Il viaggio"Ogni giorno è un viaggio, e il viaggio è la dimora" (Matsuo Basho) |
AREA PERSONALE
Facce nude
coperte di nebbia
in stratosferiche alchimie
si muovono
boicottando la vita.
FillyDiChiara
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La stanza
Post n°4 pubblicato il 31 Gennaio 2008 da gattadapelaredgt
Quelle pareti grigie, circolari, in cemento armato mi davano un senso d'oppressione. Ero come prigioniera dei miei stessi pensieri, ma quella stanza era l'unico luogo dove potevo incontrare Marco. A volte, per istanti infinitesimali mi vedevo proiettata in una direzione diametralmente opposta rispetto a quella in cui mi trovavo. Quella stanza dall'odore acre rappresentava la negazione di ciò che ero e allo stesso tempo l'asse ruotante della mia vita. Non potevo più fare a meno di entrarvi quando seduto alla sua scrivania, Marco annotava gli incontri del giorno ed io attraverso i suoi sguardi ambigui e fascinosi cercavo di cogliere quelle parole non dette. Gli piaceva giocare in difesa... Poi quando ebbe la certezza che col suo ruolo nonostante tutto poteva anche vincere incominciò a giocare anche con le parole. Marco giocava con le parole quando aprendo l'armadio a quattro ante cercava il vestito della domenica. Giocava con le parole quando chiedendomi una sigaretta si limitava a dirmi: "me la dai". Giocava con le parole quando sottolineava: "tu mi fai perdere la testa". Ed io non riuscivo più a distrarmi, non c'era via di scampo, non c'era neanche una finestra per guardare altrove. L'unica via d'uscita era quella porta da cui non sarei più entrata. |