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LA PREVALENZA DEL CRETINO

Post n°432 pubblicato il 04 Giugno 2007 da hotcigar

Cretini! Sostanzialmente non penso possano difinirsi in altro modo quei giovanotti che l'altro giorno hanno sfilato in una manifestazione di sostegno a favore di Nadia Desdemona Lioce, la brigatista assassina corresponsabile - insieme ad altri criminali decerebrati par suo - dei delitti Biagi e D'Antona, e giustamente associata alle patrie galere in quel de l'Aquila.

Dei cretini, ovviamente vomitati da quella vera e propria fucina a getto continuo di idiozia e delinquenza che sono i cosiddetti "centri sociali". Cretini che non hanno mancato di deliziare l'inclito pubblico con slogan inneggianti la strage di Nassiriya. Slogan becero, stupido, assolutamente inutile nel contesto della già di per sé inutilissima manifestazione. Slogan persino demodé. Infatti, nel mare magnum di ignoranza che sommerge le giovani generazioni, chi se lo ricorda, ormai, dov'è Nassiriya e cosa vi è capitato?

Se viene adottato da questi illetterati deficienti, come icona pacifista, Che Guevara, rivoluzionario in servizio permanete effettivo che pacifista non lo è mai stato, tanto che è stato ucciso mentre organizzava la guerriglia in Bolivia, possiamo tranquillamente aspettarci che molti ormai ritengano che Nassiriya sia dalle parti di El Alamein. O forse che sia lo stadio dove l'Italia ha vinto 4-3 contro la Germania.

Cretini esattamente come i tifosi (magari tra questi escrementi di centro sociale ci sono anche noti escrementi da stadio) che trasformano le partite in episodi di guerriglia urbana. Che srotolano striscioni che - a livello di scelleratezza - fanno a gara costantemente con quelli dei sunnominati imbecilli da centro sociale, in una perenne rincorsa alla conquista del trofeo del peggio.

Cretini e fascisti (rossi o neri) nei metodi. Che pensano che la dialettica politica sia organizzarsi in squadracce e rompere la testa agli avversari, o ai poliziotti, o bruciare auto, o sfasciare vetrine di negozi, o distruggere bancomat in quanto "simbolo del potere capitalista".

Di fronte, in particolare, alla manifestazione a favore della Lioce, mi tornano in mente le parole scritte da Antonello Caporale su " La Repubblica" all'alba del 26 aprile scorso, commentando le gesta di questi soliti (e solidi) escrementi da centro sociale, che a Milano avevano approfittato dei festeggiamenti della Liberazione per fischiare il sindaco, insultare i reduci della brigata partigiana ebraica (l'antisemitismo a sinistra è più acceso che a destra!) e bruciare bandiere con la stella di Davide.

"Ah se ci fossero i partigiani che hanno combattuto allora, dietro questi giovani!" Diceva, giustamente, Caporale. "Per fargli fare tutta la manifestazione a calci nel culo!"

Evidentemente non ci sono più i partigiani di una volta. Ma dio solo sa quanto ce ne sarebbe bisogno!

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