Creato da elsa.nightoflove il 31/05/2011

Night of love

"Se gli scrittori noir non sono assassini, non vedo perchè chi scrive racconti erotici dovrebbe essere per forza una donna poco seria ... " Elsa

 

 

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Racconto erotico: Lavori di manutezione

Post n°30 pubblicato il 16 Luglio 2012 da elsa.nightoflove

Lavoravo da quasi un anno in quell'azienda e mi faceva

immenso piacere che la prima responabile mi avesse

preso a cuore praticamente da subito. Da qualche mese poi eravamo pure

uscite insieme fuori dall'orario di lavoro e ho avuto modo

di conoscerla meglio specialmente per quanto riguarda la

ua vita privata. Che era una separata in casa lo sapevo

praticamente da subito, ma che aveva una casa tutta sua ne ero

venuta a consoscenza da poco.

"Sono anni che sono a digiuno" mi ha detto una sera a cena,

"ma di uomini interessanti non v'è manco l'ombra ..." Forse non

ha tutti i torti, pensavo mentre mi parlava e onestamente ritenevo

che questo digiuno non è che poi le pesasse granchè. Tornando a

casa dopo tutta una serie di confidenze un po' hard, ad un certo

punto mi sono sentita mettere la mano sul ginocchio,

lo ha fatto come se fosse praticamente un uomo, senza lasciare dubbi,

e quando ho fermato l'auto sotto casa, quella solo sua, prima si è avvicinata

per baciarmi e poi mi ha chiesto di salire. Non è la prima volta che ricevo

da una donna una avancè, ma lei è stata senzaa dubbio la più decisa.

"Sia chiaro, non sei una brutta donna, ma onestamente non mi sento attratta dal mio

stesso sesso" le ho detto convinta e sicura che sarebbe terminato tutto lì.

Lei invece se ne è uscita con una serie di frasi che praticamente spaziavano dal

"ma per cosa credi che ti abbia presa in considerazione sino ad ora ..."

al più odioso ma efficace "dicevi d'aver bisogno di lavorare, ma dubito sia così"

Non potevo crederci! Ero rimasta sconvolta dai suoi modi, dal suo parlare

e ragionare, avrei pure voluto sperare scherzasse, che scoppiasse a

ridere da un minuto all'altro e sentirmi dire "Elsa stavo scherzando". Ma

Anna non scherzava affatto. Per togliermi ogni dubbio, prese la mia mano

e se la mise sotto la camicetta,

"senti come sono duri i miei capezzoli, ho voglia che tu salga e me li mastichi

con dolcezza e decisione". Ho ritratto d'istinto la mano, ma lei non ascoltava

ragione e mi ha così lanciato un messaggio più che chiaro. "Se vuoi continuare

a lavorare, ti consiglio di assecondarmi mia cara! Non fare la stupida, spegni

la macchina e sali!" - "Ma non posso, ho persino l'uomo, come puoi chiedermi

una cosa simile? NON PUOI OBBLIGARMI!!! Ricattarmiiiii"

Mentre scendeva dall'auto mi disse un secco "fai come vuoi", chiuse lo sportello

e raggiunse il portone. La guardai cercare le chiavi in borsa, chiudere

il portone. Misi in moto la macchina, feci il giro dell'isolato, ma avevo bisogno

di quei soldi, di lavorare, ero consapevole che la crisi non mi avrebbe aiutata e

nemmeno la mia età. Non sapevo cosa pensare, chiamai allora il mio uomo

raccontando a lui ogni cosa. Sdramattizzò dicendo che se fosse accaduto a lui si

sarebbe sacrificato, senza esitare. Poi ritornò serio e mi chiese di pensarci bene.

"Bene? beneeee, ma che cazzo vuol dire pensaci bene?"

fermai l'auto in mezzo alla strada, ero infuriata col mondo, non capivo più cosa

dovevo fare o forselo sapevo e capivo che non avevo alternative.

Girai l'auto, mi fermai sotto al portone di Anna e suonai.

Nemmeno chiese chi fosse, mi diede il tiro. Trovai Anna sorridente davanti

alla porta di casa avvolta da un asciugamano. Mentre varcavo la soglia mi disse

che era contenta avvessi deciso di voler lavorare ancora da lei e che se avessi

atteso ancora un'altro pò a salire sarebbe stato tardi perchè aveva già preso

fuori i suoi vibratori. Mi spogliò baciandomi sul collo, toccandomi i seni, dicendomi

che mi sarebbe piaciuto e che dovevo solo fare a lei quel che avrei voluto un uomo

facesse a me.

Avevo bisogno di qualcosa di forte e così le chiesi:

"Posso bere qualcosa Anna?" mi offrì una vodka ghiacciata, mentre continuava

a lisciarmi e ripetermi che dovevo solo lasciarmi andare. Mi versai la seconda

vodka. Poi pensai alla mia prima volta con un uomo, ero tonta, inesperta

ma poi piano piano avevo capito come funzionava e pensai che forse anche

con una donna non era poi così diverso.

