Night of love

La tua bocca ancora


Dopo essermi asciugata i capelli, mi tuffo nel letto,sono così stanca che nemmeno apro un libro e mi dicoche mi addormenterò a breve. Sento la mente che inizi astaccarsi dal quotidiano, sento che sta girovangando nello spaziodei sogni e ancora non so dove mi condurrà questa notte. Ad unn trattoavverto qualcosa di strano, quel che avverto è una mescolanza di qualcosache sembra reale e non, una apparizione direi ... vedo avvicinarsi a me una bocca,una bocca che conosco, che mi ha colpita in particolare ultimamente,l'uomo ha una pelle vissuta, il suo respiro sa di fumo. Avverto le sue dita trai capelli, mi sfiorano il viso, può sembrare una carezza, in realtà l'energiache avverto è molto più intensa. All'improvviso percepisco ogni cosa di lui, ècosì prerompente che non potrebbe essere altrimenti. Apro gli occhi, non stosognando più, eppure lui è ancora vicino a me, continuo infatti a sentirne lapresenza e mi accorgo che stare ferma nel letto non mi è possibile. Le gambealternano attimi che si stringono tra loro e altre che si schiudono come per volersiaprire e permettere a lui di intrufolarsi sui miei desideri.
Nel frattempo tra le lenzuola sono ormai completamente spogliata, i miei capezzolidesiderano i suoi pizzici, i suoi morsi, la punta della sua lingua e la suabocca che sa di fumo e passione. Potrei abbandonarmi al piacere che mi fapercepire sempre più forte. Sento le sue dita disegnare il contorno delle mie labbra,le sfiora per scrutare la morbidezza e poi con tatto e decisione le spinge dentroalla mia gola, cerca la mia lingua, la mia saliva, vuole persino godersi la profondità.Malizioso le muove su e giù dentro la mia bocca, mentre io osservo la suache ne esprime piacere, godimento allo stato puro. Non dirò di continuare, per comesi muove non intende di certo fermarsi prorpio ora. Tra le gambe sento fuoco che nonsi placa e il piacere ha ormai inumidito l'indumento intimo, l'ultico che indosso.Passo le mie dita sul pube, sfioro i mei peli che sento come stizziti e che pretendonodi essere liberati da quel pizzo che li tiene ancora intrappolati. Tutto questo mi stasfiancando, cedervi però è un po' come arrivare ad un traguardo che non vorreigiungesse ancora. Scendo così dal letto, mentre raggiungo il mio studio indosso lavestaglia di raso color glicine, i miei capezzoli sono così rigonfi che pare sianointenzionati a trafiggere il tessuto che indosso.Accendo una sigaretta sperando di rallentare la brama indomabile che mi ha rapita,penso pure di accendere il portatile e scrivere una email dove confesso la smania chedi lui da due ore non mi sta dando tregua. Invece mi siedo sul divano, prendo dallamia cassapanca il mio vibratore preferito e ...
lenta lo faccio scivolare dentro me -  fra il mio desiderio e la mia vogliadi abbandonarmi a quello che ormai non so più se è solo il mio volere.Il mio gioco nervuto color viola, vibra, rotea dentro me, ogni centimetro cheimmergo e risale dalla carne sbocciata e stillante, aumenta il mio ansimare,non ho più voglia di resisere, d'arginare la mia estasi,ho bisogno di lasciar esplodere il mio orgasmo,desidero poter respirare a pieni polmoni la mia stanzae specialmente far riassorbire quel qualcosa che mi ha rapita per ore ...infuocandomi come da tempo non mi accadeva più.