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UN LIBRO PER UNA ROSA


NUOVO GIOCO LETTERARIO - Organizzato a cura della mirabolante ELLIY Per partecipare anche voi, cliccate quiTutto è cominciato quando la signora Filini, la vecchia che abita al secondo piano, è uscita ciabattando sul pianerottolo.Ha imboccato con spavalderia la prima rampa di scale.Alla seconda ha dovuto fermarsi per riprendere fiato.Lo svolgersi esatto dei suoi movimenti, è stato confermato all'infermiere del 118 dalla signorina Capuozzo, l'ottuagenaria zitella che abita di fronte all'appartamento della Filini.Ella ha l'abitudine di spiare la vita del condominio, perfino quando si manifesta con il più insignificante rumore.Beve le vite degli altri con una voracità e un tale senso di godimento da assomigliare ad uno di quei piccoli parassiti fastidiosi così difficili da eliminare.La spiegazione di un simile comportamento non può che risiedere nella considerazione che la Capuozzo ritiene la sua di vita, del tutto priva di significato.Alla terza rampa, mi sono affacciata anch'io sul pianerottolo.Ho infatti inteso frammenti di urla " … maledetti bambini" e poi "quello sporco negro" e ho capito quasi immediatamente cosa stava per accadere.Mi sono precipitata giù per la terza rampa, la penultima, per fermare quella vecchia pazza.Ma le urla si sono trasformate in grida di dolore.E l'ho vista. Distesa sugli ultimi gradini, ansimante, con il coltello da cucina scivolato a pochi metri, inquietamente lucente davanti al portone.Una vecchia bambina, indifesa e piagnucolante.Ho intravisto le ombre di Samir e di mio figlio allontanarsi velocemente in fondo al cortile.Ho chiamato il 118, sono andata a cercare i bambini terrorizzati.Siamo in cucina in questo momento e mentre preparo loro una spremuta e un piatto di biscotti al cioccolato, mi domando come sia possibile dimenticare.Di quando lo siamo stati anche noi piccoli e abbiamo reclamato il diritto a sporcarci, a giocare sguaiatamente, a rincorrerci, a strappare piccole foglie dai rami per annusarne l'odore.Ho deciso. Li porterò.Porterò mio figlio e il suo amico Samir a far visita alla strega.Chissà che non cominci a ricordare.Il  ricordo è la luce necessaria per illuminare la strada che tocca in sorte ad ognuno di noi.