Presi a baciarla sul collo mentre con le mani sfioravano i suoi seni, i suoi capezzoli

eran duri come pietre, eran scurissimi, granulosi.

Ricordai che voleva li masticassi mentre eravamo in auto

e presi così a sfiorarli con la lingua e poi piano piano a tiracchiarli tra i denti,

mentre lo facevo le sue dita eran già corse tra le sue cosce e assatanata si sfiorava

il pelo mentre mi diceva di non fermarmi. Sapevo che non potevo restare lì su

per sempre, dovevo quindi passare oltre, scendere. Scesi con la lingua sul suo

corpo sino a raggiungere il pelo, leccai l'inguine sfiorandolo con le dita, facendola

inarcare per il troppo piacere.

A quel punto Anna si portò nuovamente verso il divano del salone, aprì le gambe

e il mio viso si trovò davanti a qualcosa di familiare ma mai visto così da vicino.

Il suo sapore non era male, era simile al mio forse solo un po' più acre.

Non mi dava però fastidio e perciò iniziai a far scorrere la mia lingua prima

sulle grandi labbra, poi su quelle più piccole sino ad iniziare a penetrarla.

Le sue mani premevano sulla mia testa, lo faceva come fa ogni volta il mio lui

quando  gli faccio un pompino. Pensai allora che era meglio se oltre alla lingua

avessi usato un dito, iniziai quindi a penetrarla con l'indice, poi aggiunsi il

medio e poco dopo mi ritrovai a leccare là dove quattro delle mie dita

uscivano ed entravano come se nulla fosse. Finalmente Anna raggiunse

l'orgasmo. Tirai un sospiro, ma Anna non era un uomo, era

già praticamente pronta a ripartire. "Se continui così domani ti concedo

un giorno di ferie" mi disse rimettendo la mia faccia tra le gambe. Ripresi

a toccare, leccare, lei aprì ancora più le sue gambe e nel farlo mi disse

che se quattro dita stavan comode la quinta ci sarebbe stata perfetta.

Comprese che non sapevo da dove iniziare, mi disse "vai tranquilla, bagna

la tua mano di me e continua sino a che è dentro tutta" Mi faceva senso, più

le dita entravano e più lei ansimava, e lei non contenta mi incitava ad entrare

sempre più. Ad un certo punto in me scattò qualcosa, mi ero rotta di subire

i desideri di lei.

Presi a bagnare la mano con la saliva ed i suoi orgasmi, presi ad entrare sempre più

sino a vedere la mia mano scomparire dentro lei sino al polso. La giravo come

se nulla fosse. Il suo viso era trasformato, era quello di una vera trxxx, insaziabile.

Continuava a dirmi che ero brava,

che le piaceva come stavo scopandola. Pur se mi vergognavo un po',

mi rendevo conto che la cosa stava ecciatandomi moltissimo, e così

mentre roteavo una mano dentro lei con l'altra passavo dal clitoride

ai suoi capezzoli, poi ad un tratto guardai sul tavolino che avevo a fianco

proprio vicino al bicchiere vuoto della vodka, c'era un candelabro con una candela

rosso fuoco di quelle lavorate, la presi senza uscire con la mano da dentro

lei e dopo averla bagnata con la saliva presi a impuntarle la candela dietro.

"Mi stai stupendo Elsa, continua così, sei favolosa" Non avevo voglia di

fermarmi, desideravo incularxx e basta. Non so quante volte ha goduto

del mio possederla davantii e dietro e finalmente ad un certo punto mi ha

chiesto di fermarmi e lasciarla respirare. Lenta sfilai la candela, lentissima

la mano. Il suo viso era soddisfatto, sfatto, esausto.

"Elsa, di solito faccio andare via le donne a questo punto, ma stasera farò

una eccezione" mi prese per mano, mi portò in cucina e spinse sul tavolo,

iniziò a divorarmi i seni, poi scese tra  le gambe e nel sentire che ero fradicia

perse il controllo completamente. Non ero

rimasta perchè avevo timore di perdere il lavoro, ero andata lì per paura di

esser licenziata è vero, ma rimasta perchè mi piaceva. Non potevo dirle che non era

così, non lo nascosi nemmeno quando la punta della sua lingua mi schiuse

le labbra del peccato e prese a leccarmi con foia. Ci amammo tutta la notte

e rimasi a dormire da lei senza pretendere la giornata di ferie, e al mattino

passammo da casa mia, dovevo cambiarmi. Salì con me nel mio piccolo

appartamento, anche lì ci scambiammo qualche carezza sino a godere e

quando arrivammo al lavoro tutte le colleghe ci domandarono cosa

avessimo combinato per essere così esuste. "Siam state al mare e sveglie

tutta la notte e visto che non siamo più giovincelle siamo a pezzi" rispondeva

a tutte, poi entrammo in ufficio dal capo, propose per me un'aumento di salario

ed il trasferimento nel suo ufficio. Il capo sorrise malizioso, lo fece allentandosi

la cravatta e sfiorandosi la patta dei pantaloni. Non posso dire che non fossi

inizailmente a disagio, ma avevo capito come funzionava, mi alzai in piedi e

guardai Anna dritta negli occhi per poi domandarle come mai era riuscita

a fare carriera così velocemente, entrambi mi sorrisero con un ghigno, a quel

punto andai verso la poltrona del capo, la girai, mi inginnocchiai e dopo aver

aperto i suoi pantaloni mi misi al lavoro su di lui, Anna ci guardava per prima

compiaciuta, poi  seduta sul ciglio della scrivania aveva scostato il perizoma

e iniziato a toccarsi.

