ho disegnato un pianeta
intero
una parabola di congiutture
sento che sotto le dita
si apre il suo interno
di granelli di bianco
aspettavo questa forma
da tanto
un’immediata messa a fuoco
nuota nella pelle
un brivido di impulsi
e alla speranza
alla nostra arriveremo ancora
con un pallido bagliore
mi dicevano
- guardala in modo diverso - ho guardato
tra i meandri di rose
l’infinito delle cose
che potevano essere mie
le ho lasciate
sono morte
nelle vetrate dei fiori
la coscienza mi si è indebolita
tranne le ossessioni
quelle malate
sono sempre sincere
forse più della verità
ho disegnato il mio pianeta
- così come mi hanno ordinato -
vorrei volare
mi manca una casa
il dolore stringe la gola
forse è una corda troppo robusta
quando finalmente ammetto
che tra tutto
solo esso
riesce a tranquillizzarmi
Inviato da: niemamnie
il 11/11/2006 alle 21:04
Inviato da: androyde
il 11/11/2006 alle 04:35
Inviato da: niemamnie
il 21/10/2006 alle 22:18
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il 18/10/2006 alle 13:03
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il 17/10/2006 alle 22:02