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MILANO - Una tragedia annunciata e per una pizza al gusto che a lui non piaceva: ai carciofi. È così che Salvatore Madau, 40 anni, con una storia personale di maltrattamenti reiterati nei confronti della madre, Annunziata Romeo di 66 anni, appena nove giorni dopo essere stato scarcerato l'ha ammazzata di botte a Legnano (Milano). E poi ha confessato tutto. In abitazione arriva la pizza che la donna ha ordinato: è ai carciofi. Il figlio, fuori di sè per l'alcol, inizia ad inveire contro l'anziana madre, e sono botte, calci e pugni dappertutto. Dopo di che l'uomo, in preda ai fumi dell'alcol, si abbandona sul letto e lo stesso fa la madre, che, secondo le prime ricostruzioni, sta già molto male. Passa la nottata. E poi anche la mattinata. Solo alle 17.15 del giorno dopo arriva la telefonata del figlio al '118' di zona. Madau spiega che la madre chiamata più volte non si sveglia. Al volo i volontari del soccorso sanitario si precipitano sul posto. A ucciderla le percosse ma non si esclude che l'uomo possa averla anche, dopo le botte, soffocata con un cuscino. Saràl'autopsia a stabilire di più. Madau afferma, nella sua confessione, di averla solo percossa per lo stato di ubriachezza in cui si trovava. I vicini di casa raccontano di una madre che amava profondamente il figlio, il quale non ne voleva sapere di cambiare, ed era sempre più violento. «Tante volte abbiamo ripetuto alla signora - dice D'Urso - di chiamarci immediatamente se il figlio si fosse ripresentato a casa. E la Volante faceva frequenti passaggi sotto questa abitazione. Probabilmente questa madre ha voluto continuare a sopportare e accogliere il figlio. Fino a perdere la propria vita».
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