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movimento di cittadini contro le discriminazioni assicurative

 

 

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RC AUTO: PERSONAGGI ED INTERPRETI...

Post n°99 pubblicato il 28 Aprile 2012 da nodisdetta
 

La tariffa unica per tutti gli assicurati italiani, ha creato il caos!

Per comprendere al meglio la questione, occorre ricordare alcuni passaggi ed alcuni avvenimenti che si sono succeduti dall'approvazione del famoso emendamento, successivamente diventato l'articolo 32 comma 3-quinquies.

Durante la conversione in Legge del Decreto sulle Liberalizzazioni ( a dir la verità, originariamente, molto scarno e poco incisivo ), presso la X Commissione Industria al Senato, i Senatori hanno compiuto un lavoro enorme per rafforzarne gli effetti.

In quella sede si sono introdotte norme al Decreto che hanno messo in campo una serie di strumenti di contrasto a quello che tutti abbiamo definito, la stortura del sistema assicurativo italiano: la gestione ed il controllo dei sinistri.

Se si offrono strumenti per contrastare frodi, noi siamo felici, purtroppo, in queste vicende, occorre sempre ricordarlo...

Nella parte che disciplina le norme del settore assicurativo, quello che a noi interessa, grazie al lavoro in Commissione, si è data maggiore forza all'attività di contrasto e di prevenzione alle liquidazioni dei sinistri: in poche parole, dopo anni di discussioni, le compagnie hanno visto approvate le norme che hanno sempre desiderato.

Questo è un punto importantissimo: da anni le compagnie si sono lamentate dell'eccessivo costo dei sinistri e delle frodi, oggi hanno ottenuto gli strumenti per fermare questi fenomeni.

Ma i lavori in Commissione hanno partorito anche due norme, che noi abbiamo immediatamente definito "salva consumatori". Un articolo introduce il profilo tariffario unico per gli assicurati in prima classe ed un altro mira a far rispettare il meccanismo del Bonus in caso di comportamento virtuoso.

La Legge che ne è venuta fuori, grazie al lavoro dei Senatori della maggioranza, nella sua totalità, la abbiamo apprezzata, anche perché ha fatto dei passi da gigante rispetto all'originaria stesura del Decreto ( i tecnici hanno bisogno di un Parlamento che funzioni... ).

Già durante l'approvazione finale alla Camera dei deputati, questi due articoli, crearono un po' di terremoti tra i banchi dei deputati. Fu presentato un Ordine del giorno che recitava "La Camera,premesso che:all'articolo 32 del provvedimento in esame è stato introdotto il comma 3-quinquies che prevede che «per le classi di massimo sconto, a parità di condizioni soggettive e oggettive, ciascuna delle compagnie di assicurazione deve praticare identiche offerte»;la disposizione non è formulata in maniera chiara e quindi potrebbe essere interpretata in modo da comportare interventi non legittimi in materia di libertà di tariffe, violando in tal modo la normativa comunitaria e generando pesanti penalizzazioni per molti assicurati. La norma, infatti, potrebbe determinare un forte aumento dei prezzi per gli assicurati virtuosi residenti nelle aree territoriali meno rischiose per la frequenza dei sinistri, a fronte invece di riduzioni per i residenti in zone ad alto rischio...".

Segnalammo, con una lettera al Governo ( http://blog.libero.it/nodisdetteINA/11193899.html ), questo tentativo di boicottaggio che metteva a rischio l'articolo in questione. Segnalammo, altresì, che l'Italia per le discriminazioni assicurative, basate sulla residenza, stava rischiando una procedura di infrazione, grazie alla Petizione di Federconsumatori e Mo Bast.

Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, e passati i quindici giorni per l'entrata in vigore della Legge, le compagnie non fecero nulla. Portammola questione all'attenzione dell'Isvap ( http://blog.libero.it/nodisdetteINA/11228856.html ), con una lettera, paventando delle azioni legali, se le compagnie avessero continuato nel loro atteggiamento.

, intanto, diramò un comunicato nel quale dava una interpretazione dell'articolo sul profilo unico e su quello del Bonus. Cosa "strana", in seguito a questa interpretazione dell'Ania, in sede di conversione in Legge del Decreto integrativo alla Legge 24 ( Decreto pubblicato in Gazzetta assieme alla Legge sulle liberalizzazioni, per risolvere la questione delle commissioni bancarie ), il Sen. Malan fa sua l'interpretazione dell'Ania e scrive due emendamenti ( uno abrogativo dell'art.32 comma 3-quinquies ed un altro "restrittivo" dell'art34 al punto in cui si parla di Bonus ). Scopriamo il tentativo, lo denunciamo ai media ( http://blog.libero.it/nodisdetteINA/11234667.html e contattiamo tutti i Senatori della X Commissione Industria. IL Responsabile dei consumatori del PD, Antonio Lirosi, pubblica un comunicato nel quale prende l'impegno di far respingere tali emendamenti ed anche gli altri Senatori ci rassicurano che il Blitz in Commissione non passerà.

Veniamo avvisati in diretta dalla Senatrice Teresa Armato, che la Commissione ha dichiarato irricevibili gli emendamenti "pro-Ania" del Sen. Malan...una grande vittoria contro il tentativo di eliminare le uniche due norme a favore dei consumatori!

Tutti finalmente pensano che è fatta...ma l'Isvap, da noi chiamata in causa sull'argomento, pubblica una Lettera al Mercato in cui riporta l'interpretazione della norma del Ministero dello Sviluppo Economico.

Il Ministero "interpreta" la norma...dando ragione all'Ania: le differenze territoriali resteranno. Sostanzialmente il Ministero ci dice: scusate, abbiamo scherzato. Abbiamo scritto una Legge, ma non è come la leggete, adesso ve la spieghiamo noi!

Non era mai successo che un Governo smentisse una propria Legge, con quattro righe.

Se il Ministro pensa che ciò che è scritto nella Legge non è chiaro, o fa un Decreto nel quale la abroga, oppure tace.

Se l'articolo aveva un significato diverso da ciò che noi gli diamo ( profilo tariffario unico per i cittadini italiani ), perché un ODG ed un emendamento ne paventavano gli effetti negativi...se non introduceva il "profilo unico", come sostiene il Ministro, perché ci si sentiva in dovere di paventare gli effetti sul resto d'Italia?

La nostra battaglia non si ferma, anzi, diventa ancora più forte: si dia il giusto significato all'articolo!

Le interpretazioni non le danno due righe scritte dal Ministero ( oppure dall'ANIA? ), me le daranno i Giudici ai quali sottoporremo la questione!

Continueremo la nostra battaglia in italia ed in Europa: le discriminazioni assicurative basate sulla residenza sono anti costituzionali e vanno contro le normative europee!

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