichiarando che ' ha paura per la sua incolumità fisica'....Marcellone pare che abbia detto che ' il vecchio evidentemente soffre di turbe mentali e di Alzheimer ' e che lui ' neanche lo pensa più '...' ma chi ha la coscienza sporca e gli infami hanno sempre paura di qualcuno '....si dice nella malavita.....
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Marcello Colafigli detto 'Marcellone',il 'Bufalo' di ' Romanzo Criminale ',torna a Roma dopo circa 20 anni di assenza. Difeso abilmente dall'avvocato GianLuca Pammolli del Foro di Roma,Marcellone è tornato nel carcere di Rebibbia dopo varie peripezie legali ed una attività difensiva certosina e continua del suo legale di fiducia. Dipinto forse erroneamente dai mass media e da qualche autore ' esaltato', come un criminale assassino e capo della banda della Magliana nella sua ultima fase criminale di attività,il Colafigli a detta del suo legale pare essere invece una ' vittima' ed un 'capro espiatorio' della giustizia italiana,come al solito incapace a volte,di trovare i veri colpevoli per taluni fatti ed eventi criminali mai risolti.L'avvocato Pammolli ha fatto riaprire i processi di Marcellone nella fase esecutiva e la pena potrebbe così essere presto modificata in meglio,a favore del Colafigli. Il ritorno di ' Bufalo ' a Roma intanto,è già un grande successo difensivo che prelude,forse,a dei clamorosi capovolgimenti processuali che potrebbero rimettere in discussione la pena definitiva inflitta al Colafigli. L'avvocato difensore sostiene che il suo cliente è vittima di una persecuzione giuridica che continua da anni e che ha fatto del Colafigli l'unico capro espiatorio di tutta la banda della Magliana i cui vertici sono stati decimati anni fa oppure attualmente divenuti ' pentiti' che hanno permesso così,la condanna del Colafigli per moltissimi reati pesantissimi dai quali in origine era stato prosciolto e ritenuto estraneo.
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