Era davvero inaziabile Anna, affamata di sesso e carriera o forse non era la

carriera quella che le interessava davvero ma il suo essere porca e insaziabile

l'aveva portata al livello che era perchè era quello il lavoro che al nostro capo

piaceva più di ogni cosa e in lei aveva trovato totale appagamento.

Da allora io e Anna andiamo spesso nel ufficio del capo, lo facciamo ogni volta

che ci chiama, certe volte capita che vuole me, altre volte lei e altre volte

si eccita e tocca mentre guarda noi due, puntualmente ripete ad entrambe

che nella prossima busta troveremo una cifra consistente per via dei straordinari

che abbiam fatto. Non credo ci vorrà molto per me a salire di livello, forse non

arriverò a quelli di Anna, ma di sicuro il licenziamento pare sia qualcosa

di lontano e questo è quello che mi fa tornare a casa serena e vivere il mio

privato con tranquillità. Certe volte il mio lui mi chiede come è finita con Anna,

puntualemente dico che stava scherzando e l'avevo presa troppo sul serio,

qualche volta mi dice che non la racconto tutta e che se vogliamo è disposto

a sacrificarsi pure lui, ci rido sopra e sorvolo ... non mi va che pensi che se raggiungo

una buona posizione lavorativa è per il merito che pure lui conosce, non voglio

nemmeno speri che si realizzi un suo sogno, però se mai un giorno dovesse

servire non escludo che lo terrò in considerzione.

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Commenti al Post:
Renato_ce
Renato_ce il 16/07/12 alle 21:27 via WEB
Ne hai di fantasia eheh, ottimo racconto anche se, chi lavora in produzione o in ambito gestito poi dagli impiegati e sà che mentre i più sudano per tirare avanti l'azienza negli uffici se la spassano non fà piacere, ma solo perche non si è al loro posto ahah, grazie della lettura :-)
 
 
elsa.nightoflove
elsa.nightoflove il 17/07/12 alle 22:12 via WEB
mi ripeto, quel che dici è vero, ma non basta per annullare pure queste verità. fantasia, ne ho abbastanza, si dice che è una dote che nasce dopo esser stati molto soli e curiosi ci capire cosa ci circonda, ne vado fiera!
 
macrio1
macrio1 il 16/07/12 alle 23:30 via WEB
E' un "piacere" lavorare cosi'... fantastica notte... M.
 
 
elsa.nightoflove
elsa.nightoflove il 17/07/12 alle 22:16 via WEB
Buonanotte a te M, di certo questo è un modo per non sentire il peso del lavoro e ce ne sono molte di persone così [io ho fatto due donne perchè il classico lui e lei mi annoiavano] uso sempre dire che la differenza tra le prostitute non esiste granchè, insomma sono una via di mezzo tra le puttane e le mantenute, ma se esistono esistono e basta ce non fan del male a qualcuno/a si accomodino del resto è da una vita che si dice che il mondo è dei più furbi, poi esiste chi ci mette la dignità a quelle persone la mia stima assoluta, ma di stima come dice una mia cara amica ormai non si vive più
 
Halmv
Halmv il 18/07/12 alle 11:47 via WEB
la aprossima volta usa lo spazzolino elettrico , vedrai che ti nomina direttore generale ;)
 
 
elsa.nightoflove
elsa.nightoflove il 21/07/12 alle 17:01 via WEB
meglio non risciare ;-)
 
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Inviato da: elsa.nightoflove
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QUESTO BLOG ...

 

racchiude una serie di racconti erotici

da me scritti, nulla di speciale direi,

tranne il fatto che è una passione che

coltivo da anni.

Ho tolto amici e la possibilità

di vedere chi mi visita per evitare

qualsiasi problema. Mi auguro solo

che le persone

che passeranno da qui, non decidano di

farmelo chiudere, ma in tal caso, avranno solo

fatto cancellare quel che poi in altre

piattaforme da anni è pubblicato.

Nulla di grave quindi, tranne la probabilità

che l'ipocrisia spesso ha la meglio e la

repressione fa spesso guardare le cose

più naturali in modo solo "sporco".

Si dice che

"nulla è osceno tranne l'interpretazione!"

siate quindi cauti a giudicare male

e se riuscite siate sufficientemente maturi

per dirvi che esistono post

molto più offensivi e subdoli

celati dietro la parola AMORE.

A chi resta dico grazie, a chi

se ne esce ... arrivederci, a chi

si scandalizza vorrei dire

"per cosi poco?" ma il poco

poi cos'è se non si sa cosa

sia la vita senza piacere?

 

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