non sono tagliata..
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DOPO TRE GIORNI..
Sole ingannatore prometti meraviglie, acqua turchese solcata da chiglie di barche vermiglie. Vele latine in calde mattine. Giugno nasci con il grigio nel pugno. Dolore subdolo martelli, i momenti belli distruggi. Leonessa ruggi e scaccia il male. All'invidia lancia lo strale. Riprendi l'istinto animale e non farlo fuggire. Il vento è calato, il mare placato da tocchi e carezze. Brezze bagnate sul corpo salato, l'abbraccio è stringente e sfrontato. Sollievo alla mente ferita dai lunghi coltelli. Il sole di nuovo compare, turchese sei mare. Formiche a colori si muovono e sciamano fuori. La piccola nave li attende ignara. La mèta è un'isola chiara: Ma triste. Sensazioni miste, un giovane amore, colore forte e cupo stupore. Pensieri di chiuse prigioni abbassano i toni di liberi alberi verdi e fioriti. Colpiti da sole cocente e vento tagliente torniamo a Stintino. Tre giorni, so bene, è un tempo piccino. Ma poca abitudine a stare vicino ti stanca. Lo dici: la gatta mi manca. Stanotte riprende il suo luogo del cuore. Mi pongo domande striscianti: desiderio forte diverrai amore mai?
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La signorina aveva un gatto e suonava la chitarra. Nei giorni in cui il sole picchiava forte si lavava i capelli, poi, assieme al gatto, nu maschio rosso tigrato, si metteva a sedere sulla scala di soccorso a pizzicare la chitarra, mentre i capelli si asciugavano. Cantava con il timbro sommesso, incerto di un'adolescente.
Inviato da: Ylenya Giovanna Camm
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