Creato da nodisdetta il 10/10/2010

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Cara compagnia, come calcoli la tariffa?

Post n°89 pubblicato il 05 Febbraio 2012 da nodisdetta
 
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La polizza auto è obbligatoria per legge, questa è l'unica certezza. Tutto il resto è poco chiaro. Il cittadino, in base al veicolo in suo possesso, è tenuto a pagare un premio assicurativo e , fin qui, le cose sembrano molto semplici. Altrettanto chiaro è il fatto che, per meglio individuare il rischio assicurato, le compagnie, valutino degli elementi di rischio che decretano il premio che si deve pagare. Ma questi elementi, questi parametri di personalizzazione, da cosa sono determinati?

La questione è molto delicata, anche perché, prima della liberalizzazione della tariffa Rc Auto, i parametri di calcolo del premio erano determinati in maniera trasparente:

La tariffa stabilita di anno in anno dal CIP si basava sui dati storici rilevati dal Conto Consortile (istituito presso l'INA ed al quale le imprese dovevano cedere una quota pari al 2% dei rischi assunti) e prendeva specificamente in considerazione la frequenza dei sinistri ed il relativo costo medio pagato e riservato.

Si teneva conto inoltre:

- degli effetti dovuti al mutamento del parco dei veicoli, valutando il costante incremento dei massimali e del diffondersi di cilindrate sempre maggiori;

- degli effetti dell'inflazione nei riguardi dei pagamenti che sarebbero risultati differiti;

- del progressivo aumento del costo medio dei sinistri;

- del rendimento finanziario delle riserve tecniche.

Venivano poi aggiunti al premio medio tecnico i caricamenti destinati a coprire le spese di acquisizione, incasso e gestione (e di parte delle spese di liquidazione). Venivano fissati i limiti sia minimi che massimi dell'importo complessivo dei caricamenti per spese (generali, di gestione, agenziali e di liquidazione dei sinistri) ed i limiti massimi delle singole voci di caricamento.

Infine, il premio medio generale di tariffa (detto anche fabbisogno di tariffa) comprendeva anche la quota destinata al Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada.

Sul premio fissato dal CIP intervenivano non solo i fattori tecnici di cui si è fatto cenno, ma anche circostanze esterne all'impresa, quali la politica deflazionistica (la tariffa R.C. auto entrava nel calcolo dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati) o gli interventi di ordine sociale.

Era una tariffa unica ( differenziata in tre macro zone ) che si basava su degli elementi di calcolo "unici".

Con la Liberalizzazione si intendeva basare la tariffa sulla concorrenza tra compagnie: chi operava bene, poteva offrire maggiori garanzie e premi concorrenziali, nell'ottica di un servizio al cliente.

Ci saremmo aspettati il proliferare di offerte concorrenziali, d'altronde i settori che sono stati liberalizzati (es. telefonia ) hanno sempre portato vantaggi ai consumatori, ma non è stato così.

E' inutile dire che l'effetto della liberalizzazione delle tariffe è stato quello di aumentare annualmente i premi, anche per profili per i quali, le stesse compagnie, sostengono un rischio minore.

Ci saremmo aspettati una spiegazione logica ed oggettivamente verificabile, ma nulla è chiaro sotto il "cielo delle tariffe Rc Auto".

Quando chiediamo i motivi di tale crescita esponenziale, ci viene risposto che l'andamento tecnico è peggiorato negli anni.

Attenzione, ci rispondono con statistiche elaborate sulla totalità dei dati sinistri. Questo è un punto importantissimo: le statistiche che vengono fornite si basano sulla totalità dei veicoli e sulla totalità delle compagnie.

E chi se ne frega! Dopo la liberalizzazione, il premio assicurativo non deve essere calcolato in base a ciò che accade in generale, ma in base a ciò che accade in ogni singola compagnia! Se vi sono compagnie con i bilanci in regola, con garanzie innovative e con un parco clienti virtuoso, perché le loro tariffe si devono basare su dati che non le riguardano?

E' facile sostenere che quel dato nazionale, così negativo, riguarda tutti. E' facile ed anche conveniente: ho i bilanci buoni, ho un risultato tecnico positivo, ma visto che le statistiche nazionali dicono il contrario, aumento anch'io...così guadagno di più!

No, non è così che deve funzionare!

Vogliamo conoscere gli elementi che concorrono alla determinazione del premio. Vogliamo conoscere i motivi che determinano gli aumenti percentuali che ormai le compagnie fanno ogni due mesi. Badate bene, tali elementi li vogliamo conoscere per singola compagnia...

Abbiate il coraggio di non nascondervi dietro i numeri nazionali, dietro ai dati della vostra associazione ( ANIA ): vogliamo conoscere come nasce la vostra tariffa, all'interno delle vostre aziende!

 

 

 
 
 
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