Night of love

Sorella Luna, Fratello Sole


Questo racconto è basato sulla storia di un fratello e una sorella, ritengodoveroso per correttezza evidenziarlo sin da ora ...
... incredulo si distese su di un fianco, non poteva credere che la donnache stava chiedendo di toccarla fosse proprio sua sorella, insieme avevanocondiviso tanto, così sarebbe diventato tutto!Sentiva rintronare nella sua mente le parole di lei, mentre lenta si denudavasenza imbarazzo, si era spogliata mille volte in sua presenza, ma mai avevaosato dirgli qualcosa di simile - non era stupido, aveva compreso che dopola morte del suo compagno non aveva più voluto cercare altri uomini e chedopo anni trascorsi a procurarsi piacere da sola, aveva necessità di avvertirecalore sul suo corpo. Comprendeva pure che ripiegare sugli amici più strettinon era per via della sua immagine una buona idea, ma scegliere chea farle da cavaliere dei sensi fosse lui che era suo fratello lo lasciò strabiliato.D'impeto avrebbe dovuto girarsi e andarsene, a trattenerlo invece fu l'istintoanimale. Era nonostante gli anni ancora molto bella, ben curata in ogni minuzia.La bocca carnosa era già di per sè un invito e spesso si era trovato a pensareche qualsiasi uomo davanti a tanta armonia e morbidezza non sarebbestato in grado di restarne indifferente. In quel frangente poi diventavaimpossibile visto che per l'eccitazione continuava a passarvi su la lingua emordicchiarsi il labbro inferiore di continuo. Allungò così la mano peraccarezzarle il volto, con le dita giocò qualche attimo sulla sua bocca,mentre avvertiva il corpo di lei serpeggiare sul letto. I capezzoli eranoturgidi come mai ne aveva visti prima, sembravano gridare,lo imploravano spudoratamente di non fermarsi. Dopo averli sfiorati,decise di affrontarli con qualche pizzico, e vedendola innarcarsi, iniziòa stringerli più forte quasi a volerli sbriciolare. Mugolava sotto le sue dita,ormai non era più in grado di trattersi ed era ovvio volesse altro,prese così a mordeli, leccarli mentre la sua erezione strusciava famelicatra le cosce di lei. Slacciò così i pantaloni e come una spada infuocatainiziò ad avvicinarsi all'incestuoso pertugio ormai dischiuso e pronto adaccoglierlo. Lento si spinse dentro lei, poi i colpi presero ad essere semprepiù decisi ed intensi, la bocca di lei per l'eccitazione era divenuta ancorpiù superba ed invitante e lui non riuscì a nasconderle che desideravasentirla anche solo per pochi attimi sulla sua capella.Non se lo fece ripetere, sguillò sotto il suo corpo e pochi secondi dopose ne stava a quattro zampe, a spolpare l'arnese del fratello.Era davvero un gran pompinara - pensava mentre sentiva il suo glandesfiorarle l'ugola, per un'attmo avrebbe pure desiderato goderle in gola,ma il motivo per cui tutto quello era iniziato era che lei aveva necessitàdi essere posseduta da un uomo, quindi la girò e dopo averla afferrata ai fianchiprese a cavalcarla come era doveroso fosse montata una purosanguecome lei ... come loro.